Ammissione al branco : Siel centauro di Venere {OK}§

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DEOARIS
00mercoledì 15 dicembre 2010 20:56
PG : Siel e Galian LUOGO : bosco dei misteri {regolamento non ancora in vigore}
Siel , viene ammessa nel branco dei centauri , e riceve la pietra di venere.

18:12 Galian: [radura] cade la pioggia , in questa tardo pomeriggio , viene accolta con ingordigia dalla terra bruciata e secca , qualche fiammella che ancor vive viene definitivamente spenta. ma in quel luogo tetro e desolato , tira comunque un aria di festa , nella radura i centauri si sono di nuovo uniti , dopo giorni che erano sparsi per le praterie e per i deserti a causa del fuoco che divampò per mano degli angeli nel basco , e che distrusse il loro villaggio . In alto sul grande massa stà fiero ed immobile il grande Heghemòn re di tutti i centauri , la sua pietra cristallina sul suo petta riluce di luce propria. Ecco alza le mani verso il cielo , zittando la grande folla di centauri nella radura " iknè turuck null , miei cari centauri , oggi nonostante tutte le sventure che ci hanno colpito dabbiamo rallegrarci , un nuovo centauro diventerà parte del nostro branco ... forza amici gioite e accogliete tra noi Siel " finito di pronunciare questa discorso , la grande folla di centauri si innalza reggendosi solo sulle zampe posteriori esulante . Siel nel frattempo nella tenda in fondo alla radura veniva preparata dalle ancelle , in trepidante attesa di attraversare la radura e di ricevere la pietra che la renderà parte del branco .

18:38 Siel: [O°Tenda>Radura°O] Ecco che vi circondano, giovane donna, tutte quelle centaure, proprio come voi, pronte a vesirvi e lavarvi per una cerimonia che mai avete ricevuto da giovane. Un sorriso curioso quello che compare nella pelle abbronzata di lei, pelle arsa dal sole e dalla fatica mentre vi aiutano a indossare quel corpetto che lascia aperto il petto nel quale poseranno una pietra, proprio come quella che avete visto giorni o mesi orsono su quel uomo della vostra stessa razza.. Un ciondolo all'inizio avete pensato che fosse, ma avete indi notato che non aveva una catena in se che lo teneva legato a quel collo. Vi tendete nella vostra altezza, dama, mentre i corvini capelli vengono racchiusi in una treccia che lasceranno scorrere lungo la schiena, in quell'intreccio di anime che è anche la vostra mente. Non conoscete molti, in quelle terre, forse quasi alcuno, ma sperate vivamente che la frenesia di una festa non vi lasci sola... come sempre nelle vostre avventure, con pensieri che burrascosi giungono alla lontana mente di chi, con passi audaci, ha affrontato la sua intera vita nella lotta per sopravvivere. Scalpitio di zoccoli che ora escono da quella tenda, precipitano veloci sul terreno che siede sotto di voi, freddo e immobile mentre lampi di voci giungono alle vostre lontane orecchie. Gente che avrebbe atteso voi, la vostra immagine mentre andate verso quello scalpitio simile al vostro, lontano, mentre una voce vien udita. Una voce masculina, possente, quella che si deve a un degno capobranco, quella che anche possedeva vostro padre, anima persa tra tante. Sgardo che per un'attimo incrocia quello del centauro che sapete essere il caporazza, mentre attorno a voi la selva par essere distrutta da un fuoco che avampa, come quello che ha distrutto il vostro stesso regno. Ecco che piano divampa la folla, lasciando che l'immagine di essa si contrasti con tante altre, una strada deserta tra tante altre che la conducono sotto un masso, ove in alto siede il caporazza.>>>

18:38 Siel: [O°Tenda>Radura°O] Fiero il vostro sguardo mentre vi fermate, la pioggia che bagna il viso con lacrime fasulle mentre attendete qualche parola, dettata dal Fato che vi ha condotto in quella salva, in quel mondo, tra persone che presto imparerete a conoscere e ad apprezzare.

18:50 Galian: [radura] la giovine centaura , percorre con passo sicuro che solo chi ha combattutto nella vita possiede , cammina attraverso la folla fino a giungere ai piedi del masso , dove attento osserva la scena l'Heghemon Galian , appena la centaura si ferma ed alza gli occhi verso il centauro , lui con estrema agilità ( SKILL : AGILITA' liv 3) con tre balzi atterra difronte alla giovane , alzando nonostante la pioggia la polvere di cenere che cosparge il suolo . il volto cupo del centauro ben presto si apre in un sorriso e avvicinando le mani al capo della centaura la attira verso se e la bacia sulla fronte sussurrandogli " iknè turuck null Siel " poi scostando lo sguardo verso la folla esclama " che la cerimonia abbia inizio " ed ecco nel proferire quelle parole , quattro anziani , i saggi del gran consiglio , si avvicinano alle spalle del centauro , uno di loro stringe tra le mani un bauletto in legno contenente la pietra destinata a Siel : il quarzo bianco di Venere .

19:11 Siel: [O°Radura°O] Agile il caporazza che ora si presta davanti a te, dama, con quella possente immagine che aveva anche tuo padre quando ti parlava, quando ti insegnava l'arte della spada. Sorridi ora mentre ti parla, finchè ei non ti saluta con quella lingua solo vostra, quella lingua da centauro che solo voi conoscete. Voce sicura la tua che ora risponde a quel saluto. °°iknè turuck null heghemon Galian°° senza timore è rivolto il verbiar tuo, piccola centaura mentre attorno a te la gente si muove, qualcuno esce e viene verso di te, senti il rumore dei loro passi, ma non ti spaventi. Sei in allerta, come sempre nella tua vita, le orecchie son tese a udir passi o pericoli che potrebbero apparir in quei boschi rovinati da una battaglia che non ti appartiene. Nera fuliggine che ti circonda mentre ancora il volto sarà bagnato di quelle lacrime fasulle che rendono i tuoi capelli lucidi, di un corvino stranamente sottile. Non vi muovete, stranamente, non siete nemmeno nervosa in quel giorno, in fondo voi vi limitate a seguire gli ordini, come facevate con la vostra famiglia e anche se eravate la più piccola tra tutti, avete sempre avuto quello che altri non hanno ricevuto dalla vita: il coraggio di lottare che ora brilla nei tuoi occhi.

19:25 Galian: [radura] il gran consiglio degli anziani si ferma di fianco all'heghemon due per parte , uno dei due alla destra di Galian , quello che stringe il cofanetto , porta avanti quel arcano oggetto tenuto stretto dalle mani rugose e vecchie dell'anziano centauro , mani che mostrano tutta la sua vita , le ore di guerra e le ore di lavoro , che le hanno dato quell'aspetto . l'altro anziano apre delicatamente la scatola , ecco la pietre lucente , brillar come non mai . Galian la prende con entrambe le mani , la pioggia la bagna e la rende ancor più lucida e brillante . con fare potente ed elegante la alza verso il cielo e tenendola sui palmi ben aperti delle mani evoca il potere degli astri nell'antica lingua "VEnere sikles ste leve na tief, sieter farè matel" " venere trasmetti i tuoi poteri in questa pietra , donale il potere dei metalli. finito di verbiare l'invocazione porta delicatamente le mani con la pietra all'altezza del petto , pronta per essere incastonata.

19:37 Siel: [O°Radura°O] Ecco che appaiono gli strani passi ai tuoi occhi, giovane figlia di Venere, mentre si posizionano a gruppi di due affianco al capobranco. Volto rilassato il tuo che ora fissa lo sguardo dell'heghemon che hai davanti, fiero e rigido che non contrasta con il tuo. Sguardi forse simili mentre poco muovi quelle gambe da destriero, rilegate di pelle marrone, liscia e perfettamente pettinata, come anche quella treccia che porti lungo la schiena, nera come gli alberi che ti circondano. Ancora discende lieve quella pioggia che bagna la pietra che ora il caporazza regge in mano, mentre il fruscio di quell'acqua sul terreno si unisce all'elegante voce che ora fuoriesce dalle labbra dell'uomo, nell'antica lingua dei centauri, quella che ti ha insegnato tuo padre. Eri molto legata a lui, centaura, più a lui che a tua madre, colei che ti ha messo al mondo, ma non hai mai apprezzato davvero rimanere ferma, a te piace lottare.. passare le giornate all'aperto.. Ma ecco che lieve è il movimento di lui, abbassa le mani quando quell'invocazione termina, portando la pietra in linea con il tuo petto. Era pronta per essere incastonata tra la tua carne, dove sarebbe rimasta per sempre, finchè le ceneri del tuo essere non si sarebbero consumate e unite alla terra, madre di ogni essere. Alzi lo sguardo, le iridi bagnate dal quella pioggia come anche gli occhi, il pensiero rivolto a loro, coloro che ti hanno cresciuto e che sarebbero fieri di te se ora fossere li a guardare. Di nuovo abbassi lo sguardo, pronta ad affrontare il tuo Fato.

19:48 Galian: [radura] la centaura è in visibile trepidante attesa , non è una che amo aspettare, ed è per questo che Galian non la fa attendere , la pietra ora è nella mano sinistra rivolta verso il petto della giovane , la destra sotto la mancina sorregge anch'essa la pietra , senza alcun indugio , >Galian avvicina la pietra , quando ormai è a pochi millimetri dalla pelle esclama "itnè ikater" , la pietra inizia a brillare di una luce bianca accecante , che costringe i presenti compresa Siel a chiudere gli ochhi , l'unico che resisteva a tanta luce è Galian ( Skil : RESISTENZA liv.3). La pietra lentamente inizia ad entrare , lo sforzo è disumano , gocce di sudore si mescolano con la pioggia sulla fronte del centauro , le vene del collo e delle braccia escono in risaldo , i muscoli sono tesi. La pietra entra lentamente , provocando di certo lieve dolore alla giovane centaura .

19:58 Siel: [O°Radura°O] In fondo è vero, tu non haim molta pazienza giovane centaura, e anche il capobranco deve averlo compreso perchè non attende molto per far ciò che dovrebbe. Una sola parola prima che la pietra inizi a brillare forte, una luce accecante che ti invita a serrare gli occhi. Buio inebriato da un arancione pallido quello che vedi da sotto le iridi serrate che ora mostri a quel centauro che hai davanti, mentre piano fitte leggere al petto si fanno sentire dentro di te. Non è molto quel dolore, lieve ma udibile anche se tu ne hai sopportati molti per dar sfogo a quel leggero brivido che invade le membra. Un'abbraccio che ti lega sempre più a venere, il tuo pianeta, dal quale mai ti separerai perchè ora è troppo forte il legame che esiste. Non muovi la testa, ma il pensiero vola a quelle giornate passate ad allenarti davanti a un fiumo con tuo padre, a quelle sventurate vicende dove hai capito che la tua anima segue il metallo, lega che serve per uccidere... ma anche per proteggere. A quella promessa fatta davanti al centauro, anziano, in quella selva. Tutto scorre veloce davanti la tua mente che ora cerca di rilassarsi, premendo contro tutta la forza che possiede il tuo spirito libero.

20:07 Galian: [radura] la pietra brilla ancora incessantemente , la folla nonostante alle molte iniziazioni a cui ha assistito è ancora stupita , la pietra entra ora con più velocità , le forze dell'Heghemon vengono sempre meno a mancare , e anche quelle della centaura vanno via via a spegnersi, ecco un ultimo sforza e la pietra entra del tutto , ora ha smesso di brillare , ora appartiene a Siel , ora Siel appartiene a Venere. La pietre ora brilla nel petto della centaura , Galian lascia cadere le braccia esausto , perde leggermente l'equilibrio a causa dello sforzo , ma le forti 4 zampe lo sostengono egregiamente . Ora è finito tutto , Siel fa parte del branco , e con le ultime forze esulta " ecco a voi, oh centauri , Siel la centaura di Venere " dopo aver proferito le parole , la folle esulta come impazzita , gridando il nome della nuova , ora lo sguardo di galian si posa sulla giovane anche lei esausta , un piccolo secondo di scambio di sguardi , una carezza , e l'heghemon le volge le spalle ritirandosi nella sua tenda per riposare , mentre la pioggia continua incessante a cadere e a saziare quella terra che brucia ancora in silenzio .

20:20 Siel: [O°Radura°O] Ecco che la pietra sembra pian piano prendere tutte le tue energie, labile sei ora, stanca. Osservi il centauro davanti a te che sembra esausto mentre con la mano scorri verso il petto, a sentir il lieve contatto con quella pietra che ora ti appartiene. Sorridi perchè sei felice di tornare a far parte di un branco, anche se è diverso dal tuo, mentre alzi lo sguardo per incontrare quello del caporazza. Sorridi anche a lui, artefice di quella magia, mentre la mano ti sfiora il volto in una carezza. Sei lieta ora che tutto ha avuto termine, in quel meriggio che or si sopsta verso la sera, la luna che combatte con il lieto sole. osservi ora il caporazza allontanarsi come anche fa la gente del luogo, e stanca anche tu ti avii, verso la tenda, le gambe che a malapena ti reggono. Bella forse come esperienza per te centaura di venere, ma ora meriti solo un lieto riposo. Alzi lo sguardo al cielo, la pioggia che leggera scende verso le tue guancie fino a raggiungere il petto. *Grazie* pensiero rivolto al cielo, ignara la figura che ringrazi, anche se nella tua mente appare l'immagine dei tuoi genitori. Sorridi mentre ti avii verso la tenda.

// a Siel assegnerei 10 punti perchè trovo la sua prima role da centaura molto pulita , per quel che riguarda Galian lascia a qualcun'altro il compito di valutarlo ...grazie
DEOARIS
00mercoledì 15 dicembre 2010 20:56
Role approvata

Punteggi:

Galian: 10 pt esperienza
Siel: 10 pt esperienza

Annotazioni:

- Siel riceve la pietra di Venere (inserire in scheda). In base all'influenza planetaria descritta nella sezione della razza in questione, il PG ottiene la "predilezione dell'elemento" (x1 carica; controllo: 90% possibilità di riuscita, calcolabili con il lancio di 1d100). Come ha già specificato Amaranta in Bacheca OFF, il controllo degli elementi costituisce un argomento piuttosto delicato, continuamente soggetto a discussioni riguardanti rivalutazioni ed eventuali modifiche. In questo caso, Siel riceve il potere, ma si tratta di una concessione di carattere provvisorio, proprio perchè prima o poi gli admin potrebbero decidere di non concedere più questi privilegi alla maggior parte delle razze, indipendentemente dal fatto che le role come questa siano state approvate o meno (se sono in errore, prego Jareth di intervenire).

- La skill "Resistenza", riguarda il grado di sopportazione della fatica dovuta agli sforzi fisici e del dolore in caso di eventuali ferite, e concede al suo possessore, in base al livello dell'abilità, di continuare a compiere azioni che mettono a dura prova il fisico senza incorrere in determinati malus. In questo caso, credo che la luce bianca accecante avrebbe recato fastidio anche a Galian, indipendentemente dal fatto che quest'ultimo sia il caporazza o che possegga la skill sopra citata al terzo livello.

- Infine, complimenti ad entrambi i players [SM=g27988]
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