Albert Einstein E = m x c^2

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erevnitis
00martedì 31 luglio 2018 18:55
Per quale motivo si parla di E = m x c^2. di Albert Einstein, il quale dimostrerebbe l'esistenza di Dio, dato spesse volte si dice che non c'è nessun teorema o equazione che dimostra l'esistenza di Dio? ?
barnabino
00martedì 31 luglio 2018 21:22
A quale pubblicazione fai riferimento?

Shalom
giusyforever
00martedì 31 luglio 2018 23:06
Re:
barnabino, 31/07/2018 21.22:

A quale pubblicazione fai riferimento?

Shalom




[SM=g7405] [SM=g7405]
(SimonLeBon)
00martedì 31 luglio 2018 23:10
Re: Re:
giusyforever, 31/07/2018 23:06:




[SM=g7405] [SM=g7405]



Un po' datato, ma pur sempre in tema! [SM=g10765]

Simon
erevnitis
00martedì 31 luglio 2018 23:28
[SM=g7405] [SM=g7405]
anto_netti
00mercoledì 1 agosto 2018 08:15
erevnitis, probabilmente, fa riferimento ad altri thread in cui si diceva che Dio in quanto spirito non può essere misurato, perché non sottoposto a leggi fisiche. Quindi non esiste nessun teorema o equazione che possa quantificarlo. Crediamo in Dio, non per verifiche sperimentali che non esistono, ma mediante prove evidenziate dalla fede. Ma la formula di Einstein E = m x c^2, invece sembra dimostrare indirettamente l'esistenza di Dio.

Ciao
anto_netti
anto_netti
00mercoledì 1 agosto 2018 08:30
Diciamo che la formula di Albert Einstein non dimostra l'esistenza di Dio. Abbiamo detto in diversi thread che Dio non è misurabile in quanto spirito. E quindi non soggetto alle leggi fisiche. Non esiste quindi nessun teorema o equazione che lo possa quantificare. Ogni teorema o equazione darà come risultato un 50% per la sua esistenza e un 50% per la sua inesistenza. Come abbiamo detto la matematica prevede tutte le possibilità. Poi non è detto che nel mondo fisico siano realtà.

La formula di Einstein è una formula che può dimostare sempre per fede l'esistenza di Dio, ma non per verifica sperimentale. Perchè? Perché dimostra l'esistenza di Dio indirettamente. Dimostra l'esistenza dell'energia dinamica di Dio, ovvero dello Spirito Santo di Dio.

E qui gli scienziati sono divisi. Gli scienziati credenti, ammettono che si può trattare dell'energia dinamica di Dio. Gli scienziati atei, invece dicono che non possiamo dare una definizione di cosa sia veramente l'energia. L'unica cosa che possono dire è che l'energia è l'attitudine di un corpo a svolgere un lavoro.

L'energia si vede nel mondo fisico. Non è invisibile. Quindi l'energia dinamica di Dio, si manifesta nel mondo fisico. Forse solo una parte. Solo quella che può manifestarsi nel mondo fisico.

In principio Dio creò i cieli e la terra. La terra era informe e deserta, e le tenebre ricoprivano le acque degli abissi; la forza attiva di Dio si muoveva sulla superficie delle acque. Genesi 1:1,2.

Ciao
anto_netti
anto_netti
00mercoledì 1 agosto 2018 08:36
Hanno fatto diversi film e documentari su Einstein. Un film per la televisione (di cui non ricordo il titolo) si concludeva con lui in punto di morte e soddisfatto di aver trovato la formula che dimostrava l'esistenza di Dio.

Ora non so, in questo film, quanto ci sia di vero sulla vita reale di Einstein. O se ci hanno ricamato sopra su questa formula per dimostrare l'esistenza di Dio.

Ciao
anto_netti
anto_netti
00mercoledì 1 agosto 2018 09:11
Interessanti da leggere questi libri:

"L'Equazione di Dio". Romanzo di fantascienza. Autore: Sawyer Robert. Editore: Mondadori Urania Fantascienza.

"L'Equazione di Dio". Autore: Amir D. Aczel. Editore: Il Saggiatore edizione 2008. Il Saggiatore edizione 2017.

"Dio=mc2. Oltre l'universo olografico. Autore: Fausto Intilla. Editore: Lampi di Stampa.

Attenzione! Quest'ultimo tratta di oloscienze. Praticamente di quella crescente tendenza della nascita di nuove scienze o a parere della scienza ufficiale di pseudoscienza. La scelta di tale saggio è a discrezione del lettore.

Ciao
anto_netti
erevnitis
00giovedì 2 agosto 2018 12:26
Re:
Caro Antonetti


Non esiste quindi nessun teorema o equazione che lo possa quantificare. Ogni teorema o equazione darà come risultato un 50% per la sua esistenza e un 50% per la sua inesistenza. Come abbiamo detto la matematica prevede tutte le possibilità.



Quando Godel dimostra l'esistenza di Dio con la matematica, egli era consapevole che con la stessa matematica poteva dimostrare anche la sua inesistenza ?
anto_netti
00giovedì 2 agosto 2018 13:51
Re: Re:
erevnitis, 02/08/2018 12.26:





Non esiste quindi nessun teorema o equazione che lo possa quantificare. Ogni teorema o equazione darà come risultato un 50% per la sua esistenza e un 50% per la sua inesistenza. Come abbiamo detto la matematica prevede tutte le possibilità.



Quando Godel dimostra l'esistenza di Dio con la matematica, egli era consapevole che con la stessa matematica poteva dimostrare anche la sua inesistenza ?



Non saprei dirti! Ma lui doveva essere consapevole di qualche contraddizione. Per il fatto che lui aveva scoperto anche il teorema dell'incompletezza in matematica. E che cioé non è possibile rispondere ad un teorema se è vero o falso con estrema precisione. Quindi già mi suona strano che si sia cimentato nella dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio proprio lui e non un'altro.

Ciao
anto_netti
erevnitis
00giovedì 2 agosto 2018 15:43
Re:
Caro antonetti


Un film per la televisione (di cui non ricordo il titolo) si concludeva con lui in punto di morte e soddisfatto di aver trovato la formula che dimostrava l'esistenza di Dio.



Anche lui non avrà fatto come Godel?!!


barnabino
00giovedì 2 agosto 2018 17:41
Schema della prova ontologica di Gödel

Gödel si ispirò alla prova ontologica di Leibniz e, utilizzando gli strumenti della logica moderna, diede nuovo impulso alla tradizione iniziata con Anselmo d'Aosta.

Lo schema della prova ontologica di Gödel è il seguente:

Ogni proprietà positiva è necessariamente positiva.

Per definizione Dio ha tutte e solo le proprietà positive.

L'esistenza necessaria è una proprietà positiva.

Quindi Dio, se è possibile, possiede necessariamente l'esistenza.

Il sistema di tutte le proprietà positive è compatibile.

Quindi Dio è possibile.

Essendo possibile, Dio esiste necessariamente
barnabino
00giovedì 2 agosto 2018 17:42
Così non saprei quanto sia convincente...

Shalom [SM=g27985]
TNM
10giovedì 2 agosto 2018 19:35
L'esistenza di Dio non ha bisogno di essere dimostrata da alcun uomo. E' tutta intorno a noi la dimostrazione che Dio stesso si è dato.

(Ebrei 3:4) Naturalmente ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio.

(Romani 1:19-21) quello che si può conoscere di Dio è evidente fra loro, in quanto Dio lo ha reso loro evidente. Infatti le sue qualità invisibili — la sua eterna potenza e divinità — si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose che ha fatto. Essi dunque non hanno giustificazioni, perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato;


anto_netti
00venerdì 3 agosto 2018 08:48
Ecco due link che ci possono far capire che cos'è il teorema di incopletezza di Godel. Sulla indecidibilità di una proposizione.

it.wikipedia.org/wiki/Teoremi_di_incompletezza_di_G%C3%B6del

disf.org/davies-teorema-incompletezza-godel

Ciao
anto_netti
Vostok1
00venerdì 3 agosto 2018 20:15

E=mc^2
dimostra che è facile trasformare la materia in Energia radiante

ma tremendamente difficile fare il contrario,
tanto che nessuno c'è mai riuscito e dubito che ci si riesca

sembrerebbe che la materia siano di onde stazionarie di Fotoni Gamma in uno spazio tremendamente incurvato

Diciamo un forte punto a favore della Creazione
erevnitis
00sabato 15 settembre 2018 22:17
Un utente mi ha scritto questo nella mia email




Salve,
purtroppo non risulto registrato al forum, e non posso scrivere nel post che hai creato riguardo alla famosa formula dell'energia (a riposo) di Einstein.

Però, essendo un fisico teorico, ho le competenze per risponderti, almeno in privato.

Le relazioni fisiche non vanno decontestualizzate ed interpretate alla luce di altri contesti. In questo caso il contesto semplicemente non ha nulla a che fare con la religione o con l'esistenza di Dio.

Ti spiego:
in fisica è conveniente individuare delle quantità che, in un sistema chiuso (cioè che non interagisce con l'esterno), rimangono costanti. L'energia è una di queste quantità, sebbene non l'unica.
Inoltre, ogni particella elementare è caratterizzata dal possedere una massa (che può anche essere zero, come per esempio quella dei fotoni, le particelle di cui è composta la luce); la massa determina le proprietà cinetiche della particella (cioè determina di quanto essa accellera quando è soggetta ad una forza).
Einstein, comprendendo che spazio e tempo sono parte di un unicum, lo spazio-tempo, e fondando la relatività speciale (e poi quella generale), trovò che l'energia di una qualsiasi particella ferma di massa m è proprio

E=mc^2,

dove c è la velocità della luce.
Per particelle in moto, con velocità v la relazione diventa

E= mc^2 /sqrt(1-v^2/c^2),

dove 'sqrt' è la radice quadrata.

Inoltre ci sono anche alcune particelle senza massa (tipo la luce, fatta di fotoni), ma questo non significa che esse non abbiano energia. Infatti, muovendosi alla velocità della luce, sia il numeratore che il denominatore dell'espressione precedente si annullano, poiché m=0 e v=c, e se ricordi la matematica del liceo, 0/0 è indeterminato, quindi l'espressione precedente diventa inutile.
In effetti risulta che i fotoni abbiano un'energia data dalla relazione E=h f, dove 'h' è la cosiddetta costante di Planck, mentre 'f' è la frequenza di oscillazione, che determina il colore della luce (ammesso che rientri tra le frequenze di luce visibile per l'uomo).

Oltretutto, quella relazione non è neanche corretta al 100% per la fisica moderna, in quanto il concetto di particella isolata è un'idealizzazione e quindi risulta una relazione approssimata: valida abbastanza bene nella maggior parte dei casi di interesse umano, ma non fondamentalmente vera.
La descrizione della natura più accurata che abbiamo oggi, e che resiste alla prova degli esperimenti più estremi, è data dalla teoria quantistica dei campi, dove i tasselli elementari non solo le singole particelle, ma i cosiddetti campi.

Ok, cerco di non dilungarmi ulteriormente...

Insomma, per rispondere alla tua domanda, in tutta questa discussione non mi sembra di aver menzionato da nessuna parte dimostrazioni di esistenza di Dio. Si tratta di una relazione tra quantità, e con le relazioni bisogna stare attenti alla giusta collocazione contestuale. Dire che questo abbia a che fare con Dio equivale a dire che il fatto che le poste vicino casa mia siano aperte solo di mattina dimostra o confuta l'esistenza di Dio.

Questo malinteso nasce da una questione di terminologia, probabilmente indotta dalla frase "Dio è energia". Se noi fisici avessimo deciso di chiamare ciò che chiamiamo "Energia" in un altro modo, ad esempio "Capacità di lavoro", non ci sarebbe stato alcun malinteso.

Spero di essere stato chiaro ed utile.
Se poi volessi trascrivere quello che ho scritto sul post magari potrebbe essere un messaggio utile anche per gli altri...

Buona serata,

erevnitis
00sabato 15 settembre 2018 22:17
Cosa ne pensate?
Angelo Serafino53
10lunedì 17 settembre 2018 08:00

tnm riveduta 2017

“Alzate gli occhi al cielo e osservate:
chi ha creato queste cose?j
Colui che le fa uscire come un esercito, conoscendone il numero esatto;
le chiama tutte per nome.k
Grazie alla sua immensa energia* e alla sua straordinaria potenzal
non ne manca nessuna.

Dante.V
00lunedì 17 settembre 2018 18:21
Re:
erevnitis, 15/09/2018 22.17:

Cosa ne pensate?



Che il signor fisico ha perfettamente ragione.

Dio non è provabile attraverso il metodo scientifico, anche se il metodo scientifico ci da buoni indizi per poter desumere o inferire l'esistenza di un Creatore o di un Intelligent Design, se non si vuole entrare nel merito di chi sia il progettista.
Angelo Serafino53
00lunedì 17 settembre 2018 19:03

Cosa devo pensare da questi numeri che siamo fortunati?


Altrettanto essenziale è il rapporto fra l’intensità della forza elettromagnetica e quella delle altre tre forze. Ad esempio, alcuni fisici stimano che questa forza sia 10.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 (1040) di volte più intensa di quella gravitazionale. Potrebbe sembrare che faccia ben poca differenza aggiungere un altro zero a tale numero (ottenendo 1041). Eppure se così fosse la forza gravitazionale sarebbe proporzionalmente più debole, con le conseguenze descritte dall’astrofisico Reinhard Breuer: “Se la forza gravitazionale fosse più debole le stelle sarebbero più piccole, e la pressione gravitazionale al loro interno non genererebbe una temperatura sufficiente a innescare le reazioni di fusione nucleare: il sole non potrebbe splendere”. Potete immaginare cosa significherebbe questo per noi!
E se la forza gravitazionale fosse proporzionalmente più intensa, così che il numero visto prima avrebbe solo 39 zeri (1039)? “Basterebbe questa piccola modifica”, prosegue Breuer, “e la vita media di una stella come il sole risulterebbe drasticamente ridotta”. E altri scienziati ritengono che la calibrazione sia ancora più precisa.

*** g97 8/5 p. 13 Dio: giocatore d’azzardo o Creatore? ***
Non posso credere che la nostra presenza in questo universo sia solo un gioco del fato, un accidente della storia, una battuta casuale del grande dramma cosmico. Il nostro coinvolgimento è troppo intimo . . . La nostra esistenza è stata voluta”
ha scritto il fisico Paul Davies


Angelo Serafino53
00martedì 18 settembre 2018 02:27
Re:
Angelo Serafino53, 17/09/2018 08.00:


tnm riveduta 2017

“Alzate gli occhi al cielo e osservate:
chi ha creato queste cose?
Colui che le fa uscire come un esercito, conoscendone il numero esatto;
le chiama tutte per nome.
Grazie alla sua immensa energia* e alla sua straordinaria potenzal
non ne manca nessuna.




Se fosse possibile convertire per intero la massa in energia, i problemi energetici sarebbero senza alcun dubbio risolti. Basti pensare che un solo grammo di materia equivale a 90 000 miliardi di joule (9 × 1013 J = 90 000 000 MJ = 90 000 GJ = 90 TJ). Poiché 1 kWh = 3,6 × 106 J = 3 600 000 J, un grammo di materia equivale a 25 000 000 kWh (= 25 000 MWh = 25 GWh).
La conversione di un chilogrammo di massa (equivalente a 90 000 TJ, ossia a 25 miliardi di kWh = Template:Formatnum25000000 MWh = 25 000 GWh = 25 TWh) coprirebbe, in pratica, il consumo mensile di energia elettrica in Italia, che nel 2004 è stato in media di 24 490 GWh.
L'equivalenza massa–energia ha dimostrato la sua straordinaria potenza anche con le bombe atomiche. La bomba di Hiroshima era di 13 kilotoni, che equivalgono a 54,6 TJ (13 × 4,2 × 1012 J); ma questa energia rappresenta soltanto il 60% di quella che sarebbe sprigionata dalla conversione di un solo grammo di materia (90 TJ).

La scienza moderna ha assodato che la materia può essere trasformata in energia e viceversa. Il nostro sole, che è una stella, è un esempio di come la materia (elio) viene convertita in energia. Ogni secondo il sole trasforma circa quattro milioni di tonnellate di materia in luce solare e altre forme di energia radiante. Anche se solo una piccola parte di questa energia ci raggiunge, è sufficiente ad assicurare la continuazione della vita sulla terra.

Chi crede in un creatore ed è al corrente di questo discorso, di quanta energia è racchiusa in TUTTA LA MATERIA DELL’UNIVERSO ,oltre a tutte l’energia sprigionata da tutte le stelle , non può che essere d’accordo che lui è Onnipotente come insegna la bibbia.

ricordo che parecchio tempo fa uno mi disse che tutta questa energia nell'universo che per altro non riusciamo a vedere sia un grande spreco , gli risposi semplicemente dicendogli ,che Geova se lo può permettere



anto_netti
00martedì 18 settembre 2018 09:45
Re:
erevnitis, 15/09/2018 22.17:



Un utente mi ha scritto questo nella mia email

Salve,
purtroppo non risulto registrato al forum, e non posso scrivere nel post che hai creato riguardo alla famosa formula dell'energia (a riposo) di Einstein.

Però, essendo un fisico teorico, ho le competenze per risponderti, almeno in privato.

Le relazioni fisiche non vanno decontestualizzate ed interpretate alla luce di altri contesti. In questo caso il contesto semplicemente non ha nulla a che fare con la religione o con l'esistenza di Dio.

Ti spiego:
in fisica è conveniente individuare delle quantità che, in un sistema chiuso (cioè che non interagisce con l'esterno), rimangono costanti. L'energia è una di queste quantità, sebbene non l'unica.
Inoltre, ogni particella elementare è caratterizzata dal possedere una massa (che può anche essere zero, come per esempio quella dei fotoni, le particelle di cui è composta la luce); la massa determina le proprietà cinetiche della particella (cioè determina di quanto essa accellera quando è soggetta ad una forza).
Einstein, comprendendo che spazio e tempo sono parte di un unicum, lo spazio-tempo, e fondando la relatività speciale (e poi quella generale), trovò che l'energia di una qualsiasi particella ferma di massa m è proprio

E=mc^2,

dove c è la velocità della luce.
Per particelle in moto, con velocità v la relazione diventa

E= mc^2 /sqrt(1-v^2/c^2),

dove 'sqrt' è la radice quadrata.

Inoltre ci sono anche alcune particelle senza massa (tipo la luce, fatta di fotoni), ma questo non significa che esse non abbiano energia. Infatti, muovendosi alla velocità della luce, sia il numeratore che il denominatore dell'espressione precedente si annullano, poiché m=0 e v=c, e se ricordi la matematica del liceo, 0/0 è indeterminato, quindi l'espressione precedente diventa inutile.
In effetti risulta che i fotoni abbiano un'energia data dalla relazione E=h f, dove 'h' è la cosiddetta costante di Planck, mentre 'f' è la frequenza di oscillazione, che determina il colore della luce (ammesso che rientri tra le frequenze di luce visibile per l'uomo).

Oltretutto, quella relazione non è neanche corretta al 100% per la fisica moderna, in quanto il concetto di particella isolata è un'idealizzazione e quindi risulta una relazione approssimata: valida abbastanza bene nella maggior parte dei casi di interesse umano, ma non fondamentalmente vera.
La descrizione della natura più accurata che abbiamo oggi, e che resiste alla prova degli esperimenti più estremi, è data dalla teoria quantistica dei campi, dove i tasselli elementari non solo le singole particelle, ma i cosiddetti campi.

Ok, cerco di non dilungarmi ulteriormente...

Insomma, per rispondere alla tua domanda, in tutta questa discussione non mi sembra di aver menzionato da nessuna parte dimostrazioni di esistenza di Dio. Si tratta di una relazione tra quantità, e con le relazioni bisogna stare attenti alla giusta collocazione contestuale. Dire che questo abbia a che fare con Dio equivale a dire che il fatto che le poste vicino casa mia siano aperte solo di mattina dimostra o confuta l'esistenza di Dio.

Questo malinteso nasce da una questione di terminologia, probabilmente indotta dalla frase "Dio è energia". Se noi fisici avessimo deciso di chiamare ciò che chiamiamo "Energia" in un altro modo, ad esempio "Capacità di lavoro", non ci sarebbe stato alcun malinteso.

Spero di essere stato chiaro ed utile.
Se poi volessi trascrivere quello che ho scritto sul post magari potrebbe essere un messaggio utile anche per gli altri...

Buona serata,




Bene! Io risponderei così. Il fisico in questione ha ragione, perché in realtà nel mondo immanente l'energia si manifesta senza lasciare evidenze dell'esistenza di Dio. Come abbiamo ormai detto tante volte e anche in altri thread, Dio non è misurabile in quanto spirito.

La formula di Einstein, se applicata alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, solleva più un discorso filosofico, più che una spiegazione scientifica. Il nocciolo della questione è che Dio non è energia. Ma Dio ha energia. E' Abbondante in energia. Quindi attenzione! Non facciamo l'errore di dire che Dio è energia. Ma ribadiamo il concetto che Dio ha energia non che è energia. Insomma è la fonte dell'energia.

Non facciamoci confondere dalla formula di Intilla Dio = mc^2. Che sembra voler dimostrare che Dio è energia. E' solo un esempio per dire che Dio ha energia. Che è la fonte dell'energia.

Ciao
anto_netti
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