Arte: infinito o semplice istante?

Dunque, analizzando i personaggi di Sasori e Deidara, m'è sorto spontaneo un quesito di natura ben profonda: l'arte trova la sua più completa espressione nell'eternità oppure in un fugace istante? Quindi, guardando la domanda da un altro punto di vista, a chi dare ragione? Sasori o Deidara?

Personalmente penso che Sasori dia dell'arte la giusta interpretazione. Per me la vera arte è qualcosa che splende all'infinito, eterna e bellissima.

Voi che ne pensate?

Credo che il motivo per cui questa diatriba sia particolarmente complicata è per le varie nature e i molteplici aspetti che l'arte può avere.
L'arte deve perdurare in eterno perchè possa venire celebrata nei secoli e ammirata da tutti ,ma è anche vero che questo rischierebbe di svilirla,per diventare una "bellezza troppo famigliare come il sorgere del sole e il brillare delle stelle,troppo conosciuta ai nostri occhi per essere veramente apprezzata".
E inoltre l'arte è essenzialmente oggettiva,e il fossilizzarsi troppo può risultare nocivo se non suscitare astio.
Trovo che l'arte che perdura ' un solo istante' possa essere considerata migliore perchè è proprio la sua effimera presenza e la sua brevità che ce la fa ammirare,eppure essendo unica e non ripetibile potrebbe venire offuscata.

In conclusione ho le idee anch'io un po' confuse XD Spero in molti rispondano perchè adorerei poter parlare di questo.

La diatriba Sasori/Deidara sulla natura dell'arte è così difficile da sciogliere per la semplice ragione che hanno ragione entrambi... solo che da punti di vista diametralmente opposti.

Dipende tutto da COSA si identifica con la parola 'arte':

1) Se per 'arte' s'intende l'opera d'arte già realizzata, beh, è chiaro che QUELLA è destinata a durare in eterno... dunque ha ragione Sasori;

2) Se invece per 'arte' s'intende il momento in cui si riceve l'ispirazione e l'opera d'arte viene realizzata, beh, QUESTO non può durare che un periodo brevissimo... dunque ha ragione Deidara.

- RISULTATO: hanno ragione entrambi.

Io la vedo così...

A dirla tutta, anche secondo me hanno ragione entrambi, ovviamente per varie ragioni...
Considero la vera arte solo ciò che dura in eterno, ma è come se la si vedesse per la prima volta. L'idea dell'immortalità è spesso accompagnata dall'idea di rigidità, freddo. Insomma, ciò che è eterno, almeno in teoria, manca di calore.
La vera arte, secondo me, non può essere così. E' eterna, si, perché porta un messaggio (qualsiasi tipo di arte, vera arte, ha in sé un significato intrinseco, qualunque esso sia) ma è anche profondamente calda, perchè umana, fatta da uomini e per gli uomini.
Quindi, in linea di massima, io sarei più d'accordo con Sasori che con Deidara, ma è anche vero che l'arte di Sasori è tremendamente fredda....

Personalmente sono d'accordo con Vodia.
L'arte è eterna perchè è destinata ad attraversare i secoli,che sia un dipinto, una scultura, un'architettura o un opera letteraria, ma nello stesso tempo è fugace perchè il momento d'ispirazione che le da vita è improvviso, unico e irripetibile.
Inoltre non credo che ciò che è eterno possa risultare freddo o che a lungo andare rischi di non essere più apprezzato.
L'opera d'arte non perde di calore e di umanità, secondo me,perchè resta sempre e comunque espressione dei sentimenti umani ,al di là del tempo che passa, senza contare che essa può assumere diversi significati o comunicare emozioni diverse, quindi è calda per riflesso diciamo così ^_^ E proprio per quest'ultimo motivo sarà sempre apprezzata.

Interessante discussione!
Ho sempre visto Sasori come il perfetto interprete dell’arte nel senso “classico” del termine (naturalmente solo per quanto riguarda la sua filosofia... Le sue "opere" sono decisamente anticonvenzionali ).
Deidara invece ha moltissimi punti in comune con molti artisti dell’arte contemporanea: il gusto per la provocazione e per l’effimero, la volontà di generare un profondo shock nel pubblico e via dicendo…
Personalmente credo di essere attratta maggiormente dalla filosofia di Deidara. Un’arte in grado di brillare per un solo irripetibile istante è affascinante per definizione…
D’altro canto, se si considera il punto di vista del pubblico fruitore (il più vasto possibile) la concezione di Sasori non può che risultare vincente.
E se la “ragione” stesse proprio nel mezzo?
Forse tutto dipende proprio dall’angolazione con cui si decide di affrontare la questione...

La faccenda si sta rivelando estremamente problematica, come era prevedibile, dopotutto....
Cmq, io credo che tra i due, Deidara sia quello che più incarna l'idea dell'artista maledetto, l'artista ribelle, insomma lo spirito libero che segue solo ed esclusivamente la propria arte, anche se questo significa risultare un "pazzo" agli occhi della gente.
Sasori, invece, è l'artista che pur conservando il suo genio riesce a integrarsi meglio nella società e alle sue regole, adattando il proprio comportamento, non la propria arte sia chiaro, al mondo esterno.
Di sicuro Deidara è tra i due, secondo me, è quello più libero, più puramente artistico, quello che i preferisco^^ ma la sua arte è un solo istante, e mi ripeto, l'arte in sé deve portare un messaggio, a tutto... come fà un semplice istante, specialmente quello esplosivo e molto visivo di Deidara insegnare qualcosa? Io la vedo un pò difficile...

secondo me l' arte è qualcosa di liberoe selvaggio che può essere sia eterno che libero fugace , istantaneo . l' arte e quel quakcosa di tanto perfetto o tanto perfetto che ci fa capire la grandezza e la piccolezza dell' essere umano . Ed è qualcsa che non si puù assolutamente comandare . Arte e suonare . arte è dipingere scolpire ,arte e esplosione .. l' arte è qualcosa di duratoo e allo stesso tempo di fragile . ...