Andare al lavoro...

Questa mia la dedico a popp0. Un saluto a tutti.


ANDARE AL LAVORO

Andare al lavoro,
tornare a casa ogni giorno.
Giocare a incontrare,
a fare continuare
l’onda verde dei semafori
per una volta riuscirvi,
come soddisfazioni della vita.

Lo disse l’Odissea,
Tiresia a Ulisse,
che il viaggio stesso
è a tenerci in vita.
Lo ribadì Minerva,
che gli dei giammai
faranno ciò che l’uomo
deve fare per se stesso.

E bisogna fare il viaggio.

Andare al lavoro,
tornare a casa ogni giorno
certo è un viaggio per vivere.

Eppure mi sento già morto
tra i morti
e stupisco allo specchietto
per il riflettersi ancora
dei viventi.

Dai finestrini chiusi
anche la radio
si fa psicofonia.

Già... Però poi...

No, nulla di importante accadrà mai;
nulla che tu possa desiderare di mettere in un libro;
nulla da raccontare per far colpo sugli amici -
la vecchia vecchia storia che non finisce mai:
il treno delle otto, il solito posto,
tenendo il giornale davanti la faccia,
il viavai sulla scala, la porta a vetri da spingere,
l'attaccapanni per il cappello, il pavimento di linoleum,
lo scanno dell'ufficio e gli scherzi d'ufficio
ela paura che ti fruga sorniona tra le costole:
sono soddisfatti di te?
Nulla di interessante da fare,
nulla di interessante da dire,
nulla di notevole per nessun verso;
poi il viaggio di ritorno a casa
nel treno suburbano troppo caldo
verso il quartiere nuovo sgargiante,
panni malconci, sporco, intontito e in ritardo:
a casa per la cena e poi a letto.
saremo così dopo morti?

Wystan Hugh Auden
L'ascesa dell'Effe 6

tornare dal lavoro però è bello, andare al lavoro invece è deprimentissimo, non assocerei le due cose. sarà banale ma è così.

Tornare a casa è bello, ma ci vorrebbe il teletrasporto... Sempre quella strada, sempre quel traffico, tre chilometri in trenta minuti se va bene...

a me va di culo, faccio 20km in massimo mezzora, senza traffico a parte qualche piccolo pezzo in città per arrivare in centro. mi va bene che vado dalla parte opposta rispetto a quella più trafficata, sennò si che sarebbero cazzi. becco cerdi codazzi nel senso opposto..

Domenica sono stato al museo delle ferrovie di Savigliano. C'è un plastico che è la fine del mondo, tutto regolato dal computer. Da starci delle ore a rilassarsi: treni partono, vanno, arrivano, scambi... Comunque, ho fatto un nuovo brano ispirato al Glacier Express, the world's slowest fast train... Ho provato a caricarlo su Osc, ma di nuovo non riesco. Vado a metterlo su Vitaminic, per intanto...
Ho usato diverse percussioni: surdo, slit drum o tamburo a fessura, bass drum, bell tree, cimbali cinesi, flexatone, guiro, berimbao, djundjun, swanee whistle, train whistle, tanggu e lohuaca.

ma dove li trovi tutti questi strumenti?? a sentire sembra tutto suonato, e pure bene.

ah poi sulla pagina degli mp3 c'è. non so se te l'ha caricato mark oppure pensavi che l'upload era malriuscito e invece no.

Non so... Ma infine c'è. Boh!
Quanto agli strumenti... Avrò stretto un patto con Mefistofele?