As Good As A Slam

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Iceman.88
00domenica 8 maggio 2011 20:42
Rubrica a cadenza variabile che raccoglierà pareri e testimonianze dirette sugli aspetti organizzativi più e meno importanti degli Internazionali d'Italia che, a detta del presidente FIT [SM=p2520745]
potrebbe anche ambire a sostituire uno dei 4 Slam.

Dalla prima raccolta si evince la mentalità internazionale del torneo, che non è tale solo di nome.

Grifone HHH 86, 05/05/2011 12.41:

Wild card a Starace, Fognini, Volandri e Bolelli. Del Potro rifiuta la wild card. Nel femminile inviti a Brianti, Oprandi e Dentoni



giuseppe liucci, 05/05/2011 13.41:

La WC a Bolelli è veramente ridicola. Uno che perde spesso nelle qualificazioni dei 250 non dovrebbe neanche pensarci ai MD dei 1000. E una vittoria a Roma-Garden non mi convincerà del contrario.




Grifone HHH 86, 05/05/2011 19.41:

WC a Burzi [SM=g2393364] [..]




Quest'altro emblematico episodio invece sottolinea la grande preparazione tecnica e la disponibilità che garantiscono le strutture del Foro Italico.

Iceman.88, 07/05/2011 14.28:

Dalla home di Ubitennis:

A Roma tutti i giornalisti non hanno avuto la possibilità di accedere ad internet fino alle 13. Essa resta ballerina. Ma gli uomini di Internet dicono di essere stati allertati solo due giorni fa e ieri la sala stampa era ancora chiusa nè si potevano avere gli accrediti. Hanno dovuto anche firmare un foglio che impedisce la diffusione di audio e video da tutto il Foro Italico (cosa che, nei termini del suddetto foglio, non accade in nessun torneo). Inizialmente Ubaldo aveva ricevuto un accredito che non dava diritto di accesso alla tribuna stampa. Lo aveva comunicato al presidente Binaghi, il quale aveva risposto: "Protesterò". Alle 13 gli è stato consegnato un nuovo accredito con accesso "potenziale" alla tribuna stampa ma ogni giorno dovrà richiedere uno dei 20 "bracciali" disponibili al mattino. Chissà se basterà svegliarsi all'alba. Aver coperto 122 tornei dello Slam non costituisce alcun credito.




Ed ecco un ultimissimo aggiornamento, sempre dalla home di ubitennis


Difatti Ubaldo oggi ha ..."conquistato" il bracciale blu giornaliero, quando sono stati distribuiti decine e decine (saprete il numero a breve...) di bracciali verdi permanenti a freelances e colleghi che non hanno mai coperto un solo Slam. Rino Tommasi, arrivato verso mezzogiorno, a bracciali giornalieri esauriti, non potrà avere accesso alla tribuna stampa (salvo che ci siano posti!). Lui di Slam ne ha coperti solo 139. Non bastano.



All'insegna della professionalità e nel rispetto del prestigio.

E per concludere, le pillole dal primo giorno di Foro Italico, rubrica tratta a sua volta sempre da ubitennis.
Ogni singolo episodio dimostra una volta di più, come se ce ne fosse ancora bisogno, le grandi doti organizzative del Foro.


- Riceviamo e pubblichiamo: Buongiorno illustrissimo Ubaldo,ti scrivo in merito al fatto che il martedi come già sai,potrebbe ripetersi lo stesso fatto che è successo a madrid,e cioè le teste di serie entrano in campo il mercoledi.Naturalmente io e miei amici,come tanta altra gente, andiamo a roma il 10 maggio. Questo non è un capriccio da parte mia,ma non vedere i più forti dispiacerebbe tanto a molte persone,anche perchè se il biglietto di martedi costava 30 euro,e quello di mercoledi 80 euro c'era un senso,ma visto che in realta ci corrono pochi euro........Con ciò non voglio dire che è gia stato deciso l'ordine di goco,anche perchè fino a lunedi sera non si sa nulla,ma magari voi giornalisti potete anche magari tramite siti portare a conoscenza questo rischio,per far si che magari qualcuno ne prenda visione. Grazie mille,spero che sia un problema meritevole di attenzione,e spero nella tua collaborazione.

- A Roma non c'è la società ASAP che in tutti gli Slam e i tornei più importanti del mondo (praticamente tutti i master 1000 o quasi) si occupa delle trascrizioni simultanee delle interviste. Tutti i lettori di Ubitennis sanno e hanno visto come arrivano queste traduzioni. A Montecarlo un minuto dopo che l'intervistato aveva finito di parlare in inglese, mentre ancora stava parlando nella propria lingua a beneficio dei giornalisti connazionali, il "cartaceo" dell'intervista era già in sala stampa. Qui a Roma il contratto con l'ASAP _ veri professionisti che si trovano anche a tutti i Majors di golf e di altri sport, competentissimi nel tennis (è utile, credete) _ non è stato stipulato perché li si voleva confinare in alberghi da loro ritenuti non consoni (due anni fa nelle stanze ricavate dal villaggio Olimpico all'Acquacetosa costruito per le Olimpiadi del 1960, dove alla notte dopo i match serali sera Julie Rabb aveva paura a rientrare perché la zona è popolata da prostitute e prostituti). Il risultato è che qui le prime tre domande in inglese vengono tradotte da una gentile signora che non stenografa con le macchine apposite quanto viene detto, il cartaceo "tradotto" non c'è, mentre l'originale in inglese che meriterebbe di essere riprodotto (se per voi avesse un qualche interesse...) è praticamente incomprensibile. Nell'intervista di Andy Murray, per darvi un'idea, delle sedici domande rivolte allo scozzese in merito alla seconda, terza, sesta, settima, ottava, nona, undicesima, dodicesima, tredicesima, quattordicesima, quindicesima si legge inaudible (non sentita...) fin dall'inizio o dopo le prime due/tre parole seguite dai puntini.....Anche all'interno delle risposte i puntini di sospensione che fanno capire come siano sfuggite parole qua e là. Ovviamente tutto questo non è fondamentale, come non lo è che la macchinetta dello sponsor Nespresso che dovrebbe consentire ai giornalisti di farsi un buon caffè (e magari di citare lo sponsor) non abbia in dotazione l'acqua....Così chi se lo vuol fare ci mette dentro l'acqua dello sponsor Ferrarelle, effervescente naturale come sapete, e il caffè effervescente naturale è una vera delizia...

- E' appena uscito un comunicato stampa FIT: avverte che, e virgolettiamo il tutto "Da domani, alle ore 12 SuperTennis, la tv della FIT, trasmetterà il torneo femminile degli Internazionali BNL d'Italia".Il comunicato Fit non avverte però che il torneo femminile verrà trasmesso anche da Eurosport, come sempre. Ma che razza di comunicazione è? Possibile che Eurosport, che ha acquistato i diritti direttamente dalla Wta, non si faccia sentire presso chi glieli ha ceduti a caro prezzo (visto che promuove il circuito tutto l'anno e da più anni)?

- Brutto episodio capitato a Monique Filippella, bravissima fotografa di Ubitennis. Aveva lasciato, per distrazione, un monopiede presso la sala delle conferenze stampa. Quando vi è tornata per cercarlo non lo ha più trovato. Qualcuno lo aveva trafugato.

- Sui campi 1 e 2 sono saltati i tabelloni elettronici, il che impedisce di seguirne i risultati.

- Sugli stessi campi si registra una carenza di sedie a disposizione

- In Sala Stampa c'è un'aria condizionata non regolabile e dai monitor non si vedono le immagini del campo centrale. Da lunedì questa opportunità dovrebbe essere rispristinata.

- Grazie all'interessamento di Marco De Martino, giornalista del "Messaggero", con il supporto di Diego Nepi Molineris, è stata data la possibilità di vedere Sky Sport in sala stampa, in modo che i giornalisti possano vedere la finale di Madrid Nadal-Djokovic (ieri non è stato possibile vedere una sola palla delle semifinali)

- E' arrivato Daniele Azzolini, direttore responsabile di Matchpoint. Pure lui, al pari di Ubaldo, è privo del bracciale verde che garantisce un posto nella tribuna stampa del campo centrale.

Redazione




Signori, che cosa dire, come commentare una simile ed efficiente armonia di meccanismi.

Non posso che lasciarvi con un sentito

As good as a Slam [SM=x1978647]



.tommy82.
00lunedì 9 maggio 2011 09:28
cose ridicole, da terzo mondo tennistico [SM=x1978587]
Iceman.88
00lunedì 9 maggio 2011 17:20
Secondo appuntamento della rubrica!

Oggi sempre su ubitennis, tra i commenti dell'articolo relativo al nuovo ranking ATP, ne ho trovato uno scritto direttamente da Scanagatta:

capisco la difficoltà di rispondere qua e là lungo questi commenti....(tanti mi scrivono espressioni di solidarietà a me e rino sulle mail personali, in altri post su questo sito, non ce la faccio a rispondere a tutti...quindi copierò qua e là questo mia risposta di getto) qui dico solo quanto risposto in altro commento Io non sono attaccato dalla Fit per quello che ho scritto io, ma perchè ho lasciato scrivere a voi quel che pensavate, e sono stato querelato per 37 commenti da voi inviati (su 253..450) che il mio avvocato giudica assolutamente innocenti e non diffamatori. Erano semplicemente critici. Del tipo , l'atteggiamento del tizio o del caio è stato presuntuoso e arrogante, la vicenda X è stata affrontata come si affronterebbe nella Repubblica delle Banane, la tesi X è ridicola...etc, etc. Se vi riportassi qui i 37 commenti in questione vi mettereste a ridere. Deciderà il giudice, ammesso e non concesso che io debba essere responsabile per quel che hanno scritto altri (e non qui su Ubitennis, testata registrata in tribunale, ma sul blog servizi vincenti; la giurisprudenza per fortuna finora non ha mai considerato responsabile chi detiene un blog per i commenti altrui...). Certo che la mia stima nei confronti di chi ha agito così dopo che ho dedicato una vita al tennis e con luca marianantoni abbiamo scritto sul torneo di Roma attraverso 13 libri più di chiunque altro, come storie, aneddoti, dati, ricerche, si è molto affievolita. Ora l'ultima mossa è stata impedirmi di regalare perfino ai colleghi di sala stampa il libro che abbiamo fatto. Minacciano il ritiro del mio accredito se regalo un libro a un collega all'interno del parco del Foro Italico. L'unico sponsor del libro è il partner della FIT la BNL-BnpParibas con la quale avevamo concordato la presentazioen del libro prima che la Fit negasse l'autorizzazione. Dovrei farlo soltanto al di fuori dei cancelli. Un libro che recupera storie perdute di 80 tennisti italiani che hanno giocato al Foro, i loro migliori risultati, gli aneddoti, cosa fanno oggi giocatori fra i 25 e igli 80 anni che hanno fatto la storia del tennis italiano! Vi rendete conto? Voi che fareste?

As Good As A Slam [SM=x1978647]
camus kennedy
00lunedì 9 maggio 2011 18:53
pagliacci, lo sport italiano in generale è in mano a dei cretini...

non è che mo denuncian pure me [SM=x1978647]
Grifone HHH 86
00martedì 10 maggio 2011 12:18
binaghi è un incompetente e nonostante i disastri sul piano sportivo e organizzativo è ancora li senza nemmeno avere il dubbio di perdere il posto..

il quinto slam..? ma LOL

basta vedere che ieri non c'era nessuno a vedere le partite o che le strutture non sono adeguate, abbiamo solo un major e ventimila tornei tra ch. e future..non tiriamo fuori un giocatore da anni e sprechiamo il 95% dei nostri giovani talenti.
Grifone HHH 86
00mercoledì 11 maggio 2011 11:30
che bello vedere le partite finire in un mega buio, con gli atleti che tremano per la forte umidità primaverile e con la pallina che si vede a malapena..
Iceman.88
00mercoledì 11 maggio 2011 19:10
Re:
Grifone HHH 86, 11/05/2011 11.30:

che bello vedere le partite finire in un mega buio, con gli atleti che tremano per la forte umidità primaverile e con la pallina che si vede a malapena..



Quello è anche "merito" del tennis femminile, che nessuno si incula (mentre alcune tenniste invece meriterebbero di esserlo [SM=x1978589] ).

Logico che se mi piazzi come ultimo match del serale un incontro tra donzelle il pubblico infreddolito non ha voglia. Anche se c'è la Pennetta, e ieri c'era.

Per me è sbagliata proprio la concezione di sessione serale. Prima di tutto non si comincia alle 19.30 (quindi minimo minimo alle 19.45 tra presentazioni e riscaldamento) con due partite da giocare.
Se poi il match maschile va al terzo come ieri, le ragazze entrano in campo dopo le 22.30, il che significa iniziare a giocare quasi alle 23.
E se, come ieri, vanno al terzo, si va oltre la mezza...

Posto che io farei come a Parigi, dove tra l'altro hanno un problema simile essendo Bouis de Bolougne vicino ad un bosco o una foresta (non ricordo), si giocano tutti gli incontri, se non proprio "a seguire", cmq con poco intervallo di tempo.
Sennò è un buco sprecato, considerando che ora l'evento è combined.

Una cosa del genere la possono fare a Madrid, che ha il tetto (anzi, due) e che bene o male salvaguarda il pubblico e gli atleti dall'umidità e dal freddo.
Voglio dire, è primavera ma non fa così caldo la sera tardi.
Bobby realdeal
00giovedì 12 maggio 2011 19:09
"Scusi, sono della manutenzione della Nespresso, dovrei controllare la macchinetta che c'è in sala stampa". Una conversazione apparentemente normale in una manifestazione come quella del Foro Italico, con l'organizzazione che cerca (cerca...) sempre di garantire la migliore organizzazione possibile a chi ci lavora 24 ore al giorno o quasi. Peccato che il presunto addetto alla manutenzione della marca di caffè, che sponsorizza l'evento, si sia presentato agli uomini della sicurezza intorno alle 3 di questa notte. Una volta fatto salire in sala stampa, passato a tutti i vari controlli senza problemi, di lui non si sono avute più notizie. E quel che è peggio, non si hanno più notizie nemmeno della macchinetta del caffè, che ci ha accompagnato per i primi giorni agli Internazionali Bnl d'Italia, diventando subito idolo indiscusso per la sua indubbia utilità (la caffeina, da queste parti, è sempre cosa buona e giusta). Risultato finale: addetto della manutenzione vince 6-0 6-0. E di caffè, ahinoi, nemmeno l'ombra.

Ubitennis

[SM=x1978647] [SM=x1978647] [SM=x1978647]
Iceman.88
00domenica 15 maggio 2011 18:41
Siore e siori, vette impensabili raggiunte nel nuovo appuntamento con la rubrica "As Good As A Slam".

Cominciamo con un particolare episodio legato alla premiazione della Racchetta d'Oro (assegnata quest'anno a Monica Seles e Ken Rosewall), che ha visto coinvolta Raffaella Reggi e di cui ci racconta Ubaldo Scanagatta.


ROMA _ “Raffaella, non sei ospite gradita stasera alla cena della Racchetta d’Oro dove saranno premiati Ken Rosewall e Monica Seles”. Questo il senso della telefonata fatta intorno alle 18 di ieri pomeriggio da Lea Pericoli ad una allibita Raffaella Reggi.

Raffaella era stata invitata dalla sua vecchia amica Monica Seles a farle compagnia. Lì per lì è rimasta impietrita per aver ricevuto una chiamata di quel tipo: “Ma come Lea, non mi ha mai telefonato in tanti anni e ora ti presti a farmi una telefonata del genere? Non ho parole…sennonchè non è un problema per me…se non mi volete non vengo. Avvertirò Monica…”. Com’era prevedibile appena Monica, grande campionessa e persona di straordinaria serietà, ha saputo di quella telefonata ha avvertito la Federtennis che pur essendo venuta a Roma apposta, non sarebbe andata alla cena nemmeno lei.

Panico generale in casa Fit perché già era venuto a mancare l’altro premiato, Ken Rosewall (leggi l’altra flash) colto da un malore che aveva consigliato il suo trasferimento all’ospedale San Camillo, e se fosse mancata anche Monica….Alla fine la Federtennis ha dovuto venire a miti consigli e pur di avere la Seles è stata invitata anche Raffaella. Non solo a cena ma anche in prima fila sul “centrale”, mentre giocavano Nole Djokovic e Andy Murray.

Il padrone di casa, il presidente federale Angelo Binaghi, ha invece deciso inopinatamente di disertare la cena. Chissà, forse doveva preparare la conferenza stampa di stamani dove, tanto per cambiare, ha fatto un bilancio entusiastico del suo decennio da presidente _ salvo che per i risultati tecnici e soprattutto le prospettive future _ dimenticando di ricordare che dopo il ventennio di presidenza Galganiana lui si era candidato alle elezioni cavalcando (insieme all’oggi odiato e radiato nemico Panatta) una campagna nella quale uno dei punti cardine era che un mandato presidenziale non avrebbe dovuto durare più di due quadrienni.

Sappiamo tutti bene che ai politici non è chiesta anche la coerenza. Soprattutto nel nostro Paese.

Difatti in conferenza stampa oggi Binaghi ha confermato _ fra una boutade polemica e l’altra al mio indirizzo di cui potete trovare traccia in altro articolo _ la sua intenzione di ripresentarsi anche per il quadriennio 2013-2016 (dove certamente non avrà candidati avversari, visto che a seguito di una machiavellica modifica statutaria l’eventuale candidato alternativo dovrebbe procurarsi l’avallo preventivo di ben 300 circoli di tennis divisi in almeno 5 regioni italiane (con un minimo di 10 per regione), 20 tecnici (in rappresentanza di minimo 5 regioni, almeno 3 per regione) e 200 atleti (almeno 15 per ciascuna regione).

Quale club, quale tecnico, quale atleta, avrà mai l’incoscienza di dichiararsi contro chi detiene il potere federale …e non solo? Il non solo, vi assicuro, non è poco. Pensateci un po’.

Insomma tutto lascia pensare che dovremo tenerci Binaghi presidente della federtennis per 16 anni (sono semrpe meno di quelli di Galgani ma…) insieme ai suoi sogni donchisciotteschi di “scalzare” Wimbledon, Roland Garros, Us Open, Australian Open che hanno fra i 19 e i 43 campi da tennis, dagli 11 agli oltre 20 ettari, contro gli 8 campi e i 2 ettari del pur bellissimo e suggestivo Foro Italico. Quando gli ho suggerito di misurarsi piuttosto con gli altri Masters 1000 (Miami, Indian Wells, Madrid , Montecarlo, Open del Canada, Cincinnati, Shanghai, Parigi-Bercy più la Masters Cup) Binaghi ha risposto come è stato debitamente trascritto in altro articolo su questo sito. E non c’è bisogno di ulteriori commenti.

Ubitennis




Per poi passare all'evento più atteso, la conferenza stampa di fine torneo del presidente FIT [SM=p2520745] di cui si è occupata sempre ubitennis (o meglio, è la mia unica fonte [SM=x1979796] ).


L’impossibilità di proporre registrazioni audio delle conferenze stampa degli Internazionali BNL d’Italia ha obbligato a un complesso lavoro di “sbobinamento” della lunghissima conferenza stampa di Angelo Binaghi, tradizionale appuntamento di fine torneo. Il lavoro è comunque stato utile, vuoi per la vastità degli argomenti, vuoi per capire in quale direzione va il più importante torneo italiano. E per segnalare che l’unico momento di tensione si è registrato in occasione dell’intervento di Ubaldo Scanagatta. Eccosa cosa è successo.

Scanagatta ha preso la parola facendo i complimenti all’organizzazione per la coreografia dell’impianto, notevolmente migliorata. Poi ha ribadito un concetto già espresso sulle pagine di Ubitennis: è fuorviante parlare di Roma come quinto Slam, soprattutto se si prende in considerazione lo spazio del Foro Italico (circa i 2 ettari contro i 20 di Wimbledon e Australian Open) e del numero di campi a disposizione (11 tutto compreso, contro i 25, 30, 40 di altri tornei). Secondo Scanagatta sarebbe opportuno relazionarsi con gli altri Masters 1000, soprattutto perché ce ne sono alcuni con strutture oggettivamente superiori a Roma. Al termine del preambolo, stava per effettuare la sua domanda su aspetti tecnici. “E’ vero che nel 2002 non ci si poteva aspettare di vincere il Roland Garros, ma è anche vero che in 10 anni di presidenza che diventeranno 16 potevamo aspettarci…” Quando Binaghi è intervenuto dicendo: “Bè se diventeranno 16 dipende da te, magari ti candidi come ha fatto Tommasi…”. Scanagatta: “Io non riuscirei a raccogliere 300 club che sottoscrivono la mia condidatura…”. Binaghi: “Magari ne raccogli molti di meno, soprattutto se continui a sperare che il tennis italiano abbia meno speranze e meno prospettive”.
Scanagatta: “Sto facendo una domanda che non è personale, perché se avessi dovuto fare questo avrei menzionato altre cose che vengono fatte qua o dei 25 punti che un’associazione internazionale di stampa vi farà pervenire in merito a cose che qui non funzionavano a livello di comunicazione. Rifacendomi a una domanda di Valesio…Binaghi: ”Noi andiamo molto bene, complessivamente sono molto soddisfatto dal tennis italiano. I nostri ragazzi e le nostre ragazze fatto settimanalmente il loro dovere con grande sacrificio, sono degli esempi sia a livello italiano che mondiale per quello che fanno”. Scanagatta: “Allora non mi sono spiegato: non sto parlando della 30enne Schiavone o 28enne Pennetta: per il futuro che prospettive ci sono?” Binaghi: “Ottime prospettive: ti invito ad andare a rivederti quello che dicevano quelli come Scanagatta nel 2002 sulle nostre ragazze o sulle prospettive degli Internazionali di Roma. A me basta, nei prossimi anni, avere la metà dei successi che abbiamo avuto rispetto a quello che dicevano loro nel 2002. Capisco che la tua speranza sia che le cose vadano in modo diverso, ma io combatto affinchè ve ne facciate una ragione. Con me sono gran parte di quelli che seguono il tennis italiano in modo onesto, con passione, e giorno dopo giorno lavorano per migliorare le prospettive dei nostri giocatori e l’organizzazione del torneo di Roma. La grande forza del tennis italiano è che quelli come te stanno fuori dal nostro sistema e che all’interno ci siano partner come la CONI Servizi, grandi aziende come BNL e oramai tutti i mezzi di comunicazione come RAI e Italia 1 e tutti i giornalisti seri e onesti che ci sono in Italia”.

Ecco cosa è successo prima e dopo l’intervento di Ubaldo Scanagatta. Dopo la presentazione di Giancarlo Baccini, Direttore della Comunicazione FIT, ha preso la parola Angelo Binaghi che ha parlato per 12 minuti. “Credo che vi siate divertiti. E’ stata una settimana molto intensa. Ringrazio i protagonisti di questa lunga cavalcata. Inizio con i giocatori, che hanno offerto uno spettacolo di altissimo livello. La CONI Servizi e i direttori, in ordine alfabetico Baccini, il sottoscritto e Palmieri. Abbiamo anche litigato meno del solito (interviene Baccini: “Non abbiamo avuto il tempo”), ormai siamo una squadra collaudata. E abbiamo avuto una grande visibilità in TV. La splendida anomalia di questo torneo è stata la grande presenza di bambini e ragazzi, molti di più rispetto anche a tornei più importanti di questo. Per questo la crescita vale ancora di più. E poi i nostri Centri Estivi hanno un 25% in più di adesioni”. (In merito a questo, dobbiamo dire che non ci pare ci fosse la coda davanti al gazebo approntato vicino al campo di Beach Tennis, curato da Roberta Corzani – dipendente del Comitato Regionale Lazio e moglie del segretario generale Massimo Verdina – per raccogliere le adesioni ai Centri Estivi).

Si è poi parlato di spettatori: al cifra totale è stata inferiore rispetto al 2010 (meno di 160.000 presenza contro 176.000), ma il dato soddisfa in pieno Binaghi. “Il delta negativo è apparente. Intanto perché abbiamo avuto più abbonati, la cui cifra deve essere moltiplicata per 15 sessioni di gioco contro le 27 dell’anno scorso. E poi tanti abbonati non venivano a seguire il torneo femminile. Insomma, la crescita si può quantificare intorno alle 15-20.000 presenze”. L’incasso è stato di circa 4 milioni e mezzo di Euro, con una crescita di 900.000 euro. C’è poi l’argomento televisivo, molto caro alla Federazione da quando ha lanciato il progetto SuperTennis: “La crescita del tennis in Italia va avanti dal 2002 grazie al rapporto con la CONI Servizi. Un’ulteriore spinta arriva grazie a SuperTennis. Dobbiamo ringraziare la RAI: senza il loro aiuto non saremmo riusciti a realizzarlo. E ringraziamo anche il consorzio Mux 77, che ci garantisce una vasta copertura sul digitale terrestre. I dati di ascolto sono strabilianti. E grazie allo switch off previsto in Toscana e nella costa adriatica, anche senza una particolare promozione, cresceranno del 20%. In poco meno di 3 anni è stato creato uno straordinario veicolo di promozione. E gli ascolti, giorno su giorno, sono stati di gran lunga superiori a canali più blasonati come Eurosport, che come sapete ha trasmesso il torneo in italiano. Contro i nostri interessi, abbiamo acconsentito che Eurosport trasmettesse in italiano"

Al termine del preambolo, è giunto il momento delle domande dei giornalisti. Il primo a intervenire è stato Vincenzo Martucci della Gazzetta dello Sport, il quale ha chiesto un’opinione a 360 gradi su quello che succederà di questo torneo.
Binaghi ha dato una risposta di 11 minuti: “Nei momenti in cui la situazione non era rosea, le tue posizioni erano critiche e propositive. Ogni anno le osservazioni dei giornalisti sono state uno spunto per migliorare il torneo. Il futuro: la data è ottima, in verità ci sono state alcune giornate in cui faceva troppo caldo. Ma difficilmente troveremo otto giorni di sole splendido come accaduto quest’anno. Essere così avanti in calendario, tuttavia, ci consente di valorizzare la sessione serale. Margini di crescita: possiamo migliorare molto. Lo stress del combined è stato molto alto, nonostante ci fossimo preparati con la CONI Servizi. Alcune cose sono migliorabili, dovremo arrivare più pronti all’inizio del torneo. Il fatto che il torneo guadagni così tanto ci consente non solo di far migliorare il tennis italiano ma anche al CONI di vedere il nostro torneo come una fonte di investimento positivo. Spero che ci sia la volontà di investire nelle strutture. Possiamo certalmente ampliare il “site”, creare qualche campo in più per gli allenamenti, acquisire nuove aree. Di più: Roma 2020 dovrebbe consentirci di coprire il campo centrale e dotare l’attuale struttura provvisoria di una vetrata che farebbe vivere il Foro Italico in modo ancora più approfondito. Questi sono problemi “interni”. Ci sono poi quelli “esterni”: tanti amici, soprattutto del meridione, mi hanno detto che a un certo punto dovevano abbandonare l’impianto perché non c’è un buon sistema di mezzi pubblici che collegano il Foro Italico al centro città. Il Comune di Roma ha già fatto tanto, ma potrebbe vedere questo torneo come uno strumento di sviluppo per la la città. Auspico nuovi parcheggi e certamente un sistema di trasporti e pullman che venga incontro agli appassionati. Insomma: dobbiamo acquistare aree ma anche l’amministrazione comunale può contribuire alla crescita di questo torneo”.
“Cosa possiamo fare? Oltre a coinvolgere l’amministrazione, credo che ci sia un problema politico su chi governa il tennis. Io non condivido l’attuale sistema, ma sono certo che 5-6 anni fa nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul fatto che oggi staremmo discutendo su un torneo combined. Se uno ci crede è giusto che combatta, specie con dei partner importanti come i nostri. E nel mio ruolo io ho il dovere di crederci e combattere. Il merito è anche del Consiglio Federale: un gruppo di amici, competenti, che mi permette di sbagliare il meno possibile”.

Interviene Piero Valesio di Tuttosport, che pone una domanda di tipo tecnico: secondo lui è mancato il risultato-boom di un italiano e dunque chiede tra quanto tempo avremo quello che è mancato nel 2011.
“Se nel 2002 mi avessero chiesto delle prospettive e se avessi parlato di una vittoria al Roland Garros e di essere Campioni del Mondo a squadre, probabilmente ci saremmo messi a ridere. Credo che la prestazione dei nostri tennisti, paragonate le diverse situazioni che abbiamo tra maschile e femminile, sia stata buona. Tra i nostri giocatori di punta, Pennetta, Fognini e Vinci si sono presentati in condizioni fisiche non perfette. I nostri numeri 1 sono andati bene: Starace ha vinto due partite contro pronostico, mentre la Schiavone è arrivata nei quarti: essendo un campionato del mondo è un risultato di assoluto valore. Francesco Ricci Bitti, uno che per ovvi motivi non si può sbilanciare, mi ha detto che l’Italia è tra le 10 superpotenze del tennis mondiale. Questo risultato è ovviamente una media tra il femminile, dove siamo tra le prime 3-4, e il maschile, dove siamo nella prima dozzina. Sul piano organizzativo siamo ancora più avanti. Nel sistema sportivo italiano, dove facciamo i salti di gioia se arriviamo ottavi nel medagliare olimpico, credo che il tennis sia nella parte alta della classifica. E dobbiamo scontrarci con superpotenze come Russia e Cina, che 30 anni fa non esistevano”.

Gli hanno chiesto se non sarebbe meglio avere un tabellone a 64 giocatori e non a 56, il che consentirebbe di avere i migliori in campo già nelle prime giornate.
“Per noi sarebbe auspicabile, perché certamente aumenterebbero gli incassi e l’affluenza. Ma non so se dal punto di vista tecnico sarebbe positivo. Con il torneo di Madrid così a ridosso, dare 2 giorni di riposo ai finalisti di Madrid consente loro di presentarci al massimo e ci dà la possibilità di avere la stessa finale, come poi è accaduto. Non so se con il tabellone a 64 sarebbe successo altrettanto, anche se sono degli atleti straordinari. Insomma, non credo che gioverebbe al nostro torneo"

Vincenzo Martucci ha ripreso la parola, chiedendo se c’è in cantiere il progetto di portare qualche altro torneo ATP in Italia: “Prima ne avevamo 9, magari adesso 3 sarebbe una buona soluzione. Monte Carlo è ormai diventato il torneo del nord Italia”.
“Noi stiamo bene. Abbiamo un bilancio in utile che ci permette di fare un business plan pluriennale. Dobbiamo vedere come investire questi soldi per contribuire alla crescita del tennis italiano. Questo discorso esiste da tempo, anche se noi c'è il problema dell’impiantistica carente. Qui c’è Roberto Commentucci che sta portando avanti due progetti legati ai campi veloci e ai campi coperti. Noi siamo un paese che gioca troppo sulla terra battuta, poi i nostri giovani hanno delle limitazioni nei periodi di grande piovosità. La TV è stato un progetto vincente: avevamo 10 lire in banca, abbiamo verificato che avrebbe retto per 3 anni senza alcun incasso pubblicitario. Male che vada avremmo avuto uno strumento di promozione a saldo zero. Invece la TV ha fatto più di quello che doveva e le lire in banca sono diventate 20. Ogni tre anni non è facile trovare idee che possano essere fruttifere come quella della TV. Un altro torneo ATP è un’idea interessante ma va relazionato ad altri strumenti di promozione: dovremo fare un’analisi di costi e benefici e verificare cosa ci converrà fare. Siamo in scadenza di mandato, è il periodo in cui dobbiamo tirare le somme, dare delle prospettive di medio termine con programmi pluriennali. Un altro torneo è un’ipotesi affascinante, interessante, ma anche molto costosa. Il calendario è intasato, non so se sarebbe una cosa positiva. Bisogna anche tener conto che noi siamo sottodimensionati rispetto alla nostra crescita. Abbiamo fior di professionisti che lavorano molto, anche oltre i loro compiti, per puro spirito di abnegazione, poi abbiamo messo sotto contratto Cierro, Valeri e stiamo discutendo con Tathiana Garbin"

Roberto Commentucci ha domandato se fosse il caso di incentivare ulteriormente gli aiuti per i nostri giovani.
"E’ un’arma a doppio taglio. Negli anni passati abbiamo visitato i centri tecnici degli altri grandi paesi europei: Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania. I contributi che siamo ai nostri migliori giovani sono superiori a quelli elargiti dalla federazione spagnola. Poi c’è una Schiavone che da giovane ha avuto zero a differenza di un Seppi (e chi è arrivato dopo di lui), sostenuto con decine di migliaia di euro. Ma i risultati della Schiavone, anche se arrivati più tardi, non sono paragonabili. E’ giusto e corretto che la FIT sostenga i suoi giovani, ma entro certi limiti. Barazzutti diede la svolta alla sua carriera quando andò a giocare un satellite in medio oriente e aveva la necessità di vincere le partite, altrimenti sarebbe rimasto senza soldi per mangiare. Senza arrivare a questi estremi, è indubbio che la Schiavone abbia avuto i giusti stimoli finanziari. Se questo fosse il problema lo risolveremmo, ma non sono certo che sia così"

L’ultima domanda riguarda proprio la Schiavone: si chiede a Binaghi se la rinuncia della Schiavone alla trasferta di Fed Cup sia un episodio isolato o se ci si debbano aspettare altre rinunce.
“E’ assolutamente un episodio isolato, peraltro già avvenuto qualche anno fa. Si giocava contro la Cina a Castellaneta Marina: per lei era un momento particolare, stava cambiando coach. Mi chiamò e ne parlammo. Al turno dopo giocò la sua miglior partita battendo la Kuznetsova, andammo in finale e poi vincemmo l’anno dopo. L’idea avuta da Francesca in questa occasione è stata la migliore per arrivare a Roma e Parigi nelle migliori condizioni. Sugli effetti ne discuteremo dopo Parigi". (Anche se il senso delle risposte di Binaghi non cambia, il presidente ricorda male: nel 2007 dopo la Cina affrontammo la Francia, con la Schiavone fede 3 punti, poi perdemmo in finale dalla Russia. E l’anno dopo perdemmo al primo turno contro la Spagna. La vittoria contro la Kuznetsova cui fa riferimento risale al 2009).

Riccardo Bisti




Io non ho avuto l'immenso piacere di leggerla e penso che lo farò solo in serata, ma sono certo che i contenuti non faranno altro che sottolineare e legittimare la professionalità ed il prestigio organizzativo della FIT e degli Internazionali.

As Good As A Slam [SM=x1978647]
.tommy82.
00lunedì 16 maggio 2011 10:02
a binà, ma vaff..
Grifone HHH 86
00lunedì 16 maggio 2011 13:01
Difatti in conferenza stampa oggi Binaghi ha confermato _ fra una boutade polemica e l’altra al mio indirizzo di cui potete trovare traccia in altro articolo _ la sua intenzione di ripresentarsi anche per il quadriennio 2013-2016 (dove certamente non avrà candidati avversari, visto che a seguito di una machiavellica modifica statutaria l’eventuale candidato alternativo dovrebbe procurarsi l’avallo preventivo di ben 300 circoli di tennis divisi in almeno 5 regioni italiane (con un minimo di 10 per regione), 20 tecnici (in rappresentanza di minimo 5 regioni, almeno 3 per regione) e 200 atleti (almeno 15 per ciascuna regione).

solo in italia accadono queste cose.
incompetenti al potere con cariche a vita..

soliderarietà a raffaella.
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