Amata patria - 28 luglio 1914

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kamo58
00giovedì 31 luglio 2014 12:39
C'erano una volta un principe e una principessa che non vissero felici e contenti perché questa non è una favola.
C'erano una volta decine di baldi giovanotti che al grido di “Patria!” resero purpuree di sangue terre martoriate.
Luca Fusco, classe 1895 portava addosso una divisa nuova di zecca, sogni e speranze di poter essere un eroe. Insieme alla sedicesima Divisione Fanteria, Brigata Friuli, si muoveva alla volta del fronte.
Parte dell'ottantasettesimo Reggimento era in partenza alla stazione di Firenze.
La banchina brulicava di militari, di masserizie accatastate per il fronte, di zaini posati a terra.
Facce lunghe di giovani costretti a partire. Facce sfrontate di giovani arruolati di volontà propria, contro ogni ragionevole logica in nome di un ideale: “La Patria”.
E lacrime, vischiose e salate che scorrevano sui volti delle donne.
Madri, mogli e figlie, fidanzate e amanti singhiozzavano pregando per una brevità del conflitto.
Li abbracciavano quei giovani, stringendoli fin quasi a soffocarli, per trattenerli a loro.
Quelli che erano già saliti sui vagoni, cantavano canzoni in coro, per farsi coraggio e far passare il tempo prima della partenza.


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