Andrea & Paolo

silvio'74
00mercoledì 7 maggio 2014 15:24
A loro, scomparsi viandanti alpini, è dedicata questa via che risale un severo contrafforte roccioso posto ad austera sorveglianza dell'abitato di Sambuco, manipolo di abitazioni aggrappate alle pendici dell'alta Valle Cerusa.

Sambuco, purtroppo in controluce "macaiosa"...


Allietati dall'instancabile sinfonia del baldanzoso Rio Gava, tributario destro del Torrente Cerusa, i 9 tiri di corda conducono alla Rocca du Fò (rocca del faggio), certamente modesta quanto a metri dal vicino livello del mare (556 m) ma altresì grandiosa nella naturale solitudine che, con l'ambiente circostante, esprime.

In fondo ai risalti rocciosi il sinuoso Rio Gava...


Oltre i gradi di difficoltà, invero non così eclatanti, il non trascurabile impegno complessivo è il dovuto dazio a questi luoghi, per stringere una simbiosi profonda e saggiarne la solitaria essenza.

Uscendo da un angusto passaggio...


...il secondo di cordata sul medesimo passaggio...


In sosta recuperando il secondo di cordata...


Salita ieri in piacevole compagnia.


massimo.z
00mercoledì 7 maggio 2014 19:09
Sei un grande caro Silvio, ma non solo per il fatto di aver dedicato questa arrampicata, ed averla fatta.................

...............ma come non puoi esserlo, se vai a lavorare in bici quasi tutto l'anno, ed anzi allunghi anche spesso i percorsi.........

Quanti lo farebbero?

Massimo
Sextum
00mercoledì 7 maggio 2014 20:33
Re:
massimo.z, 07/05/2014 19:09:

.

Quanti lo farebbero?




Non molti... e tra noi credo nessuno!


Steneve
00mercoledì 7 maggio 2014 21:24
Bravo Silvio! Pienamente d'accordo con Massimo [SM=g27822]
silvio'74
00giovedì 8 maggio 2014 00:04
Sai cosa penso caro Massimo?....non c'è nulla di grande in ciò che faccio, assecondo un desiderio fisiologico e innato al movimento, perchè sono semplicemente fatto così, senza alcun merito o demerito, la natura mi ha fatto così.

Se mi guardo attorno, anche senza andare troppo lontano, mi sento molto molto fortunato nel poterlo fare e ringrazio ogni giorno che mi sveglio in salute come il precedente....ma non sono grande.
Grandi sono coloro che rinunciano a cose egoisticamente piacevoli in favore di cose altruisticamente piacevoli.

Forse penso troppo ma vivo da tempo questo conflitto interiore, combattuto tra ciò che faccio e ciò che potrei fare ma evito perchè troppo "faticoso"...

...non c'è differenza Massimo tra chi usura il divano di casa e chi pedala 365 l'anno, entrambi, potendo, cedono solo ad un bisogno istintivo, naturale.
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