Argomento non leggero! Sigh!

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Fenris I
00martedì 17 giugno 2003 11:03
Lunedì 16 giugno 2003
Comunicato Stampa Animalisti Italiani

COMUNICATO STAMPA UN VIGILE SENZA CUORE LASCIA MORIRE IL SUO CANE DEVASTATO DA PIAGHE SANGUINOLENTE, COPERTO DI VERMI E LARVE DI MOSCHE, DIVORATO DA ZECCHE, PULCI E TOPI. DENUNCIA DEGLI ANIMALISTI ITALIANI. Per due anni il cane Holly, un pastore scozzese di proprietà di un vigile di Lanciano
(Chieti), è stato costretto a vivere in una rimessa, rinchiuso nello spazio di circa un metro quadrato, circondato da sporcizia e dai suoi stessi bisogni fisiologici, abbandonato a se stesso, denutrito, privo di affetto e delle cure mediche necessarie. A causa delle sue condizioni di vita, soffriva di artrosi e di altre patologie che gli impedivano il movimento.
Per proteggersi dalle intemperie e dal caldo disponeva di un misero e stretto riparo. Gli abitanti della zona erano spettatori impotenti del martirio a cui era costretto il povero animale, nonostante le ripetute lamentele e richieste di provvedimenti. "Chiamata da alcune persone, venerdì 30 maggio" - dichiara Elisabetta Cerrone, Vicepresidente dell'associazione Animalisti Italiani e guardia zoofila giurata volontaria -
"sono intervenuta immediatamente trovandomi davanti ad uno spettacolo raccapricciante. Holly, agonizzante, aveva il corpo coperto di piaghe da cui fuoriuscivano lunghi vermi che avevano attirato dei ratti che gli camminavano sopra succhiando dalle ferite; era intriso delle sue stesse feci ed urine e non riusciva neppure a muoversi per il suo stato di denutrizione.
Ho chiamato i carabinieri che ne hanno disposto il sequestro immediato, l'affidamento ed il ricovero in ambulatorio. Holly è morto dopo qualche giorno, soffrendo, come in tutta la sua vita, malgrado le cure intensive che è stato possibile effettuargli. Ora spero che il proprietario paghi pienamente per la sua crudeltà ed indifferenza protrattasi per ben due anni:
neppure negli ultimi tempi, nemmeno al momento della morte del suo cane, egli si è degnato di avere un minimo di interesse o di pietà per il cane". "La vicenda di Holly, con le sue terrificanti fotografie (disponibili, insieme al referto veterinario e ad un appello da firmare, sul sito
www.animalisti.it ), sembra uscire da un film dell'orrore ma è purtroppo la realtà quotidiana per tanti cani e gatti:" - dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani-PeTA che ha assistito il cane negli ultimi giorni di vita e che lo ha visto morire
davanti ai suoi occhi - "nei miei venti anni di difesa degli animali non mi era mai capitato di trovarmi di fronte ad un animale così malridotto e maltrattato da non avere parole per descriverlo. Purtroppo l'articolo 727 del Codice Penale punisce il maltrattamento di animali con la sola ammenda da 2.000 a 5.000 euro. Chiediamo con forza alla Commissione Giustizia del
Senato di approvare, prima dell'inizio dell'estate - e del boom di abbandoni -, la nuova legge contro i maltrattamenti che prevede la reclusione da tre mesi ad un anno e multe più severe per i torturatori di animali. La legge, approvata all'unanimità lo scorso gennaio dalla Camera dei Deputati, è fermaal Senato: ci auguriamo che venga finalmente approvata nel corso del
semestre italiano di Presidenza dell'Unione Europea, per adeguare l'Italia agli altri Paesi europei. Agli italiani chiediamo invece di sottoscrivere l'appello che gli Animalisti Italiani rivolgono al Parlamento a sostegno
della nuova legge: perché, non dimentichiamolo, la crudeltà sugli animali è il tirocinio della crudeltà sugli uomini". Roma, 16 giugno 2003 Sul sito www.animalisti.it , nella sezione "Cartellina stampa" sono disponibili le
foto di Holly, la denuncia degli Animalisti Italiani ed il referto medico veterinario. :::Manuela Baroncelli :::e-mail ufficiostampa@animalisti.it
:::tel. 06 23 23 25 69 int.5 :::fax 06
23 23 25 98 www.animalisti.it

Non è un post da commentare, decisamente, ma spero, avendo in questo Forum a che fare, e ne sono sicuro, con gente di buon cuore, che scriviate in tanti!
Grazie
Fenris
-AntimiX-
00martedì 17 giugno 2003 11:11
L'ho
sempre detto che i vigili sono stupidi... specie quando mi fermano in motorino che io vado a 35 all'ora...

Cacchio... povero cane...[SM=g27819]
Surfacing
00martedì 17 giugno 2003 11:28
www.lav.it
non servono parole per descrivere l'accaduto, solo il corpo esanime della povera bestia potrebbe farci capire la vera sofferenza...
ma lui non c'è più..perchè c'è qlc1 che si crede superiore..la razza dotata d'intelligenza...
Tsk..se questa me la kiamate innovazione..mondo del futuro..io rimango indietro..andate pure avanti..non sentirete la mia mancanza....
a volte credo che sia meglio essere animali che uomini...
poi, penso che l'uomo sia un animale..e l'animale un uomo...
cos'è il rispetto??ciò ke nn abbiamo.....
-AntimiX-
00martedì 17 giugno 2003 12:50
Alla fine
come tutti ben sappiamo, l'uomo altro non è che un animale.
Prima o poi capiterà anche al genere umano una cosa simile, magari proprio da coloro che credevamo amici.[SM=g27819]
Castalia Cesia
00mercoledì 25 giugno 2003 22:53
Re: Alla fine

Scritto da: -AntimiX- 17/06/2003 12.50
come tutti ben sappiamo, l'uomo altro non è che un animale.
/QUOTE]
Purtroppo non sono d'accordo: l'uomo è peggio di un animale, perché ha la facoltà di commettere tali gratuite atrocità.
.:avatar:.
00mercoledì 25 giugno 2003 23:50
Disgustoso... come se un cane non fosse un essere vivente come noi... come se non traesse gioia anche lui dall'affetto di qualcun altro e non sentisse il dolore come noi.
E' uno scandalo che nessuno abbia fatto nulla sino alla morte. Possibile che gli animali non possano avere il diritto alla vita? Eppure ci sono essere umani ben peggiori degli animali che possiedono questo diritto...

Un Avatar molto perplesso
Hiram Abif
00giovedì 26 giugno 2003 10:02
Animale...
é terribile .. non c'è altro termine... qui si vede il vero male chi lo fa, l'unico essere capace di farlo l'"uomo ignorante". Qualcuno dice che subito dopo il trapasso nello Shoel, prima di reincarnarsi rifacciamo noi il percorso delle nostre vittime, rivivendo attraverso di loro la loro esperienza. chissà se il personaggio vedrà gli occhi del suo cane impietosi al suo dolore. Non credo perchè il "cane non sarà certo lì, a quello strazio.Lui non ci sarà!

Hiram.
Fenris I
00giovedì 26 giugno 2003 10:57
Scusatemi, ma quando incrocio gli occhi di un cane rinchiuso in un canile, a volte penso quanto siano futili e stupidi tutto il nostro sapere e tutta la nostra filosofia!
~Tao~
00giovedì 26 giugno 2003 13:32
Crimini contro la natura
purtroppo non sono solo gli uomini ignoranti a macchiarsi di questi scempi, molti uomini "colti" si comportanto persin peggio di quel vigile (al quale augoro le peggiori cose con tutto il cuore), molti di questi uomini di "scienza" perpetrano delitti indicibili contro gli animali, tutti i giorni, con fredda determinazione, torturano delle povere creature senza il minimo ritegno, privi di ogni forma di compassione, tronfi di essere nel giusto poiche' lo fanno in nome della scienza.

Che il cielo li fulmini e di loro non resti che polvere.


Fenris I
00giovedì 26 giugno 2003 13:59
In nome dei soldi direi più che della scienza!
E qui, anche se come al solito mi dilungo (ma non più del dovuto, a mio avviso!), vi pregherei di leggere proprio tutto!!!

La sperimentazione animale - sinonimo di vivisezione - trasferisce all'uomo i risultati ottenuti sugli animali a scopo di ricerca. Permette l'immissione sul mercato di nuovi farmaci molto lucrosi per chi li produce. Non tutti sanno, però, che in undici anni solo in Italia sono stati ritirati per inidoneità o perché pericolosi oltre 25000 prodotti farmaceutici la cui validità era stata garantita dalla sperimentazione animale la quale oltre che crudele è inutile e dannosa. In molti casi gli esperimenti sugli animali possono fuorviare i ricercatori o addirittura possono causare la malattia o il decesso di pazienti, non essendo idonei a far prevedere gli effetti tossici che i farmaci possono avere nell'uomo. Risultati fuorvianti, ottenuti in esperimenti sugli animali hanno in molti casi addirittura ritardato i progressi in campo medico.
L'insulina (indispensabile per i diabetici) provoca malformazioni in galline, topi, conigli; il vaiolo e la febbre gialla sono normalmente sconosciute tra gli animali; una dose di fosfati organici sufficiente a uccidere un uomo, lascia più che tranquillo il piccolo topo; analogamente il porcospino può ingoiare, in un solo colpo, tanto oppio quanto un drogato ne può fumare in un mese o tanto acido prussico quanto ne basterebbe per avvelenare un intero reggimento; la Novalgina crea sovraeccitamento e perdita di bava nel gatto; diete ricche di calorie diminuiscono l'arteriosclerosi nei conigli; l'arsenico non è velenoso per la pecora e la cicuta non lo è per i cavalli, capre e topi; l'aspirina è teratogena per i gatti e i topi, ma non per l'uomo. Agli inizi degli anni ottanta l'antidolorifico Zomepirac era ampiamente usato ma, dopo essere stato implicato in ben 14 decessi e in centinaia di reazioni allergiche che avevano messo a repentaglio la vita dei pazienti, è stato ritirato dal commercio. La Nomifensina, un antidepressivo con tossicità minima nei ratti, nei conigli, nei cani, e nelle scimmie, ha provocato negli esseri umani tossicosi epatica e anemia, effetti rari ma gravi, talvolta fatali, che hanno costretto il produttore a ritirare il farmaco dal commercio.

Conseguenze
° La digitale, un farmaco molto importante per la cura di numerosi disturbi cardiaci, venne utilizzata con almeno 10 anni di ritardo perché dannosa per il cane.
° Il dietilstilbestrolo, somministrato come antiabortivo alle gestanti e "garantito" dalla sperimentazione su animali, ha poi rivelato di provocare cancro alla mammella nella madre, tumori ai testicoli nei figli, cancro vaginale o uterino nel 95% delle figlie.
° Nel 1978, 30.000 persone, accecate o paralizzate dal cliochinolo (un farmaco uscito dai laboratori dei vivisettori), urlarono la loro disperazione per le vie di Tokyo.
° Nel 1982, venne ritirato dal commercio (per la constatazione di 3500 casi di tossicità nell'uomo, con 61 morti) l'Opren, un antiartritico che non dava effetti tossici nelle scimmie.
° Nel 1983, il Flosint (indoprofene), un analgesico e antinfiammatorio che aveva dimostrato "eccellente tollerabilità nei ratti, nei cani e nelle scimmie", venne ritirato dal commercio in Gran Bretagna, con l'accusa di aver causato effetti tossici in 217 casi accertati, con 8 decessi.
° Nel 1994, il Bactrim (sulfametossazolo , un sulfamidico da sempre usato in abbondanza con i bambini) è stato accusato di essere responsabile di migliaia di morti in tutto il mondo, con 113 casi accertati in Inghilterra
° Il talidomide, un tranquillante addirittura consigliato alle gestanti come innocuo (visti i sette anni di ricerca sugli animali), provocò la nascita di oltre 10000 bambini focomelici e migliaia di aborti spontanei.
Atrocità (abbiate il coraggio di leggere fino in fondo)
Abbiate il coraggio di leggere fino in fondo perché per valutare bisogna conoscere, anche se la realtà è assurda e mostruosa.
Vi sono molti chiamiamoli "scienziati" che sfruttano l'impossibilità di difendersi degli animali per ottenere ingenti e sprecati finanziamenti, per realizzare fumose pubblicazioni e, talvolta, per sfogare impunemente il proprio sadismo represso.
I casi che vengono esposti qui di seguito non costituiscono che una minuscola parte di quelli riportati da autorevoli riviste. Chi avesse dei comprensibili dubbi, sulla loro autenticità, si rechi senza timore presso la sede di CARE, (Cooperation for Animal Rights in Europe) Via V. Emanuele 202 - 12049 Bra (Cuneo): un'atroce sconvolgente documentazione dissiperà rapidamente le incertezze e creerà il più profondo disgusto in chiunque possieda un minimo di sensibilità. Un particolare: quasi tutti gli esperimenti vengono effettuati senza anestesia.
15.000 animali ustionati a morte per dimostrare statisticamente gli effetti, già noti, di un estratto epatico.

Cucitura tra loro di numerosi animali (per studi sull'uremia) attraverso la pelle. Poiché la pelle si strappava, i malcapitati venivano in seguito cuciti per i muscoli della pancia, ma talora riuscivano ugualmente a separarsi, lacerando i tessuti, con fuoriuscita degli intestini.

Centinaia di scimmie completamente immobilizzate per mesi e mesi (talvolta anche per anni) dagli apparecchi di contenzione e fatte impazzire per mezzo di brutali scariche elettriche finché non si manifestarono i sintomi dell'epilessia (convulsioni, schiuma alla bocca ecc.).

14 gatti spellati vivi per sapere se, in questo caso, una somministrazione di adrenalina sarebbe riuscita a evitare l'abbassamento della temperatura corporea.

Per verificare se il taglio del nervo simpatico costituisce una protezione contro il congelamento, a 10 cani vennero prima recisi i nervi delle cosce e poi congelate le zampe: ad alcuni di essi queste rimasero deformate, ad altri si staccarono, i rimanenti morirono in una lenta agonia.

130 giorni di schiaffi, scossoni, compressioni della coda (per mezzo di una morsa) a un gatto onde studiarne le manifestazioni d'angoscia. Prima di morire per il dolore, la vittima riuscì ancora a sopportare numerose scariche elettriche su ciò che rimaneva della coda martoriata. Allo stesso fine altri ricercatori usarono invece pavimenti arroventati e spilloni sotto le zampe.

56 scimpanzé strappati alle madri nei primi giorni di vita e mantenuti in totale isolamento per 5-8 anni, al fine di studiarne il comportamento. Qualcuno impazzì, altri tentarono il suicidio, altri ancora continuarono a mordersi e a graffiarsi a sangue.

350 scimmie Rhesus (la cui struttura ossea, elasticità e resistenza sono ben diverse dalle nostre) gettate contro un muro di cemento per controllare gli effetti degli incidenti automobilistici. L'esperimento venne in seguito "migliorato" usando babbuine gravide. Fu così possibile fare una eccezionale scoperta: "maggiore è la velocità del veicolo e maggiori sono i danni"!

Onde studiare i trapianti, fu creato un mostruoso essere a due teste: un pastore tedesco sul cui collo venne innestato il capo di un altro cane. Le due teste, rese folli per il dolore, continuarono a mordersi per 29 giorni, prima che gli sperimentatori decidessero la soppressione dell'animale.

500 ratti, ciascuno fatto ruotare per 650 volte in un tamburo di metallo per studiare shock traumatici in assenza di emorragie. A quelli estratti moribondi vennero estirpate ghiandole o visceri e furono quindi rimessi sui tamburi per ulteriori osservazioni.

300 cani mantenuti costantemente in una posizione stressante e quindi ammazzati con una scarica elettrica al cuore. Si è potuto così dimostrare che per uccidere un cane stressato occorre meno elettricità.

Zampe anteriori amputate a decine di topi per osservare come avrebbero fatto, in tali condizioni, a "lavarsi il muso".

350 gatti obbligati a stare (fino a 70 giorni) su un mattone a fior d'acqua in modo che non potessero addormentarsi (il muso cadeva nell'acqua provocando l'immediato risveglio). In questo modo si scoprì che "la mancanza di sonno è dannosa per l'equilibrio mentale".

Continue scosse elettriche a una capra per condizionarla ad alzare una zampa in risposta a un dato rumore. Dopo 4286 prove la capra, ormai terrorizzata, non riabbassava più la zampa se non riceveva un ulteriore scarica elettrica.

Interminabili scariche elettriche su centri nervosi di scimmie per dimostrare che "il dolore rende aggressivi".

Centinaia di gatti, immobilizzate da stanghe d'acciaio che attraversavano le orbite svuotate, il palato e le orecchie, ai quali venne recisa prima la colonna vertebrale, quindi distrutti udito e olfatto, poi asportati i testicoli e, infine, messo a nudo il nervo del pene per attaccarvi degli elettrodi e somministrare continue scosse, sino alla morte. Un metodo usato da diversi laboratori per "studiare la vita sessuale dei gatti"
E ancora: quanto mascara possiamo gettare nell'occhio, privato delle palpebre, di una cavia, prima che si determinino danni irreparabili?
Quante sigarette può fumare un coniglio?
Quanto tempo può rimanere digiuno un gatto?
Fino a che punto una scimmia, cui sia stato occluso l'intestino, può gonfiarsi con i propri escrementi?
Quanto impiegano a sciogliersi i tessuti di sei conigli vivi cosparsi di sostanze corrosive?
Che cosa accade a un cane se gli si cuce una zampa dentro il torace?

La vivisezione è in grado di rispondere a questi e ad altri appassionati interrogativi.



ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI PER I PRODOTTI COSMETICI
( Un invito a riflettere)
Ogni anno nel mondo milioni di animali soffrono e muoiono nei laboratori di ricerca per sperimentare farmaci e cosmetici. Molti dei prodotti che la maggior parte di noi usa ogni giorno sono nati da violenza e sofferenze.
Vengono iniettati negli occhi dei conigli, spalmati sulla carne viva del dorso delle cavie, ficcati a forza nella gola dei ratti e somministrati a cani e gatti. Le conseguenze sono ulcerazioni, vomito, emorragie e, da ultimo, la morte liberatrice.
Questi test non sono scientificamente validi, e la maggior parte dei cosmetici provati sugli animali è nociva all'uomo.
Molte industrie cosmetiche hanno rifiutato questi test inattendibili e crudeli per test più rigorosi basati su colture cellulari e su altri modelli sperimentati in vitro.
Ma attenzione: molti produttori giocano sull'ambiguità, dichiarando di non sperimentare i propri prodotti cosmetici sugli animali, ma non dicono ne dove, ne come vengono testati ne specificano l'origine delle materie prime.
Bisogna dunque ricercare ditte che forniscano cosmetici effettivamente non sperimentati sugli animali e che diano al contempo garanzie in termini di qualità e sicurezza.
Esistono ormai diversi prodotti non sperimentati sugli animali.
L'invito rivolto a tutti e non solo al pubblico femminile, è pertanto quello di prestare la massima attenzione proprio nel momento della scelta e scegliere quei prodotti (sia cosmetici che detergenti) che riportano sull'etichetta "Non sperimentato su animali". Se non è riportata questa dicitura, con ogni probabilità il prodotto viene sperimentato sugli animali.
E' bene inoltre fare attenzione agli ingredienti di creme e shampoo: evitiamo i prodotti che contengono collagene, placenta, cheratina, midollo di bue, zibetto, timo bovino, spermaceti (dalla balena), ambra, reticolina, e le perle da bagno, che contengono ingredienti ottenuti dall'uccisione di animali.

L'immortale Ippocrate non ha mai fatto esperimenti sugli animali e tuttavia ha innalzato l'arte medica ad un livello dal quale noi, nonostante tutte le grandi scoperte mediche, restiamo assai lontani.


Colui che non rispetta la vita non la merita.

Grazie a BAIRO per la continua e aggiornata documentazione
Fenris I
00giovedì 26 giugno 2003 14:07
Potrei postare pagine intere riguardo a questi crimini, ma vi giuro che mi viene da piangere solo al pensiero!
Per chiunque ne volesse sapere di più contattatemi pure!

...e continuiamo a chiederci cos'è l'inferno? Chi sono i demoni?

[Modificato da Fenris I 26/06/2003 14.20]

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