Arriva Spock, il motore di ricerca delle persone

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vanni-merlin
00domenica 12 agosto 2007 09:32
Arriva Spock, il motore di ricerca delle persone



LUCA CASTELLI

Il nome richiama alla mente lontani ricordi di Star Trek. Ma il nuovo sito Spock.com non ha nulla a che fare con l’Enterprise o con i vulcaniani dalle orecchie a punta. Il suo obiettivo è decisamente più terreno e terrestre: diventare il più grande motore di ricerca di persone su Internet.

Aperto al pubblico in versione beta a partire da mercoledì, il sito si vanta di avere già schedato oltre cento milioni di cittadini di tutto il mondo, dalla famosa rockstar all’impiegato del catasto. Dove trova le informazioni? Su decine di risorse del Web: i blog, i siti di news, Wikipedia, gli archivi di social networks come LinkedIn. Chiunque, magari inconsapevolmente, lascia tonnellate di tracce e indizi personali durante le proprie peregrinazioni online. Spock le setaccia, le riordina, le classifica.

“La ricerca di persone è uno dei servizi più importanti e richiesti di Internet”, ha dichiarato l’amministratore delegato del sito, Jaideep Singh. “Solo che l’esperienza per l’utente è oggi molto frammentata e insoddisfacente”. Spock.com si impegna a rendere tutto più semplice. Basta inserire il nome della persona desiderata nella casellina di ricerca e il gioco è fatto.

Nato nell’epoca del Web 2.0 e delle tecnologie wiki, il motore di ricerca non poteva che essere permeato da una certa atmosfera partecipativa. Per esempio, ogni scheda individuale è arricchita dai “tag”, attributi che caratterizzano la persona in questione. Nella pagina dedicata a Valentino Rossi compaiono “italian”, “motorcycle racer”, “Yamaha motor company”, “from the Marche” e molti altri.

Nuovi tag possono essere aggiunti da chiunque, così come informazioni su persone e siti collegati. Le schede sono insomma aperte al pubblico e questo potrebbe provocare ai responsabili del sito qualche problema in materia di vandalismo (l’esempio di Wikipedia insegna che non tutti partecipano al gioco di Internet in modo costruttivo) oltre a denunce per diffusione di notizie false.

Per aggirare l’ostacolo, Spock.com permette ai legittimi titolari delle schede di reclamarne il controllo e di correggere gli eventuali errori. Tuttavia questo potrebbe non bastare. La ricerca di persone è davvero uno dei servizi più importanti e richiesti di Internet (quante volte avete inserito il nome di qualcuno, magari il vostro, su Google?) e l’utopia di un unico grande motore di ricerca Web di tutti gli abitanti del pianeta è affascinante. La realizzazione di un simile progetto rischia però di cozzare contro numerose leggi, specie quelle a tutela della privacy degli individui. Una situazione, a ben vedere, a cui Internet è ormai abituata.




da: www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=2914&ID_sezione=38&sezi...

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