Articoli sui germinati

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IlPariota
00venerdì 16 aprile 2010 16:17
...detto fatto Alessandro
agatarosso, 16/04/2010 16.13:

.......cocordo con il fatto che e' meglio farli riprodurre in razziere da 120, anziche' da voliera a gabbia, fermo restando che il cardellino a bisogno di tanta tranquillita', ma ditemi na cosa, su I.O. di Marzo ce un articolo sui germinati che secondo me e' un po ambiguo, voi che ne pensate? un abbraccio. [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400]



Alessandro ho aperto una discussione per discutere della cosa anche se a me IO di marzo non è ancora arrivato...
IlPariota
00venerdì 16 aprile 2010 20:53
...purtroppo ho provato a vedere sul sito FOI se l'articolo era disponibile per una lettura online, purtroppo no.
Ci tocca aspettare i comodi dei postini???
[SM=x1759459]
vincenzopostiglione
00venerdì 16 aprile 2010 21:21
que vorrei sapere anche io di piu,e se poi l'articolo di che parla visto che a me il giornalino ancora deve arrivare
IlPariota
00sabato 17 aprile 2010 09:34
grazie a Domenico per averlo caricato...
docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.1&thid=1280a872d428cc07&mt=application%2Fpdf&url=https%3A%2F%2Fmail.google.com%2Fmail%2F%3Fui%3D2%26ik%3D226c23ef82%26view%3Datt%26th%3D1280a872d428cc07%26attid%3D0.1%26disp%3Dattd%26zw&sig=AHIEtbTb7s05xnprZ45HPq1tMrCTKRjgDw&a...
Ragazzi, ecco l'articolo di cui parlavamo è disponibile per la lettura al seguente link.
Oggi gli do uno sguardo e vi dico come la penso.
A più tardi [SM=x1939935]
IlPariota
00sabato 17 aprile 2010 22:41
Proviamo adesso
Siccome pare che il link non si veda, provo ad allegare il file in un modo alternativo, mi fate sapere se in un modo o nell'altro riuscite a leggerlo? [SM=x1939929]
www.filedropper.com/germinati
°°°@lu'°°°
00sabato 17 aprile 2010 22:51
Si, ora si apre il file.
Grazie Domenico [SM=g8423]
IlPariota
00martedì 20 aprile 2010 14:16
...finalmente articolo letto...
Cosa penso...
limitare il discorso all'articolo penso sia piuttosto riduttivo;
direi che sia più giusto, invece, fare delle considerazioni generali:
-ma qual'è il fabbisogno dei piccoli in crescita?
-cosa interessa di più, l'appetibilità di un prodotto, la digeribilità o l'effettivo contenuto proteico?
Personalmenta negli utlimi anni (alla ricerca della panacea per tutti i mali) ho cambiato più volte alimentazione...
Bhe, a causa delle mie "idee" spesso e volentieri ho rovinato dei novelli o perso qualche covata...
Parlando di germinati in senso stretto, comunque, sono d'accordo sia sul fatto che il processo di germinazione alteri in qualche modo il contenuto vitaminico e ne aumenti la digeribilità (ma non la quota proteica), sia sul fatto che, tutto sommato, non vale la pena correre questo rischio.
Tra l'altro un procedimento per aumentare la digeribilità dei semi noi già lo conosciamo e lo usiamo, la cottura...
Questo provoca, però, la perdita della vitamine (ma non delle proteine!) che, però, con i "moderni" strumenti dell'ornitologia è possibile recuperare velocemente (un buon polivitaminico per intenderci).
A questo punto, quindi, si è capito... per il mio allevamento ho bocciato i germinati a favore dei cotti.
Voi? [SM=g7369]
cardellino:)
00martedì 20 aprile 2010 14:59
Vi inviterei a fare una prova e poi riportare i risultati.

La prova consiste nel somministrare ad una coppia i germinati per allevare la prole e all'altra i semi cotti in aggiunta a quello che somministrate di solito poi vedrete.


Dal mio punto di vista un allevatore non puo' eliminare un alimento basilare per un organismo delicatissimo solo per non correre dei rischi, rischi che a mio parere non sussistono.
M.maurizio 44
00martedì 20 aprile 2010 16:07
Io uso i semi solo ammollati. Lo scopo,il solo, è quello di aumentarne l'appetibilità e favorire la canarina nella sua opera di nutricatrice. Si dice sempre che l'uso di un bun pastoncino rende inutile la preparazione dei semi. Ebbene io ancora debbo trovare un pastoncino la cui appetibilità sia pari a quella dei semi ammollati. Tra l'altro, a mio parere,stante la necessità di inumidirlo, il pastoncino non consumato, quello si che sviluppa muffe ed è pericoloso. Non parliamo poi di quelli del commercio già pronti all'uso che sono solo scarti di lavorazioni industriali di altri prodotti. Anche il cous cous, da molti usato in quantità industriali,trovo che non sia poi così appetito come molti raccontano. Anche se molti canarini spazzolano il contenitore, molti altri non lo guardano neanche, la stessa cosa avviene con i cardellini o i verzellini, mentre i semi ammollati li mangiano, anzi li divorano tutti.
agatarosso
00martedì 20 aprile 2010 17:13
Re:
M.maurizio 44, 20/04/2010 16.07:

Io uso i semi solo ammollati. Lo scopo,il solo, è quello di aumentarne l'appetibilità e favorire la canarina nella sua opera di nutricatrice. Si dice sempre che l'uso di un bun pastoncino rende inutile la preparazione dei semi. Ebbene io ancora debbo trovare un pastoncino la cui appetibilità sia pari a quella dei semi ammollati. Tra l'altro, a mio parere,stante la necessità di inumidirlo, il pastoncino non consumato, quello si che sviluppa muffe ed è pericoloso. Non parliamo poi di quelli del commercio già pronti all'uso che sono solo scarti di lavorazioni industriali di altri prodotti. Anche il cous cous, da molti usato in quantità industriali,trovo che non sia poi così appetito come molti raccontano. Anche se molti canarini spazzolano il contenitore, molti altri non lo guardano neanche, la stessa cosa avviene con i cardellini o i verzellini, mentre i semi ammollati li mangiano, anzi li divorano tutti.




.....ciao MAURI' che tipo di semi fai ammollare, e quante ore di ammollo, un abbraccio. [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400]


agatarosso
00martedì 20 aprile 2010 17:13
Re: ...finalmente articolo letto...
IlPariota, 20/04/2010 14.16:

Cosa penso...
limitare il discorso all'articolo penso sia piuttosto riduttivo;
direi che sia più giusto, invece, fare delle considerazioni generali:
-ma qual'è il fabbisogno dei piccoli in crescita?
-cosa interessa di più, l'appetibilità di un prodotto, la digeribilità o l'effettivo contenuto proteico?
Personalmenta negli utlimi anni (alla ricerca della panacea per tutti i mali) ho cambiato più volte alimentazione...
Bhe, a causa delle mie "idee" spesso e volentieri ho rovinato dei novelli o perso qualche covata...
Parlando di germinati in senso stretto, comunque, sono d'accordo sia sul fatto che il processo di germinazione alteri in qualche modo il contenuto vitaminico e ne aumenti la digeribilità (ma non la quota proteica), sia sul fatto che, tutto sommato, non vale la pena correre questo rischio.
Tra l'altro un procedimento per aumentare la digeribilità dei semi noi già lo conosciamo e lo usiamo, la cottura...
Questo provoca, però, la perdita della vitamine (ma non delle proteine!) che, però, con i "moderni" strumenti dell'ornitologia è possibile recuperare velocemente (un buon polivitaminico per intenderci).
A questo punto, quindi, si è capito... per il mio allevamento ho bocciato i germinati a favore dei cotti.
Voi? [SM=g7369]



....ciao LUIGI, che tipo di semi usi per la cottura, e quanto tempo li fai bollire, un abbraccio. [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400]


domenico.63
00martedì 20 aprile 2010 20:44
Io ho iniziato con i germinati, poi strada facendo sono passato agli ammollati i quali si presume essendo in essi avviato il processo di germinazione dovrebbero risultare comunque più digeribili dei semi secchi. Sinceramente sono sempre stato un pò scettico sull'effettivo bisogno dei germinati/ammollati, anche per gli indigeni. La prova che si può farne a meno c'è, non dobbiamo sperimentarla e si chiama Franco Monopoli. Io sto riflettendo proprio in questi giorni sulla possibilità di cominciare gradualmente a ridurne la somministrazione sino ad eliminarli. L'impegno nella cura della corretta preparazione è considerevole e toglie non poco tempo. [SM=g10254]
IlPariota
00martedì 20 aprile 2010 20:56
Alessandro io uso semi che hanno abbastanza corpo, qindi compongo la miscela in questo modo, quattro parti uguali di:
girasole medio, canapa, niger, azuki.
A parte poi... che ne dite, vogliamo discutere di tutto ciò che ognuno di noi utilizza per lo svezzamento dei pullus così da capire dove son i pro e dove i contro?
Penso che, comunque, una cosa fondamentale l'ha detta Domenico, per condizione sociale, età, stato civile [SM=x1759459], ognuno di noi fa una vita diversa... beh, se non hai tempo, come si risolve?
ilmondodelcardellinoFORUM
00martedì 20 aprile 2010 23:00
I semi in ammollo
ciao ragazzi qual'è il vero procedimento x i semi ammollati? graziee
M.maurizio 44
00mercoledì 21 aprile 2010 00:10
Poichè uso conservare i semi in barattoli chiusi e separati per singolo seme, uso ammollare in quantità pressochè uguale per tutti i seguenti semi: canapa,ravizzone, niger,cardo,girasole nero piccolo,granosaraceno,grano tenero, cicoria e lattuga.Ad eccezione del grano tenero che per l'ammollo ha bisogno di almeno tre giorni, gli altri dopo dodici ore sono gia consumabili. Per ammollo intendo che i semi siano coperti con una quantità d'acqua che pure se assorbita non lasci scoperti i semi dopo dodici ore. Trascorso questo periodo li sciacquo e li do' mischiandoli al cous cous precedentemente preparato. Se necessario, aggiungo del pastone secco per completare l'assorbimento dell'umidità in eccesso. Nell'acqua molto spesso aggiungo vitamine e sali minerali, che tuttavia riducono l'appetibilità del cous cous in modo notevole.
agatarosso
00mercoledì 21 aprile 2010 16:15
Re:
IlPariota, 20/04/2010 20.56:

Alessandro io uso semi che hanno abbastanza corpo, qindi compongo la miscela in questo modo, quattro parti uguali di:
girasole medio, canapa, niger, azuki.
A parte poi... che ne dite, vogliamo discutere di tutto ciò che ognuno di noi utilizza per lo svezzamento dei pullus così da capire dove son i pro e dove i contro?
Penso che, comunque, una cosa fondamentale l'ha detta Domenico, per condizione sociale, età, stato civile [SM=x1759459], ognuno di noi fa una vita diversa... beh, se non hai tempo, come si risolve?



....si LUIGI, ma quanti minuti li fai bollire sati semi, un abbraccione. [SM=g10400] [SM=g10400]


cardellino:)
00mercoledì 21 aprile 2010 16:20
Re:
IlPariota, 20/04/2010 20.56:


Penso che, comunque, una cosa fondamentale l'ha detta Domenico, per condizione sociale, età, stato civile [SM=x1759459], ognuno di noi fa una vita diversa... beh, se non hai tempo, come si risolve?



Se non si a tempo non e' buona norma allevare in special modo i cardellini ma limitarsi alla sola detenzione di un paio di soggetti.


IlPariota
00mercoledì 21 aprile 2010 23:24
Alessandro è un procedimento molto simile a quello di preparazione dei nostri legumi, me lo insegnò un amico di Roma che tu conosci bene, Raffaele; in pratica, metto a mollo i semi la sera e la mattina, dopo una sciacquata, li faccio bollire circa 20 minuti. Beh, dopo la cottura, sono morbidissimi (ecco perchè posso tranquillamente usare il girasole medio). A quel punto li asciugo con un pò di secco (o cous cous), aggiungo un paio di integratori e servo in tavola. Il preparato lo conservo in frigo 3gg e la consistenza resta la stessa.
Son solito integrare la dieta anche con altri prodotti dalla scarsa deperibilità e che possono essere conservati per più gg, è un sistema che oramai, credo, non cambierò mai più.
Infatti, e con questo rispondo all'amico Vincenzo, credo che la bellezza di quest'hobby risieda proprio nel fatto che ognuno di noi fa le sue esperienze, in base a queste si costruisce l'allevamento, seleziona gli animali che reagiscono meglio (il ceppo) ed alla fine si diverte e passa il tempo, anche se ne ha meno, proprio come gli altri.
Io così la vedo e, se tutto va bene, vi mostrerò più avanti che anche così si possono allevare cardellini [SM=g7358]
cardellino:)
00giovedì 22 aprile 2010 08:37
Si Luigi i cardellini si possono allevare anche solo con la scagliola e acqua in gabbie da 45cm ma l'allevamento si basa prima di tutto sul rispetto dell'animale che consiste nel trattarlo e alimentarlo nel miglior modo possibile e se una persona non ha il tempo necessario per espletare questi doveri non vedo il perche'debba ritenersi allevatore.

Il la vedo cosi. [SM=x1939936]
domenico.63
00giovedì 22 aprile 2010 11:06
Re: Re:
cardellino:), 21/04/2010 16.20:



Se non si a tempo non e' buona norma allevare in special modo i cardellini ma limitarsi alla sola detenzione di un paio di soggetti.






Tutti noi, anche se in misura diversa, abbiamo del tempo da dedicare ai nostri cardellini. Si tratta semplicemente di ottenere il massimo con il minimo sforzo, ottimizzando appunto quello che è il nostro tempo. Col passare degli anni ho imparato che i cardellini, al contrario di quello che generalmente si pensa necessitano di ben poche cure, se non quelle legate al fattore igienico, per il resto la semplicità la fa da padrone. In ragione di questo cerco di passare il minor tempo possibile a preparargli chissà quale miscuglio, sfruttando il tempo che ho a disposizione ad osservarli con discrezione per cercare di capirne ogni loro piccola esigenza, poichè i cardellini, forse perchè allevati in gabbia solo da qualche decennio, conservano atteggiamenti molto soggettivi rispetto ad altre specie per le quali una sempre più attenta selezione ne ha standarizzato il comportamento, rendendo molto più semplice la loro gestione.

I miei ammollati li preparo così: li metto a bagno al mattino in acqua calda dopo un accurato lavaggio, questa operazione la ripeto mediamente 4 volte nel corso della giornata, la sera risciacquo e copro con della carta stagnola, al mattino seguente i semi come il niger, canapina e girasolino hanno cacciato fuori la punta bianca, a questo puno li risciacquo e asciugo con pastone secco o pan grattato e li somministro aggiungendo al più un pò di spirulina, mai vitamine, poichè quelle sono già presenti nel pastone da me preparato.
[SM=g7519]
domenico.63
00giovedì 22 aprile 2010 12:26
Interessante la preparazione dell'amico Luigi, ricordo che trattammo l'argomento tempo fa ma non lo testai sui miei, ora proverò. [SM=x1939937]
alessandro papaleo
00martedì 27 aprile 2010 12:01
parole sante domenico
ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo!!!!!
ankio col passare degli anni ho capito che nn serve sprecare troppe energie con i cardelli....basta osservare poche e basilari regole, prima fra tutte la pulizia!
io uso i semi bolliti con la stessa preparazione di luigi....solo la cottura la prolungo a 30 min. utilizzo solo canapa e girasole.
una volta sciacquati i semi cotti e asciugati prima con il phone, poi con un po di pangrattato, aggiungo sali minerali e polline.... divorano tutto e nn lasciano nemmeno il pangrattato [SM=g7346]
inoltre per ottimizzare ancor più i tempi sono solito preparare il quantitativo di circa 2 settimane e congelarlo, dopo averlo diviso in porzioni giornaliere.
i germogliati a mio parere sono un ottimo alimento ma richiedono una presenza costante durante la preparazione per evitare spiacevoli inconvenienti....più che nella preparazione dei germogliati, impiegherei il mio tempo nella coltivazione di erbe spontanee, che, se date continuativamente tutto l anno, costituiscono la vera panacea per i mali dei cardelli!!!
ciao a tutti
cardellino:)
00martedì 27 aprile 2010 15:02
Leggendo i vostri interventi in questa discussione lasciate intendere che l'allevamento del cardellino e' la cosa piu' semplice del mondo (poco tempo, poche regole) bene pero' chi sa' perche' ogni anno se ne riproducono sempre pochi soggetti e i prezzi sono sempre alti. [SM=g7394]
alessandro papaleo
00mercoledì 28 aprile 2010 11:59
cardellino:), 27/04/2010 15.02:

Leggendo i vostri interventi in questa discussione lasciate intendere che l'allevamento del cardellino e' la cosa piu' semplice del mondo (poco tempo, poche regole) bene pero' chi sa' perche' ogni anno se ne riproducono sempre pochi soggetti e i prezzi sono sempre alti. [SM=g7394]



la difficoltà nell allevare i cardelli nn sta nel perdere 10 ore al giorno in allevamento, ma capire quello che realmente serve agli uccelli e comportarsi di conseguenza.
evidentemente la maggior parte della gente che si dedica all allevamento di questo indigeno nn l ha ancora capito!!!
ti posso garantire che ankio quando ho cominciato ad allevare cardellini ho perso tanto tempo e fatto tante di quelle c......., raggiungendo risultati neanke minimamente paragonabili a quelli di oggi, con uno sforzo contenuto( con ciò nn dico che bisogna trascurare gli uccelli, ma semplicemente concentrare giorno per giorno l attenzione su poche regole fondamentali)
ciao
IlPariota
00mercoledì 28 aprile 2010 22:45
Re:
cardellino:), 27/04/2010 15.02:

Leggendo i vostri interventi in questa discussione lasciate intendere che l'allevamento del cardellino e' la cosa piu' semplice del mondo (poco tempo, poche regole) bene pero' chi sa' perche' ogni anno se ne riproducono sempre pochi soggetti e i prezzi sono sempre alti. [SM=g7394]


Secondo me non si tratta di cardellini che si fanno o no facilmente, ma di scegliere una direzione nella quale "spingere" la selezione.
Il fatto che se ne riproducono pochi dipende in qualche modo da questo, sono troppo delicati, hanno ancora troppi problemi in cattività, etc etc...
...il prezzo è una conseguenza.
Ciao [SM=x1939936]

maurobagiolo
00venerdì 30 aprile 2010 12:55
Io credo che non ci sia un metodo vincente unico per allevare il cardellino così come gli altri indigeni in generale. Sono troppi i fattori che incidono e credo in primis la localizzazione dell'allavamento.
Un allevamento al sud Italia è sicuramente diverso di un allevamento del nord indipendentemente dalla specie che si va ad allevare. Un miscuglio che funzione da una parte non è detto che vada bene dall'altra; lo stesso vale anche per i germinati. Chi alleva i cardellini al freddo come me non può certo pensare di somministrare scagliola con l'aggiunta di qualche seme secco...in inverno nessun esemplare così nutrito sopravviverà e arriverà a primavera. Eppure in certi allevamenti "al caldo" una simile alimentazione permette di far sopravvivere al meglio i propri animali.
Così è probabilmente anche per i germinati.
Io ad esempio nel mio allevamento ho eliminato qualsiasi sfarinato e pastoncino; i miei uccelli allevano i piccoli con semi germinati, erbe prative e tarme. I semi secci dal mese di aprile praticamente non ne toccano più seppur sono regolarmente a disposizione.
Ovvio che dobbiamo distribuire alimenti sempre freschi, puliti e indenni da muffe varie oltre che ovviamente asciutti. E questo comporta costanza e dedizione. Non si può pensare di sospendere anche solo per un giorno questo tipo di alimento; credo che sia proprio questo il segreto. Abituare per tempo e in maniera continuativa i propri uccelli agli alimenti migliori e proseguire fino al termine della stagione riproduttiva e meglio ancora per tutto il periodo di muta.
I germinati in particolre penso siano non solo utili ma fondamentali nell'allevamento delle specie indigene; personalmente sono contro i cotti e gli ammollati ma questo non vuol dire che non vadano ugualmente bene. Se preventivamente abituati saranno sicuramente un alternativa valida sempre considerando la continuità nella somministrazione.
L'impegno ovviamente è tanto ma chi non non ha il tempo è meglio che si dedichi a specie meno impegnative sotto l'aspetto alimentare. I canarini allevano benissimo anche solo con secco e pastoncino; i nostrani no.
M.maurizio 44
00venerdì 30 aprile 2010 21:50
Mi sembra che l'amico Franco Monopoli abbia dimostrato da anni che si può allevare solo con semi secchi e pastone e che i risultati siano più che apprezzabili. Sono comunque d'accordo sul fatto che ogni ambiente debba far trovare il modo migliore di condurre l'allevamento. Nord sud, luce naturale o artificiale, esterno o interno, sono questi i parametri su cui l'allevatore deve impegnarsi a trovare le condizioni ideali. I risultati si possono raggiungere percorrendo più strade, quello che più conta è sicuramente la costanza nell'applicare il sistema migliore nel tempo.
agatarosso
00venerdì 30 aprile 2010 22:16
Re:
M.maurizio 44, 30/04/2010 21.50:

Mi sembra che l'amico Franco Monopoli abbia dimostrato da anni che si può allevare solo con semi secchi e pastone e che i risultati siano più che apprezzabili. Sono comunque d'accordo sul fatto che ogni ambiente debba far trovare il modo migliore di condurre l'allevamento. Nord sud, luce naturale o artificiale, esterno o interno, sono questi i parametri su cui l'allevatore deve impegnarsi a trovare le condizioni ideali. I risultati si possono raggiungere percorrendo più strade, quello che più conta è sicuramente la costanza nell'applicare il sistema migliore nel tempo.




....ciao MAURIZIO sagge parole le tue, un abbraccio ed un Buon 1 Maggio. [SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372]


cardellino:)
00domenica 2 maggio 2010 14:33
Mauro non posso che complimentarmi con te per il tuo scritto [SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372] .
agatarosso
00domenica 2 maggio 2010 16:16
.....oggi con molta soddisfazione, ho notato che la cardellina sta accennando la costruzione del nido, speriamo bene, un abbraccio. [SM=g10400] [SM=g10400] [SM=g10400]
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