A loro, scomparsi viandanti alpini, è dedicata questa via che risale un severo contrafforte roccioso posto ad austera sorveglianza dell'abitato di Sambuco, manipolo di abitazioni aggrappate alle pendici dell'alta Valle Cerusa.
Sambuco, purtroppo in controluce "macaiosa"...
Allietati dall'instancabile sinfonia del baldanzoso Rio Gava, tributario destro del Torrente Cerusa, i 9 tiri di corda conducono alla Rocca du Fò (rocca del faggio), certamente modesta quanto a metri dal vicino livello del mare (556 m) ma altresì grandiosa nella naturale solitudine che, con l'ambiente circostante, esprime.
In fondo ai risalti rocciosi il sinuoso Rio Gava...
Oltre i gradi di difficoltà, invero non così eclatanti, il non trascurabile impegno complessivo è il dovuto dazio a questi luoghi, per stringere una simbiosi profonda e saggiarne la solitaria essenza.
Uscendo da un angusto passaggio...
...il secondo di cordata sul medesimo passaggio...
In sosta recuperando il secondo di cordata...
Salita ieri in piacevole compagnia.