Al Tappone come Al Capone, incastrato per evasione del fisco?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
snaplinx
00sabato 16 ottobre 2010 02:53
Al Tappone come Al Capone, incastrato per evasione del fisco?






Alla fine Al Capone venne incastrato non per i suoi numerosi omicidi, ma per aver evaso il fisco. Chissà se Al Tappone farà la stessa fine, condannato non per aver corrotto giudici e avvocati ma per frode fiscale.
Ecco la notizia
http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_15/pm-roma-invito-comparire-berlusconi_44c5074a-d83b-11df-ad4e-00144f02aabc.shtml


FONTE ILCANNOCHIALE http://gianniguelfi.ilcannocchiale.it/
snaplinx
00sabato 16 ottobre 2010 02:54

Ghedini: «Stessa inchiesta di Milano, il premier e Pier Silvio estranei. Si archivierà»

Roma: indagati Berlusconi e il figlio
su inchiesta diritti tv Mediaset

Ipotesi di frode fiscale in relazione ai bilanci di Rti per gli anni 2003-2004. La procura: «Dava lui le direttive».
Ghedini: «Allo stato nessuna convocazione»

ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il figlio Piersilvio e altri dirigenti Mediaset sono indagati a Roma per evasione fiscale e reati tributari nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta milanese sulla compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset. I due sono convocati in procura a Roma il 26 ottobre prossimo. La data è indicata nell'invito a comparire notificato a i due indagati. Ma il premier e il figlio, stando alle indiscrezioni, potrebbero non presentarsi.

FRODE FISCALE - Nell'inchiesta si ipotizza il reato di frode fiscale in relazione ai bilanci di Rti (Reti televisive italiane, controllata Mediaset al 100%), che ha sede legale nella capitale, per gli anni 2003-2004. L’inchiesta romana nasce da quella milanese. Gli accertamenti del pm Barbara Sargenti e dell’aggiunto Pier Filippo Laviani, responsabile del pool sui reati tributari, sono basati sulle carte inviate dai magistrati milanesi. Gli investigatori, da diverse settimane, stanno lavorando - secondo quanto si è appreso - sull’incartamento e potrebbero a breve procedere con l’interrogatorio di chi è stato messo sotto accusa. A Milano, dove il premier risponde di frode fiscale, il processo è sospeso in attesa che la Corte costituzionale decida sulla validità della legge sul legittimo impedimento.

LA PROCURA: BERLUSCONI DAVA LE DIRETTIVE» - Silvio Berlusconi avrebbe dato «direttive» per mantenere le «relazioni d'affari» con il produttore statunitense Frank Farouk Agrama «nella fittizia intermediazione» nella compravendita dei diritti tv e cinematografici. È quanto si legge nell'invito a comparire inviato dalla Procura di Roma a una serie di indagati, tra i quali il Presidente del Consiglio, il figlio Pier Silvio, nell'ambito dello stralcio dell'inchiesta Mediatrade-Rti.

L'INCHIESTA DI MILANO - La procura di Milano lo scorso aprile aveva chiesto di rinviare a giudizio per «appropriazione indebita» e per «frode fiscale» il presidente del Consiglio, accusato (nella compravendita Mediaset di diritti tv) di aver concorso nel 2002-2005 a «svuotare» di 34 milioni di euro la società quotata in Borsa di cui è azionista di maggioranza, e a frodare il fisco per 8 milioni di euro. La procura del capoluogo lombardo aveva chiesto di processare per frode fiscale anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, il il vice presidente e presidente Rti Pier Silvio Berlusconi, più altre nove persone, tra le quali il produttore tv americano Farouk «Frank» Agrama.

GHEDINI E CONFALONIERI - Le indagini di Roma hanno ipotesi di reato «identiche a quelle già prospettate dalla procura di Milano». È quanto ha dichiartoa l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini. Dalle indagini risulterà evidente «come i prezzi dei diritti fossero congrui e acquistati da società terze e che il presidente Berlusconi e Piersilvio Berlusconi sono totalmente estranei ai fatti», e arrivare «a una pronta archiviazione». Il legale ha poi aggiunto, in un'intervista al Tg1: « Allo stato non è giunta alcuna richiesta di convocazione dalla Procura né per Silvio nè per Pier Silvio Berlusconi». Per commentare l'apertura a Roma di uno stralcio dell'inchiesta sui diritti tv di Mediaset sceglie il registro dell'ironia Fedele Confalonieri: «Ogni tanto siamo indagati, ci tirano in ballo, è la solita cosa». A Confalonieri è stato chiesto se, oltre a Silvio e Piersilvio Berlusconi, anche lui figura tra gli indagati: «Non ho ancora ricevuto nulla - ha risposto Confalonieri - tante volte si riceve più dalla stampa che dai giudici». «È - ha concluso - uno stralcio di un'altra delle tante, è come quella che c'è a Milano».

Redazione online
15 ottobre 2010

(SissiM)
00sabato 16 ottobre 2010 06:10
La situazione prospettata in queste indagini è, pari pari, quella dei tempi della All Iberian, società con cui belusconi si "sdebitò" con Craxi per avergli fatto su misura la legge Mammì. La All Iberian comprava programmi tv e li rivendeva a Mediaset a prezzi maggiorati. Solo che si accertò che anche la All Iberian apparteneva a berlusconi....
Per quel caso berlusconi l'ha fatta franca. Non vedo quindi perchè stavolta dovrebbe essere diverso. E' al governo. Nella eventuale mala parata gli basterà farsi una leggina ad hoc e pararsi il culo.
In questa nuova situazione, semmai, c'è da sottolineare gli anni. Lui dice sempre che da quando è entrato in politica non ha più in ruolo attivo in Mediaset. Questa indagine dice il contrario.
E comunque in questo strano paese, se frodi il fisco per 34 milioni di euro rischi meno che se ti beccano a vendere cd masterizzati....
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:16.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com