Annus Horribilis: il 2010 in musica

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Dark+Schneider
00lunedì 17 gennaio 2011 01:29
E' un po' tardi ma chi se ne frega, non l'abbiamo fatto e può essere utile: ricapitoliamo il 2010 discografico.

L'anno per il Metal è stato pressochè disastroso, qualche uscita di reale valore ma in generele la situazione sembra arrancare drammaticamente. Il che da un certo punto è stato anche positivo, lasciandomi tanto tempo per approfondire altri generi. Speriamo si tratti solo di un anno di stanca.

01. SWANS - My Father Will Guide Me Up A Rope in the Sky

Magari non l'album che ho preferito, non quello che metto più spesso nel lettore - più per la non-leggerezza dell'ascolto che altro, anche se in effetti gira spesso nel lettore - ma senz'altro il primo album da parecchio tempo a questa parte che mi abbia effettivamente sconvolto. La band è leggendaria, ne ho sempre sentito parlare come di un'istituzione in campo noise senza mai provare a sentirli. Riunitisi per l'occasione dopo un lungo split, hanno tirato fuori un disco trascendentale, feroce e ostile senza cadere nell'oltranzismo, musica splendida con una corrente estremamente disturbante che ribollisce appena sotto la superficie. L'etichetta sul disco definisce il feeling come "pastorale", non avrei potuto trovare un aggettivo migliore: sembra di ascoltare la messa del giorno dell'apocalisse, o prima di un suicidio di massa. Mostruoso.

02. KILLING JOKE - Absolute Dissent

Anche questa una reunion, principalmente perchè è il primo disco in x anni con la formazione storica della band, incontratasi nuovamente in occasione del funerale di Paul Raven. Il disco sfornato è essenziale, una meraviglia, quello che succede se fai sfogare a quella che è sempre la stata la band new wave più incazzata tutta la rabbia presente in corpo. E' quindi il classico stile dei KJ anni '80, suonato però nel modo più ruvido possibile, permettendosi di appaiare a metà album il pezzo più ballabile e quello più orribilmente abrasivo della carriera della band.

03. FEAR FACTORY - Mechanize

Mi piace più di Demanufacture. I Fear Factory tornano a tempo pieno alle atmosfere meccaniche e decadenti di quel disco, spingono al massimo con le distorsioni, i triggers e i samples, prendono un pochino in prestito dai SYL e un pochino dai Meshuggah e riescono a suonare più divertenti e soddisfacenti di loro.

04. BRUCE SPRINGSTEEN - The Promise

Voto tanto per la musica quanto per il prodotto in totale. Il Boss ristampa il classicone Darkness at the Edge of Town, rispolvera tanti pezzi scritti nelle sessions di quel disco (e si tratta di musica di qualità assoluta, vero vintage Springsteen) da riempire altri due cd, butta dentro un film IMPAGABILE che racconta con immagini dell'epoca la lavorazione del disco, risuona tutto l'album in un teatro vuoto offrendo una performance da leggenda e riempie tre blu ray di materiale live d'annata. Un'uscita di valore incalcolabile.

05. ACCEPT - Blood of the Nations
06. BLIND GUARDIAN - At the Edge of Time

Due ritorni di lusso a livelli di forma che sembravano perduti da venticinque anni per i primi, una dozzina per i secondi. Blood of the Nations ha più mestiere che idee, ma più cuore che mestiere e si sente, un disco di purissimo Heavy Metal come ne escono oramai pochissimi.

07. THE NATIONAL - High Violet

La migliore rock band comparsa negli ultimi anni caccia fuori un disco criptico, impenetrabile, eccezionalmente elegante. Dal vivo sono roba da tramandare ai posteri.

08. TRENT REZNOR & ATTICUS ROSS - The Social Network OST

Colonna sonora del film di Fincher, incredibile nel contesto della pellicola, straordinaria come ascolto a sè stante. Ci sono artisti che fanno elettronica che rispetto molto, ma se c'è un disco che ha definitivamente chiuso la discussione sul suo potenziale di essere grande musica è questo.

09. HEATHEN - Evolution of Chaos
10. OVERKILL - Ironbound

Praticamente sullo stesso livello. Grandissimi ritorni, un attimo rovinati da produzioni noiose e iper-rumorose che rendono soprattutto Ironbound un ascolto estenuante, ma le canzoni hanno tutti i crismi per essere veri classici del genere.


Menzioni d'onore: Plastic Beach dei Gorillaz, Lisbon dei The Walkmen, la colonna sonora di The Ghost Writer di Alexandre Desplat, The World Is Yours dei Motorhead.

Migliori dischi vecchi riscoperti: Fear of a Blank Planet dei Porcupine Tree, Heroes di David Bowie, due capolavori immani.


Speranze per il futuro...in primis, il 2011 porta il nuovo dei Deceased! Il nuovo Slough Feg è fantastico, è lecito sperare in nuove uscite per i Napalm Death e i Cult of Luna. Al momento non ho altro.
Always Believe
00lunedì 17 gennaio 2011 13:22
Fondamentalmente sono d'accordo con te Elia, per il metal è stato un anno di merda, ma per quanto mi riguarda in relazione alle bands più famose o ai generi meno estremi.
Il 2010, per me, è stato un anno di "sperimentazione". Mi sono quasi totalmente dato al black d'atmosfera e a quello invece più barbaro e d'assalto, passando per qualche uscita maggiormente ortodossa.
Ho anche acquistato il poco thrash imprescindibile sulla piazza, dopo aver speso il 2009 a coltivare solo il suddetto genere.


Vediamo di ricapitolare:

1. Inquisition - Ominous Doctrines of the Perpetual Mystical Macrocosm
Disco straordinario per una band che non perde un colpo. Ho praticamente tutte le uscite discografiche e non c'è un disco in cui sostituirei qualcosa. L'ultima uscita è veramente fenomenale, un sunto della loro carriera ed addirittura alcuni nuovi spunti inaspettati, un riff cazzutissimo dopo l'altro. Insomma, solo per questo disco non posso considerare il 2010 un brutto anno.

2. Satanic Warmaster - Nachzehrer

Buon ritorno del blackster finlandese, che dopo un ottima uscita targata 2005, incide un disco di prim'ordine pieno di ottimi spunti.
E' il tipico disco con un paio di pezzi esageratamente belli ed un contorno di mestiere, ma quando si ha a che fare con un musicista del genere, anche i pezzi in relatà meno ispirati risultano molto piacevoli.


3. Drudkh - Handful of Stars


Se il 2010 è stato un buon anno lo devo anche alla scoperta dei Drudkh, band a mio parere fantastica. Il nuovo disco vira decisamente dal materiale passato in favore di un approccio più pulito e "post punk". I primi dischi sono fantastici, carichi di un'atmosfera sublime, ma anche il nuovo lavoro è pienamente godibile.

4. Diocletian - War of All Against All e Black Witchery - Inferno of Sacred Destruction

Li metto a parimerito perchè spaccano in maniera paurosa nonostante siano dischi diversi. Sono entrambi da inserire nel filone "war metal". Il primo è apocalittico, una sparata devastante che si concede anche pesantissimi mid tempos spaccaossa; il secondo invece non si ferma mai, una bomba implacabile che rade al suolo qualunque cosa. Entrambi dischi molto buoni.

5. Violator - Annihilation Process

Chiamatelo EP, chiamatelo full lenght, fattostà che il ritorno di questi giovani thrasher brasiliani spacca il culo in maniera indiscriminata; chiaramente meno del predecessore, ma comunque abbastanza da far scappare nel panico il resto delle thrash bands della nuova ondata. Un sacco di riffs scapocciabili, ritmi serrati, cazzutaggine da vendere. Onestamente me ne fotto se sono derivativi, per me il thrash deve spaccare ed attualmente loro picchiano più di qualunque band. Reunion storiche comprese.

6. Celestia - Archaenae Perfectii (L'arche arcane des parfaits)

Questo disco è stato una bella sorpresa.
Si tratta di una band black francese attiva da una decina d'anni, con il passare del tempo sono maturati ed hanno raffinato il proprio suono fino ad arrivare all'uscita del 2010.
Molto bella, per quanto mi riguarda, black melodico ma decadente, bella voce, grandi riffs ed ottimi spunti.


7. Overkill - Ironbound

Inutli girarci intorno, il nuovo degli Overkill spacca il culo.
I pezzi sono generalmente belli e sparati, il riffing è coinvolgente, pare di sentire una band rinata.
Secondo me è un pochino prolisso come album, infatti mi è capitato di deconcentrarmi dopo la metà. Ad ogni modo non posso lamentarmi, fossero tutti così i nuovi dischi delle bands storiche, ci sarebbero da firmare dei contratti con il sangue.

8. Mortualia - Blood of the Hermit


Sì, il nome della band fa abbastanza ridere, però è un progetto piuttosto valido.
Si tratta di un side-project di Shatraug, più famoso per gli Horna ed i Sargeist.
In questa one man band, il finlandese, riversa in musica misantropia e disperazione, melodie ossessive che caratterizzano brani lunghi ma allo stesso tempo accattivanti. E' il tipico disco che matura dopo diversi ascolti, ma poi regala grandi soddisfazioni.

9. Arkayic Revolt - Death’s River

La nostrana Punishment 18 mette sotto contratto questi thrasher canadesi per la pubblicazione del primo full lenght.
Ottima scelta, il disco spacca che è un piacere. Non è niente di trascendentale ma ha diversi riff veramente massicci e da headbanging obbligatorio, ogni song ha almeno uno spunto valido che mantiene alta l'attenzione per tutta la durata del disco. Promossi.


10. Anal Blasphemy - Profane Fornication Ejaculation ( [SM=x772963] )


Il disco precedente è stato una figata cosmica, marcio, putrido, tra le cose più deviate e blasfeme che abbia mai sentito.
L'uscita sophomore, invece, regala qualche momento piacevole ai fan di HellHammer ed affini, qualche ignorantissima trovata che fa sempre sorridere, ma in concreto perde in maniera pietosa rispetto a "Bestial Black Metal Filth". Disco comunque divertente.


Per quanto riguarda uscite più "illustri", ho dato qualche ascolto tra myspace e youtube. Ad esempio il nuovo Sodom, che mi ha lasciato piuttosto indifferente.
Non posso dimenticare che il 2010 e è stato l'anno in cui ho conosciuto una realtà musicale che mi ha completamente sconvolto, ovvero ColdWorld, one man band tedesca che ha inciso un disco talmente bello da portarmi alle lacrime.

Aspettative per il 2011 ne ho, sempre rimanendo però in ambito black e qualcosina di thrash, staremo a vedere!


ajejebrazorff
00lunedì 17 gennaio 2011 13:34
Annus horribilis soprattutto per la scomparsa del cantante metal per eccellenza...

Ringrazio Elia per aver aperto il topic, sarà un pungolo per costringermi ad ascoltare dischi che sono ancora sulla scrivania, alcuni ancora col cellophane...

Il disco degli Accept è molto positivo e molto ben prodotto, tanto da riuscire a non far sembrare Tornillo Trinchetto, il padre di Braccio Di Ferro sempre avvinazzato, con Udo sarebbe stato il disco dell'anno per distacco...

Quello dei Blind Guardian mi è piaciuto abbastanza, ma i miei BG non sono questi...

Sui Fear Factory, Demanufacture è inarrivabile, nel 1993 poi, anno in cui c'era solo il grunge, l'ultimo mi è piaciuto abbastanza, ma il paragone mi sembra improponibile...

Note positive dai Rage, dai Gamma Ray, dagli Angra, dagli Helloween, dai Vanden Plas, da Jon Oliva, dai Virgin Steele, dai Forbidden, dai Dark Tranquillity, i loro lavori non aggiungono nulla di nuovo alla loro discografia, ma per me che ho 37 anni e che sono molto refrattario a battere piste nuove sono sempre una sicurezza...
Ho trovato alla lunga leggermente sotto tono l'album dei Nevermore, così come quello dei Tryptikon di Tom Warrior...
Sufficiente quello degli Iron Maiden, non mi è dispiaciuto il solo album di LaBrie (a parte quei pezzi simil Soilwork) in attesa di capire che faranno DT...

Devo ancora ascoltare bene Motorhead, Slough Feg, Atlantean Kodex e Grand Magus (che dovrebbero essere le uscite dell'anno in campo epic), così come devo ascoltare bene l'ultimo Ayreon...

Dimenticavo, ho apprezzato molto Ecailles de Lune di Alcest, incatalogabile come genere...

Per il 2011 i Coroner si riuniscono, magari fanno il disco nuovo, mi basta solo questo perchè sia un grande anno...
[SM=x772952] [SM=x772952] [SM=x772952]
Jeff Hanneman
00lunedì 17 gennaio 2011 21:34
Se n'è andato anche Pete Steele l'anno scorso, giusto per avvalorare la tesi che è stato un anno demmerda

Ho preso solo 3 album usciti l'anno scorso, quelli di Overkill, Mekong Delta e Atheist; tre album sostanzialmente molto buoni, il primo che ha dato un segno di salute della band, gli altri due che hanno fatto vedere come la classe non abbia età, anche dopo parecchi anni di pausa forzata. Per il resto ho preferito andare alla ricerca di album del passato (siano lodate le ristampe)

Prenderò (forse) quando saranno in mid-price gli album di Iron Maiden, Nevermore, Forbidden e Death Angel, tutta roba che ad un primo ascolto superficiale non mi aveva entusiasmato granchè. Comunque, gira e rigira, sono sempre i grandi vecchi a tirare la carretta, e lo fanno ancora bene evidentemente. Ho sentito recentemente i Ghost, non fanno niente di nuovo ma lo fanno maledettamente bene

Per il 2011 vorrei solo sentire se i Morbid Angel sanno ancora fare musica come si deve (ma dubito parecchio, purtroppo). E spero soprattutto di andare a vedere qualche bel concerto, cosa che nel 2010 non m'è stata possibile. Il sogno nel cassetto ovviamente è vedere i Coroner

Altra chimera per il 2011: un altro raduno del MOR [SM=x772940]
Dark+Schneider
00martedì 18 gennaio 2011 19:03
Re:
ajejebrazorff, 17/01/2011 13.34:


Sui Fear Factory, Demanufacture è inarrivabile, nel 1993 poi, anno in cui c'era solo il grunge, l'ultimo mi è piaciuto abbastanza, ma il paragone mi sembra improponibile...



Lo so, eppure...Diciamo che io apprezzo maggiormente i FF dai suoni più meccanici, più angolari. Ho ascoltato Zero Signal per anni prima di comprare e sentire il resto di Demanufacture, per cui adoro quel tipo di sonorità - più Pisschrist o New Breed che Self Bias Resistor.

Mechanize, per la maggior parte, viaggia su quegli esatti binari, è un disco intero fatto di variazioni su quella manciata di pezzi che venero di Demanufacture. E' probabilmente banale o monotono per tanta gente, ma è esattamente quello che ho bisogno di sentire dalla band.

Mettiamola così, il picco più alto di Mechanize non vale il picco più alto di Demanufacture, ma la media è a mio avviso superiore.
ajejebrazorff
00martedì 18 gennaio 2011 20:04
Demanufacture è stato il picco compositivo di una band che dopo quell'album non ne ha più azzeccata una, Mechanize è un ottimo album, c'è dentro Gene Hoglan e questo non può che portare elementi positivi, però ci vedo la volontà di andare a riprendere da dove avevano interrotto con Demanufacture, non so quanto spontaneamente...

Tra gli album che devo ancora ascoltare avevo dimenticato quello degli Orphaned Land, che dopo 6 anni hanno fatto uscire il successore di Mabool...
TheChockeslam
00mercoledì 19 gennaio 2011 13:40
Personalmente:

Iron Maiden - The Final Frontier: bistrattato dai più, a me è piaciuto. Non si parla di capolavoro, certo, ma la mia band preferita di sempre mi ha comunque regalato un disco più che dignitoso, che non si sputtana e che comunque a mio avviso contiene almeno 4 pezzi sopra la media, senza contare una delle più belle song dei Maiden degli ultimi 20 anni (IMHO).

Immolation - Majesty and Decay: vai vai, aspettate tutti il disco nuovo di latexvincent, io intanto mi sono sfiancato di seghe con questo disco. Ennesima perla del gruppo probabilmente più sottovalutato di sempre.

Autopsy - The Tomb WIthin: la dimostrazione che la DeLorean esiste. Reifert, Coralles Cutler se la son fatta prestare da Chris Lloyd e sono tornati nel '92, durante le sessioni di Mental Funeral, hanno registrato questo EP e ce l'hanno riportato nel 2010. Una goduria per tutti i fan che li aspettavano da anni con la bava alla bocca.

Interment - Into The Crypts Of Blasphemy: lo Swedeath del 2010. Gli Interment dopo secoli danno alla vita il loro primo full, e ci riescono a perfezione. Disco da paura dall'inizio alla fine.

Grave Ritual - Euphoric Hymns from the Altar of Death: disco superlativo. Death Metal all'ennesima potenza, tra primi Grave, Funebrarum, Incantation.

Black Witchery - Inferno of Sacred Destruction: niente da fare, si confermano la miglior band black metal in circolazione (per i gusti personali ovviamente, io il black 'sono poeta vichingo dal sangue nordico ma vivo a positano' non lo tengo nemmeno in considerazione)

Etrusgrave - Tophet: ulteriore passo in avanti rispetto al precedente. Grandissime composizioni, complesse ma che comunque entrano bene in testa. Da segnalare la riproposizione di quella perla di Colossus of Argil dall'omonimo debutto dei Dark Quarterer.

Axevyper - Revenge of the Axe: ottimo disco per questi toscani (tra cui Ex Assedium), heavy metal che spazia da varie influenze con alcuni tributi palesi a grandi band (Manilla Road e Running Wild). Il disco è veramente valido anche perchè non ci sono riempitivi, ogni canzone ha il suo posto nel disco!


Sicuramente ho lasciato qualcosa semmai aggiungo dopo
Dark+Schneider
00mercoledì 19 gennaio 2011 16:53
Re:
TheChockeslam, 19/01/2011 13.40:

'sono poeta vichingo dal sangue nordico ma vivo a positano'



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Majesty and Decay degli Immolation me lo sono dimenticato, grande album anche se personalmente trovo abbia qualcosa in meno rispetto a quello che è tutt'ora il loro album che preferisco, ovvero Harnessing Ruin.

ajejebrazorff, 18/01/2011 20.04:

Demanufacture è stato il picco compositivo di una band che dopo quell'album non ne ha più azzeccata una, Mechanize è un ottimo album, c'è dentro Gene Hoglan e questo non può che portare elementi positivi, però ci vedo la volontà di andare a riprendere da dove avevano interrotto con Demanufacture, non so quanto spontaneamente...



Ah ma su questo sono d'accordo - non punterei mezzo euro sulla spontainetà di questo album. E' senz'altro un forzato ritorno a sonorità che dubito interessino molto alla band, un prodotto impacchettato per i fans di vecchia data, resta il fatto che mi esalta da morire. Diciamo che, principalmente, i pianeti si sono finalmente allineati per permettere ai FF di sfornare più di tre/quattro canzoni decenti (escludendo Transgression, che di decente non aveva manco la plastica della custodia.




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