Intervista a Farnesi
La riporto anche qui tale e quale
[Il mio motto: chi fa piano va sano e va lontano
L'affascinante interprete di Questa è la mìa terra è convinto che il vero successo si conquisti a poco a poco e che la stessa cautela occorra anche nei confronti del matrimonio. Per questo non ha fretta di compiere il grande passo..
Bello è bello. Non c'è che dire. E infatti le donne certamente non gli mancano, specie quelle giovani e attraenti ,tant'è che si fa un po' fatica a tenere il conto dei piccoli e grandi amori di Roberto Farnesi, protagonista di Questa è la mia terra, al fianco di Kasia Smutniak. L'ultima conquista dell'affascinante contadino Andrea Acciari della fiction di Canale 5? La bellissima ventenne Federica Bertolani, tredicesima a Miss Italia nel 2004, brillante studentessa di Giurisprudenza, toscana come lui. Farnesi sorride sornione quando gli facciamo notare che il suo fascino continua a mietere un sacco di vittime. «Sì, sì, tanto immagino dove vuole andare a parare,- ride. - Ma la blocco subito:
so di non essere da buttare via, però non punto solo su questo. Lo dimostra anche il fatto che quattro cosette come attore le ho fatte, ruoli dove era necessario esprimere anche il talento».
Federica è stata conquistata dal suo talento?
«Dovrebbe chiederlo alla diretta interessata. Comunque, per il momento, ci godiamo la nostra storia giorno per giorno, senza fare troppi programmi né proclami. Federica ha tante belle qualità, è una ragazza semplice e toscana come me, ma questa volta voglio andarci cauto. Di lei non voglio dire una parola di più».
Ci dica allora perché con la sua ex, Desireé, anche lei Miss Toscana, è finita.
«Ci siamo lasciati da quasi un anno, ormai. E le colpe stanno da tutte e due le parti. La nostra è stata una favola bellissima e indimenticabile, infatti sono
ancora in ottimi rapporti sia con lei sia con la sua famiglia».
Anche questa fanciulla era molto giovane...
«Sì, lo era. Ma la nostra storia non è finita per questo motivo. No, non c'è stato un evento particolare, si vede che il destino aveva già deciso che sarebbe andata a finire in questo modo. Certo, lei aveva 18 anni, ma era molto matura, lo comunque non sono Matusalemme, sono del 1969, e dì coppie che vanno d'amore e d'accordo nonostante la differenza d'età ce ne sono a iosa, nell'ambiente dello spettacolo e non solo. Mio padre, per esempio, aveva 25 anni più della mamma, infatti mi ha avuto che ne aveva 54, dopo tre fìglie femmine. Ora lui non c'è più, ma il loro è stato un matrimonio davvero ben riuscito... La verità però è che spesso è difficile conciliare carriera e affetti: io non amo la vita mondana, ma il mio lavoro mi impone una vita che proprio normalissima non è, nonostante cerchi in tutti i modi di mantenerla tale. A certi appuntamenti devi andarci per forza, certe persone devi incontrarle per forza. E questo può andare a discapito della vita di coppia, se la persona che è al tuo fian-
co non sta al passo, non capisce ne il lavoro può anche importi delle priorità, specie in alcuni momenti. E che certi treni professionali bisogna prenderli altrimenti sei un cretino».
Il «treno" che le ha portato più fortuna?
«Quello che mi ha portato al primo film, Femina, al quale sono arrivato per caso,"sponsorizzato" da Monica Guerritore. Era il 1998. Ero uno sconosciuto, allora facevo il modello, e riuscire a farmi scritturare è stato proprio un colpo di fortuna. Non a caso mi hanno fatto ben quattro provini perché tutti erano indecisi. Tutti tranne la Guerritore: fu lei a volermi... No, non ho mai inseguito il successo facile, sono convinto che la carriera si faccia a piccoli passi, insomma che chi va piano, va sano e va lontano, tutto il contrario di quello che succede oggi in tv, dove degli sconosciuti possono diventare dei miti da un giorno all'altro».
Il rimpianto invece per il quale non si da pace?
«Di non avere studiato di più. Mi sono diplomato al liceo linguistico, in una scuola privata, però per tutto il tempo ho tirato a campare. Studiavo due giorni prima dell'interrogazione e poi cancellavo tutto dalla mente... Insomma, avrei dovuto sfruttarlo meglio quel periodo da studente. Se non mi fossi comportato da bischero, visto che a fare l'attore ho cominciato tardino, forse a quest'ora sarei laureato. Per questo consiglio a tutti i ragazzi di studiare, di non fare sempre "buca" a scuola come facevo io».
È stato un adolescente ribelle?
«Sono stato un bel pazzo... Mio padre aveva una grande apertura mentale, però essendo un Generale dei Bersaglieri (fece tutta la seconda guerra mondiale, venne deportato in un campo di concentramento in Germania, dove rimase per due anni, ndr) era comunque piuttosto inquadrato. Ma io, nonostante questo tipo di educazione tradizionale, sono invece cresciuto con i ragazzi di strada, con gente più grande di me, infatti non c'era sera in cui non tornassi a casa a notte fonda. Ricordo che un Capodanno, avevo 11 anni, andai a ballare facendo l'autostop con i soliti amici. Ci tirò su un Diane guidato da un tizio riccioluto, vestito anni Settanta. Questa fu una delle mie prime cavoiate, dopo ne ho fatte molte altre decisamente più grosse,goliardiche. D'altronde con il gruppo di amici che frequento ora, siamo quattro, cinque teste di... cavolo, l'atmosfera è molto simile a quella del film Amici miei».
Ha detto prima che non si sente Matusalemme perché è del 1969. Però potrebbe essere ora di pensare alla famiglia, no?
«A me l'argomento famiglia interessa, eccome. Mi interessa talmente tanto che mi sono imposto una regola: meglio aspettare che fare scelte avventate. Come per il lavoro, anche in questo campo il mio motto è chi va piano va sano e va lontano. Anche perché ne vedo tante di coppie che si sposano sulla scia dell'entusiasmo e che poi vanno in frantumi in poco tempo».
Non è un alibi il suo?
«In parte sì, ma sono davvero convinto che formare una famiglia sia un impegno serio e che per fare questo passo bisogna essere maturi. Come credo che l'aver fatto prima tante esperienze faccia sì che, dopo, quando trovi davvero quella che ti incastra, tu non abbia più voglia di andare a fare lo "scemo" in giro.Ti sei già sfogato e quindi non hai più questa esigenza. Il "per sempre" fa meno paura, anche. Comunque ci vuole la persona giusta per sposarsi e fare i figli. E una volta che, mettiamo, hai trovato davvero una così, occorre anche che sia il momento giusto. Per esempio, io, adesso, sono troppo assorbito dal lavoro, mentalmente, per imbarcarmi con serenità in un'impresa del genere».
Dunque niente figli, niente matrimonio per ora?
«Sì, ma non sono chiuso a riccio nei confronti di queste due esperienze. Il tutto con calma, però».
Nemmeno in passato le è mai venuto in mente di sposarsi?
«No. Mai. Posso averci, magari, scherzato un po' su, ma non stavo dicendo sul serio. Infatti nessuna mi ha mai creduto».
[Modificato da ELIPIOVEX 09/05/2006 15.18]