Alieni

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Walker - Lugo
00mercoledì 22 ottobre 2003 11:10
Da www.ufoitalia.net :

Secondo il Vishnu Purana, testo fondamentale dell’Induismo, esiste un’evoluzione universale che ha necessità di svolgersi attraverso una successione di mondi o grandi periodi di tempo, detti manvantara, ognuno dei quali fu introdotto da un Manu o Primo Uomo. Manu è un termine sanscrito che significa “uomo” e indica i 14 padri della razza umana, abitanti dei cieli. Il Manu del nostro tempo si chiama Vaisvata ed è il settimo. La preastronautica indica quali padri della civiltà umana alcune forme di intelligenza extraterrestre particolarmente evolute sotto gli aspetti filosofico, scientifico e tecnologico. Ma da dove sarebbero venuti questi misteriosi e potentissimi padri, capaci di dare senza prendere, di osservare cercando di interagire il meno possibile con i nostri antenati? Secondo il matematico Su-Shu-Huang, esisterebbero per la legge dei grandi numeri civiltà aliene a 18 anni-luce da noi. Secondo l’americano Willy Ley, almeno 18.000 pianeti della nostra galassia dovrebbero essere abitati da umanoidi. L’equazione portata a conoscenza del pubblico nel corso della conferenza di Green Bank calcola un numero massimo di 50 milioni di ‘umanità’ esistenti nella Via Lattea e un numero minimo di 40. Le creature appartenenti a queste razze potrebbero essere il prodotto di un’evoluzione simile a quella che ha plasmato i terrestri. Si deve però considerare che una maggior forza di gravità avrebbe ridotto la loro altezza e potenziato la loro struttura osseo-muscolare; che una temperatura più fredda ne avrebbe aumentato lo spessore della cute, ispessito lo strato di grasso, infoltito il rivestimento cutaneo. La conformazione del suolo, la vegetazione, le disponibilità alimentari, la composizione dell’atmosfera: tutti elementi capaci di influire in modo rilevante sul progresso della specie. L’antropologo Ashley Montague affermò che, per una razza aliena, noi terrestri potremmo forse rappresentare quello che per noi rappresentano i bacilli della rabbia o del colera: motivo sufficiente, questo, per spiegare come mai essi non abbiano stabilito relazioni con il nostro mondo, posto che non l’abbiano fatto. Di razze aliene ha parlato recentemente il dottor Michael Wolf, ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli U.S.A. ed ex Team Leader -se quanto afferma corrisponde a verità- del Progetto di Recupero della Tecnologia Aliena, svoltosi entro l’Area 51: “I Nordici hanno avuto contatti e preso accordi con il governo americano e anche i Grigi. Credo che questo sia vero, anche se tutti i Grigi che ho conosciuto hanno suscitato in me simpatia. I Grigi hanno la cute come quella dei delfini e un carattere simile al loro. Desiderano essere accarezzati e amati proprio come i delfini”. La casistica relativa agli incontri ravvicinati del terzo tipo propone diverse tipologie aliene, con alcune caratteristiche comuni. La loro struttura corporea risulta infatti abbastanza simile a quella umana, con una testa, un tronco, due gambe e due braccia. La loro stazione è quasi sempre eretta, come la nostra. Variano l’altezza, la dimensione del cranio, i tratti somatici, la costituzione, il numero delle dita. In alcuni casi gli occupanti degli UFO sono stati descritti come esseri informi, mostri non umani, automi, creature simili a spettri. Secondo l’ex ufficiale dell’Aeronautica Militare Americana Robert O. Dean, un voluminoso rapporto della NATO sul fenomeno UFO, contrassegnato dalla dicitura “Cosmic Top Secret”, riportava quattro razze aliene identificate a livello visivo: la prima, simile in tutto e per tutto a quella umana; la seconda, diversa solo per il colore terreo, quasi diafano della pelle; la terza, quella ormai famosa dei Grigi; la quarta, infine, degli uomini-rettile, con pelli squamose e pupille verticali. L’ufologo statunitense Brad Steiger ha catalogato le più comuni razze aliene attingendo alla casistica che le riguarda e utilizzando le lettere dell’alfabeto greco. Il suo studio suddivide gli umanoidi extraterrestri in quattro tipi fondamentali:



Gli Alfa sonoumanoidi alti fra i 50 cm e il metro e mezzo, con crani assai sviluppati, pelle bianca o grigia, assenza di peli, nasi piatti, occhi lunghi e ovali neri (o protetti da speciali lenti a contatto scure), bocche a fessura senza labbra. Comunemente denominati “Grigi”, questi alieni sono esili, con arti allungati e un numero di dita che varia da tre a sei, secondo le diverse relazioni di incontro. Alcuni testimoni li hanno descritti di costituzione più robusta. Numerosi ufologi ritengono si tratti di scienziati provenienti da Zeta Reticuli, poiché una mappa raffigurante quel sistema fu vista a bordo di una loro astronave da due americani rapiti nel 1961.



I Beta: sono i Fratelli dello Spazio, identificati dai contattisti con forme angeliche scese sulla Terra per riportare l’umanità sulla strada dell’amore universale. Secondo alcuni, Cristo sarebbe stato un alieno di tipo beta. Il loro aspetto è simile al nostro, ma sono tutti bellissimi, alti, quasi sempre biondi con gli occhi chiari. Personaggio eminente fra di loro sarebbe il comandante Ashtar Sheran, i cui messaggi di pace e le cui rivelazioni (spesso suffragate, in verità, dai progressi della nostra scienza) sono stati ricevuti e trascritti da contattisti e medium di tutto il mondo. I Beta 2, umanoidi dalla pelle olivastra e gli occhi a mandorla, ambigui, selvaggi e oscuri, sono i nemici naturali dei beta. Altri studiosi li hanno battezzati MIB (Men in Black, Uomini in Nero). I beta 2 impugnano tubi fosforescenti o sfere luminose e si avvalgono di raggi per le loro misteriose missioni sulla Terra.

I Beta F sono creature spirituali, dotate di aureole, che appaiono ai mistici e ai sensitivi, venendo scambiati talora per la Vergine Maria.



I Gamma sono umanoidi conosciuti da lungo tempo sul nostro pianeta; di loro sono piene le leggende di tutti i popoli. Yeti, Bigfoot, Gremlins, Critters sarebbero, secondo lo Steiger, alieni semi-intelligenti (o automi) usati dagli alieni per la raccolta di minerali, piante, animali.



I Delta sono alieni non umanoidi, ma simili a insetti (come l’uomo falena), rettili, anfibi, pipistrelli oppure mostri indescrivibili, simili ai parti della fantasia di Lovecraft.



L’ufologo sudamericano Jader Pereira tentò a propria volta di catalogare gli extraterrestri, basandosi sulla comparazione delle testimonianze. La sua classificazione si basa sull’altezza, il colore della pelle, la forma degli occhi, il tipo di mani (simili alle nostre, tentacolate o a pinza), il numero di dita ecc.

Concludo questo breve studio indicando un modello di classificazione che ho proposto nel 1998 all’interno del mio “Archivio X”, modello che ho visto ripreso, con soddisfazione, da alcuni studiosi e webmaster di siti ufologici italiani e stranieri:



1) i Grigi (Alfa)

2) gli Oscuri (Beta 2 o MIB)

3) gli Aurei (Beta)

4) gli Inumani (Delta)

5) gli Ibridi (incroci tra Grigi e umani; incroci tra razze diverse; Gamma)

6) i Bruti (Delta, escludendo le creature del folklore, che non posseggono caratteristiche aliene)

R. Daneel Oliwav
00sabato 13 dicembre 2003 21:29
interessante, molto interessante. io modero una sezione simile a questa, e sn un appassionato di ufologia...ma parte di queste informazioni mi mancavano...molto interessante.
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