Annega un topo per la depressione:dire no all'uso di animali nella sperimentazione

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rossijack
00sabato 26 ottobre 2013 19:07
Vi segnalo questo articolo che motiva l'adesione contro la sperimentazione con relativa firma,per evitare la sofferenza inutile di poveri animali usati per esperimenti inutili! [SM=g27813] [SM=g2927028]





Malinconico? Depresso? Annega un topo, che ti passa



di Vanna Brocca | 26 ottobre 201dal fattoquotidiano
Commenti (340)














Ogni giorno, in spietata concorrenza tra loro, medici ospedalieri e docenti universitari di tutta Europa sperimentano sui topi, sui ratti e sui cani decine di molecole nuove di zecca per debellare depressione, malinconia, disturbi bipolari e altre malattie o alterazioni psichiche degli esseri umani. A questo scopo il metodo più apprezzato e meno costoso (perciò molto diffuso) è il test del “nuoto forzato” o della “disperazione comportamentale”. Si fa così:

“Nel nuoto forzato un ratto o un topo viene messo in un contenitore d’acqua fredda e costretto a nuotare fino allo sfinimento per poi essere tirato brevemente fuori dall’acqua. Dopo di che si ripete la procedura fino a quando l’animale ha raggiunto lo stato di impotenza e cessa di nuotare. Viene quindi misurato il tempo che impiega fino allo stato di disperazione, che coincide con la cessazione del nuoto. Queste prove vengono eseguite una volta con e una volta senza la somministrazione di un farmaco che dà potenzialmente delle speranze. Se con il farmaco il tempo impiegato fino alla cessazione del nuoto aumenta, i ricercatori lo ritengono efficace per sensazioni quali la disperazione, spesso presente, tra le altre cose, nelle depressioni”. Ci fanno una pubblicazione e la ricerca prosegue (fonte: Andre Menache: Guarire dalla depressione grazie a topi e scimmie? Albatros, Comunità d’azione Antivivisezionisti svizzeri).

Altri esperimenti, sempre per guarire gli esseri umani dalla depressione, si svolgono sui cani. In questo campo hanno fatto scuola tre psicologi di Harvard - R. Solomon, L.Kamin e L. Wayne – diventati famosi per aver inventato uno strumento di tortura chiamato shuttlebox. Ecco come ne parla un loro collega docente di filosofia di nome Mark Rowlands nella sua autobiografia (Il lupo e il filosofo, Mondadori): “Consiste in una gabbia divisa in due scomparti da una barriera. Il pavimento di entrambi gli scomparti è costituito da una griglia elettrificata. Solomon e i suoi collaboratori mettevano un cane in uno dei due scomparti e poi gli applicavano una forte scossa elettrica alle zampe. Istintivamente, il cane saltava da uno scomparto all’altro. La procedura veniva ripetuta parecchie centinaia di volte nel corso di un esperimento tipico. Di volta in volta, però, il salto diventava più difficile, perché gli sperimentatori alzavano gradualmente la barriera. Alla fine il cane non riusciva più a saltare e si lasciava cadere sulla griglia elettrificata: un rottame ansimante, ululante e in preda agli spasmi. In una variante gli sperimentatori facevano passare la corrente nel pavimento di entrambi gli scomparti. Ovunque fosse saltato, il cane avrebbe comunque subito una scossa. Ciononostante, dato che il dolore provocato dalla scossa era intenso, il cane cercava di scappare, per quanto il tentativo fosse vano. E così saltava da una griglia elettrificata all’altra. I ricercatori, nella documentazione dell’esperimento, riferiscono che il cane emetteva ‘un acuto grido anticipatorio che si trasformava in un guaito quando atterrava sulla griglia elettrificata‘. Il risultato finale era lo stesso. Esausto, il cane giaceva sul pavimento urinando, defecando, guaendo, tremando. Dopo alcuni giorni – da dieci a dodici – di esperimenti di questo genere, l’animale smetteva di resistere alla scossa elettrica”.

Aggiunge Rowlands: ”Se fossero stati scoperti a fare cose simili nell’intimità delle loro case, Solomon, Kamin e Wayne sarebbero stati incriminati, multati e probabilmente avrebbero avuto la proibizione di tenere animali da compagnia per un periodo dai cinque ai dieci anni. Ma siccome, invece, svolgevano quel lavoro in un laboratorio di Harvard, furono ricompensati con gli equivoci simboli del successo accademico: stile di vita piacevole, generoso stipendio, adorazione degli studenti e gelosia dei colleghi. Torturare cani fu ciò che fece fare carriera a tutti loro e generò un’intera dinastia di imitatori, a cominciare dal notissimo Martin Seligman”.

Vale anche per gli equivoci simboli del successo accademico dei giorni nostri. Seligman ha toccato i vertici del successo negli anni Settanta. Ma se pensate che studi come questi rappresentino l’eccezione nel panorama della ricerca biomedica, se confidate nel fatto che negli ultimi quarant’anni le cose siano anche solo vagamente migliorate, ricredetevi in fretta. Basta leggere gli ultimi due rapporti pubblicati dall’associazione britannica Animal Aid. Il primo - Vittime della solidarietà - fa il punto sui test animali per il cancro, le malattie cardiache, l’Alzheimer e il Parkinson finanziate dalle maggiori charities inglesi (sono le stranote associazioni che fanno appello al buon cuore del pubblico con giornate della bontà, vendita di fiori e piantine verdi, maratone televisive, ecc). Il secondo - Science Corrupted: the nightmare world of GM mice - passa in rassegna i più ingegnosi esperimenti con gli animali geneticamente modificati che vanno oggi di gran moda nei laboratori di tutta europa. Io non ho aggettivi per definire ciò che documentano le pagine di questi due rapporti, provateci voi.

Sia i test del nuoto forzato o disperazione comportamentale, sia le tecniche che inducono impotenza psicofisica o helplessness acquisita sono ordinatamente elencati insieme con altri orrendi esperimenti nell’allegato VIII della Direttiva 2010/63/Eu appena entrata in vigore in tutta Europa. Paul McCartney, l’ex Beatles baronetto, ora testimonial dell’associazione americana Peta, invoca i governi di tutto il mondo a entrare finalmente nel 21esimo secolo dichiarando inattendibile e crudele la sperimentazione animale. Lo chiedono, con l’Iniziativa popolare europea Stop Vivisection, anche medici, scienziati, ricercatori, animalisti, semplici amanti degli animali. Oltre 1 milione di persone hanno già sottoscritto l’Iniziativa (si avete letto bene: oltre 1 milione di persone!). Un brevissimo video clip può motivare anche voi. Ve lo consiglio perché è graziosissimo e vi rimetterà di buon umore. Provateci, poi mi dite.




youtu.be/qtgjqIhQqNg


AntonellaP85
00domenica 27 ottobre 2013 19:21
Bastardi. Sono da sempre impegnata contro la vivisezione, una delle pratiche più vergognose compiute dall'uomo nella storia, con scuse che non reggono, a maggior ragione al giorno d'oggi, in cui esistono metodi alternativi e molto più efficaci. La vivisezione è un grande business, portato avanti non per scopi nobili, come vogliono far credere i 'ricercatori' (non li voglio nemmeno definire così, ma assassini), ma per lucrare a più non posso, tra case farmaceutiche e allevamenti di animali da fornire come cavie. Attualmente è in corso la raccolta firme per la legge europea contro la vivisezione, a cui vi suggerisco di aderire, siamo già oltre il milione di firme raccolte ma più siamo e meglio è: www.stopvivisection.eu/it/content/cosa-%C3%A8-stop-viv...
rosi@
00lunedì 4 novembre 2013 23:16
Che gente squallida!
rosi@
00martedì 5 novembre 2013 23:17
Per fortuna che c'è anche chi si occupa del recupero degli animali da laboratorio.

milano.repubblica.it/cronaca/2013/11/05/foto/conigli_e_cavie_da_laboratorio_il_calendario_per_recuperarli-70271786/1/?ref=HR...
rossijack
00mercoledì 6 novembre 2013 09:12
Re:
rosi@, 05/11/2013 23:17:

Per fortuna che c'è anche chi si occupa del recupero degli animali da laboratorio.

milano.repubblica.it/cronaca/2013/11/05/foto/conigli_e_cavie_da_laboratorio_il_calendario_per_recuperarli-70271786/1/?ref=HR...







Come mai a me non escono le foto? [SM=g27833]


Grazie,comunque!
rosi@
00mercoledì 6 novembre 2013 13:12
Re: Re:
rossijack, 06/11/2013 09:12:


Come mai a me non escono le foto? [SM=g27833]
Grazie,comunque!


Dal link che ho postato io le vedo. Provo a riproportelo:

milano.repubblica.it/cronaca/2013/11/05/foto/conigli_e_cavie_da_laboratorio_il_calendario_per_recuperarli-70271786/1/?ref=HR...


rossijack
00mercoledì 6 novembre 2013 21:03
Re: Re: Re:
rosi@, 06/11/2013 13:12:








Grazie,ho visto con gioia quei musetti! [SM=g27822]
Una volta in tv ho visto un coniglio che aveva due pinze che gli tenevano aperti gli occhi,dentro gli istillavano del mascara,per testarne la possibilta' infiammatoria,il coniglio non poteva chiudere le palpebre...le donne conoscono bene il bruciore che provoca una goccia di mascara,e' terribile,non c'e' bisogno di farlo provare al povero coniglio...che delinquenti,sono esperimenti gratuiti ed inutili! [SM=g27813] [SM=g2927034]


Neverland1973
00mercoledì 6 novembre 2013 23:16
Rabbrividisco dall'indignazione e dal disgusto verso coloro che continuano a usare queste barbarie del medio evo, ogni volta che leggo notizie del genere!
Al posto degli animali metterei come cavie proprio loro che "sperimentano"....e penso sempre quando in quel lager di Green Hill a Brescia, mi pare, furono liberati quei bellissimi cuccioli di beagle!
Dovremmo fare così ancora e ancora....devono chiudere tutti... [SM=g27826]
ikaika
00venerdì 8 novembre 2013 20:50
A leggere queste cose mi salgono veramente le lacrime...non si può arrivare a queste cose!!! Metterei quelli che vogliono fare gli esperimenti in una vasca di acqua e che capissero quello che gli animali provano!!
Sono allibita, senza parole..davanti a tanto schifo che si può dire...
sono solo dei b......i!!!!!
Daniela(75)
00lunedì 11 novembre 2013 18:10
Non c'è nessun nesso tra questi esperimenti e la depressione negli esseri umani. Si tratta di pura crudeltà e chi fa di questi mostri dei luminari è un pazzo come loro, quelli che applaudono sono dei nazisti nell'anima. Anche se un nesso ci fosse non andrebbero eseguiti comunque, la sofferenza non è mai una via. Secondo me, la depressione non può essere curata efficacemente. Solo la persona che si è posta in un determinato atteggiamento mentale può uscirne con la forza di volontà, così è per l'anoressia che è sempre una forma di depressione. Se il malato non mostra segni di voler reagire il medico è impotente. Se il malato non si fa la domanda fondamentale "Ma che c.... sto facendo?!" nessuno può farci niente. Che si muore lo sappiamo tutti, tenerlo costantemente presente non rende migliore degli altri chi lo fa. Si dovrebbe tenere presente per essere migliori nei confronti di chi ci vuole bene, non per scivolare giorno dopo giorno in un atteggiamento di nichilismo e per buttare giù 10 - 15 pillole al dì. In diversi casi la depressione è un alibi per deresponsabilizzarsi totalmente, per fuggire dal sistema che va a ritmi difficili da seguire. Questa è la vita d'altronde... "E' la vita ed è ora che cresci! Devi prenderla così".
rossijack
00lunedì 11 novembre 2013 21:16
Re:
Daniela(75), 11/11/2013 18:10:

Non c'è nessun nesso tra questi esperimenti e la depressione negli esseri umani. Si tratta di pura crudeltà e chi fa di questi mostri dei luminari è un pazzo come loro, quelli che applaudono sono dei nazisti nell'anima. Anche se un nesso ci fosse non andrebbero eseguiti comunque, la sofferenza non è mai una via. Secondo me, la depressione non può essere curata efficacemente. Solo la persona che si è posta in un determinato atteggiamento mentale può uscirne con la forza di volontà, così è per l'anoressia che è sempre una forma di depressione. Se il malato non mostra segni di voler reagire il medico è impotente. Se il malato non si fa la domanda fondamentale "Ma che c.... sto facendo?!" nessuno può farci niente. Che si muore lo sappiamo tutti, tenerlo costantemente presente non rende migliore degli altri chi lo fa. Si dovrebbe tenere presente per essere migliori nei confronti di chi ci vuole bene, non per scivolare giorno dopo giorno in un atteggiamento di nichilismo e per buttare giù 10 - 15 pillole al dì. In diversi casi la depressione è un alibi per deresponsabilizzarsi totalmente, per fuggire dal sistema che va a ritmi difficili da seguire. Questa è la vita d'altronde... "E' la vita ed è ora che cresci! Devi prenderla così".









Quotone!!!! [SM=g27811] [SM=x3072554]
Daniela(75)
00martedì 12 novembre 2013 03:21
[SM=g27817] [SM=x3072554]

Lo dico perché ci sono passata a mio modo e mi sono risolta da me. Lo psicologo l'ho visto 2 volte e mi sono bastate, soprattutto dopo aver assunto una pillola, la prima e l'ultima della mia vita, che secondo lui avrebbe dovuto farmi bene: "giusto una pillolina al giorno". Ero come in una campana di vetro, nulla mi toccava nel bene e nel male. Quello è non vivere. Il dolore va vissuto e affrontato, non si può aggirarlo. Che si tratti di problemi esistenziali, delusioni d'amore, lutti, non esistono corsie preferenziali sicure, quella roba fa male. Un percorso di analisi che non preveda farmaci è ok, ma mai entrare nel circolo vizioso delle pasticche che tra l'altro sono il risultato degli esperimenti mostruosi oggetto di questo topic. Grazie per averlo aperto, rossijack.

migi.mj
00martedì 12 novembre 2013 09:43
Rischio di andare OT, e mi scuso, [SM=g27817] ma ci tengo a scrivere ste poche righe.

Secondo me, bisogna fare una distinzione tra la depressione vera e propria - che è considerata una malattia a tutti gli effetti-
da tutti quegli "umori depressivi" circoscritti a particolari situazioni, come puo' essere per esempio l'elaborazione di un lutto.

E ancora, da considerare poi, la fase depressiva che si esprime nel disturbo bipolare, o all'interno di una vera e propria psicosi.

Alcune "pillole" hanno ragione d'essere, secondo me, in alcuni casi,
ma non di certo slegate da un percorso psicoterapeutico.
E con un professionista che non liquida il problema
con la semplice prescrizione di un qualunque "antidepressivo".

imho.
pace e bene
Keep the faith
00martedì 12 novembre 2013 11:45
Premesso che non ho letto l'articolo e neppure mi interessa farlo....
ma c'è una considerazione di carattere generale che mi urge fare...

sentivo poco tempo fa una interessantissima discussione intorno alla sperimentazione sugli animali...e...ascoltavo le contrapposte teorie...

orbene, per alcuni specifici settori, purtroppo, la sperimentazione sugli animali è ancora oggi necessaria, in quanto non sarebbe possibile una sperimentazione sugli uomini...posto che...nessuno al mondo può sperimentare sugli animali farmaci salvavita per il puro gusto sadico di far soffrire le bestiole...mi pare del tutto evidente che...salvare una dieci cento o un milione di vite umane...rappresenti una giustificazione piu che valida, per l'esistenza della sperimentazione su cavie da laboratorio....

invero, qualora la scienza riuscisse ad evitare tale sperimentazione, sarebbe logico stopparla immediatamente, ma...allo stato attuale, pare che questo sia impossibile....ergo...mi pare giusto, sacrosanto e perfino etico, che alcuni animali vengano sacrificati per salvare milioni di persone affette da malattie parzialmente o del tutto incurabili....

a meno che non si voglia accedere alla becera e grottesca teoria in base alla quale gli animali sono meglio di alcuni uomini...
visto che ultimamente mi pare che il moralismo imperi in maniera incontrollata ed incontrollabile...mi aspetterei anche questo a sostegno di quella teoria...
AntonellaP85
00martedì 12 novembre 2013 12:38
Re:
Keep the faith, 12/11/2013 11:45:

Premesso che non ho letto l'articolo e neppure mi interessa farlo....
ma c'è una considerazione di carattere generale che mi urge fare...

sentivo poco tempo fa una interessantissima discussione intorno alla sperimentazione sugli animali...e...ascoltavo le contrapposte teorie...

orbene, per alcuni specifici settori, purtroppo, la sperimentazione sugli animali è ancora oggi necessaria, in quanto non sarebbe possibile una sperimentazione sugli uomini...posto che...nessuno al mondo può sperimentare sugli animali farmaci salvavita per il puro gusto sadico di far soffrire le bestiole...mi pare del tutto evidente che...salvare una dieci cento o un milione di vite umane...rappresenti una giustificazione piu che valida, per l'esistenza della sperimentazione su cavie da laboratorio....

invero, qualora la scienza riuscisse ad evitare tale sperimentazione, sarebbe logico stopparla immediatamente, ma...allo stato attuale, pare che questo sia impossibile....ergo...mi pare giusto, sacrosanto e perfino etico, che alcuni animali vengano sacrificati per salvare milioni di persone affette da malattie parzialmente o del tutto incurabili....

a meno che non si voglia accedere alla becera e grottesca teoria in base alla quale gli animali sono meglio di alcuni uomini...
visto che ultimamente mi pare che il moralismo imperi in maniera incontrollata ed incontrollabile...mi aspetterei anche questo a sostegno di quella teoria...



Purtroppo la tua risposta denota parecchia disinformazione (e anche poca voglia di capire, visto che dici che nemmeno ti interessa leggere l'articolo, e allora di che parliamo?) sull'argomento ma non mi meraviglio, visto che la propaganda dei pro test è fortissima, sedimentata in decenni di lavaggio del cervello e finanziariamente sostenuta da più parti per motivi che nulla hanno a che fare con l'etica e la salute. Vai a vedere quali sono le percentuali di ricerche fondate sulla vivisezione che danno risultati...quasi nessuna, proprio perché gli animali hanno il loro organismo che è diverso dal nostro e ciò che a loro fa bene a noi fa male e viceversa (tipo per loro il fumo non è nocivo e per noi sì, per loro il limone è letale e per noi è salutare e tantissime altre cose del genere), infatti è necessario ripetere sempre le sperimentazioni su uomini volontari per poter validare le ricerche. La sperimentazione andrebbe SOLO fatta sull'uomo VOLONTARIO, non sterminando milioni di esseri viventi diversi da noi che non possono opporsi e di cui a nessuno frega nulla perché tanto 'sono solo animali' e si riproducono a milioni a un costo irrisorio. Non sono vite? Certo che lo sono.
E per me, sì, l'uomo non è superiore ad alcun altro essere, tanto da poterne disporre la vita e la morte, specie in questo modo. E non è né moralismo né altro. Tipico tacciare di 'moralismo' (che non si capisce bene cosa sia, poi) chi va contro un sistema incancrenito di morte. Il vero sostegno alla vita, specie nel 2013, è appunto l'opporsi alla morte. Non sta scritto da nessuna parte che l'uomo debba assassinare altri esseri viventi, che non possono né scegliere né opporsi, per prosperare (anche perché i risultati della prosperità umana si vedono quotidianamente e ciò basterebbe per relegarci a specie inferiori). Il vero sostegno alla vita sarebbe appunto quello di usare NEL 2013 i metodi alternativi che esistono, ma che costano e rompono i coglioni a un indotto economico che prospera sulla morte da decenni. Non vedo l'ora che arrivi qualche entità che possa sopraffare l'essere umano e il suo delirio di onnipotenza di poter disporre della vita di chiunque in modo egoistico. Sarebbe divertente vedere i vivisettori dall'altra parte della barricata.
INFORMATEVI e non credete alle balle che vi raccontano per giustificare un ridicolo sistema di morte e sfruttamento che serve per far arricchire pochi. Le prove esistono, basta voler capire, senza tacciare di 'moralismo' chi offre un'altra visione. Io ho visto con i miei occhi cosa c'è dentro un laboratorio, vi garantisco che ti passa pure la voglia di prendere una tachipirina. La salute è solo un BUSINESS per questa gente, che non vuole perdere i propri perversi privilegi in termini di carriere (quando si fanno le pubblicazioni mica si guarda all'efficacia, si guarda al numero, le aziende che forniscono le cavie mica possono fallire ecc ecc ecc...).
E qui chiudo perché già mi sono seccata, i discorsi antropocentrici falliscono davanti all'evidenza della storia, caro mio, altro che becero e grottesco.
AntonellaP85
00martedì 12 novembre 2013 12:45
Giusto un'ultima cosa, proprio per prevenire la classica obiezione fessa e ridicola che tanti fanno, cioè 'se tuo figlio/un tuo parente fosse malato ecc.'. Vivo già questa situazione e non è la sperimentazione su topi e conigli che può salvarli, visto che i loro organismi e geni sono completamente diversi dai nostri e solo il test umano volontario può validare qualsiasi cura (sarebbe bello se la Chiesa non rompesse le scatole con le staminali ad esempio). Quindi risparmiatevi questa obiezione, nessun farmaco che usate è stato testato senza cavie umane e anzi molti farmaci sono ugualmente tossici a lungo termine.
Bye bye.
Keep the faith
00martedì 12 novembre 2013 16:35
Re: Re:
AntonellaP85, 12/11/2013 12:38:



Purtroppo la tua risposta denota parecchia disinformazione (e anche poca voglia di capire, visto che dici che nemmeno ti interessa leggere l'articolo, e allora di che parliamo?) sull'argomento ma non mi meraviglio, visto che la propaganda dei pro test è fortissima, sedimentata in decenni di lavaggio del cervello e finanziariamente sostenuta da più parti per motivi che nulla hanno a che fare con l'etica e la salute. Vai a vedere quali sono le percentuali di ricerche fondate sulla vivisezione che danno risultati...quasi nessuna, proprio perché gli animali hanno il loro organismo che è diverso dal nostro e ciò che a loro fa bene a noi fa male e viceversa (tipo per loro il fumo non è nocivo e per noi sì, per loro il limone è letale e per noi è salutare e tantissime altre cose del genere), infatti è necessario ripetere sempre le sperimentazioni su uomini volontari per poter validare le ricerche. La sperimentazione andrebbe SOLO fatta sull'uomo VOLONTARIO, non sterminando milioni di esseri viventi diversi da noi che non possono opporsi e di cui a nessuno frega nulla perché tanto 'sono solo animali' e si riproducono a milioni a un costo irrisorio. Non sono vite? Certo che lo sono.
E per me, sì, l'uomo non è superiore ad alcun altro essere, tanto da poterne disporre la vita e la morte, specie in questo modo. E non è né moralismo né altro. Tipico tacciare di 'moralismo' (che non si capisce bene cosa sia, poi) chi va contro un sistema incancrenito di morte. Il vero sostegno alla vita, specie nel 2013, è appunto l'opporsi alla morte. Non sta scritto da nessuna parte che l'uomo debba assassinare altri esseri viventi, che non possono né scegliere né opporsi, per prosperare (anche perché i risultati della prosperità umana si vedono quotidianamente e ciò basterebbe per relegarci a specie inferiori). Il vero sostegno alla vita sarebbe appunto quello di usare NEL 2013 i metodi alternativi che esistono, ma che costano e rompono i coglioni a un indotto economico che prospera sulla morte da decenni. Non vedo l'ora che arrivi qualche entità che possa sopraffare l'essere umano e il suo delirio di onnipotenza di poter disporre della vita di chiunque in modo egoistico. Sarebbe divertente vedere i vivisettori dall'altra parte della barricata.
INFORMATEVI e non credete alle balle che vi raccontano per giustificare un ridicolo sistema di morte e sfruttamento che serve per far arricchire pochi. Le prove esistono, basta voler capire, senza tacciare di 'moralismo' chi offre un'altra visione. Io ho visto con i miei occhi cosa c'è dentro un laboratorio, vi garantisco che ti passa pure la voglia di prendere una tachipirina. La salute è solo un BUSINESS per questa gente, che non vuole perdere i propri perversi privilegi in termini di carriere (quando si fanno le pubblicazioni mica si guarda all'efficacia, si guarda al numero, le aziende che forniscono le cavie mica possono fallire ecc ecc ecc...).
E qui chiudo perché già mi sono seccata, i discorsi antropocentrici falliscono davanti all'evidenza della storia, caro mio, altro che becero e grottesco.





Bisogna necessariamente affrontare una questione preliminare:

per quello che mi riguarda, se ci fossero delle possibilità reali di sperimentazione alternativa, sarei il primo a battermi per l'abolizione della sperimentazione animale...ma le cose, purtroppo non stanno così...almeno per quanto riguarda alcuni particolari farmaci...e specificamente molti di quelli utilizzati in oncologia...
ma questo è solo un punto della questione...(ah giusto per chiarire...per me possono anche andare a farsi fottere tutte le industrie cosmetiche...e non tollero neppure per un istante quei test)

vi è poi un altro punto della questione...ossia la sperimentazione su uomini consensienti:

Orbene, tale sperimentazione avviene come hai giustamente sottolineato, ma solo dopo che...è stato dimostrato (scientificamente), attraverso la sperimentazione animale, che una o piu somministrazioni di quel medicinale, non possono uccidere una persona...(che poi possa cagionare danni di lunga durata è altro discorso) lo fanno anche i farmaci ufficiali, ma se hai un tumore o ti prendi quelle medicine o te ne vai all'altro mondo...quindi....

E chi ti dice che sia così? Lo sai quante sostanze e farmaci che per gli animali sono perfettamente innocue, sono letali per l'uomo? Quindi come fai a sapere che un qualcosa non uccide l'uomo senza sperimentarlo sul diretto interessato? Infatti non è vero, non c'è alcuna evidenza scientifica di ciò che dici e in nessun laboratorio si può provare ciò, va tutto a fortuna, quando non in malafede. Come può essere buono per l'uomo qualcosa che viene testato su un organismo radicalmente diverso da quello umano? NON PUO'. Fatevene una ragione, è un inganno.

appare chiaro dunque che...la sperimentazione animale è necessaria in fase preliminare...e non come test definitivo...questo lo capirebbe anche un bambino...

Ripeto, chi lo dice? Lo sai che ci sono migliaia di scienziati in tutto il mondo, non certo meno titolati degli altri, che affermano e dimostrano l'assoluta inutilità della sperimentazione animale? Tu parti dal principio che quelli che sono pro abbiano ragione ma, poveretti, gli dispiace, ti garantisco che non è così, ti abitui a considerare la morte come una cosa ovvia e indolore, non è così. per tua stessa ammissione non vuoi leggere, quindi che senso ha parlare? Perché non ti informi prima di dire che purtroppo è come dici tu? Ti garantisco che un bambino, che per fortuna non è ancora contaminato dall'assuefazione alla morte come lo siamo noi adulti, capirebbe il contrario e magari si informerebbe.

vi è da dire che...esiste una vera e propria industria che sfrutta economicamente gli animali, ma questo è altro discorso...bisogna comprimere gli abusi...non eliminare definitivamente una cosa utile...in nome di un ideologismo che onestamente non mi sento di condividere....
io amo gli animali...tuttavia amo un po di piu gli uomini...

quindi mi pare che vada da se la considerazione in base alla quale, cercando di fare minor danno possibile agli animali, sia necessario proseguire sulla strada della sperimentazione....
d'altra parte sarebbe certamente inumano proseguire nonostante l'inutilità eventuale di tale ricerca...
quando ci saranno le evidenze scientifiche...rispetto a questo problema...ne riparleremo...

Se deciderai di informarti, le troverai già da solo, se non ti basta la ragione per capire che un organismo diverso dal tuo non può dare risposte buone per te.


ma la cosa piu importante...e l'obiezione piu forte che devo farti riguarda l'antropocentrismo che mi contesti....

cosa dovremmo essere se non antropocentrici?...la persona umana...l'uomo, è ovviamente, per me, la cosa piu importante che vi sia su questa terra...è una questione di preminenza di interessi...cinica forse ma necessaria...

Necessario per qualcuno che da millenni è abituato a sottomettere ogni forma di vita in nome di una presunta superiorità. Fortunatamente la specie (non tutta purtroppo) si evolve e oggi è possibile vivere anche senza antropocentrismo. Basta rendersene conto e volerlo. Ma siamo troppo pigri per provare a mettere in discussione le nostre convinzioni e abitudini. Il tuo caro umano ha ridotto il pianeta e la società così com'è oggi. Il tuo caro umano, che ami tanto, uccide il suo simile non per necessità o istinto, ma per lucro, per sete di potere- Ricordati che l'animale ama anche il peggiore degli uomini, incondizionatamente. L'uomo invece uccide anche il migliore degli uomini.

se io fossi un bracconiere...e uccidessi un leone per mero calcolo economico, sarei un uomo di merda ed andrei severamente punito....se di contro....vedessi un leone che sta per sbranare un essere umano...avrei l'obbligo..prima morale e poi giuridico di ammazzare il leone...per salvare una vita umana...è una considerazione di carattere logico...non dovrebbe avere neppure bisogno di essere spiegata...

Perdonami ma un esempio fondato sullo stato di stretta necessità non mi pare calzante nel giustificare l'uccisione inutile e programmata di milioni di esseri viventi, non dettata dalle circostanze o da altro, o no? Trattasi di forzatura.

come extrema ratio è in teoria ammesso anche uccidere un essere umano al fine di tutelare la propria vita...esiste un concetto di legittima difesa che ammette addirittura l'omicidio....come estrema conseguenza...di una attività difensiva....ergo...di che parliamo?

Parliamo di due esseri che sono sullo stesso piano nelle possibilità di scelta consapevole e di difesa. Che cXXXX c'entra la legittima difesa? Pure il leone mangia la gazzella, ma è la sua natura, il suo istinto e non può scegliere diversamente. Noi sì.

se smettessimo di derattizzare le città cosa succederebbe?....morirebbero migliaia di persone, principalmente bambini...di peste e di colera...quindi? che facciamo non derattiziamo?....se non disinfestassimo...quanti casi di malaria ci sarebbero???.....mi pare ovvio che per tutelare la salute pubblica...ammazzo 10.000 ratti e 2 milioni di zanzare...o no?????

Premesso che noi avremmo teoricamente invaso i loro habitat, ma è la storia, mi continui a portare esempi che nulla c'entrano. La malaria si combatte bonificando le paludi (e comunque portare ad esempio le zanzare mi pare paradossale), non spargendo veleno in giro (tossico pure per l'uomo), per la derattizzazione in teoria ci sarebbero altri strumenti ma ugualmente sono esempi che nulla c'entrano con lo sterminio pianificato e scientifico nei laboratori di morte per finalità che non servono allo scopo. Gettare tutto nello stesso calderone non serve a capire.

non vorrei mai vivere in un mondo gallino-centrico...o coniglio-centrico...è l'evoluzione delle specie che peraltro lo impedirebbe..e pazienza se dovessero arrivare i marziani vorrà dire che faremo noi la fine delle cavie....ma...non mi pare che esistano sperimentazioni su animali considerati intelligenti....(Delfini ad esempio) per cui se i marziani hanno la nostra stessa etica non ci useranno per le loro ricerche...

Ahahahaha e qui veramente è il top. CHI dice quali animali siano intelligenti scusa? Io? Tu? Ma lo sai che i cetacei in certe parti del mondo se li mangiano pure? Il tuo ragionamento è solo frutto di un abito mentale che ci propinano da quando nasciamo e che ci porta a usare il termine gallina per indicare una donna scema, quando la gallina ti assicuro che è molto più intelligente di certi esseri umani. Sono sconvolta dall'assurdità di certi ragionamenti.

si potrebbe essere meno antropocentrici...su questo posso essere d'accordo...ad esempio evitando di distruggere la natura ed il paesaggio per mero calcolo...cercando di armonizzarci quanto piu possibile con la natura...e con gli animali....ma non trasformare gli animali...in una super entità...e neppure in una entità che abbia pari diritti rispetto agli esseri umani...ma lo dico solo ed esclusivamente in una ottica di interesse...ovvero se posso salvare una vita umana..sono tenuto a fare tutto il possibile per farlo compresa la dolorosa necessità di abbattere un'animale...

E continui a sbagliare, nella convinzione che ammazzando esseri viventi salverai uomini...con i miliardi di animali morti da quando si pratica la vivisezione, avremmo dovuto debellare qualsiasi patologia, non è così, chiediti perché, invece di girare la testa dall'altra parte. Informati. Non siamo soli su questo pianeta, quindi non possiamo pretendere di essere superiori agli altri. qualsiasi animale ha i nostri stessi diritti, anzi forse anche di più, come i bambini, come tutti gli esseri che non possono difendersi dalla volontà umana.

se qualcuno sostiene che per salvare anche una sola vita umana non sia giustificabile la sperimentazione animale, quella teoria non è solo becera e grottesca ma è, per quanto mi concerne, demenziale...

Ti consolerà sapere, come ho già detto, che ci sono migliaia di scienziati che lo affermano e lo dimostrano, quindi forse saranno beceri, grotteschi e dementi. Non ti viene il dubbio che forse, prima di esternare giudizi apodittici, dovresti documentarti? Lo hai fatto? Quali prove hai? Le vite hanno tutte lo stesso valore, umane o di altro genere, la mia o la tua non vale più di altre. Si chiama evoluzione della specie, questa, che non è costruire palazzi sempre più alti o cellulari che fanno il caffè, ma è saper comprendere cosa sia la vita di tutti e che non è in nostro potere decidere per gli altri e che si può vivere anche senza morte.

sono ovviamente d'accordo sul discorso che riguarda la ricerca da staminali...ci mancherebbe altro...

ciò detto..io non sono affatto seccato...dalla diatriba...nonostante tu mi abbia dato alternativamente dello stupido e/o del superficiale...molto piu semplicemente espongo, in perfetta buona fede, una mia idea....e mi rendo conto che può non piacere...ma tendo a non seccarmi se qualcuno non la pensa come me...ho questo brutto difetto...ahimè...

Io non ho dato dello stupido a nessuno, ma mi fa sorridere che si pretenda di argomentare sulla base di un argomento aprioristico senza essersi informati, dando per scontato che il proprio punto di vista sia la verità inconfutabile.

sarei, peraltro, felicissimo di potermi ricredere domani mattina....qualora la scienza mi dicesse che la vivisezione è perfettamente inutile...

La scienza in buona parte già lo dice, peccato che non te lo facciano sapere nei grandi media perché va contro le lobby del settore, che sono tra le più potenti dell'intero pianeta e che sicuramente non vogliono vedere scalfito il proprio potere. Internet, le librerie, le biblioteche sono ricche di informazioni, basta volerle trovare. Se mai entrerai in uno stabulario, ti auguro di resistere. Le cose che io ho visto ti fanno passare la voglia di essere un essere umano. Si vive meglio senza sapere forse. Intanto si muore. Che siano persone povere o animali considerati meno di zero. Tanto se non sappiamo, non ci preoccupiamo.
AntonellaP85
00martedì 12 novembre 2013 17:13
Ho fatto un casino, invece di quotare ho modificato, comunque si capisce.
Keep the faith
00martedì 12 novembre 2013 17:24
Perdonami ma un esempio fondato sullo stato di stretta necessità non mi pare calzante nel giustificare l'uccisione inutile e programmata di milioni di esseri viventi, non dettata dalle circostanze o da altro, o no? Trattasi di forzatura.


Non c'è alcuna forzatura nel mio esempio...
se è vero che si sperimenta per salvare vite umane...allora il mio esempio non è per nulla forzato...anzi è assolutamente calzante...

quindi se fosse errato il mio presupposto, sarebbe errato anche il mio esempio e le mie conclusioni...siccome però...pur non essendo entrato in uno stabulario...ho seguito qualche dibattito sull'argomento, mi sarei formato una mia idea...

ma, invero, il centro del problema è un altro...

ovvero: se la sperimentazione fosse utile per salvare vite umane l'ammetteresti tu?...perchè mi pare di capire che non l'ammetteresti neppure se fosse utile per salvare esseri umani...ed è li in quel punto esatto che diventa grottesca la tua posizione...

vedi di non modificarmi pure questo intevento eh... [SM=g2927033]

EDIT: "Io sono un fanatico dell'uomo, sono un umanista... probabilmente l'ultimo degli umanisti" (Cit.)
Daniela(75)
00martedì 12 novembre 2013 17:41
Re:
migi.mj, 12/11/2013 09:43:

Rischio di andare OT, e mi scuso, [SM=g27817] ma ci tengo a scrivere ste poche righe.

Secondo me, bisogna fare una distinzione tra la depressione vera e propria - che è considerata una malattia a tutti gli effetti-
da tutti quegli "umori depressivi" circoscritti a particolari situazioni, come puo' essere per esempio l'elaborazione di un lutto.

E ancora, da considerare poi, la fase depressiva che si esprime nel disturbo bipolare, o all'interno di una vera e propria psicosi.

Alcune "pillole" hanno ragione d'essere, secondo me, in alcuni casi,
ma non di certo slegate da un percorso psicoterapeutico.
E con un professionista che non liquida il problema
con la semplice prescrizione di un qualunque "antidepressivo".

imho.
pace e bene

Sono d'accordo. Le pillole però non devono alterare la coscienza della persona, devono portarla vicina all'equilibrio per poterla far riflettere sulle cose da un punto di vista diverso, positivo, non alienarla. In un percorso psicoterapeutico penso che le medicine che alienano non siano nemmeno contemplate, giustamente. E' quando lo psicologo è più psichiatra che altro che le cose non vanno, è così quando smette di essere un professionista per diventare una macchina da soldi: rincoglionire la gente invece di parlarci fa guadagnare tempo e numero di pazienti. Keep, gli esperimenti sugli animali potrebbero essere limitati per un problema x a un tot numero di esemplari invece vengono ripetuti fino alla nausea, inutilmente, quella non è utilità, è fare del male gratuitamente. Nel caso dei cosmetici ancora stiamo a testà un fondotinta o uno shampoo?! E nella medicina è uguale. Perché mettere degli elettrodi direttamente nel cervello di gatti e scimmie? A vantaggio di che, della robotica che fa un passo ogni 50 anni? Gli androidi stanno solo nei film e quanti tg abbiamo visto nel corso del tempo che pubblicizzavano robot da compagnia, in grado di fare conversazione, disponibili sul mercato nel giro di pochi anni? Al massimo sono riusciti a mettere a punto il microfono interattivo dell'iPad che serve giusto a farsi 2 risate quando dal tablet esce un rimprovero in risposta a un insulto. Non mi viene in mente un'applicazione medica quando penso a quelle immagini tristi, più che tristi. La neurologia ha i suoi limiti, di Gesù Cristo che fa rialzare persone con gravissimi danni alla colonna vertebrale ce n'è uno solo. Certe speranze non hanno nessuna ragione di essere, farà prima il mondo a finire che l'uomo a comprendere i propri limiti. La vita è un incubo, ancora che è un dono... Sta a ognuno di noi migliorarla, andare a lavorare per non sentire la fame e la sete, per poter comprare vestiti e coperte per ripararci dal freddo, per mantenere un tetto sulla testa. Basterebbe fermarsi per capire quanto la vita ci verrebbe incontro, certo... La vita viene contro, i barboni muoiono di fame e di freddo, c'è poco da fare. Il corpo ci limita, ci imprigiona e può tradire da un momento all'altro. Per certe cose ha' voglia a sperimentare...


Grieved
00martedì 12 novembre 2013 19:20
Condivido l’orrore e il dolore che si provano di fronte a tutto ciò, però mi chiedo: chi è contrario alla sperimentazione animale (mi riferisco ovviamente a ricerche serie, come quella oncologica ad esempio) ritiene che si debba rinunciare anche ai risultati che si ottengono da questa sperimentazione? Le ricerche sulle cellule staminali sono qualcosa di diverso, offrono una possibilità ulteriore, non un’alternativa, purtroppo.
migi.mj
00martedì 12 novembre 2013 19:53
@Daniela
Sono intervenuta perché mi ha colpito leggere che “....può uscirne con la forza di volontà”, quindi?come dire?
Se non ne esci quasi quasi è colpa tua e della tua “non volontà”? Non sei abbastanza bravo a ....."volere?". Mah......Ho dei dubbi sinceramente.
Uscire dalla depressione o quanto meno “conviverci” senza compromettere del tutto il nostro vivere quotidiano, non è affatto un mero atto di volontà; come normalmente lo si intende.
Nella depressione vera e propria è già in atto una sorta di alterazione della coscienza della persona. Quindi non capisco cosa intendi esattamente.

Apposta ho fatto quelle distinzioni (nel mio intervento precedente)
o quanto meno ho provato a farle, visto che non sono né una psicoterapeuta, né tantomeno una ricercatrice
(a proposito, e detto senza polemica, pare che i topi condividono con l'uomo l'85% del patrimonio genetico).

Che io sappia, nei casi gravi (come per es. il disturbo bipolare come dicevo) la migliore terapia sembra ancora essere quella dell’intervento da una parte con medicinali (non necessariamente solo e soltanto psicofarmaci; che comunque c'è da considerare quanto possa essere non facile trattare persone che magari hanno tentato il suicidio e/o minacciano di riprovarci), unitamente ad una psicoterapia.

Il discorso dei professionisti "disonesti" che operano per mero interesse economico, sia in questo campo che in altri, purtroppo è vero, va da se' ovvio. Per carità. Ma il punto era un altro. [SM=g27817]

Riguardo all’argomento specifico del topic, io personalmente non sono cosi convinta che alcune sperimentazioni sugli animali siano totalmente inutili.
Si tratta anche di etica e di morale, se cosi’ vogliamo chiamarle, e quindi strettamente legate alla nostra personale visione della vita.
E non capisco nemmeno il discorso dei limiti.....
Perché? Alcune malattie sono state debellate.
Se secoli fa si fossero posti dei limiti, non saremmo qui....forse.
Cmq il “muro contro muro” non porta a nulla. Poco ma sicuro.

www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/25/ricerca-meglio-curare-bambino-che-proteggere-ratto...

rossijack
00martedì 12 novembre 2013 22:04
youtu.be/J0LQtz_ZubE e' tratto da un'inchiesta di Report




youtu.be/rt6ELGVHaWE
se avete coraggio guardate il video ,qualcuno potra' cambiare idea... io non ce l'ho fatta,mi e' venuto da vomitare..


youtu.be/XuZfKpNqk8A



@daniela:che belle parole,grazie! [SM=x3072554]

@Migi:sono d'accordo,ci sono alcune malattie psichiatriche che hanno bisogno di essere contenute farmacologicamente,ma molti psichiatri(per dovere di chiarezza:lo psicologo o lo psicoterapeuta non e' autorizzato a prescrivere farmaci perché non e' un medico,solo questo puo' farlo)tendono a soffocare le emozioni dei pazienti che invece dovrebbero avere voce ed emergono perché hanno bisogno di essere elaborate. Si tratta sempre di non conoscenza di terapie alternative e di manipolazione in questo senso ,perché le case farmaceutiche per vendere fanno credere che solo quei prodotti possono aiutare.Esistono terapie corporee che io ho praticato,discipline olistiche ,fiori di Bach,omeopatia che aiutano meglio e piu' di tanti farmaci!


Ragazzi miei,e' sempre una questione di business,anche la vita di un povero malcapitato animale,di fondi che arrivano,di desiderio di potenza,di affermazione,che muovono tutto!
Come dice Antonella ,la gran parte dei farmaci viene testata sugli umani per essere "attendibile",gli animali sono un mezzo per fare quattrini! [SM=g27813]


@Keep:per me la vita e' la vita,e' sacra,non c'e una scala,ne ho rispetto qualsiasi essa sia,quella umana non e' superiore a quella di un animale !
Il progresso e' una cosa, il desiderio di onnipotenza altra cosa!

Grieved
00martedì 12 novembre 2013 22:44
rossijack, purtroppo non è sempre così.
Testare i farmaci prima sugli animali che sull’uomo è un passaggio indispensabile per limitare il più possibile i rischi. Gli esperimenti in vitro sono cosa ben diversa, poiché in essi non viene riprodotto l’organismo vivente nella sua interezza e complessità.
Che ci debbano essere regole severe e controlli, che si debbano limitare il più possibile le sofferenze inflitte agli animali e il loro numero, che gli abusi debbano essere con tutte le forze contrastati, che vadano potenziati i sistemi alternativi di ricerca, utili a limitare il più possibile l’impiego di animali, è certamente qualcosa su cui siamo tutti d’accordo (e ci mancherebbe).
Ma, dato questo presupposto per scontato, la sperimentazione animale, ad oggi, è purtroppo indispensabile per i progressi in campo medico.
Riprendendo la questione riportata nell’articolo postato da migi, che condivido, nella scelta tra un bambino e un ratto, anch’io non avrei dubbi e nemmeno per un secondo. E in questo modo non penso affatto di non rispettare la vita, anzi.
Daniela(75)
00martedì 12 novembre 2013 23:52
Re:
@migi
Mi riferivo alla neurologia in particolare, una persona che ha la spina dorsale spezzata non potrà mai più camminare. In questo senso è inutile torturare gli animali, quello che si rincorre è unicamente una citazione sulle riviste scientifiche in nome della santa speranza. Sulla carrozzella ci sono finiti nomi noti, gente ricca da fare schifo, eppure nessun rimedio. Non si può guarire un essere umano da tutto. Per me, ed è il mio modesto parere, chi si porta un'ombra dentro, magari fin da piccolo come tendenza, non potrà mai rappresentare un successo della psichiatria, non potrà mai essere sereno. Se non c'è una causa specifica a un malessere, cioè se non si tratta di "umori depressivi" circoscritti a particolari situazioni (ti cito), si è tendenzialmente tristi e pessimisti. Tenere una persona che ha tentato il suicidio sotto pasticche è come tenere qualcuno attaccato alle macchine. Quello che voglio dire è che da certi stati non si può guarire completamente, secondo me. Si può essere tenuti sotto controllo ma l'ottimismo, un ottimismo costante, non quello che dura una giornata, o ce l'hai dentro o non ce l'hai. Potranno uccidere tutti gli animali della Terra, l'essere umano sarà sempre così. La società va sempre più a degenerare, gli affetti traballano, cosa possiamo aspettarci? Un percorso di analisi lo intraprende una persona che fa un atto di volontà, i casi clinici non riescono a farne, sono tutt'altra cosa, e restano casi clinici. E' come voler trovare una cura alla stupidità, non si può infondere intelligenza e non si può infondere felicità o saggezza o accettazione della vita per quella che è quando razionalmente non si ha la minima capacità di farlo. Non si possono sostituire dei genitori assenti con una flebo. Che dire... Peccato! A me preoccupa la sofferenza che può essere inflitta ad un animale, ho paura che non venga fatto tutto il possibile per evitargliela e comunque l'idea che un essere perfetto e libero di se stesso venga deliberatamente privato del suo stato di salute, danneggiato fisicamente e psicologicamente, mi fa sentire male fino alla nausea. Il punto massimo di disperazione nei topi poi vorrei capire a che cosa serve. L'essere umano quando arriva al punto massimo di disperazione sicuramente non è un individuo tenuto sotto sedativi in una struttura ospedaliera, è piuttosto un individuo solo in casa che se butta de sotto. Anneghiamo i topi a che scopo? E' una domanda che vorrei porre a questi benefattori dell'umanità.

rossijack
00mercoledì 13 novembre 2013 10:06
Re: Re:
Daniela(75), 12/11/2013 23:52:

@migi
Mi riferivo alla neurologia in particolare, una persona che ha la spina dorsale spezzata non potrà mai più camminare. In questo senso è inutile torturare gli animali, quello che si rincorre è unicamente una citazione sulle riviste scientifiche in nome della santa speranza. Sulla carrozzella ci sono finiti nomi noti, gente ricca da fare schifo, eppure nessun rimedio. Non si può guarire un essere umano da tutto. Per me, ed è il mio modesto parere, chi si porta un'ombra dentro, magari fin da piccolo come tendenza, non potrà mai rappresentare un successo della psichiatria, non potrà mai essere sereno. Se non c'è una causa specifica a un malessere, cioè se non si tratta di "umori depressivi" circoscritti a particolari situazioni (ti cito), si è tendenzialmente tristi e pessimisti. Tenere una persona che ha tentato il suicidio sotto pasticche è come tenere qualcuno attaccato alle macchine. Quello che voglio dire è che da certi stati non si può guarire completamente, secondo me. Si può essere tenuti sotto controllo ma l'ottimismo, un ottimismo costante, non quello che dura una giornata, o ce l'hai dentro o non ce l'hai. Potranno uccidere tutti gli animali della Terra, l'essere umano sarà sempre così. La società va sempre più a degenerare, gli affetti traballano, cosa possiamo aspettarci? Un percorso di analisi lo intraprende una persona che fa un atto di volontà, i casi clinici non riescono a farne, sono tutt'altra cosa, e restano casi clinici. E' come voler trovare una cura alla stupidità, non si può infondere intelligenza e non si può infondere felicità o saggezza o accettazione della vita per quella che è quando razionalmente non si ha la minima capacità di farlo. Non si possono sostituire dei genitori assenti con una flebo. Che dire... Peccato! A me preoccupa la sofferenza che può essere inflitta ad un animale, ho paura che non venga fatto tutto il possibile per evitargliela e comunque l'idea che un essere perfetto e libero di se stesso venga deliberatamente privato del suo stato di salute, danneggiato fisicamente e psicologicamente, mi fa sentire male fino alla nausea. Il punto massimo di disperazione nei topi poi vorrei capire a che cosa serve. L'essere umano quando arriva al punto massimo di disperazione sicuramente non è un individuo tenuto sotto sedativi in una struttura ospedaliera, è piuttosto un individuo solo in casa che se butta de sotto. Anneghiamo i topi a che scopo? E' una domanda che vorrei porre a questi benefattori dell'umanità.









[SM=x3027012]


migi.mj
00mercoledì 13 novembre 2013 13:31
Re: Re:
Daniela(75), 12/11/2013 23:52:







Al di là del discorso legato alla sperimentazione, parti da presupposti che arrivo a comprendere, razionalmente, ma emotivamente non mi appartengono.
E quindi, frasi del tipo, "di questo non si guarirà mai", io sinceramente non me la sento di pronunciarle.





Grieved
00mercoledì 13 novembre 2013 14:39
Se chi ci ha preceduto avesse applicato questa certezza, oggi non potremmo beneficiare dei tanti progressi della medicina. Ciò che cento anni fa era impensabile, oggi è possibile e salva la vita di migliaia di persone. Questo vale anche per la ricerca neurologica.
La depressione, tanto sottovalutata, è una malattia, ed è cosa ben diversa dall’essere tendenzialmente melanconici e pessimisti, o dal dover affrontare situazioni molto negative e dolorose, così come lo sono le tante psicosi che compromettono seriamente la qualità di vita di persone che, senza un adeguato trattamento farmacologico, nemmeno l’avrebbero avuta più una vita.
La volontà conta tantissimo, e non solo nei disturbi neurologici e psichiatrici, come pure conta il sostegno dei propri cari, ma, d fronte a vere patologie, il trattamento farmacologico è fondamentale e imprescindibile. E quindi, purtroppo, lo è anche la ricerca.

Senza alcuna polemica, ogni volta che sento o leggo certe posizioni, mi chiedo: ma chi è categoricamente e totalmente contrario alla sperimentazione animale, rifiuta poi coerentemente anche le cure mediche e la somministrazione dei farmaci sviluppatisi grazie ad essa?
Compix
00mercoledì 13 novembre 2013 14:44
Re:
Grieved, 13/11/2013 14:39:


Senza alcuna polemica, ogni volta che sento o leggo certe posizioni, mi chiedo: ma chi è categoricamente e totalmente contrario alla sperimentazione animale, rifiuta poi coerentemente anche le cure mediche e la somministrazione dei farmaci sviluppatisi grazie ad essa?



Ecco, penso che prima di esprimere una posizione certa sull'argomento questa domanda ce la si debba fare seriamente [SM=g27823]
Keep the faith
00mercoledì 13 novembre 2013 16:12
Re:
Grieved, 12/11/2013 19:20:

Condivido l’orrore e il dolore che si provano di fronte a tutto ciò, però mi chiedo: chi è contrario alla sperimentazione animale (mi riferisco ovviamente a ricerche serie, come quella oncologica ad esempio) ritiene che si debba rinunciare anche ai risultati che si ottengono da questa sperimentazione? Le ricerche sulle cellule staminali sono qualcosa di diverso, offrono una possibilità ulteriore, non un’alternativa, purtroppo.



Guarda a volte, tu, riesci in poche parole e chiarissime...ad esprimere gli stessi concetti che io provo ad esternare in fiumi di lettere...e sei anche molto piu chiara di me...

però vorrei porre una domanda a Rossi in particolare....ma agli animalisti e simili in generale, perchè le parole hanno un senso...e gli assiomi che ho avuto il coraggio di leggere debbono pure essere concretizzati:

Se la vita di un animale qualunque ha lo stesso valore della vita di un uomo, qualora tu ti dovessi trovare a scegliere tra un gattino e un uomo che stanno per essere uccisi...avresti difficoltà a decidere quale delle due vite salvare?...

la risposta mi interessa...perchè io vorrei capire se dietro certe affermazioni di facciata ed ideologiche poi si trovano anche atteggiamenti concreti...perchè è bello dire la vita è vita...ma poi nel concreto la scelta si fa meno plastica...


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