Automobilista risarcito per coda in autostrada

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.pazuzu.
00mercoledì 19 settembre 2007 01:06
Per un incidente non segnalato aveva perso un appuntamento di lavoro

Fermo un'ora in autostrada, sarà risarcito

Il giudice di pace condanna la società. Bloccato da una fila, un commerciante di Bolzano riceverà 200 euro come indennizzo


BOLZANO - Aveva perso un appuntamento di lavoro per una fila in autostrada. Infuriato, un commerciante di Bolzano aveva fatto ricorso contro la società autostradale, che non aveva segnalato l'incidente che aveva bloccato il traffico. Il giudice di pace gli ha dato ragione: ora lo sfortunato automobilista ricerverà un indennizzo di 200 euro che, seppure simbolico, è una bella soddisfazione (e un precedente?) per tanti guidatori che spesso si ritrovano intrappolati lungo le autostrade italiane.
Il commerciante era rimasto bloccato per un'ora sulla bretella d'accesso dell'autostrada a causa di un incidente stradale. Il fatto, come detto, è avvenuto a Bolzano. Il signor Angelo, commerciante, a maggio si doveva recare a Trento per incontrare un cliente. Appena entrato sull'Autobrennero al casello di Bolzano Nord, però, era rimasto bloccato in coda per un incidente con cinque feriti avvenuto un'ora e tre quarti prima.
Una volta ripreso il viaggio, il signor Angelo era giunto in ritardo all'appuntamento e si era perciò recato dal suo avvocato, Laura Benuzzi, per chiedere danni, anche per il danno avuto alla sua immagine professionale. Il giudice di pace ha ritenuto fondata la richiesta del commerciante, assistito dal Cento tutela consumatori utenti di Bolzano, assegnandogli un risarcimento di 200 euro.
In particolare, il giudice ha accertato che non esistevano lavagne luminose con le quali avvertire gli automobilisti dei disagi in vista. Inoltre, il giudice non ha accolto quanto sostenuto della difesa, è cioè un riferimento a un regolamento della Ue in tema di rimborsi dovuti a passeggeri di volo in ritardo, nella parte in cui il risarcimento viene erogato solo se il volo subisce un ritardo di almeno due ore. «Infatti - ha osservato il giudice - ben diverso è trovarsi dentro a un aeroporto dotato di tutti i confort (servizi igienici, bar, telefono, giornali, ecc.) rispetto al rimanere sul ciglio di una strada: nonostante ciò, con sole due ore di ritardo, a condizioni ben più vantaggiose, il passeggero di volo viene rimborsato».


@pirpiruli@
00mercoledì 19 settembre 2007 12:46
Fare una causa per duecento euro.
C'è chi non ha proprio un cazzo da fare.
.pazuzu.
00mercoledì 19 settembre 2007 14:14
Re: Fare una causa per duecento euro.
@pirpiruli@, 19/09/2007 12.46:

C'è chi non ha proprio un cazzo da fare.


O più semplicemente ha l'amico avvocato...

giovannidm
00venerdì 21 settembre 2007 19:04
Re: Re: Fare una causa per duecento euro.
.pazuzu., 19/09/2007 14.14:


O più semplicemente ha l'amico avvocato...





O forse sperava in chissa' quale risarcimento...boh... [SM=g27829]
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