Atum e Aten/Aton: il vostro parere?

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-Kiya-
00lunedì 3 gennaio 2011 15:28
In numerosi testi si legge che Atum e Aton/Aten sono la medesima divinità.
Altri studiosi propongono un influenza a cui fu soggetto Amenhotep IV/Akhenaton, ispiratosi ad Atum per "coniare" la sua nuova divinità creatrice.
Altri ancora sostengono arbitrariamente una netta distinzione tra i due Dei.

E voi, con chi vi schierate?


Ovviamente la domanda richiede risposte motivate da pareri personali, quindi non limitatevi a cliccare su una delle risposte proposte restando in silenzio [SM=x822743]
Merytaton62
00lunedì 3 gennaio 2011 18:31
Ho optato per la seconda ipotesi.
Credo che, nel tentativo d'instaurare qualcosa che somigliasse al monoteismo , Akhenaton si sia ispirato al culto preesistente del disco solare. Di fatto la nuova religione è rimasta un culto elittario, ma probabilmente ciò non era nelle sue intenzioni; è più facile fare presa sulle masse sviluppando un concetto che, bene o male, fa già parte del patrimonio culturale comune.
-Kiya-
00lunedì 3 gennaio 2011 19:49
Grazie per la tua risposta, Meryt ;)

Quindi, a tuo avviso, Akhenaton attinse al culto di Atum, o forse più precisamente a quello posteriore di Atum-Ra, "coniato" dai Sacerdoti Eliopolitani, per dar vita al suo Credo? Forse potremmo, dunque, considerare questa ipotesi alla luce di un possibile tentativo di coinvolgimento operato dal Re nei confronti dei sacerdoti di Eliopoli?
Ritieni anche che vi sia un nesso tra i nomi delle due Divinità o che la loro "somiglianza" sia casuale?
In ogni caso, perchè avrebbe dovuto optare proprio per Atum, il quale è per antonomasia il Nascosto, Colui che è e Colui che non è al tempo stesso, manifestazione di una precisa fase solare, ovvero l'astro al tramonto? Non potrebbe essersi rifatto semplicemente al Culto Solare nel suo insieme, fondendolo in un'unica entità?
pizia.
00lunedì 3 gennaio 2011 21:05
Ecco io appartengo a quel gruppo che crede arbitrariamente all'estraneità delle due divinità [SM=x822706]
Per me non esistono ancora sufficienti prove del loro collegamento e la similitudine del nome, be' [SM=x822706] anche bara e bora si somigliano, gatto e ratto, fischio e fiasco, ma solo nel nome.
Dunque Aton è il disco solare "itn", invece Atum è proprio Atum, una slitta... tutto sommato anche il nome non è molto somigliante.
Forse la somiglianza fra i suoni e l'equivoco che può generare il parlare di Atum e/o Aton/Aten è stato sfruttato a posteriori (cioé nel corso della XVIII dinastia) per assimilare l'Aton ad Atum, divinità sovrana e superiore alle divinità stesse?
Forse, al contrario, la formulazione di una religione che ha preso una piega monoteistica è finita per forza di cose nello stesso punto di arrivo di tutte quelle che hanno percorso (in precedenza e in seguito) la stessa direzione, quindi alla divinità pantea?

Però inizialmente, alla loro rispettiva origine, Atum e Aton erano due concetti diversi...
-Kiya-
00lunedì 3 gennaio 2011 21:30
Io, per quel che può valere, la penso come te, pizia.
Due entità divine assolutamente estranee fra loro, con un unico punto comune (che per Atum potrebbe però essere subentrato successivamente): l'assimilazione solare.
Atum è sì una divinità solare, ma è principalmente il tumulo di terra che sorge dal Nun, come ci suggeriscono i Testi delle Piramidi, da cui gli stessi sacerdoti di Eliopoli trassero ispirazione.

In quanto al nome: nessuna connessione. Due nomi diversi, composti da segni solo in parte uguali, ma con lettura d'insieme differente. Proprio come un'infinità di parole che, pur condividendo alcune lettere, non hanno alcun legame fra loro.

Questo è Atum o itm:

M17X1
U15
A40


con il suo determinativo di divinità (A40 - passate sui segni per verifica)

E questo è Aton/Aten o, per meglio dire itn

M17X1
N35
N5


che assume come determinativo proprio il disco solare, da cui la sua forza ha origine. Aton, infatti, non viene mai rappresentato in forma umana o antropomorfa e il suo nome non assume mai il determinativo standard. Anzi, per volere del Re, il Dio sarà l'unico a possedere i propri nomi inscritti in un cartiglio, come solo ai Sovrani d'Egitto fu concesso prima e dopo di allora.
-Kiya-
00lunedì 3 gennaio 2011 22:53
Meryt, sembra che il sistema non abbia registrato il tuo voto. Vorresti, per cortesia, riprovare per non sfalsare il risultato del sondaggio?

Grazie ;)
roberta.maat
00martedì 4 gennaio 2011 00:27
Kiya e Pizia avete già detto tutto e nel migliore dei modi quello che avrei provato a dire io.
Atum e Aton/Aten sono estranei l'uno all'altro.
Atum , colui che esiste invisibile, Aten invece ostenta invadente la sua presenza addirittura materiale dispensando la vita coi suoi raggi.
Il nome non li accomuna.Anche se, alla nostra lettura, appare poca la differenza della consonante, la scrittura è totalmente diversa.
L'uno necessita del determinativo di deità, l'altro è Dio di per sè tanto che a determinarlo è sufficiente la sua immagine.

Non mi resta che votare il sondaggio ed attendere altri pareri che per me saranno indispensabili all'approfondimento.
-francis-
00martedì 4 gennaio 2011 13:27
Anche per me sono due unità distinte, e le motivazioni non le sto a ripetere, condividendo quelle di Pizia, Kiya a Roberta, che ha ben evidenziato come nel geroglifico di Aten non esista la figura della divinità finale.
Merytaton62
00martedì 4 gennaio 2011 14:38
Adesso il voto dovrebbe essere stato registrato.

E' ciò che volevo dire; secondo me Akhenaton potrebbe essersi ispirato al pregresso culto solare in toto, per avere maggiore "presa" sulle masse. Bisogna ricordare che , tutto sommato, il disco solare non era una divinità in sè, ma una sua raffigurazione. L'idea di un Dio che non si può (e non si deve)cercare di raffigurare in nessun modo è venuta dopo, con gli Ebrei .
-Kiya-
00martedì 4 gennaio 2011 16:49
Akhenaton volle semplificare un culto che era, col tempo, divenuto fin troppo eterogeneo e frammentario.
Per attuare le sue intenzioni scelse di elevare l'elemento che ogni culto aveva in comune, in modo da non dover privilegiare nessuno. Chi/cosa meglio dell'astro poteva prestarsi per attuare un ritorno alle origini scevro da qualsiasi influenza? Allo stesso modo, e per la stessa ragione, scelse di erigere una nuova città, di elevarla a capitale e di consacrarla al Sole.

Sostanzialmente Akhenaton non inventò nulla di nuovo. Semplicemente attinse alla sfera religiosa egizia, traendone gli elementi fondamentali e riassemblandoli in un'unica "figura", spurgata da tutto quanto avrebbe nuovamente contribuito a creare quei presupposti a cui l'Egitto stava già assistendo.
Forte del suo desiderio di eclissare il clero di Amon, Egli tentò di unificare il Paese sotto l'egida di un unica divinità attraverso la quale il Sovrano avrebbe potuto ripristinare la sua posizione al vertice dello Stato.

E' questa la ragione per cui si tende a parlare di monoteismo Amarniano. Ma il fatto che la divinità Creatrice fosse una e una soltanto non sottintende che vi fosse un unico Dio. Ciò è dimostrato dall'esistenza di riferimenti a Shu e Tefnut, in cui si incarnava la stessa coppia reale, e la presenza di altari votivi di culti minori (Tauret e Bes, ad esempio) rinvenuta nelle case di Akhetaton.

La documentazione in nostro possesso, risalente all'Epoca Amarniana, ci consente di assistere a quella che fu la "nascita" di un Dio. Cosa che non possiamo vantare in altre circostanze, ma questo non ci mette nella posizione di sostenere che la Rivoluzione di Amenhotep IV rappresentò un unicum in tutta la storia Egizia.

Che la religione Egizia fosse di matrice solare direi che è un dato di fatto. Atum, Montu e solo più tardi Amon, sono tutte divinità solari che rafforzeranno questo connubio nel corso del tempo, grazie al sincretismo con Ra. Il fatto che si ricorra a Ra per consacrare le altre divinità potrebbe lasciar supporre che Egli fu la matrice originale del culto solare, sotto la cui egida venne unificato l'Egitto. Sicuramente fu il nome più antico utilizzato per riferirsi al sole, presumibilmente già in Epoca Predinastica.
Che ogni città principale adorasse una propria entità divina è conseguenza dello stato di cose che vigeva prima dell'Epoca Dinastica. Il processo di unificazione del Regno richiedette tempo ma, nonostante il consolidamento, le principali città che formavano l'Alto e Basso Egitto mantennero una propria individualità, specie in campo religioso (su questo aspetto inviterei pizia ad approfondire, essendo indubbiamente più ferrata di me sull'epoca in questione).
Ecco, quindi, che si vedranno coesistere, anche dopo l'unificazione divinità e culti, capeggiati ognuno dal proprio Dio, ma con matrice comune: il culto del sole che autogenerandosi portò la vita sulla terra.

Anche Akhenaton si attenne al "protocollo", assimilando Aton a Ra fin dal suo avvento e adottandone anche il principio fondamentale: la Maat, figlia di Ra, ovvero l'ordine precostutuito di cui il Sovrano doveva farsi garante.

Ra rappresenta la manifestazione visibile del Sole, a cui fu attribuito aspetto umano. Il suo nome, infatti, è sovente accompagnato dal determinativo A40, che abbiamo visto qui sopra trattando del nome di Atum. Aton, il Disco Solare, invece è sì l'emento fisico, ma nel senso più astratto. E' la luce, l'energia proveniente dal sole. Sono infatti i suoi raggi a donare la vita, l'ankh, sfiorando la bocca del Re e non possiede alcun elemento umano. Pertanto il determinativo A40 viene abbandonato in luogo di N5, il Disco Solare.
emilioraffaele
00martedì 4 gennaio 2011 16:54
 

Ho visto il sondaggio su Facebook, mi sono preparato, quindi accedo al Forum e leggo le osservazioni di Pizia e Kiya, che esprimono anche il mio pensiero. Provvedo per il voto.

.Bata.
00martedì 4 gennaio 2011 17:38
Concordo con il fatto che siano due divinità distinte benchè non possa essere in sintonia con il fatto che gli Ebrei siano venuti successivamente.

E' ampiamente dimostrato che durante il secondo periodo intermedio tra le popolazioni semitiche che entrarono in Egitto si trovavano quelli che, successivamente, sarebbero stati chiamati Ebrei.

Sono, inoltre, convinto che il monoteismo di queste popolazioni possa essere stato d'ispirazione ad Amenhotep IV nel suo tentativo di rivoluzione religiosa.

Ciao, Bata.
Hotepibre
00martedì 4 gennaio 2011 19:42
Credo anch'io che la somiglianza dei nomi (almeno nella nostra lingua) non possa essere presa a dimostrazione che si tratti della medesima divinità; purtuttavia, rammento che Atum è l'"increato", colui che nasce dal fiore di loto nato, a sua volta, sul Monticello Primordiale senza bisogno di essere generato e che, anzi, è proprio "colui che crea" visto che da lui nascono i primi Dei (Shu e Tefnut). Ed in questo, come entità primeva, esiste già una sorta di sovrapposizione con Aton.

E' interessante, peraltro, rammentare che sia Atum che Aton rappresentano il sole al tramonto; ora, in entrambi i casi (sia ad Heliopolis che ad Akhetaton), il sole al mattino è Kheper ed a mezzogiorno è Ra.

Perchè, perciò, considerare che solo il sole al tramonto possa essere indicato con due nomi differenti?

Se ci sia corrispondenza totale e completa tra le due divinità davvero non saprei dire ed ho trovato molto interessanti tutti gli interventi precedenti, ma pur ritenendo estremamente validi gli argomenti portati, non riesco a credere le due divinità completamente "staccate" l'una dall'altra.

Atum, inoltre, è il Dio di Heliopoli e non dimentichiamo che Akhenaton si rifà in qualche modo proprio alla religiosità di quella città per corroborare e giustificare la propria.

La mia risposta, perciò, è a metà tra la 1 e la 2: se, infatti, d'impeto, sarei portato a scegliere la 1, a seguito del ragionamento di cui sopra, assegno il mio voto alla 2.
-Kiya-
00martedì 4 gennaio 2011 21:11
Perchè affermi che Aton sia il sole al tramonto, Hotep?
Che io sappia, Ra e Aton sono totalmente legati, Ra come manifestazione tangibile e Aton per la parte astratta. Non ricorso l'esistenza di tracce del culto di Khepri e non mi risulta che nel Culto Amarniano il corso del sole fosse distinto in tre fasi. Dimentico o ignoro qualcosa forse....

In quanto ad Eliopoli, poi, si presume effettivamente che Akhenaton possa aver cercato l'appoggio del Clero Eliopolitano, ma soltanto dopo qualche anno dal trasferimento della Corte. Prima di erigere la sua città (quindi nel quinquennio trascorso a Tebe) rivolse la sua attenzione ad Ermonti (o Armant), dove risiedeva l'antico culto di Montu, la divinità deposta dall'avvento di Amon. Fu proprio ad Ermonti, Medamud, Tod e quindi a Karnak che il Re pose le basi per la nuova religione, erigendo santuari all'Aton.
roberta.maat
00martedì 4 gennaio 2011 23:57
Una riflessione elementare, semplicistica ma che secondo me in qualche modo avvalora la scelta amarniana e rende più mistico il desiderio di togliere potere al clero di Amon :

Gli Dei sono antropomorfi finchè l'uomo non riesce a rappresentare il concetto di divinità che pure conosce per il fatto stesso di attribuire a questa poteri che esulano da quelli umani. Al tempo stesso è lui, che per il fatto di esistere, contiene in sè il mistero della vita così come lo stesso mistero è contenuto dalla natura nelle sue espressioni di continuo ripetersi e divenire.
Dunque per rappresentare il Divino, che si manifesta con i suoi frutti, è necessario rappresentare una energia e soprattutto spersonalizzarla. Un compito non così arduo se pensiamo che nella luce c'è vita e nel buio c'è morte.
Quindi è nella luce che l'uomo deve riconoscere l'artefice divino, il sole è la massima espressione della energia della luce e solo da Lui promana la vita.
EGIZIA72
00mercoledì 5 gennaio 2011 16:04
Già avete detto tutto...
quindi mi limito nel dire che le vostre osservazioni sono di parte,come quelle di pizia e Kiya.
Merytaton62
00mercoledì 5 gennaio 2011 16:32
Cosa significa, in questo caso, essere "di parte"? [SM=x822741]
Tra l'altro, molti punti di vista sono abbastanza simili, e solo lievi sfumature fanno propendere per una soluzione o per l'altra.
Il vero problema è: l'Aton era da intendersi come un Dio-persona (proprio delle grandi religioni monoteistiche che sono venute dopo) o era da intendersi come una generica "forza cosmica"?Non so se mi sono espressa bene...
roberta.maat
00mercoledì 5 gennaio 2011 16:48
Re:
Merytaton62, 05/01/2011 16.32:

Cosa significa, in questo caso, essere "di parte"? [SM=x822741]
Tra l'altro, molti punti di vista sono abbastanza simili, e solo lievi sfumature fanno propendere per una soluzione o per l'altra.
Il vero problema è: l'Aton era da intendersi come un Dio-persona (proprio delle grandi religioni monoteistiche che sono venute dopo) o era da intendersi come una generica "forza cosmica"?Non so se mi sono espressa bene...



Ti sei espressa bene, a me piace pensare "la seconda che hai detto" anche se probabilmente la realtà non fu proprio così. [SM=g999100]


-Kiya-
00mercoledì 5 gennaio 2011 17:10
Direi che l'Aton non subì mai alcuna personificazione. Fin dai sui esordi fu rappresentato come Disco Solare, quindi come energia creatrice, un concetto che, a mio parere, si estende anche al nome che Amenhotep IV scelse di adottare, proclamandosi figlio diretto della Divinità: Akh en Aton, emanazione/luce di Aton.
Quando, nei primi anni di regno Tebani, compare come divinità antropomorfa sulle pareti dei Templi non è ancora pienamente Aton, ma Ra-Harakti.
pizia.
00lunedì 10 gennaio 2011 10:31
E' così difficle capirci qualcosa nei tempi predinastici!
Oltre al problema legato al tempo, per cui più ci si allontana dai nostri tempi più si "dimentica", in quel periodo si scriveva così poco... e negli strati più bassi degli scavi non si riescono a trovare materiali decisivi, ma poche cose di difficile interpretazione.
Ad Eliopoli/Iunu il problema è ancora più grave perché il sito è compromesso da millenni di occupazione, dall'espansione della città moderna, dall'importanza stessa del culto lì praticato.
Insomma, è arduo capire come fosse la divinità adorata a Eliopoli/Iunu all'inizio dell'epoca dinastica, ma sembra aver a che fare col sole e con la slitta, quindi potrebbe essere Ra oppure Atum.
Vale la pena di soffermarsi sul rapporto che intercorre fra questi due, apparentemente originari entrambi della stessa località, ma quale dei due è più vecchio?
Quale dei due è la divinità primordiale e quale invece il frutto di una elaborata teologia studiata a tavolino?
Purtroppo la letteratura non ci viene in aiuto, perché, se da un lato ci spiega molte cose sull'uno e sull'altro a chiare parole, dall'altro non può essere criticamente accettata come fonte attendibile su questi argomenti.
La fonte letteraria più antica è quel corpus detto Testi delle Piramidi, risalente, nella sua forma scritta, alla V dinastia, epoca in cui varie manipolazioni teologiche sulla religione ufficiale erano già state fatte.
Insomma, è probabile che la divinità di Iunu fosse originariamente un "antenato", poco dissimile da quelli degli altri protoregni, e per questo già dotato di un'apparenza umana, al quale fu affiancata una divinità cosmica identificata col sole.
Questo potrebbe essere giustificato con lo stanziamento di gente dotata di una propria religione più spiccatamente astronomica (paragonabili al popolo di Nabta Playa, per intenderci).
Quando poi si affrontò il problema della cosmogonia, il dio primigeno divenne il demiurgo creatore, ma questa operazione speculativa mi sembra possa essere ragionevolmente ascritta al periodo dinastico, perché sottintende uno stato maturo.

In tutto ciò Aton non compare ancora, o meglio, quando compare un disco solare viene letto Ra(in realtà, chi può dirlo? [SM=x822741] ), mentre Aton viene scritto con i segni relativi al valore fonetico dei suoni, completati dal determinativo del disco solare, quasi fosse un nome straniero traslitterato...
Certo l'interpretazione della parola Aton come "staniera" è eccessiva, ma suggerisce almeno che sia stata considerata secondaria nel designare il sole, detto in primis Ra, con particolare riferimento alla sua valenza di divinità.
Quando l'essere divino ha cominciato ad assumere aspetti più metafisici, i teologi hanno espresso un pensiero fondamentale, e cioé che essa potesse rendersi tangibile nel mondo e visibile all'uomo, attraverso delle manifestazioni fisiche, una di queste è il disco solare.
Mille e più anni dopo, [SM=x822714] visto il continuo ricorso alla sembianza umana per raffigurare anche la divinità suprema, Akhenaton preferì la rappresentazione di una delle manifestazioni di Ra più vicine alla sua nuova teologia e utilizzò quindi il disco.
besenmut
00lunedì 10 gennaio 2011 13:07
Anche sulla religione egizia c'è un ginepraio di interpretazioni, ma vi dico di lasciar perdere il De Ra chlewitz. Anche qui sarebbe meglio limitarsi ad un testo certo da cui partire e vi consiglio il Morenz, Gli Egizi, Jaca Book. Risale all'83 e non è più staro ristampato, ma è stato il mio testo base sulla religione (assieme ai Testi Religiosi Egizi di Donadoni) e ho visto che su Amazon italiano è ancora recuperabile.
E' uno studio di uno specialista in storia delle religioni e fa parte di una collana dedicata alle religioni antiche e moderne. L'introduzione, tra l'altro, fa la sintesi di tutte le varie interpretazioni della religione egizia fino all'anno del libro e cita i testi più importanti. In appendice c'è un elenco degli dei e una tavola di sintesi storica con l'indicazione delle relative fonti egizie.
CIT:
ATON: Indicazione del sole in quanto stella, comparsa nel medio regno, diventa una particolare forma apparente del dio sole. All'epoca di Amenofi IV è chiamato Aton raggiante nella forma di disco solare con raggi che si concludono a forma di mani. Adorato ad Akhetaton; caratteristica è la sua potenza creatrice ed il suo ruolo di padre del re. Il suo nome fu probabilmente pronunciato Jaati durante il periodo di Amarna.
ATUM:Dio creatore primordiale antropomorfo, ha pure forma di serpente. Sta al sommo dell'enneade eliopolitana. Padre di Shu e di Tefnut; assieme a Ra diventa Ra-Atum.
Si tratta quindi di 2 dei distinti, come molti di voi hanno dedotto! Akhenaton prende si può dire, una parola fisica del sole, che indica cioè solo il disco, e ne fa una divinità completa e ben identificabile, da contrapporre all'Amon il cui clero era ormai un potere semiautonomo (come poi sarà effettivamente dopo Ramses III). Non per demoralizzarvi o sminuirvi, ma io sono di quelli che ritengono che la riforma amarniana abbia avuto motivazioni essenzialmente politiche, cioè riportare il prestigio del faraone al livello di quello dell'antico regno (e se vi ricordate bene, nella V dinastia si era arrivati a un culto di Ra, quindi del sole, in posizione dominante e a templi aperti, vedi Niuserra, molto simili come idea di fondo a quelli del culto amarniano). Che poi il famoso inno sia suggestivo e possa aver influenzato l'ebraismo, è possibilissimo. Anzi le più tarde massime di Amenenhope sono state paticamente ricopiate nella Bibbia!
RAMSY
00lunedì 10 gennaio 2011 13:29
Non so se il mio voto abbia valore perchè la motivazione che mi ha spinto a votare "3" è l'ignoranza [SM=g1619689] ,nel senso che ho sentito e letto di qualcuno che vuole associare Akhenaton a Mosè, ma non ho mai sentito o letto di qualcuno che vuole associare Aton ad Atum e, sinceramente, non mi è mai sfiorata l'idea. Somiglianza nel nome? due lettere su quattro è una somiglianza? In italiano abbiamo parole come "pesca" e "ancora" e in inglese è ancora peggio....
Io ho idee contrastanti per quanto riguarda Akhenaton e quindi non mi sento "di parte" e spero di non essere ritenuto blasfemo se dico che penso che abbia scelto il sole come divinità unica perchè obbligato: ci voleva un dio "visibile a tutti" (non come Atum o Osiride, per fare due esempi), unico e immortale (non come un animale). Non per niente i templi dedicati ad Aton erano privi di tetto poichè il faraone "interagiva" direttamente col dio e non tramite un animale o una statua
roberta.maat
00lunedì 10 gennaio 2011 14:37
Besenmut :............................................Adorato ad Akhetaton; caratteristica è la sua potenza creatrice ed il suo ruolo di padre del re. Il suo nome fu probabilmente pronunciato Jaati durante il periodo di Amarna. ..........................


Questa citazione della presunta pronuncia di Aton ha risvegliato in me un ricordo :
Ricordate anche voi come è chiamata Meritaton in una letteradi Amarna ? Mi pare la EA 155 (non giuro sul numero e sono pigra per prendere ora il libro), l'amata primogenita è Mayati.
pizia.
00martedì 11 gennaio 2011 18:58
Re:
besenmut, 10/01/2011 13.07:

Anche sulla religione egizia c'è un ginepraio di interpretazioni, ma vi dico di lasciar perdere il De Ra chlewitz. Anche qui sarebbe meglio limitarsi ad un testo certo da cui partire e vi consiglio il Morenz, Gli Egizi, Jaca Book. Risale all'83 e non è più staro ristampato, ma è stato il mio testo base sulla religione (assieme ai Testi Religiosi Egizi di Donadoni) e ho visto che su Amazon italiano è ancora recuperabile.



Ohibò, [SM=x822741] che io sappia de Rachewiltz non è stato citato da nessuno in questo topic, né viene solitamente citato a proposito di teologia amarniana, perché la sua specializzazione non ha mai contemplato specificatamente il periodo amarniano...
E forse non ho capito bene cosa intendi per "limitarsi ad un testo certo", per cui ci consigli di "partire" dal Morenz... certamente ci sono libri più riusciti e altri meno, autori più apprezzati ed altri meno, ma limitarsi ad un testo solo per noi appassionati credo sia una cosa un po'... castrante... [SM=x822706]


-Kiya-
00domenica 3 aprile 2011 03:13
Massimiliano, confido che vorrai far seguire un comento al tuo voto. Avrei piacere di leggere anche il tuo parere ;)
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