Apriamo le danze!

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il coccia
00martedì 15 aprile 2008 10:57
Se ti capita

saltuariamente o quotidianamente
per amore o per forza
divertendoti o rompendoti
con risultati sublimi o altalenanti

di stare dietro ai fornelli...



... questa sezione è per te!!
Orsù, giovini virgulti, fatevi sotto! (non: fatevela sotto... [SM=g27828] )

Dandelik
00martedì 15 aprile 2008 16:20
Qualcuno aiuti questo povero chitarrista a prepararsi un pasto decente che la prossima settimana dovro' mettermi ai fornelli per la mia sopravvivenza altrimenti pizza no stop tutti i giorni [SM=g27837]
il coccia
00giovedì 17 aprile 2008 10:53
Personalmente...
... in cucina sono una frana. Ok, è impopolare, e forse anche la mia virilità non ne esce benissimo, però preferisco spazzare in terra, lavare i pavimenti, passare il piumino per la polvere, lavare il bagno... [SM=g27833] [SM=g27828]

Quindi: o rubo idee alla moglie (sulle cui doti di cuoca è testimone il mio spaventoso girovita... ormai sembro Shrek nano... [SM=g27825] [SM=g27816] ), oppure sarà meglio che intervenga qualcuno di voi... [SM=g27828]
boccolo2001
00giovedì 17 aprile 2008 11:36
cominciamo...
Prepara un soffritto: in una pentola metti in filo d'olio e un pezzo di cipolla tagliata fine. Porta a fuoco lento fino a che la cipolla non prenda (ci va il congiuntivo qui?) colore. Nel mentre prendi un petto di pollo lo sciacqui e lo tagli a bocconcini. Prendi dei funghi, sciacqui e tagli pure quelli. Butti nel soffritto prima i funghi, se vuoi pure delle olive nere, quando prendono colore e si ammorbidiscono, ci butti i bocconcini di pollo. Quando sono bianchi, innaffi con un bicchierone di vino bianco (io uso un soave perche' sono uno sborone, ma il tavernello va benissimo), ci aggiungi mezzo dado da brodo e alti la fiamma. Quando il vino svapora e rimane un sughetto spegni, mangi e godi.
Di solito, insieme ai funghi ci metto anche mezzo peperoncino sminuzzato (okkio che il tutto diventa lava) oppure ogni tanto una bustina di zafferano col vino, ma il tutto cambia sapore.
Alte volte impolvero i bocconcini di pollo con cajenna o altre spezie.
Ti conviene preparare funghi e pollo prima di far partire il soffritto, se no bruci la cipolla prima che sia pronto tutto.

Il bianco che hai usato per il sugo si sposa bene con questo piatto.

a presto
corrado

p.s.
se hai bisogno di chiarimenti io sono qui.
boccolo2001
00giovedì 17 aprile 2008 11:44
di nuovo
Spaghetti allo scoglio(nato):

prepara il soffritto come nella ricetta precedente, compra dei frutti di mare (cozze, vongole e altre robe strane piene di mercurio del genere) magari trovi le scatolette gia' pronte nei supermercati. Rosoli il tutto insieme a capperi (non troppi, meno di dieci di solito), olive verdi e nere, 3-4 pomodorini (che siano -ini). Intanto prepari gli spaghetti (se non sai come fare la tua cittadinanza italiana e' posta a serio rischio). Quando nel soffritto i pomodorini sono spappolati, solito bicchiere di vino bianco da far svaporare. Scoli la pasta e la butti nella padella del soffritto. Mischia bene cosi' gli spaghetti si impregnano del sughetto. Anche qui il vino bianco si sposa bene col piatto.

A presto
Corrado

p.s.
questa, la precedente e le successive sono ricette mie, non vogliono essere robe da gourmet o da ristorante michelin 3 stelle. Ma ci sto sopravvivendo e faccio pure un figurone con le ragazze. Vanno prese prima per la gola, poi per gli altri organi ;)
boccolo2001
00giovedì 17 aprile 2008 11:47
ancora...
Filetto di platessa impanato:

prendi un filetto di platessa, lo cospargi di farina. Prepari sempre il soffritto, con pomodorini, capperi, olive. Quando la cipolla si colora, ci butti il filetto di platessa, quando vedi che comincia a spappolarsi, solito bicchiere di vino bianco (non saro' mica un alcolizzato?) finche' svapora.
In teoria la farina non sarebbe necessaria, ma da' una consistenza al sughetto che e' una goduria.

A presto
Corrado

p.s.
il filetto di platessa e' quello bianco
Potresti in teoria farlo anche col filetto di salmone, ma in italia costa quando un diamante e hai la casa che puzza di Capitan Findus per i giorni seguenti.
boccolo2001
00giovedì 17 aprile 2008 12:01
sughi...
Per i sughi dela pasta di solito prendo i pomodori pelati e li passo nel pentolino apposta, di cui non trovo la foto su internet. Una latta piccola di pelati e' sufficiente per due persone o per una persona con una scarpetta di tutto rispetto. Quando finisci di passare i pelati, raschia il fondo della pentola passa-pelati dalla parte eserna per prendere la parte densa dei pelati che rimane attaccata al suo fondo. Il sugo verra' piu' denso.
Stavolta niente soffritto, che non ti voglio avere sulla coscienza (non fa benissimo). Filo d'olio in un pentolino. Ci passi sopra i pelati. Sciacqui con due dita d'acqua la latta e la versa nel pentolino. Un po' di sale e una puntina di zucchero per levare l'acidita' ai pomodori.
Se vuoi prima fai scaldare l'olio (puoi fare il soffritto in ogni caso) con dei funghi o pancetta, o olive, o tutto insieme (la cucina e' un'arte mooolto elastica) e poi, quando sono rosolati, ci passi sopra i pomodori. Ci puoi mettere un po' di basilico o sminuzzare mezzo peperoncino.

Il Soffritto va fatto SEMPRE a fuoco lento. SOlo dopo alzi la fiamma. Gira spesso il sugo e copri il tutto con un coperchio, se no la cucina ti sembrera' il set di un film di Dario Argento e non ti passa piu' a pulirla. Poi con le donne che figura ci fai???

Di solito spengo il sugo prima che diventi troppo denso, se no poi non si attacca bene alla pasta.

Stavolta un rosso spesso, lo preferisco. uno di quei vini tipo Merlot o Cabernet-Savignon.

Ci grattuggio sopra del pecorino romano, che e' piccante, salato, ma va benissimo anche il classico grana.

A presto
Corrado
boccolo2001
00giovedì 17 aprile 2008 12:10
Risotto
Con la vittoria della Lega, sara' obbligatorio fino a Lampedusa, quindi ecco come lo faccio io.
Soffritto (ca van sa dir) quando la cipolla si colora ci butti il riso nudo e crudo. Gira SEMPRE il riso se no si attacca e non si stacca piu' (tipo la colla Bison). Quando diventa difficile da girare buttaci un bicchierozzo di vino bianco (ok, sono un alcolizzato!) con anche mezzo dado da brodo vegetale. Quando ridiventa duro da girare, ci butti un bel bicchiere di acqua calda in cui ci hai fatto sciogliere una bustina di zafferano.
Giochi sempre cosi' poi: quando diventa duro da girare vai di vino bianco, fino a che non e' cotto il tutto. Poi ci versi sopra una copiosa quantita' di pecorino romano grattuggiato, che e' la morte sua. Stacchi dal fuoco, mangi e godi. Ricordati di girare il risotto SEMPRE. Nel soffritto, prima del riso, ci puoi mettere anche dei funghi tagliati, ma non farti vedere dai milanesi duri e puri.

In alternativa, invece dei funghi ci puoi mettere dei frutti di mare ma non ci metti lo zafferano ne' il dado da brodo mano i funghi. Si' al vino bianco, se no ti vienne la pappetta che danno in ospedale.

A presto
Corrado
Dandelik
00giovedì 17 aprile 2008 12:33
Grande !! Mi hai salvato la vita ! La prossima settimana potro' soprvvivere senza mangiare surgelati vari !!
Tutto chiarissimo e soprattutto visto che e' ora di pranzo mi hai fatto venire un'acquolina [SM=g27838]
LaSedia
00sabato 19 aprile 2008 22:32
Dunque, ragazzi, parto dal fatto che i migliori cuochi sono uomini ed io in questa affermazione ci credo profondamente. Mi spiace ma è così.
Non so cosa faccia la differenza, forse che non lo fanno per sfamare la famiglia, forse che, come in molte cose, sono imprudenti, sconsiderati e se ne fottono delle eventuali conseguenze di un abbinamento azzardato? Forse che non devono preoccuparsi di ripulire la cucina e le 27 pentole sporcate per preparare un primo e un secondo perché poi non sono loro a lavarle? Non lo so, ma sta di fatto che se un uomo ci si mette, riesce da darci del filo da torcere.
Quindi, io qui, essendo donna, non ci penso proprio a pormi da maestrina, tutt’altro. Peraltro mi trovo in un covo di musicisti, e il binomio cucina/musica si fa interessante: scambiasi ricette e individuare il giusto abbinamento musicale. Una volta ho regalato un libro di ricette che suggeriva la musica da ascoltare per ogni ricetta. Mai letto, ma perché speravo che la persona a cui l’ho regalato me lo prestasse. Insomma, come esiste il sommelier che ci dice che vino dobbiamo bere con un piatto, o addirittura il sommelier dell’acqua (ohibò! ma ci pensi?), perché non abbinare la musica a seconda di quello che si mangia?
Tipo che con il riso in bianco ascolti gigi d’alessio, e via così. Capito?
Ora penso alla prima ricetta che posso mettere qui, ma non so se la metterò stasera. Ho 27 pentole da lavare.
LaSedia
00domenica 20 aprile 2008 19:31
I MIEI FAGIOLI

intanto complimenti a corrado per la competenza che conferma la mia teoria di ieri.
se non ho capito male vivi in belgio. potresti portarci qualche bella ricetta autoctona.
Io comincio con una cosa leggera leggera, che non so come chiamare se non I MIEI FAGIOLI. a dire il vero in casa li abbiamo sempre chiamati fagioli alla scorreggiona ma il nome non è molto originale, anzi, ho scoperto che il web pullula di ricette di fagioli alla scoreggiona, una diversa dall'altra. credo che però questi bud spencer non li abbia mai mangiati.
Allora, mi accatto i fagioli cannellini 3 etti, salame un centinaio di grammi, fegatini di pollo, 3 filetti di acciughe sott’olio, 1 limone, l’aglio (io quello lo metto anche nei dolci, se riesco), prezzemolo. Olio extra, vin giancu secco, sale, pepe, e basta direi.
metto i fagioli in casseruola, copro con acqua tiepida e faccio bollire a fuoco basso e con il recipiente semicoperto. Devono bollire per un po’, circa 40 minuti. Se li ho comprati in latta, niente, salto questa fase, se no si sfasciano tutti e faccio una crema di fagioli, che è un’altra ricetta.
trito: i filetti di acciuga, i fegatini, il salame, in ciuffo di prezzemolo e lo spicchio d’aglio (o due, se siete immorali come me) e circa 5 cm di scorza di limone (solo la parte gialla).
verso il trito in una casseruola con mezzo bicchiere di olio e uno spicchio d’aglio (scusate, è un vizio) che toglierò quando è il momento (ma non è mai il momento, per cui lo lascio). Metto sale e pepe, tanto pepe. Quindi soffriggo per 5 minuti. Poi metto succo di limone e il vin giancu, faccio sfumare per bene alzando la fiamma. Deve diventare una crema. Scolo i fagioli che devono essere cotti ma sodi. Li caccio nella padella con il sughetto buono. Rigiro un po’, faccio saltare la padella qua e là che fa scena e poi impiatto. Sono favolosi e il gustino asprigno del limone li rende, secondo me, leggeri e digeribili. Ma io digerisco anche i chiodi, quindi faccio poco testo. Dicono che i legumi, essendo tendenzialmente dolci, si sposano bene con i vini freschi o frizzanti, bianchi o rosati. Personalmente non amo molto quel tipo di vino, io ce ne metto uno giustamente robusto.
Musica: timidamente cito joe strummer & the Mescaleros. si accoppia bene con i fagioli, ma ripeto, qui forse c'è chi se ne intende di più.
boccolo2001
00lunedì 28 aprile 2008 11:00
bistecca
Ciao a tutti,

ariecchime, dunque... ciao LaSedia, abito in Olanda e la cucina qui e' terrificante, tutta roba fritta, ma proprio tutta. Difatti non so come facciano a sopravvivere. Credo sia darwinismo: o muori mangiando questa roba qui (crocchette e pesce ultrafritto) o diventi indistruttibile. Non credo sia un caso il fatto che gli olandesi siano il popolo piu' alto del mondo...
Infine abito da solo, quindi mi tocca pulire le 27 pentole che dicevi. Per fortuna mi piace pulire e mi aiuta a digerire le cene.

Dicevo nel titolo: come cucino io la bistecca.
Prendo una bistecca e la asciugo con un pannocarta. la spalmo con un filo d'olio di semi (non extravergine che si deteriora ad alte temperature) cosi' quando si cuoce il calore e' uniforme su tutta la bistecca. Salo, pepo e rosmarino (voce del verbo rosmarinare: mettere il rosmarino) a piacere. Nel mentre accendo (a fuoco alto) il fornello piu' grosso con sopra una padella di ghisa (costa poco, ma di alluminio sarebbe meglio). Non antiaderente: non viene bene. Quando e' bella calda (buttaci sopra un po' di gocce d'acqua con le dita e vedi se evaporano subito, allora e' ok) ci butto sopra la bistecca per una trentina di secondi, poi la giro e la cucino a piacere (poco cotta, al sangue o bella cotta? Occhio a non farla diventare una suola da scarpe). Di solito mentre cuoce gli faccio dei tagli e sbircio se dentro e' ben cotta.
In questo modo la bistecca viene bella saporita come al ristorante.

Un piccolo accenno alla padella: per pulire una padella di ghisa, dopo averla lavata ed asciugata, passagli un pannocarta intriso di olio cosi' non arrigginisce.

Per approfondire:
bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/10/01/il-segreto-di-una-buona-bistecca-ma-non-solo-si-chiama-m...
e' un blog interessante sulla scienza in cucina. Svela molti segreti e sfata molti falsi miti.

A presto
Corrado
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