Atti 19:11- il senso corretto della frase

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clod66
00mercoledì 20 febbraio 2008 11:45
.... solo uno scrupolo
Pace.
Sono a chiedere una analisi sulla parola greca usata , poi tradotta in italiano, nelle varie versioni, con : straordinari, non comuni, non volgari.

C.E.I.:
Atti 19:11 Dio intanto operava prodigi non comuni per opera di Paolo,
Diodati:
Atti 19:11 E Iddio faceva delle non volgari potenti operazioni per le mani di Paolo.
NT in greco traslitterato:
Atti 19:11 Dunameis te ou tas tuchousas ho theos epoiei dia tôn cheirôn Paulou,
Nuova Riveduta:
Atti 19:11 Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo;

Il focus è questo:
Un miracolo (letteralmente, segno) in se stesso, non è mai un evento "normale", altrimenti non si tratterebbe di un "segno" dall'Alto, di un miracolo insomma.
L'idea poi che possano esserci miracoli comuni e miracoli straordinari, insomma, miracoli di seria A e di serie B, mi porrebbe in forte imbarazzo.
Tuttavia, leggendo, sembrerebbe così.

Cerco allora di capire se si potrebbe immaginare, leggendo il passo in oggetto, che al tempo,Dio si usò di Paolo, in questo caso, ma anche Pietro, Giovanni, Giacomo, Filippo, etc...in maniera straordinaria, fuori cioè da ciò che sarebbe stato l'ordinario, ossia, se fu un periodo della chiesa ove Dio per favorire l'annuncio del messaggio evangelico, usò i Suoi strumenti umani, per compiere fatti miracolosi che poi difficilmente si sarebbero riproposti, nelle quantità e caratteristiche, per come leggiamo nella Parola.

Alla base dell'ipotesi, c'è pure l'idea, che, essendo i fatti, narrati da Luca, inerenti al protocristianesimo, c'era forse la necessità di "giustificare" una certa mancanza (sporadicità o non eccezionalità) di fatti miracolosi già a partire dal tempo della redazione di Atti.

Grazie
Claudio



clod66
00venerdì 22 febbraio 2008 17:38
Pace.
Rinnovo la richiesta di cui sopra , a tutti coloro che conoscono il greco.
Grazie nuovamente
Claudio
andreiu2
00sabato 23 febbraio 2008 12:27
Re:
clod66, 22/02/2008 17.38:

Pace.
Rinnovo la richiesta di cui sopra , a tutti coloro che conoscono il greco.
Grazie nuovamente
Claudio



Ti rispondo quando ho un attimo di tempo.

Grazie

clod66
00sabato 23 febbraio 2008 19:00

Ti rispondo quando ho un attimo di tempo.

Grazie


Grazie, sapevo di poter contare su di te, non ho fretta, [SM=g7069] attendo [SM=g7073]
Pace
Claudio
andreiu2
00domenica 24 febbraio 2008 15:05
Allora ecco il testo trasliterato in greco:


" Dunameis te ou tas tuchousas ho theos epoiei dia tôn cheirôn Paulou,".

La parte sottolineata è quella da te evidenziata e traducendo sarebbe così "Per mezzo delle mani di Paolo, Dio operava miracoli (letteralmente "potenze") che non capitano o che non accadono".

Il senso è proprio di "opere straordinarie" o non comuni come trovi in altre traduzioni.

[SM=g7069]

clod66
00domenica 24 febbraio 2008 17:00
Pace!
Grazie per il chiarimento Andreiu2!

Dunque sono i segni o potenze o miracoli ad avere la caratteristica di essere straordinari, non comuni.

Allora forse, considerando che al tempo vi erano i taumaturghi, tra cui certi esseni, che praticavano arti magiche imparate dagli angeli, a loro dire, penso proprio che Dio avesse voluto fare piazza pulita di ogni ipotesi che a qualcuno poteva venire in mente, di una qualche forma di vicinanza, degli Apostoli, a questi personaggi.
(forse Simone di Atti 8:19 ???)

Grazie nuovamente.
Claudio



barnabino
00martedì 4 marzo 2008 14:27
La TNM traduce "E Dio compiva straordinarie opere di potenza per mezzo delle mani di Paolo".

Shalom
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