Antropocentrismo

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Gnomos
00sabato 19 luglio 2003 10:06

L'uomo al centro di tutto.
L'uomo ultimo anello del cerchio delle incarnazioni dell'anima.
L'uomo animale più intelligente di tutti.
L'uomo immagine degli dei.

Che dite? Apriamo questo dibattito, da una parte chi riconosce la potenziale superiorità dell'uomo dall'altra chi vede l'uomo al pari di ogni altro animale.


Titania Astrild
00sabato 19 luglio 2003 10:18
Se l'uomo fosse superiore agli altri animali, sicuramente il pianeta, la razza umana e tutte le razze animali non verserebbero in queste condizioni in seguito ai suoi disastri.
No, l'uomo è senz'altro un animale come tutti gli altri, e nemmeno il più intelligente di tutti. L'unica cosa che gli ha permesso di svilupparsi tecnicamente è il pollice opponibile.[SM=x101239]
-AntimiX-
00sabato 19 luglio 2003 10:27
Come
ho detto spesso, l'uomo è una animale. Una bestia in attesa di risvegliarsi. I raptus omicidi ad esempio sono una dimostrazione di cosa può succedere se la "bestia" che c'è in noi si risveglia...

A sto punto mi viene molto da pensare... l'uomo è l'unico animale che uccide i suoi simili per il gusto di farlo...[SM=x101186]
MAGUS ALTAIR
00lunedì 21 luglio 2003 16:40
Una conseguenza molto presuntuosa dell'antropocentrismo è l'idea
secondo la quale ciò che è reale è razionale, cioè ritenere che
tutto quello che esiste abbia uno schema comprensibile dalla
ragione dell'Uomo.
Io ritengo che questo sia falso, alla faccia di alcuni filosofi
che hanno costruito degli edifici teorici abnormi su tale assurdo
nonchè indimostrabile presupposto.
arielbianca
00lunedì 21 luglio 2003 17:17
Pensare che esista solo quello che possiamo,limiteremmo persino lo Spazio Infinito.Se si tenta di ragionare su cio' in cui si dice di aver fede,allora si dimostra di non averla.

Ragioniamo troppo,ascoltiamo poco,ci illudiamo di essere l'ultimo gradino della Scala.L'uomo e' diverso degli altri animali perche' ai piedi di quella Scala ha la possibilita' di salirla.
Fenris I
00lunedì 21 luglio 2003 17:23
Ormai anche a livello sia filosofico che scientifico è una teoria superata, consumata e accantonata, senza più nessuno sfogo futuro se non in qualche pèolveroso tomo! ...e questa è una fortuna!
Purtroppo all'atto pratico le sue implicazioni vengono ancora concretamente applicate, esulanti dall'essere frutto di ragionamento, ma con eguale se non peggiore potere distruttivo!!!
polymetis Odysseus
00lunedì 21 luglio 2003 22:21
“ciò che è reale è razionale”

Anche senza darci ai panlogismi hegeliani io penso che questa frase abbia un fondo di verità. Ossia che ogni cosa ha una spiegazione, se qualcosa esiste è perché è causato da qualcosa, ha una spiegazione, il fatto che poi non possa essere compresa da noi è ovvio, ma tuttavia una spiegazione in sé deve averla altrimenti non esiterebbe. E non sto proponendo che ogni cosa abbia un fine, ma che ogni cosa abbia un perché, un motivo, una causa per la quale esiste.
Io credo che una cosa possa essere detta falsa se però è dimostrato scientificamente che non può esistere… e non sto parlando di telepatia o fenomeni ESP vari, perché quelli nessuno ha mai dimostrato che non esistono, al massimo la scienza può dire che in condizioni di controllo nessuno è mai riuscito a riprodurli. Se è dimostrato che 2+3 non può fare 4 allora è inutile arrovellarsi nella Fede quando c’è una dimostrazione di matematica pura, e quindi inconfutabile, che nega che 2+3 possa fare 4. Questo discorso vale ad esempio per l’astrologia, dove è matematicamente dimostrato che non può funzionare, ma di questo già parlai in altri post. Dunque se mi si dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che una cosa è falsa, io non mi sforzo di crederci e di dire: “ancora non possiamo comprenderla”, semplicemente perché 2+3 non farà mai 4 e così Giove non influenzerà mai il mio destino. Ovviamente queste dimostrazioni per essere inconfutabili si riducono quasi sempre ai soli modelli matematici puri, perché il resto è tutta “ragione umana” e dunque confutabile…
Chiusa la breve parentesi veniamo all’antropocentrismo… “L’uomo è misura di tutte le cose”, viva il relativismo? No! Tuttavia anche se l’uomo non è al centro dell’Universo non vedo come si possa disconoscere che è biologicamente più evoluto degli altri animali. C’è solo da stabilire in quali campi sia più evoluto, ma per il cervello non temiamo confronti… E’ vero, come Lorenz affermava, l’uomo è uno dei pochi animali ad uccidere i membri della propria specie, perché ha l’intelligenza, la coscienza del bene e del male, e dunque può decidere di mettere tutto il suo ingegno al servizio del crimine… ma non giudichiamo un albero dai soli frutti cattivi, e non dimentichiamoci degli altri frutti: di Madre Teresa, di S. Francesco, di Nelson Mandela, di Ghandi… io sono convinto che in questi milioni di anni di storia “umana” l’attivo superi ampiamente il passivo…
hiram-abif
00martedì 22 luglio 2003 01:56
L'uomo...
E' l'unico essere che ha coscienza di se, ma troppe volte solo di se.....
Un Triplice abbraccio. Hiram[SM=g27834]
MAGUS ALTAIR
00martedì 22 luglio 2003 08:49
Sul fatto che ogni evento debba avere una causa posso essere
d'accordo, purchè non ci si limiti necessariamente ai nessi
causali classici (avete mai letto "La sincronicità" di Jung?).
Quanto a dire che ciò che la scienza dice "falso" non possa
esistere, avrei dei dubbi, a meno che si riferisca a cose e idee
creati da noi uomini: l'Universo non lo abbiamo creato noi,
dunque è un po' temerario affermare che possediamo uno strumento,
la scienza appunto, per conoscerlo davvero.
Diciamo piuttosto che ce la mettiamo tutta per trovare delle
approssimazioni, dei modelli descrittivi, seppur sempre provvisori
e passibili di rettifica quando non di smentita.
E questo gli scienziati lo sanno bene, o almeno dovrebbero...

[Modificato da MAGUS ALTAIR 22/07/2003 8.50]

Fenris I
00martedì 22 luglio 2003 09:44
Che l'attivo superi ampiamente il passivo è tutto da dimostrare, anche volendo passare sopra i vari genocidi nelle americhe, in europa con lo sterminio dei catari e degli ebrei, con la rivoluzione francese abbiamo avuto la Vandea, 2 guerre mondiali in cui un olocausto, le centinaia di persone che muoiono sulle strade, teniamo poi conto della sparizione totale di 50 specie viventi fra animali e piante che ogni giorno spariscono dalla faccia della terra per l'intervento umano...Ccon una velocità migliaia di volte superiore a quella che sarebbe il normale corso delle cose.
Bè, mi sembra che la sproporzione sia notevole!
Che l'uomo poi sia strettamente sul piano biologico uno degli animali meno evoluti è dato dal fatto che è quello con meno spirito di adattabilità alle situazioni climatiche e sociali.
Nulla quindi a che vedere con specie che data la velocità riproduttiva, come i topi, hanno una capacità di adattamento centinaia di volte superiori a quella umana. basti pensare a Bikini, dopo anni e anni di test nucleari sono stati l'unico essere vivente a sopravvivere adattando il proprio metabolismo e le proprie abitudini, ci sono popolazioni di rane che a seconda della percentuale di individui di sesso opposto in una comunità, possono spontaneamente cambiare sesso, mosche e zanzare non risentono ormai più di nessun innalzamento del tasso di inquinamento e molti altri casi.
Questa è evoluzione biologica!

[Modificato da Fenris I 22/07/2003 9.52]

Eon
00martedì 22 luglio 2003 11:16
L'uomo è uno degli animali con meno spirito di adattabilità perchè a parer mio non fa parte di nessun ecosistema presente sulla terra e non è ancora abbastanza evoluto per riuscire a vivere in armonia con la natura!
hiram-abif
00martedì 22 luglio 2003 11:31
Questo è interessante..
Difatti mi sono chiesto speso qual'è la nostra funzione sul piano materiale ed inevitabilmente ne evince "nulla", anche per questo trovo più credibile il piano spirituale...Dove forse siamo destinati ad evolvere di più? (.........)

Un abbraccio: Hiram
Gnomos
00martedì 22 luglio 2003 11:37
...

Concordo, dal punto di vista materiale non serviamo a nulla e non serviremo a nulla nemmeno se fossimo tutti in perfetta armonia con la natura, ma forse è proprio per questo che si presume essere la forma umana l'ultima di un ciclo di incarnazioni, siamo meno vincolati alla materia e alle necessità delle altre creature.
Se questo è vero il dramma è che abbiamo prodotto una società che crea bisogni inelluttabili fittizzi e ossessionanti, e questo è ben più pressante e deleterio di qualsiasi bisogno naturale.



polymetis Odysseus
00martedì 22 luglio 2003 17:46
“Sul fatto che ogni evento debba avere una causa posso essere
d'accordo, purchè non ci si limiti necessariamente ai nessi
causali classici (avete mai letto "La sincronicità" di Jung?).”

Attenzione qui, perché il prossimo passo potrebbe essere che siccome “come sopra, così sotto!”, allora anche l’astrologia potrebbe funzionare, e questo perpetuare superstizioni basate su cosmogonie di 2000 anni fa è particolarmente pericoloso… specie se come è successo a farsi fare gli oroscopi personalizzati con tanto di tema natale sono i capi di stato americani, e poi decidano dando un’occhiata anche alle previsioni… a parte questo la sincronicità sta trovando anche contestati riscontri a livello di meccanica quantistica, ne leggevo in “C’era una volta il paradosso” di Odifreddi, ma si tratta di teorie non di certezze.

“Quanto a dire che ciò che la scienza dice "falso" non possa
esistere, avrei dei dubbi, a meno che si riferisca a cose e idee
creati da noi uomini”

Bisognerebbe precisare, non la scienza, quella infatti ogni 100 anni sembra totalmente cambiata e rivoluzionata con certezze distrutte, ma la matematica pura. La matematica pura è inconfutabile, e vari modelli matematici possono essere applicati alla nostra realtà.

“un po' temerario affermare che possediamo uno strumento,
la scienza appunto, per conoscerlo davvero.”

Sempre meglio di correnti iniziatiche che sono rimaste a una concezione del cielo tolemaica e geocentrica, sempre meglio di leggere ancora sui libri di magia gli abbinamenti tra incantesimi e ore planetarie, specie perché quando tali abbinamenti furono compilati i pianeti del sistema solare esterno non erano ancora stati scoperti e dunque non se ne tiene conto. La scienza ha fatto passi da gigante, ci ha permesso di vedere le galassie lontane, di vedere cosa c’è dentro un atomo (ovviamente con i limiti posti dal principio di indeterminazione di Heisenberg)… è la grande avventura della mente umana! L’esoterismo invece in alcuni campi ed in alcune tradizioni si rifà ancora a cosmologie che risalgono a Pitagora o, peggio, si dà all’astrologia… E che dire dei 4 elementi? Possibile che per dogmatismo non ci si voglia staccare dalla teoria di Empedocle che ha 2500 anni? Sbaglio o gli elementi che si combinano sono 103 e non quattro? Se non mi credete impugnate una tavola periodica… come può l’acqua essere un elemento base se a sua volta è composta di due elementi: idrogeno ed ossigeno.
Sono questi i paradossi dell’esoterismo per i quali sento di essere grato alla scienza, perché so che è impossibile che siano veri!

“Bè, mi sembra che la sproporzione sia notevole!”

Io penso invece a tutte le vite salvate, agli atti d’amore, e di carità di cui l’uomo è stato capace, ai sorrisi che vedo scambiarsi tra madre e figlia in strada, all’amore dei genitori per i figli, alla tenacia umana a lottare per un mondo migliore tipica di tante organizzazioni come Amnesty International o il WWF… l’uomo è capace di cose meravigliose… molte le cose meravigliose, ma di tutte più meravigliosa è l’uomo, ovviamente ci vuole il suo impegno, la sua volontà. Gli eventi da te descritti se messi insieme non fanno più di qualche secolo, contro i milioni di anni vissuti dall’uomo su questa terra. Non stupiamoci se l’essere umano sa raggiungere l’apice della bontà, e penso a Gesù, a Buddha, a Ghandi, e nemmeno se usa l’intelligenza che la Natura gli ha dato a fin di male. L’uomo non è potenzialmente cattivo, questo intendo dire, è potenzialmente capace di meraviglie! Inoltre, come si può dire che non siamo i più evoluti? Non sto forse scrivendo su questa tastiera? Non so forse apprendere e studiare in modo 1000 volte più efficace di quello che invece fanno gli animali che apprendono solo per sopravvivere? Posso insegnare al mio gatto a giocare con il gomitolo, ma potrò parlargli di cosmologia?

“meno spirito di adattabilità alle situazioni climatiche e sociali.”

Questo perché abbiamo acquisito il libero arbitrio e non è più la cieca evoluzione a guidarci e ad insegnarci come sopravvivere in un sistema sociale, perché siamo consci di noi! Cogito ergo sum! Inoltre siamo giunti fin qui, sopravvivendo ad ere glaciali… che vogliamo di più sulla nostra capacità di adattarci?

Benedizioni
Gnomos
00martedì 22 luglio 2003 17:58
...

"Sempre meglio di correnti iniziatiche che sono rimaste a una concezione del cielo tolemaica e geocentrica, sempre meglio di leggere ancora sui libri di magia gli abbinamenti tra incantesimi e ore planetarie, specie perché quando tali abbinamenti furono compilati i pianeti del sistema solare esterno non erano ancora stati scoperti e dunque non se ne tiene conto. La scienza ha fatto passi da gigante, ci ha permesso di vedere le galassie lontane, di vedere cosa c’è dentro un atomo (ovviamente con i limiti posti dal principio di indeterminazione di Heisenberg)… è la grande avventura della mente umana! L’esoterismo invece in alcuni campi ed in alcune tradizioni si rifà ancora a cosmologie che risalgono a Pitagora o, peggio, si dà all’astrologia… E che dire dei 4 elementi? Possibile che per dogmatismo non ci si voglia staccare dalla teoria di Empedocle che ha 2500 anni? Sbaglio o gli elementi che si combinano sono 103 e non quattro? Se non mi credete impugnate una tavola periodica… come può l’acqua essere un elemento base se a sua volta è composta di due elementi: idrogeno ed ossigeno.
Sono questi i paradossi dell’esoterismo per i quali sento di essere grato alla scienza, perché so che è impossibile che siano veri!"

Si tratta di simboli, non di dogmi, un mago sa discernere il simbolo dal suo valore, è il simbolo ha appunto la funzione di racchiudere concetti, che senso avrebbe dunque usare più simboli di quanti concetti ci si possa mettere dentro, poco importa l'attendibilità scientifica di questi simboli, il loro ambito è più umanistico che scientifico.


polymetis Odysseus
00martedì 22 luglio 2003 18:25
La distinzione tra umanista e scienziato è anacronistica.
La scienza è uno dei tanti strumenti che l’uomo ha per comprendere il mondo in cui vive, e si basa sui fatti e sul metodo sperimentale, non sulle costruzioni della mente umana provate dal nulla.
Sei sicuro che sia solo simbolismo e non un’effettiva concezione della realtà antica oramai smascherata? Credi davvero che i giovani wiccan appena usciti dalla lettura di “Giovani Streghe” che provano a tracciare il cerchio magico e ad invocare gli angoli quando si rivolgono ad ovest e richiamano le forze dell’acqua stiano pensando a dei simbolismi? E credi che quando qualcuno ci viene a dire di fare gli incantesimi d’amore di Venerdì lo faccia per simbolismo? Ci sono delle branche dell’esoterismo che sono frutto di superstizione, bisogna avere il coraggio di ammetterlo senza rifugiarci in interpretazioni simboliche che comunque dal punto di vista ontologico non sono nulla. Siamo nel nuovo millennio, è ora di fare una cernita di tutto il materiale esoterico e decidere che cosa dobbiamo tener buono e che cosa è frutto dell’ignoranza passata, e chiunque faccia questa operazione in nome di quel libero arbitrio che ci è stato dato dovrebbe essere difeso dal sentirsi dire che è uno “scientista” solo perché ha deciso di usare la testa e di studiare l’Universo non sui libri di Tolomeo l’astrologo ma su quelli di Einstein…

Benedizioni
Gnomos
00martedì 22 luglio 2003 18:40
...

Difatti ho scritto mago, non teenager wiccan. [SM=g27828]
La questione non è nella legittimità di usare sistemi di riferimento scinetificamente scorretti o del riformare la scienza magica in funzione della scienza "del reale", entrambe le vie sono ugualmente valide perchè il fulcro dell'azione è l'obbiettivo non i mezzi e le vie per perseguirlo.


-Tyler-
00martedì 22 luglio 2003 20:00
Cosa ne pensate invece della teoria dell'uomo visto come virus?.

P.s. Non esiste il buono o il cattivo nell'esoterismo, fa tutto parte del folclore.

-Tyler-
00martedì 22 luglio 2003 20:03
p.s. non e' vero che l'uomo non possiede spirito di adattabilità, anzi, è il mammifero che, dopo i roditori, ne possiede di piu' [SM=x101215]

[Modificato da -Tyler- 22/07/2003 20.06]

MAGUS ALTAIR
00mercoledì 23 luglio 2003 09:25
Per Odysseus
Sono d'accordo con Gnomos, non mi serve aggiungere altro.
Fenris I
00mercoledì 23 luglio 2003 09:52
Poly, se mi parli di evoluzione biologica ti rispondo in termini di tale affermazione che poco ha a che vedere con il saper battere sui tasti di un computer!
Sono d'accordo invece sul potenziale di bontà insito nell'uomo, estendendolo anche ad altri oltre a quelli da te citati, gente che ha seguito il cammino da loro indicato, e gente che neppure li conosce, il fatto è che all'atto pratico le "deviazioni" date da interessi economici, sono state decisamente superiori agli atti caritatevoli finalizzati esclusivamente al rimediare a queste carenze, non ci sarebbe bisogno nè del WWF, nè di Amnesty International, nè di altri organi di sussistenza se non ci fossero alla base degli enormi errori a cui cercare di porre rimedio.
Molto è stato perso!
polymetis Odysseus
00mercoledì 23 luglio 2003 12:21
Angeli e ministri di grazia, difendeteci!

"What a piece of work is a man!
how noble in reason! how infinite in faculties!
in form and moving how express and admirable!
in action how like an angel!
in apprehension how like a god!" (Hamlet, II 2 304-8)
Fenris I
00mercoledì 23 luglio 2003 12:38
Che meraviglia l'ironia Shakespeariana! [SM=x101182]
polymetis Odysseus
00mercoledì 23 luglio 2003 14:48
C'è solo un problema, la storia che noi possiamo in qualche modo scrutare e cercare di capire va indietro solo di pochi millenni, più indietro al massimo troviamo incisioni nelle caverne o strumenti di lavorazione primitivi. Puoi ben capire che cercare di fare un bilancio della razza umana su questo pianeta è impossibile visto che possiamo scandagliare solo gli ultimi millenni della nostra esistenza quando invece l'homo sapiens esiste da molto più tempo. ora, considerato che non avevamo ne bombe atomiche né mitragliatori 20.000 anni fa sono portato a credere che il bilancio sia in positivo. Anche perché l’essere umano in sé, come hai anche tu concordato, non è potenzialmente malvagio.
Fenris I
00mercoledì 23 luglio 2003 15:52
Bè, i genocidi perpetrati nelle americhe non hanno avuto gran bisogno di armi da fuoco particolarmente sofisticate, e in questi 2000 anni sono stati pochi quelli passati senza guerre, e tieni anche conto non solo dei crimini contro l'umanità, na anche dei disastri ecologici!
Bè, sarei più felice e sereno se la pensassi come te, invidio un po' il tuo ottimismo che è comunque in parte giustificato!
Meroe
00mercoledì 23 luglio 2003 20:50
uomo/bestia?
E' incredibile come l'essere umano sprechi in ogni momento con gusto sadomasochistico tutte le sue potenzialità, tutta la magia e la forza che c'è dentro ognuno di noi.
Molte volte mi imbatto in persone che spedirei volentieri su un altro pianeta... ma non perchè io mi senta superiore ma solo perchè non capisco tanta stupidità!
Una buona percentuale del genere umano resta lì imbambolato a seguire con lo sguardo la codina del "calcinculo" pensando che tanto prima o poi si staccherà e gli cadrà tra le braccia! E' assurdo come le persone somiglino sempre più ai computer... se non li aggiorni ogni tanto restano lì con la loro misera ignoranza ad indicare come virus qualsiasi cosa diversa da quello che gli è stato inculcato.

Ma ci sono alcune persone che riescono a sconvolgere la tua vita con un gesto, uno sguardo... e vale la pena di vivere in questo mondo per incrociare il loro sguardo anche una sola volta.
Varrà sempre la pena di essere uomini se penseremo che la nostra vita ha un senso semplicemente perchè riusciamo ad amare la diversità che c'è in ognuno di noi, se penseremo che anni di sofferenze varranno un istante di vera magia, e che la vera essenza la troveremo nella terra.

"Più imparo che cos'è un uomo... e più vorrei essere un animale."
R. Kipling
-AntimiX-
00mercoledì 23 luglio 2003 21:00
Re:

Scritto da: Fenris I 23/07/2003 15.52
Bè, i genocidi perpetrati nelle americhe non hanno avuto gran bisogno di armi da fuoco particolarmente sofisticate, e in questi 2000 anni sono stati pochi quelli passati senza guerre, e tieni anche conto non solo dei crimini contro l'umanità, na anche dei disastri ecologici!
Bè, sarei più felice e sereno se la pensassi come te, invidio un po' il tuo ottimismo che è comunque in parte giustificato!



Uff... fenris...

L'italia in millenni di anni passati a combattere ha creato roma, michelangelo, donatello, leonardo, raffaelo, splinter ([SM=g27828] ), la pizza, e migliaia di altre invenzioni e di geni della scienza e dell'umanità.

Nello stesso tempo passato in pace, la svizzera cazzo ha prodotto? La cioccolata e l'orologio a cucù... [SM=x101187]
Titania Astrild
00mercoledì 23 luglio 2003 21:07
Meroe [SM=x101213]
Bella quella della codina del calcinculo![SM=x101214]

.. c'è gente invece che non si merita neanche la codina del calcinculo ma solo calci in culo.[SM=g27817]
Fenris I
00giovedì 24 luglio 2003 13:13
Battuta vecchia e di cattivo gusto Antimix!
Carino pensare che baratteresti un genocidio con 4 quadri![SM=g27812]
polymetis Odysseus
00giovedì 24 luglio 2003 14:34
I FILANTROPI RISPONDONO

D’accordo, facciamo due conti. Prendiamo in considerazione il più grande genocidio della storia, quello degli ebrei operato da Hitler. Si calcola che le vittime siano state 6.000.000, ora, se siamo in sei miliardi su questo pianeta fare calcoli della probabilità favorevoli diventa assai facile. Partiamo da una cifra bassissima, ossia ipotizziamo che le forze dell’ordine e le varie organizzazioni internazionali salvino su tutto il pianeta 1000 vite umane al giorno (ovviamente sono molte di più) visto che siamo sei miliardi su questo pianeta. 6.000.000 diviso 1000 fa 6000. Ossia ci vorrebbero 6000 giorni per recuperare il disavanzo negativo creato dallo sterminio e far si che “l’attivo superi il passivo”. 6000 giorni sono 16, 4 anni. Ovviamente in questo calcolo non si tiene conto delle altre guerre della storia, ma visto che siamo su questa terra da milioni di anni e che sono bastati 16,4 anni per compensare numericamente una cifra di 6.000.000 milioni abbiamo ragione di ritenere, se la legge dei grandi numeri non è una favola, che l’attivo superi ampiamente il passivo. Ovviamente una sola vita spezzata è la più grande tragedia pensabile, e quindi inquadrarla in una statistica parrebbe sacrilego, e lo è in effetti, ma buttarsi nella misantropia quando invece l’essere umano ha un potenziale positivo immenso forse lo è ancora di più. Se la matematica non è un’opinione, visti i millenni ignoti che abbiamo trascorso su questa Terra, parlare di bilancio negativo è fuori luogo. Considerate l’orrore di un omicidio, irreparabile e che nessun numero potrà mai descrivere, ma pensate alla meraviglia di una sola vita salvata, ricordate anche le opere di carità di Madre Teresa, di San Francesco, o di filosofi come Blaise Pascal che entrato in crisi spirituale per seguire le orme di Cristo vendette tutti i suoi averi tenendo solo per sé una Bibbia e un’opera di S.Agostino… e ricordate la meraviglia e tutto il bene che fa l’ONU, che fa Amnesty International, l’UNICEF, la Caritas, il telefono azzurro… ricordate di cosa è capace l’uomo e siate fieri di essere umani.

Benedizioni
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