Adiyiah, uno da Milan 'Rossonero da gennaio'

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maldini
00giovedì 12 novembre 2009 10:08

Adiyiah, uno da Milan 'Rossonero da gennaio'

14:23 del 11 novembre

Dominic Adiyiah si è preso tutti i riflettori del Mondiale Under 20 appena concluso in Egitto. Miglior marcatore e miglior giocatore: due anni fa aveva riunito queste onoreficenze tal Sergio Leonel Agüero. Mica male come predecessore... Normale, quindi, che anche sul giovane centravanti del Ghana si riversassero gli appetiti dei miglior club del Vecchio Continente. Il Milan ha bruciato la concorrenza di Chelsea e CSKA Mosca e, se le visite mediche dovessero confermare l'idoneità di Adiyiah, l'attaccante africano vestirà il rossonero.

L'abbiamo raggiunto telefonicamente per un breve colloquio. Dominic, sei del Milan?

"Inizialmente sono rimasto sorpreso, ho pensato fosse solo un rumors di mercato. Il Milan è il sogno di ogni giocatore! Invece poi sono stato informato ufficialmente e sono realmente esploso di gioia, spero davvero di raggiungere i rossoneri in gennaio. Comunque voglio mantenere un profilo basso dato che ora sono sotto contratto con il Fredriekstad (team di secondo piano della Tippenliga norvegese, ndr), anche se la decisione io l'ho presa, naturalmente. Ora tutto è nelle mani degli agenti e dei club. Io devo solo rimanere tranquillo, e aspettare".

Conosci il calcio italiano?
"In Ghana guardiamo la Serie A ogni settimana. Nel vostro campionato hanno giocato molti miei connazionali: Abedi Pele, Sammy Kuffour, Edusei, Appiah e ora Barusso, Muntari e il mio compagno al Mondiale under 20 Mohamed Rabiu, nella Sampdoria. Credo di conoscere abbastanza bene il vostro calcio, anche per merito loro. Qual è il tuo idolo? Sono un attaccante, e mi piacciono, ovviamente, i grandi attaccanti. Ammiro, nei grandi, soprattutto lo spirito di sacrificio: credo che per rimanere ad altissimo livello sia necessario allenarsi con serietà. Ecco, questo mi sembra davvero importante: per restare al top bisogna impegnarsi ogni giorno, questo è il vero segreto, credo".

Ci racconti, in breve la tua storia di calciatore?
"Da giovanissimo ho frequentato la Feyenoord Academy (creata in Ghana dal team di Rotterdam, ndr): lì combinano l'educazione scolastica con il calcio. E' stata un'esperienza formativa decisiva per la mia carriera. Il Signore mi ha dato un talento particolare e io devo cercare di assecondarlo, sempre. Devo impegnarmi molto, così ho fatto. Dopo essere stato eletto secondo miglior giocatore della Lega del Ghana ho ricevuto diverse offerte dall'Europa. Ho scelto la Norvegia perché mi sembrava l'ambito ideale per fare il primo passo in Europa e crescere ancora come giocatore".

Sei stato eletto miglior giocatore del Mondiale Under 20, dove sei stato anche capocannoniere. Come è cambiata la tua vita dopo questo evento?
"Dentro di me nulla è cambiato. Naturale che ora il mondo del calcio si aspetti molto da me, dato che sono succeduto a grandi campioni come Messi, Saviola, Aguero e Ronaldinho. Ringrazio Dio per l'onore conseguito, ma devo subito chiarire che in Egitto è il Ghana che è diventato campione, non solo Dominic. I miei compagni hanno eseguito un super lavoro in Egitto, io ho fatto la mia parte. Nell'Under 20 e in Norvegia hai giocato da prima o seconda punta".

Credi di poterti adattare anche sull'esterno in un 4-3-3?
"Sono un giocatore professionista e seguo tutto quello che mi consiglia il mio allenatore, sono a disposizione, non ho preclusioni. Non c'è solo Adiyiah, c'è una squadra, che viene prima di tutto, e l'equilibrio della squadra è la cosa più importante in un team. Per vincere insieme è necessario che tutti remino nella stessa direzione. Io sono pronto".
(gazzetta.it)

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