Atalanta-Parma: empolesi a Bergamo con i fratelli gialloblu

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WEB RE1976
00sabato 8 settembre 2007 01:07
Resoconto dal sito dei Boys Parma.
02-09-2007 La nostra prima trasferta di campionato è a Bergamo, ed è una delle più abbordabili. Ci si trova verso le undici in sede, abbiamo due pullman, e con noi ci sono sei ragazzi dei Rangers Empoli. Tra chiacchiere e cori il viaggio scorre veloce, proviamo soprattutto le nuove canzoni per impararle a memoria ed insegnarle a chi ancora non le conosce.
Il viaggio è breve. Arrivati a Bergamo ci sono le solite volanti ad aspettarci, ci perquisiscono il pullman e ci scortano fino al parcheggio della curva sud. Appena scesi distribuiamo a tutti i ragazzi dei nostri pullman una bandierina tricolore bianco-giallo-blu. Ma le forze dell'ordine, non si sa per quale motivo, cercano d'impedirci l'ingresso ad alcune aste (tutte piccolissime). Dopo le nostre proteste i pulotti interrompono la pagliacciata.
Le aste erano tutte uguali e tutte minuscole, per cui era illogico e palesemente ingiusto che ne impedissero l'ingresso ad alcune, senza neppure riuscire a fornirci la benché minima spiegazione.
Dopo quasi 7 mesi di anonimato sulle ringhiere dei vari stadi in cui siamo stati, riusciamo a far entrare lo stendardo per il Tino, poi appeso sulla ringhiera davanti a noi.
Sono quasi le 15, sta per iniziare la partita ed intorno a noi il vuoto; nel settore (allargato rispetto agli anni passati) non siamo più di duecento, se si considerano una ventina di ragazzi non di Parma arrivati a Bergamo con mezzi propri, potete quantificare da soli le presenze delle altre 3 organizzazioni di tifo della nostra città: due pullman fantasma di Coordinamento e Petitot, più due, forse tre, ragazzi del Settore. Una vera pietà! Sveglia gente! Per salvarsi i crociati avranno bisogno di più calore possibile sia in casa sia in trasferta. E' già ora di mettersi a TIFARE sul serio, abbiamo già sentito troppe cazzate, chi già si lamenta per la campagna acquisti ed il rendimento della squadra, chi voleva questa o quella maglia, tutti parlano, tutti criticano, tutti pretendono... i BOYS gli unici che tifano.
Appena entrati cominciamo a cantare, partiamo bene con cori secchi e alziamo tutti le mani. Riusciamo a farci sentire e per i primi trenta minuti il tifo è costante e ben seguito, va leggermente calando verso la fine del primo tempo, ma rimaniamo costanti anche se il nostro Parma perde per 1-0. Nel secondo tempo cantiamo a lungo un nuovo coro, imparato con entusiasmo da molti presenti. Il Parma subisce un altro gol ma noi non molliamo e come abbiamo sempre fatto continuiamo a cantare e ad alzare le mani al celo per Parma e per il Parma. Cantiamo anche per i diffidati e per i ragazzi di Empoli.
Da parte bergamasca sono tanti i cori seguiti da tutta la curva, numerosi i bandieroni al vento che fanno veramente un bell'effetto anche perchè non si vedevano da parecchio tempo. La nord è colma di bandiere di ogni dimensione ma in balaustra nessuno striscione, anche in questa curva non vengono chieste autorizzazioni.
La partita finisce, e un brutto e inconcludente Parma è sconfitto per 2-0.
Pieghiamo il piccolo stendardo e le bandierine distribuite ad inizio partita, poi aspettiamo quasi mezz'ora che ci riaprano i cancelli per poter riprendere la via di casa, orgogliosi d'essere stati presenti, d'aver fatto quello che dovevamo fare, d'aver cantato per i crociati per 90 minuti.
Prima di partire salutiamo i ragazzi dei BOYS arrivati macchina. Non hanno potuto parcheggiare i loro autoveicoli all'interno del parcheggio ospiti (desolatamente vuoto). I responsabili della sicurezza li hanno costretti a parcheggiare nelle vicinanze dello stadio, con tutti i rischi del caso. Un provvedimento GRAVISSIMO ma non nuovo, per altro coerente con il decreto Melandri-Amato che per scoraggiare la partecipazione alle trasferte (in favore delle pay-tv), rende più difficoltoso l'acquisto dei biglietti e, appunto, favorisce gli scontri tra le opposte fazioni.
Ma se fosse successo qualche cosa, siamo sicuri, la colpa sarebbe stata comunque addossata integralmente ai tifosi.
Riprendiamo la via di casa con la speranza di poter tornare presto a sventolare i nostri bandieroni, a suonare il nostro tamburo, a preparare coreografie, ad appendere (in casa e in trasferta) il nostro striscione. Vogliamo tornare a tifare liberamente, come abbiamo sempre fatto fino a sette mesi fa, come da più di trent'anni si usava fare negli stadi italiani. ULTRAS LIBERI

www.boysparma1977.it


WEB RE1976
00sabato 8 settembre 2007 01:19
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