Mah.....
L'argomento scatena 2 istinti contrapposti: da un lato, una sana diffidenza verso possibili "taroccamenti" fatti solo per esaltare gli animi, già di partenza non proprio serafici, della gioventù persiana; d'altro canto, in quei paesi esiste una atavica passione per il bricolage in fatto di armi, oltre alla necessità di una gestione autarchica delle forniture d'armi.
Anni fa, si vide un filmato dell'allora presidente Rahsahjani in visita ad una fabbrica di tank, erano dei derivati del T55 con treno di rotolamento Vickers e bdf da 105mm, il che mi fece propendere per le copie cinesi +/- occidentalizzate del vecchio carro russo (credo sia la T69).
Non mi stupirei se lo Zulfiqar (è il nome della spada del Profeta Maometto, mi spiegava a suo tempo l'architetto iraniano con cui lavoravo, un po' come se da noi chiamassimo un tank "Excalibur") fosse un onesto tentativo autarchico, avviato anni or sono, di realizzare qualcosa in grado di affrontare i T72 dell'allora Iraq di Saddam Hussein.
Teniamo conto che nella 1a Guerra del Golfo (1980-88) l'Iran ha letteralmente consumato tutto ciò che aveva in fatto di carri, dai Chieftain agli M60 ed M48, su AFV.news a suo tempo qualcuno raccontò di aver visto addirittura i relitti di vecchi Sherman, buttati al fronte assieme alle "ondate umane" di ragazzini e miliziani.
D'altro canto, gli Irakeni, che pure non avevano certo carenza di forniture, si diedero anche loro ad appassionati interventi di bricolage, in primis il "SuperT55" con "pacchi" di corazze stratificate (dei multilayers di acciaio e gomma, pare scopiazzati da fonte francese), ma si videro anche dei T55 con la bdf da 125 mm del T72.
Che poi, per mancanza di tecnologia e, ancor di più, per il venire meno di possibili avversari corazzati con cui scontrarsi, i risultati siano quello che sono, non mi stupisce + di tanto.
Just my 2 cents....