La Commissione europea vara una stretta sui social
26 aprile, 12:03
BRUXELLES - La manipolazione della pubblica opinione attraverso le fake news "è una minaccia reale alla stabilità e alla coesione delle nostre società" europee. Lo ha affermato il commissario Ue alla sicurezza Julian King, che ha sottolineato che in molti casi dietro queste operazioni ci sono "attori stranieri", e in particolare "la dottrina militare della Russia riconosce esplicitamente la disinformazione nella sua strategia di guerra".
King ha parlato presentando l'attesa stretta Ue anti fake news, con misure per i social network da Facebook a Twitter e aiuti ai media tradizionali per sostenere l'informazione di qualità, nonchè la nascita della prima piattaforma targata Ue per fact-checkers 'certificati'. Il codice di buone pratiche per i social, però, resta volontario e non ha valore giuridico vincolante. La Commissione Ue a fine anno farà una valutazione della sua applicazione e valuterà se sarà necessario adottare una vera e propria legislazione per combattere le fake news.
Nella comunicazione sulla disinformazione di Bruxelles, si prevede di lanciare un forum di alto livello per riunire piattaforme, industria della pubblicità, media e società civile per coordinare gli sforzi nella lotta alla fake news. Sarà questo forum a dover delineare per luglio il Codice sulle pratiche che Facebook e simili dovranno seguire, con l'obiettivo di avere una prima valutazione misurabile del loro impatto a ottobre.
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