Albert Hamilton Fish

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Lilith Blood
00venerdì 5 novembre 2004 13:00
Nacque nel 1870 a Washington DC, Albert Hamilton Fish crebbe in una famiglia affetta da molti problemi. Rimase orfano di padre dopo pochi anni dalla sua nascita, per questo motivo finì in orfanotrofio. Uno zio paterno soffriva di una psicosi religiosa e morì in ospedale, un fratello fece la stessa fine, il fratello più giovane soffriva di idrocefalea e morì in poco tempo, un altro fratello soffriva di alcolismo cronico, una sorella aveva una sorta di malattia mentale; la madre soffriva di allucinazioni, mentre una zia paterna era completamente pazza. Il giovane Albert cresce così ossessionato dal peccato e dall'espiazione attraverso il dolore.

Uscito dall'orfanotrofio si mantiene attraverso lavoretti saltuari e nel 1898 sposa una donna di 19 anni, ben sette anni più giovane di lui, da cui ebbe 6 figli. Quando il figlio più piccolo ebbe tre anni, nel 1917 la donna fuggì con uno studente, lasciando Fish alle prese con i figli. Nel corso della sua vita si "sposò" per altre tre volte, sebbene non avessere valore legale perchè non ebbe mai divorziato dalla sua prima moglie.

Soffriva di sadomasochismo diretto verso se stesso e verso gli altri, specialmente nei confronti di giovani ragazzi, mai contro i suoi figli, a quanto ammisero nel processo. Era solito conficcarsi degli aghi sotto la pelle, specialmente nella zona tra il retto e lo scroto, il più delle volte riusciva ad estrarli, ma talvolta rimanevano all'interno. Una radiografia effettuata dopo la sua cattura portò alla luce ben 29 aghi conficcati nel suo corpo; inoltre imbeveva batuffoli di cotone in alcool, li inseriva nell'ano e gli dava fuoco, lo stesso praticava con le sue giovani vittime. Talvolta usava sculacciarsi o farsi sculacciare dai figli o dagli amici fino a sanguinare, come una sorta di punizione.

Soprannominato il Vampiro di Brooklyn, Albert diffuse il terrore in tutti gli Stati Uniti, mutilando, uccidendo e mangiando giovani vittime. Era talmente instabile che arrivò a giustificarsi delle sue azioni affermando che, come nella Bibbia un angelo fermò la mano di Abramo mentre tentava di uccidere suo figlio, se nessun angelo era ancora intervenuto, voleva dire che le sue azioni erano volute da Dio, si credeva un messia.

Il 25 maggio del 1928, un giovane diciottenne, Edward Budd, decise di inserire un'inserzione sul New York World per cercare un'occupazione così da sopperire alla condizione di povertà in cui si trovava la sua famiglia. Il lunedì successivo all'inserzione domenicale, al cospetto della signora Delia Budd, apparve un uomo anziano, con i capelli grigi e dei lunghi baffi, che si presentò come Frank Howard, un contadino proveniente da Farmingdale, a Long Island, in cerca di Edward per proporgli un posto di lavoro da contadino nella sua fattoria, che in quel momento si trovava in carenza di manodopera. Fece conoscenza del giovane ragazzo che gli sembrò subito all'altezza, e dopo avergli promesso 15 dollari alla settimana, fissò un appuntamento per il sabato seguente in cui sarebbe passato a prenderlo.

Sabato 2 giugno si prospettava una stupenda giornata per il giovane Edward, ma l'uomo non si presentò. Mandò una lettera scritta a mano dove recava scritto che aveva avuto degli impegni improvvisi.

Il giorno dopo, verso le undici di mattina, Frank Howard apparve a casa di Edward portando in dono un cesto di fragole e del formaggio. Delia Budd lo convinse a rimanere per pranzo, così suo marito, Albert Budd, aveva l'opportunità di conoscerlo. Frank accettò l'invito e rimase a mangiare.

L'uomo anziano fece un'ottima impressione all'intera famiglia, per i suoi modi gentili, per il suo linguaggio e il suo portamento. Ad un certo punto entrò una ragazza, Grace Budd, di 10 anni, vestita con l'abito da chiesa, elegante. Frank si lasciò sfuggire qualche complimento, e gli donò 50 centesimi per comprare le caramelle a lei e a sua sorella Beatrice. Howard disse che sarebbe venuto nel pomeriggio a prendere Edward ed il suo amico, ma prima sarebbe dovuto andare alla festa di compleanno di uno dei figli di sua sorella, così facendo diede due dollari ai ragazzini e prima di andare via invitò Grace ad andare con lui alla festa di compleanno, promettendo che l'avrebbe riportata alle nove di sera e che si sarebbe preso cura di lei. I genitori della piccola si informarono sul luogo in cui si apprestava ad andare e lui replicò dicendo che sua sorella abitava in un appartamento a Columbus nella 137esima strada; così facendo si convinsero e gliela diedero in custodia.

La famiglia Budd non ebbe più notizie di Grace. I due genitori si precipitarono alla polizia, e scoprirono che tutto quanto aveva detto quell'uomo era falso. Provarono a risalire al luogo in cui Frank aveva comprato i doni portati alla famiglia, ma non approdarono a nulla.

Frank Howard in realtà era Albert Fish.

La polizia di New York non era estranea a rapimenti di questo tipo. Un anno prima, l'11 febbraio 1927, Billy Gaffney, un bambino di 4 anni, stava giocando fuori dal suo appartamento, con un suo vicino di casa, Billy, un bambino di tre anni. Un vicino di casa di 12 anni stava facendo da babysitter, ma sie era momentaneamente appisolato. Si svegliò di soprassalto quando una ragazza, venuta a cercare i bambini, non li trovò. Dopo aver avvertito i genitori e in seguito ad una diperata ricerca, il padre del bambino più giovane trovò il figlio, solo, all'ultimo piano dell'edificio. Quando interrogò il bambino su che fine aveva fatto Billy, gli rispose che un uomo l'aveva portato via.

Nel giugno del 1924, Francis McDonnel, un bambino di 8 anni, stava giocando davanti al portone di casa sua, sotto gli occhi vigili della madre. Un uomo anziano, con i capelli grigi e i baffi, era in mezzo alla strada a guardare il bambino giocare. Il pomeriggio dopo, lo stesso uomo si presentò a guardare Francis e altri quattro ragazzi che giocavano a palla. L'uomo chiamò Francis a sè, mentre gli altri bambini giocavano, e dopo pochi minuti, scomparvero entrambi dalla vista di ognuno. Un vicino disse che aveva visto un bambino che sembrava Francis andare via con un uomo con i capelli grigi.

La sparizione di Francis non fu notata fino a quando non si presentò per cena; suo padre, un poliziotto, organizzò le ricerche. Trovarono il corpo del bimbo in un bosco, sotto dei rami. Era stato attaccato violentemente. L'assalitore gli aveva tolto i vestiti e strangolato con le sue bretelle. Francis era stato picchiato così violentemente che la polizia arrivò a dubitare che si trattasse dello stesso uomo anziano, le percosse erano state così violente che, forse, l'uomo anziano aveva un complice.

Cominciarono le ricerche dell'assassino, attraverso le sue impronte digitali trovate sulla scen del delitto ed una descrizione fatta dalla madre di Francis, ma non approdarono a nulla.

Nel novembre del 1934, il caso Budd era ufficialmente ancora aperto, ma insoluto.Solo un uomo, William F. King, continuò le ricerche. Il dipartimendo delle persone scomparse annunciò che avrebbero chiuso il caso perchè ormai non esisteva più nessuna speranza concreta.

Dieci giorni dopo, il 12 novembre, Delia Budd ricevette una lettera che non ebbe il coraggio di aprire, cosa che invece fece Edward che, appena letta, avvertì subito il detective King. La lettera trattava argomenti molto crudi, c'era scritto:

"Mia cara signora Budd,

Nel 1894 io ed un mio amico decidemmo di andare in Cina e salpammo da San Francisco diretti ad Hong Kong. A quel tempo esisteva molta carestia in Cina, c'era la fame e la povertà dilagava. Per mangiare qualsiasi cosa il prezzo variava da 1 a 3$. La gente soleva vendere i propri bambini sotto i 12 anni per comprarsi un po' di cibo. Un ragazzo o una ragazza sotto i 14 anni non erano sicuri in strada. Tu potevi andare in un negozio a chiedere della carne, e specificatamente ti tagliavano la parte di un corpo di un bambino o una bambina che desideravi. Le parti del corpo più gustose erano persino maggiorate di prezzo.

Il mio amico John stette così a lungo che ci prese gusto nel mangiare carne umana. Quando tornò a New York rapì due ragazzi, uno di 7 e l'altro di 11 anni. Li portò nella sua abitazione, spogliò i loro corpi e li rinchiuse in un ripostiglio. In seguito bruciò tutto. Spesso li torturava giorno e notte, così che la loro carne diventasse buona e tenera.

D'apprima uccise il bambino di 11 anni, perchè aveva il sedere più grasso e sicuramente c'era molto da mangiare. Ogni parte del suo corpo fu cucinata e mangiata eccetto la testa, le ossa e gli intestini. Fu arrostito, bollito, cotto alla griglia, fritto e cotto a stufato. Il più piccolo fece la stessa fine. A quel tempo ero il suo vicino di casa, mi aveva parlato del gusto di questa carne, ed ero tentato di provarla.

Quella domenica del 3 giugno 1928, vi chiamai e vi portai dei doni. Mangiammo pranzo e Grace mi baciò. Fu in quel momento che mi venne voglia di mangiarla.

Col pretesto di portarla ad una festa di compleanno, dopo aver chiesto il tuo permesso, la portai in un'abitazione vuota a WestChester che avevo già acquistato. Quando arrivammo, la bambina rimase fuori a raccogliere dei fiori, mentre io andai al piano di sopra per togliermi i vestiti. Non volevo sporcarmeli di sangue.

Quando fu tutto pronto, andai alla finestra e la chiamai. Mi nascosi nel ripostiglio mentre lei era in camera, uscii fuori e quando lei mi vide nudocominciò a gridare e cercare di scappare. Io la presi e lei disse che avrebbe detto tutto a sua madre.

Prima la spogliai con difficoltà, continuava a tirarmi calci, mordere e sputare. Ho dovuto soffocarla per ucciderla, poi la tagliai in piccoli pezzi così da poter portare il cibo nelle mie stanze, cucinare e mangiare. Che dolce che era il suo tenero sedere arrostito. Mi ci sono voluti 9 giorni per mangiare interamente il suo corpo. Non l'ho violentata, volevo che morisse vergine."

Nessuno voleva credere che la lettera dicesse il vero, ma il detective realizzò che i dettagli dell'incontro con la signora Budd erano troppo minuziosi, inoltre la calligrafia era la stessa della lettera che il rapitore scrisse sei anni prima.

Sulla lettera c'era un emblema particolare, piccolo ed esagonale con scritto N.Y.P.D.B.A. (New York Private Chaffeur's Benevolent Association); con la collaborazione del presidente dell'associazione fecero una perizia grafologica su tutti i membri. Il detective King si informò se qualcun altro aveva accesso all'associazione oltre i membri, e il giovane custode ammise che aveva preso un paio di fogli di carta da lettera e delle buste. Aveva lasciato la cancelleria nella locanda in cui abitava a 200 East nella 52esima strada. La locandiera fu scioccata quando le fu data la descrizione di Frank Howard, ed affermò che visse lì per ben due mesi.

L'agente gli disse che il suo vero nome era Albert Fish, e la locandiera si ricordò che l'uomo aspettava spesso una lettera di suo figlio che lavorava in North Carolina, e che gli mandava dei soldi.

Finalmente la posta intercettò una lettera indirizzata ad Albert Fish. Il 13 dicembre 1934, la locandiera chiamò il detective King; Fish era nella locanda e cercava la sua lettera. L'uomo era seduto e stava bevendo un the quando King aprì la porta. Appena l'agente gli chiese se era lui Albert Fish, l'uomo anziaro tirò fuori dalla tasca un rasoio e minacciò il poliziotto. King, furioso, lo afferrò per un braccio e finalmente lo prese in custodia.

Durante la confessione ammise diversi omicidi di bambini, senza provare alcun rimorso. Descrisse nei minimi particolari la fine che aveva fatto fare alla povera Grace, e come si era piacevolmente gustato Billy Gaffney prelevando parti dal suo corpo come il naso, le orecchie, mentre gli arti li mise in una sacca con delle pietre affinchè affondassero nel fiume. Giunto a casa li mise a cuocere in pentola con cipolle, carote, sale e pepe, corredando il tutto con strisce di bacon. Secondo lui erano azioni normali, lui si sentiva Cristo. Durante il processo, l'avvocato difensore cercò di puntare sull'infermità mentale, i suoi figli testimoniarono a suo favore affermando che non aveva mai fatto del male a loro, però la difesa non andò a buon fine.

Fu condannato alla sedia elettrica, e il 16 gennaio del 1936, l'esecuzione ebbe luogo. Ci vollero due scosse per porre fine alla sua vita, a causa degli aghi che aveva conficcati in corpo, la prima scossa mandò in corto circuito l'impianto!

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