ℬaruch, 31/10/2015 10:25:
Grazie al considerevole impatto mediatico dell'evento (2-3 giorni in apertura alta o bassa di Repubblica.it), sono stato raggiunto da qualcosa che riguardi la MotoGp, ovvero il contatto Rossi-Marquez. La cosa ha risvegliato un interesse minimo in me, magari anche un po' insano (come quello che fa piacere i gp di F1 solo se ci sono incidenti), ma quanto basta per formulare un giudizio, che volevo sottoporre agli amanti di questo sport e di questo campione, che è un idolo assoluto di ML. Insomma, l'opinione che ho tratto vedendo le immagini del contatto è che Rossi sia stato fenomenale a restare in piedi di fronte all'agguato di Marquez. Insomma, lo ha clamorosamente battuto in uno scontro cercato dallo spagnolo, in traiettoria. Non so, però, magari questa cosa è stata già detta o è una cazzata
Ho il sospetto che tu sia ironico
Ti dico la mia, punto per punto. Partendo dall'inizio.
Rossi, dopo due anni in Ducati buttati nel cesso, sembrava solo in parte recuperato ai massimi livelli: nei primi due anni del ritorno in Yamaha aveva dimostrato al massimo di poter vincere un paio di gran premi all'anno, senza mai poter lottare per il titolo. Colpa dell'età che avanza, in massima parte, ma anche di una concorrenza che non c'era mai stata prima. Biaggi e Gibernau stanno a Lorenzo e Marquez come l'attuale Serie A alla Champions League. Solo Stoner era al livello dei due spagnoli, ma era anche molto debole di testa e non a caso si è ritirato giovanissimo perché non sopportava lo stress. Quest'anno, a sorpresa (almeno per me) Rossi è riuscito a fare un ulteriore step e a tornare competitivo con Jorge e con Marc. In realtà il primo l'aveva fregato anche l'anno scorso, in classifica generale, ma solo perché quello aveva avuto grossi problemi nel finale di stagione. Quanto al secondo, per me al momento è nettamente il più forte, ma tra la Honda che ha sbagliato lo sviluppo e a metà stagione ha dovuto fare dietrofront e le troppe cadute quest'anno non è stato in lotta per il mondiale.
Tra le cadute di Marquez ce n'è stata una in Argentina, a inizio stagione, a seguito di un contatto con Rossi e in un gp poi vinto da Rossi:
Lì è iniziata la ruggine tra i due (io stesso non giurerei sulla totale buonafede di Valentino), che poi si è consolidata ad Assen quando sono arrivati a giocarsi la gara all'ultima curva:
Vero è che pure in questo caso Rossi era davanti e poteva scegliersi la traiettoria, ma si tratta di un'altra manovra al limite.
In entrambi i casi Marquez ha palesemente rosicato, ma a livello di dichiarazioni non è andato oltre il "da Valentino c'è sempre da imparare" (la prima volta) e "anche oggi ho imparato qualcosa da Valentino" (la seconda volta).
Rossi dal canto suo è stato bravissimo a cogliere tutte le opportunità per portare a casa 4 vittorie, e soprattutto è stato bravissimo a non scendere quasi mai dal podio, che finora ha mancato in due sole occasioni finendo peraltro quinto a Misano quando Lorenzo è caduto (quindi tutto sommato fu ultrapositivo) e quarto in Australia (ma sul gp d'Australia ci torneremo). Non è certamente il più veloce, non lo è più. Nei turni di prove e di qualifiche finisce regolarmente alle spalle dei due spagnoli e non di rado anche di altri piloti, ma resta il migliore ad adattarsi alle condizioni mutevoli (di tempo, di gomme, di bagarre) di una gara da 40 minuti. Infatti quasi sempre succede che il venerdì e il sabato annaspa, ma poi la domenica è puntualmente davanti a giocarsi la gara: non è un caso, non è culo, non è un miracolo. E' che lui è proprio un animale da gara, un agonista assoluto. Tanto Lorenzo è implacabile quando fa gara solitaria potendo scegliere le traiettorie migliori, tanto Rossi si esalta nel braccare i battistrada e nel successivo corpo a corpo con questi. Marquez invece ha tutte e due le cose: va fortissimo in prova ed è pure un animale da gara.
Fino a tre gare fa non avrei saputo dire se sarebbe stato più giusto un mondiale a Lorenzo (quest'anno alla pari di Marquez come velocità pura, ma più bravo a non finire col culo per terra) o a un Rossi encomiabile per come, a 36 anni suonati, riesce ancora a giocarsela con questi diavoli. Ti faccio un esempio tennistico: è come Federer che ancora prova a giocarsela con Djokovic. Lo vedi che ormai gli manca qualcosa, per mere questioni anagrafiche, ma non puoi non fare il tifo per chi prova a ribellarsi alle leggi del tempo. Quando Rossi era ancora al 100% e Lorenzo era già Lorenzo, magari non questo Lorenzo ma già un ottimo Lorenzo, Valentino gliele ha sempre suonate. Molti più dubbi ce li ho invece se parliamo di Marquez, nel senso che da quando è arrivato in MotoGp è stato quasi sempre lui a suonarle al vecchio Valentino. Bisognerebbe capire cosa sarebbe successo ad età pari, ma credo che in questo caso solo alla fine della carriera di Marquez, contando vittorie e titoli, si potrà stabilire chi dei due è stato il più grande. Lorenzo, dal canto suo, è invece avviato a vincere la metà, o poco più della metà di quanto ha vinto Rossi. Che è comunque tanta roba, ma dà l'idea dei valori assoluti.
Dopo questa necessaria premessa, senza la quale forse avresti capito poco, arriviamo agli ultimi due gran premi, Australia e Malesia. In Australia la classifica è stata: Marquez, Lorenzo, Iannone, Rossi. Con due sorpassi all'ultimo giro: Marquez su Lorenzo e Iannone su Rossi. Valentino ha fatto i complimenti a Iannone (mentre mezza Italia lo insultava), ma poi, quattro giorni dopo, alla vigilia del gp di Malesia, ha attaccato frontalmente Marquez accusandolo di aver "giocato". Secondo Rossi, che invita tutti a controllare i tempi sul giro e meglio ancora i parziali dei giri, Marquez in Australia andava nettamente più forte di tutti, ma ha usato questa sua supremazia soprattutto per danneggiarlo. Ha fatto andare avanti Lorenzo, anche se probabilmente poteva essere lui a fare gara di testa, e quando era davanti a Valentino girava un secondo più piano di Lorenzo (facendo quindi da tappo); poi, non appena Rossi riusciva a superarlo, improvvisamente reagiva con cattiveria, lo ripassava e si rimetteva a fare da tappo. Tutto questo fino a un paio di giri dalla fine quando ha definitivamente rotto gli indigi e in men che non si dica è andato a prendere Lorenzo vincendo la gara. Quest'ultima circostanza ha un po' confuso le acque, e infatti la prima reazione generale alla sparata di Rossi è stata molto scettica. Tutti (me compreso) hanno pensato che si trattasse di una manovra dialettica per innervosire gli avversari.
Invece poi in Malesia succede che Marquez come al solito va fortissimo in prova, Valentino riesce comunque a fare meglio di Lorenzo (griglia di partenza: Pedrosa, Marquez, Rossi, Lorenzo), ma poi in gara succedono di nuovo cose strane. Pedrosa scappa via e non lo rivede più nessuno, Rossi ha la colpa di farsi passare quasi subito da Lorenzo, prova a riacchiapparlo passando Marquez, ma a questo punto Marquez rifà lo stesso giochetto: quando è davanti lui gira pianissimo (un secondo a giro meno di Lorenzo e del tempo che lo stesso Marc aveva fatto nel warm up di due ore prima), ma quando Rossi lo supera lui reagisce con ancora più cattiveria che in Australia (in un paio di occasioni prima del contatto fatale è Marquez a essere da "cartellino arancione") e tutte le volte si rimette davanti a fare da tappo. Qui il video integrale di tutti i sorpassi, in maniera da poter capire come si è arrivati a quello incriminato:
Ora, io non sono un motociclista e quindi non so dirti se a buttare giù Marquez è stato un calcio, oppure se nel contatto tra le due moto gli si è chiusa la leva del freno (come sostiene Rossi), né se è vero che Marquez abbia provato a dare una testata a Valentino. Le uniche cose che mi sembrano pacifiche sono due: 1) Rossi rallenta volutamente, lo guarda un paio di volte, e cerca di mandarlo più all'esterno che può, possibilmente fuori dalla pista; 2) Marquez ha corso dall'inizio alla fine per danneggiare Rossi pur avendo la moto non dico per prendere Pedrosa, ma almeno per stare con Lorenzo. Quindi per me le sanzioni che sono state comminate sono tutte sbagliate. Rossi era da bandiera nera (esclusione dalla gara) o perlomeno da ride-through, ma in ogni caso andava penalizzato DURANTE e non dopo. Marquez, dal canto suo, doveva essere in qualche modo punito per la condotta palesemente ostruzionistica. Magari anche solo togliendogli qualche "punto patente", ma almeno evitando di creare un precedente pericoloso, perché in questo modo - al netto delle antipatie personali - si autorizza il gioco (sporco) di squadra.
Rossi ha sbagliato perché sbroccando in questo modo è passato da leggero favorito a pesantemente sfavorito nella lotta al titolo, e perché comunque ha fatto una manovra deliberatamente scorretta macchiando la sua immagine. Marquez ha sbagliato perché con la sua condotta antisportiva in ben due gare ha di fatto falsato il più bel mondiale degli ultimi 15 anni. E lo stesso Lorenzo non ci ha fatto una bella figura perché poteva starsene zitto e godere in silenzio, mentre si è infilato da solo in una polemica che non lo riguardava (c'è anche ci dice che i due spagnoli erano d'accordo, ma io non ci voglio credere) facendo dichiarazioni e gesti piuttosto sgradevoli. Insomma hanno perso tutti. Fino a un mese fa se le davano correttamente in pista e all'apparenza si rispettavano molto anche fuori, poi non appena il gioco si è fatto duro hanno sbracato uno peggio dell'altro. Tuttavia una distinzione vorrei farla lo stesso. Posso capire Lorenzo, che si sta giocando il mondiale e che con un po' di sfortuna in meno magari sarebbe andato in testa alla classifica già a settembre. Posso capire, anche se non lo giustifico, Rossi che a un certo punto ha perso la brocca. Quello che mi pare più grave, invece, è che Marquez abbia fatto finta per mesi e mesi. Sempre quel sorriso finto sulla faccia, e sotto un rancore covato da chissà quanto. Perché vedi, pure Rossi è un rancoroso e non di rado in carriera ha usato le maniere forti in pista (con Gibernau e Stoner, in particolare) e fuori (con Gibernau, con Stoner, con Lorenzo, ma soprattutto con Biaggi). I campioni sono così, sono dei figli di puttana che passano sopra a tutto e a tutti. Però Rossi i suoi avversari li ha sempre affrontati a viso aperto. Con Biaggi e Gibernau arrivarono a mettersi le mani addosso. Pure con Capirossi, prima di riappacificarsi e tornare amici, ci furono grosse questioni personali. Ma sempre alla luce del sole, prendendosi la responsabilità. Marquez invece ha agito come un sorcio. E prima di fare un torto a Rossi, o allo sport in generale, ha fatto un torto a se stesso. Perché un campione assoluto come lui certamente è non può abbassarsi a certi giochetti, né tantomeno nascondersi nell'ombra. Rossi perderà il mondiale, ma Marquez ha perso la faccia e credo anche tanti tifosi in giro per il mondo.