Ancora sul certificato di rilevanza storica...

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Stoccarda.
00domenica 11 dicembre 2011 00:09
Riguardo alla 200 CE (W124) con cambio manuale a 5 marce mi si chiedono i seguenti dati che ignoro:

- In relazione alla trasmissione: rapporto finale?
- Freno di soccorso: idraulico o meccanico?
- Parabrezza: vetro piano, temperato, di sicurezza o stratificato?
- Vetri laterali: vetro piano, temperato, di sicurezza o stratificato?
- Lunotto post.: vetro piano, temperato, di sicurezza o stratificato?

Grazie,
Stoccarda.
00giovedì 22 dicembre 2011 21:58
Altra bella impresa: indicare il rapporto finale della trasmissione!
Sto valutando di fare una gita a Stoccarda per compilare il modulo di richiesta del CRS!!!
Ciao,
Bilbo
00venerdì 23 dicembre 2011 07:24
non so sulla tua, sulla mia il freno di soccorso è meccanico (freno di stazionamento o freno a mano, opps [SM=g27995] a piede su queste Mercedes)
Stoccarda.
00venerdì 23 dicembre 2011 07:59
Sulle autovetture in cui il freno di servizio è costituito da un doppio circuito frenante, il freno di soccorso è rappresentato da questo stesso circuito.
In breve, sulla w124 il freno di soccorso è idraulico.
Ciao,
racunis
00venerdì 23 dicembre 2011 09:40
Final drive ratio


1:3.47 fino al 1993

1:3.67 dal 1993 al 1996

Bilbo
00venerdì 23 dicembre 2011 13:14
ho sempre considerato il freno a mano come freno di soccorso.

del resto, se il circuito si svuota il pedale va a fondo e poco frena.... basti pensare a quando si fa lo spurgo. C'è solo una pinza aperta, eppure il pedale va fino a fine corsa. Ma queste sono mie considerazioni.... [SM=g27989]
racunis
00venerdì 23 dicembre 2011 15:44
Non ce la fa!
Bilbo, 23/12/2011 13.14:

ho sempre considerato il freno a mano come freno di soccorso.

del resto, se il circuito si svuota il pedale va a fondo e poco frena.... basti pensare a quando si fa lo spurgo. C'è solo una pinza aperta, eppure il pedale va fino a fine corsa. Ma queste sono mie considerazioni.... [SM=g27989]



Nelle auto antecedenti il 1971, era così: oggi non ce la farebbe, perché la potenza fenante è inferiore, calcolata staticamente per tenere ferma la vettura con una certa pendenza, mentre dinamicamente avrebbe difficoltà.

E' il doppio circuito ad operare così: è vero che il liquido esce, ma la seconda camera, rimanendo piena comunque, permette di frenare con una potenza accettabile, riuscendo a fermare l'auto prima che si svuoti anch'essa. Naturalmente, si avverte un sensibile calo della potenza frenante, ma questo è indispensabile perché permette di far avvertire al guidatore che l'auto ha un problema ai freni, facendogli evitare di pompare sul pedale...




Stoccarda.
00venerdì 23 dicembre 2011 17:59
Re: Non ce la fa!
racunis, 23/12/2011 15.44:



Nelle auto antecedenti il 1971, era così: oggi non ce la farebbe, perché la potenza fenante è inferiore, calcolata staticamente per tenere ferma la vettura con una certa pendenza, mentre dinamicamente avrebbe difficoltà.

E' il doppio circuito ad operare così: è vero che il liquido esce, ma la seconda camera, rimanendo piena comunque, permette di frenare con una potenza accettabile, riuscendo a fermare l'auto prima che si svuoti anch'essa. Naturalmente, si avverte un sensibile calo della potenza frenante, ma questo è indispensabile perché permette di far avvertire al guidatore che l'auto ha un problema ai freni, facendogli evitare di pompare sul pedale...






Applauso!!!
Ricordavo la spiegazione dagli anni della scuola guida (frequentata diversi anni fa, comunque dopo il 1971), ma visto che sul forum più di qualcuno sosteneva che anche sulle auto più recenti il freno di soccorso fosse meccanico, mi era venuto il dubbio che mi sbagliassi.
Avevo in mente il disegno del doppio circuito blu e giallo presente sul libretto della scuola guida, emblematico della dettagliata delucidazione che hai fornito.
Ciao,

racunis
00venerdì 23 dicembre 2011 19:16
Re: Re: Non ce la fa!
Stoccarda., 23/12/2011 17.59:


Applauso!!!
Ricordavo la spiegazione dagli anni della scuola guida (frequentata diversi anni fa, comunque dopo il 1971), ma visto che sul forum più di qualcuno sosteneva che anche sulle auto più recenti il freno di soccorso fosse meccanico, mi era venuto il dubbio che mi sbagliassi.
Avevo in mente il disegno del doppio circuito blu e giallo presente sul libretto della scuola guida, emblematico della dettagliata delucidazione che hai fornito.
Ciao,




I migliori circuiti sdoppiati erano della Lancia: i due circuiti non erano divisi tradizionalmente, ma in modo che, qualunque fosse la ruota che perdesse, la frenata era garantita su tre ruote. Sulla stragrande maggioranza degli altri, la frenata era garantita su due soltanto.




Bilbo
00sabato 24 dicembre 2011 07:04
Grazie per le spiegazioni, racunis.-
Napoli190
00sabato 24 dicembre 2011 09:47
Francè ma questi per farti il certificato vanno trovando "Piettene 'e quinnece".


(n.d.t. "Pettini da quindici" denti a trama molto fitta) [SM=g27987]

Verso nord si parlerebbe del pelo nell'uovo.
Stoccarda.
00domenica 25 dicembre 2011 10:15
Re:
Napoli190, 24/12/2011 09.47:

Francè ma questi per farti il certificato vanno trovando "Piettene 'e quinnece".


(n.d.t. "Pettini da quindici" denti a trama molto fitta) [SM=g27987]

Verso nord si parlerebbe del pelo nell'uovo.



Confermo, France'.
Da profano, mi sembrano un po' eccessivi i dati richiesti per il CRS, soprattutto perché molti di questi non sono facilmente reperibili. Capirei se si trattasse di richiedere il certificato d'identità oppure se l'auto non fosse più in circolazione.
Tutte queste informazioni per automobili già revisionate e circolanti risultano, a mio modesto parere, un "tantino" esagerate. [SM=g27992]

racunis
00venerdì 27 gennaio 2012 15:25
Riprendo questo vecchio post...

... per dare fatti e non chiacchiere circa una CERTA INDETERMINATEZZA che affligge talvolta l'A.S.I., in fase di comunicazione.

Non aggiungerò molte parole alle due scansioni che seguono, tratte da pagine del numero di Gennaio 2012 de "La Manovella", organo ufficiale dell'A.S.I., esattamente pag.12 e pag.13; sottolineo che le due pagine non sono nello stesso foglio (quindi occorre girare pagine per leggerle), ma sono una a fianco all'altra: la singolarità della discrepanza descrittiva è ancor più evidente...




Tale "singolarità espositiva" dà luogo ad un paio di osservazioni oggettive:

|> prima osservazione: trattandosi di documento, la sua definizione dovrebbe essere univoca. Invece, è differente nei due casi; non solo, la differenza è tale da poter dare adito ad interpretazioni tutt'altro che restrittive (proprio il contrario del fine di una definizione);

|> seconda osservazione: a pag.13 appare un documento ufficiale, firmato da Loi, ma destinato ad uso interno (da A.S.I. a clubs federati); a pag.12 appare invece uno specchietto, né firmato né con altri crismi legali, ma destinato ad uso divulgativo (tutti i soci).

Bene, la domanda sorge spontanea: qual'è il senso di dare allo stesso documento una destinazione d'uso descritta in maniera diversa, a seconda della sua ufficialità?

Agli esperti di legge le interpretazioni, in particolare dell'allocuzione "per altri fini": è mai possibile che un fattore di importanza capitale, come la possibilità di circolare, sia cripticamente riconducibile a tale vaga quanto generica espressione? Perché - se davvero fosse indispensabile per la circolazione ANCHE DI VETTURE NON REIMMATRICOLATE - non scriverlo chiaro e tondo? Ovvero, al contrario, se fosse per tutte le vetture, perché scrivere distinguendo tra reimmatricolate e per le "latri fini"? Strano, molto strano... come pure la precisazione - sottolineata dallo stesso Loi - che farebbe propendere per la seguente ipotesi...

... inaftti, l'ipotesi che formulo - sottolineo IMHO per i forumisti esperti legalmente - è che forse è veramente NECESSARIO SOLO PER LE REIMMATRICOLATE, ma si vuol giocare astutamente sul dubbio delle persone. Se detta ipotesi - ipotesi, ribadisco - fosse verificate, due sono le possibilità di codesto attegiamento, l'una opposta all'altra:

|> incapacità di far valere le proprie forze di fronte all'interlocutore politico di riferimento, sia esso nazionale o locale, che sembra dar seguito alle richieste A.S.I., in realtà lo domina e lo manovra;

|> perfetta malafede gestionale.

Lascio ad altri conclusioni ed ipotesi varie (la mia non è certo esclusiva...). Molti detrattori A.S.I. propendono per la seconda, personalmente invece propendo per la prima: notoriamente, ci sono alcuni esponenti politici che amano l'auto d'epoca, ma sono altrettanto notoriamente molto, molto elitari... in altro post li ho definiti come coloro che concepiscono l'auto d'epoca solo se blasonata, elitaria e con la puzza sotto il naso. Le facilitazioni che attualmente ci sono, servono solo a far star buono il "parco buoi". Ultimo commento: attenzione, perché se la mia ipotesi fosse vera, purtroppo quell'élite non concepisce auto storiche sotto un valore di PARECCHIE DECINE DI MIGLIAIA DI €, quindi praticamente tutte le nostre balene sono out. E non solo le balene: con buona pace di chi si schiera con loro... A buon intenditor, etc. etc.

MagoGalbusera
00venerdì 27 gennaio 2012 16:27
Fatemi capire una cosa:
Domanda 1: tu hai un'auto fra i 20 e i 30 anni con certificato di storicità fatto dopo mi pare il marzo 2010 (o 2011?) e se circoli ti ritirano (o confiscano?) il mezzo quindi sei costretto a fare il certificato di rilevanza storica.
Se hai la stessa auto non certificata puoi circolare.
Ho ben capito?


Domanda 2: l'auto con il certificato di storicità fatto sempre nel periodo non considerato più valido, compie 30 anni: adesso può circolare o è condannata a fare quel certificato di rilevanza storica?
racunis
00venerdì 27 gennaio 2012 18:46
Re:
MagoGalbusera, 27/01/2012 16.27:

Fatemi capire una cosa:
Domanda 1: tu hai un'auto fra i 20 e i 30 anni con certificato di storicità fatto dopo mi pare il marzo 2010 (o 2011?) e se circoli ti ritirano (o confiscano?) il mezzo quindi sei costretto a fare il certificato di rilevanza storica.
Se hai la stessa auto non certificata puoi circolare.
Ho ben capito?


Domanda 2: l'auto con il certificato di storicità fatto sempre nel periodo non considerato più valido, compie 30 anni: adesso può circolare o è condannata a fare quel certificato di rilevanza storica?



Ti posso dire come la vedo io sulla base della legge (non delle varie interpretazioni A.S.I.).

Domanda 1: se l'auto è arrivata ai 20 anni senza problemi (no radiata, no importata, no bolli evasi), puoi circolare per il semplice motivo che hai carta di circolazione, polizza assicurativa e tagliando revisione. Null'altro è chiesto dalle Forze dell'Ordine, né sei tenuto a dare documenti ulteriori rispetto a quelli citati. Pertanto, IMHO non serve il CRS. Se però l'auto è stata reimmatricolata, o importata, e la carta di circolazione è stata riemessa grazie all'A.S.I., ecco che sula carta stessa compare la dicitura "veicolo storico", quindi le Forze dell'Ordine potrebbero chiedere anche un documento che confermi la storicità, quindi il CRS o il Certificato (non va bene invece l'Attestato, cioé quello che danno con la normale iscrizione).

Domanda 2: proprio questa seconda domanda mi conferma l'interpretazione che ho dato! Puoi infatti notare che NE' LA LETTERA DI LOI, NE' LO SPECCHIETTO FANNO DISTINZIONI DI ETA' TRA VENTENNALI E TRENTENNALI! Ma tutti sappiamo che le trentennali possono tranquillamente ESSERE STORICHE SENZA ALCUNA ISCRIZIONE A CLUB, IN QUANTO IL BENEFICIO DEL BOLLO E' AUTOMATICO DALLA LEGGE 342/2000. Ora, se non vige alcun obbligo di iscrizione a club, tantomeno all'ASI, della trentennale, per cui può tranquillamente circolare con i soliti documenti di cui sopra (carta circolazione, polizza assicurativa e tagliandino revisione), a cosa servirebbe il CRS? Servirebbe solo nei casi particolari di cui sopra: se la data ultratrentennale è stata reimmatricolata perché radiata, o importata, ovvero gli unici casi ove compaia sulla carta di circolazione la dicitura "veicolo storico".

Ripeto: questo è ciò che scaturisce da leggi e logica, ma se qualcuno tra i forumisti esperti legali ci conforta (dariodb, maestronakagata, stoccarda., etc.) del suo giudizio, potremo avere la certezza...

;-)


thepollo@
00venerdì 27 gennaio 2012 21:15
....brevemente ....

mi sono iscritto a club federato asi per poter registrare la mia auto...e fare targa oro ...entro fine anno ( per la sessione di maggio non ho tempo )

il responsabile tecnico era in imbarazzo su come procedere
CRS
abbiamo optato per CRS per altri fini (visto che l'auto e al corrente con la revisione e che può circolare su strada) + attestato di storicità 20+20 euro

mi ha detto che questo we erano tutti a Bologna sperando di avere chiarimenti ...perchè nonostante solleciti non avevano avuto risposte....da torino

mi ha confidenzialmente detto che stanno girando un sacco di mail ....tra i vari presidenti di club su operato di ......

PS ...mi ha anche detto che non ha ancora spedito tutte le pratiche di dicembre e gennaio perchè non è sicuro della documentazione che ha prodotto....e che attendeva chiarimenti proprio in questo fine settimana .....
MagoGalbusera
00venerdì 27 gennaio 2012 22:47
Ho visto che entrambi i club di zona hanno un cartello con scritto che chi ha fatto il certificato di storicità dopo una certa data, deve fare il crs altrimenti gli sequestrano la macchina.
Alla mia domanda di sapere dove stia scritto questo, non mi hanno saputo rispondere. Credo che l'asi stia creando confusione intenzionalmente per fare cassa.
Mi sembra impossibile che si possa sequestrare un'auto perchè ha il certificato di storicità, e ancora più impossibile che l'asi non riesca a farsi capire.
Dal momento che entrambi i club della mia zona hanno inteso questo, mi vien da pensare che l'asi l'abbia fatto intendere intenzionalmente.
Poi il sequestro???? Al massimo, visto che il certificato di storicità ha scopi fiscali, se non è valido sarà fatto pagare il bollo con la mora. Tutto il resto, a meno che non ci sia una legge che autorizza un sequestro, e non ce ne sarebbe motivo, sarebbe solo un furto d'auto illegale.
pwalteralex
00venerdì 27 gennaio 2012 23:13
Re:
MagoGalbusera, 27/01/2012 22.47:

Ho visto che entrambi i club di zona hanno un cartello con scritto che chi ha fatto il certificato di storicità dopo una certa data, deve fare il crs altrimenti gli sequestrano la macchina.

Poi il sequestro???? Al massimo, visto che il certificato di storicità ha scopi fiscali, se non è valido sarà fatto pagare il bollo con la mora. Tutto il resto, a meno che non ci sia una legge che autorizza un sequestro, e non ce ne sarebbe motivo, sarebbe solo un furto d'auto illegale.




Quoto! [SM=g28002]

Mi sequestri il mezzo? e perchè?
Sto forse creando pericolo? Non sono in regola con qualcosa?
O meglio ancora: qual'è la discriminante rispetto ad un'auto identica alla mia il cui proprietario ha evitato di richiedere il certificato di storicità?
Non vorrei doverlo provare sulla mia pelle ma non credo che un vigile, un poliziotto, un carabiniere dopo avermi fermato e intravisto nel mio portadocumenti il certificato di storicità mi dica "guardi è tutto a posto ma, mi spiace, ma avendo lei il certificato le devo sequestrare il mezzo". Con quale diritto? Ma per favore...
O forse pensano di poterlo fare da remoto incrociando i dati ASI con quelli dell'amministrazione finanziaria?


Se deve essere un ricatto preferisco pagarmi il bollo!


Bilbo
00sabato 28 gennaio 2012 07:58
La polizia non controlla più se è stata pagata la tassa di proprietà, quindi dai u documenti dell'auto, l'assicurazione valida, e non dovresti aver alcun problema per la circolazione. Come se l'auto non fosse iscritta a nessun registro.

Confermo il ritrovo di oggi a Bologna per i commissari tecnici nazionali, e qualche commissario di club, in merito alle nuove normative di iscrizione....
merloagasolio2
00giovedì 2 febbraio 2012 17:48
Re: Final drive ratio
racunis, 23/12/2011 09.40:



1:3.47 fino al 1993

1:3.67 dal 1993 al 1996




Vale anche per le berline?




racunis
00giovedì 9 febbraio 2012 21:33
Questo dovrebbe finalmente chiarire il tutto...


... trattasi della circolare protocollo 19277 del 3 Marzo 2010, quella che ha fatto scaturire il dispositivo del 19 Marzo 2010 a partire dal quale gli AdS, ovvero la vecchia "iscrizione" A.S.I. non è più sufficiente:

www.semaforoverde.it/Default.aspx?tabid=2395&language=it-IT

Se leggete il punto 2. DISPOSIZIONI SPECIFICHE, viene chiaramente indicato per quale tipologia di veicoli si applica la necessità di iscrizione ai Registri (A.S.I., R.I.A.R., R.F., R.L.): si ratta di quei veicoli che abbiamo definito nei post precedenti come particolari.

CVD, il CRS non serve se non in questi casi, ovvero se la polizza della propria Compagnia fa riferimento esplicito alla necessità che il veicolo sia iscritto a Registro storico.

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