GOTEBORG (Svezia), 8 agosto 2006 - Finalmente arriva una medaglia, una pesante, di quelle che contano. E’ l’oro di Andrew Howe, l’oro nel lungo, vinto dopo una gara che ha visto l’azzurro sempre al comando sin dal primo balzo a 8.12. Poi, al secondo turno eccolo atterrare a 8.20 e la partita si è chiusa lì.
Nessun altro concorrente lo ha stimolato a sufficienza per spingerlo sempre più lontano e portarlo al record italiano. “Sono contento e arrabbiato allo stesso tempo - confessa Andrew - Volevo fare di più, ma il clima mi ha condizionato. Poi la tensione è calata e nessun avversario, tranne l’inglese Rutherford quando è volato a 8.13 (misura che gli ha regalato l’argento) è riuscito a motivarmi a sufficienza”.
Comunque Andrew non rinuncia al primato italiano. Ha già dichiarato che lo ritenterà al meeting di Zurigo e in quello di Rieti, sulla pedana che lo ha visto crescere. Terzo l’ucraino Lukashevych con 8.12.