di Jia Zhang-Ke
Due giovani amici si contendono una ragazza la giovane Tao; uno (Liangzi) è mite e buono, l'altro (Zhang) è ambizioso, avido di denaro e di potere. La ragazza sceglie (o viene scelta) dal secondo, hanno un figlio cui viene posto il nome emblematico di Dollar, ma il matrimonio dura poco i due si lasciano ed figlio resta col padre. Siamo ad inizio secolo e questo piccolo preludio ci inquadra situazioni e personaggi, come l'esposizione dei temi principali in una ouverture. Il denaro, il tempo, i legami familiari, la perdita di coscienza e conoscenza, sono i temi trattati in un racconto lineare di estrema semplicità, la trasformazione sociale, ma direi di più la metamorfosi della Cina da rurale a industriale e capitalista nella seconda parte del film che si svolge nel 2015; fin qui tutto torna, sia pure col linguaggio a volte ellittico a volte criptico di Zhang-Ke; poi ci caliamo nella terza parte che è una ardita prolessi che ci proietta nel 2025, dove il non più piccolo Dollar si ritrova in Australia, non parla più cinese, non riconosce più il padre, non ricorda la madre, da cui si era separato un decennio prima in occasione del funerale del nonno, ultima volta che si sono visti. Uno spaesamento ed una perdita di coscienza? Si è no, perché il tempo è galantuomo e restituisce a Dollar, ormai adulto il ricordo della madre, non quella surrogata dalla insegnante di cinese con cui è finito a letto, ma quella vera che si chiama Tao e che è rimasta impressa nel ricordo come la madre patria Cina.
Difficile trovare le parole giuste per questo film che potrebbe diventare una pietra miliare nella storia del cinema e segnare un'epoca.
Sicuramente un capolavoro: voto 10
Al di là delle montagne - Shan he gu ren (original title) - Mountains May Depart