Dal sito del Quotidiano Nazionale
TERRORISMO
Hamdi: 'Il mio era solo un gesto dimostrativo, mi avrete sulla coscienza'
ROMA, 15 SETTEMBRE - ''Non volevo uccidere nessuno è stato solo un gesto dimostrativo. Lo ripetero' fino alla fine, fino a che staro' in in Italia e qualcuno vorra' ascoltarmi. A chi ha deciso la mia estradizione dico solo che mi portera' sulla coscienza''. E' ancora in isolamento Hamdi Issac, il terrorista di origine etiope la cui permanenza nel carcere di Regina Coeli a Roma, e in in Italia, e' destinata a finire tra breve dopo la richiesta di revoca dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dalla procura di Roma.
Oggi Hamdi ha ricevuto la visita in carcere del suo legale l'avvocato Antonietta Sonnessa, che gli ha comunicato gli esiti della sua vicenda giudiziaria. E al suo legale ha ripetuto quello che dice ormai da 40 giorni, da quando fu arrestato insieme con il fratello Remzi.
''Speravo in una sentenza diversa da parte della Cassazione - ha fatto sapere Issac dalla sua cella di isolamento - speravo che i giudici si convincessero delle mie ragioni. Nello zainetto non c'era una bomba in grado di uccidere, doveva solo fare un botto, solo mettere paura. Ho saputo che dall'Inghilterra i miei complici stanno dicendo cose diverse, stanno dicendo che non avevamo conservato bene gli ordigni. Non so se queste dichiarazioni siano vere o frutto della fantasia dei giornali inglesi. Ma voglio trovarmi faccia a faccia con chi mi ha consegnato quello zainetto per dirgli che e' un bugiardo, e poi maledirlo se avra' il coraggio di ripetere queste accuse''.
Hamdi, secondo il suo legale, appare rassegnato. ''Ma non e' depresso, non e' abbattuto - dice l'avvocato Sonnessa - mi ha ringraziato per quello che in Italia abbiamo fatto per lui. Io non gli ho detto addio, anche se credo che oggi sia stata forse l'ultima volta che ho visto Hamdi. Ho agito sempre secondo la mia coscienza di avvocato, e rifarei ancora mille volte cio' che ho fatto, difendere il mio assistito e credere nella presunzione di innocenza''.
Poi Antonietta Sonnessa spiega, senza entrare in polemica con le motivazioni della Corte di Cassazione che ha respinto il suo ricorso, contro la decisione di estradare Hamdi Issac di ''non aver trovato traccia di perizia sull'esplosivo'' nella documentazione inviata da Scotland Yard a corredo del mandato di arresto europeo. ''Forse una perizia per accertate la natura di quell'esplosivo - dice l'avvocato Sonnessa - era necessaria per accertare fino in fondo la vicenda. Se seguiro' legalmente Hamdi anche a Londra? Non lo so ancora: quello che e' certo e' che mi mettero' in contatto con un legale inglese che lo difendera'. Ad Hamdi l'ho detto anche oggi: non lo abbandoneremo''.
Benissimo e complimenti alla Corte di Cassazione
Issac avrà tempo di spiegare alla Giustizia di Sua Maestà l'intento dimostrativo dei suoi atti. Magari trova qualcuno che se la beve, come è successo qui in Italia