(Ale74)
00martedì 26 gennaio 2010 17:32
Per chi non sa chi è, più volte con Nives Meroi sugli ottomila....
www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&key...
E comunque, qualcno del forum, se non ricordo male, ci ha fatto delle escursioni assieme.
Io lo ho sentito qualche anno fa quando presentava con Nives Meroi le ascese algi 8000.
SHERPA61
00mercoledì 27 gennaio 2010 07:54
velfer
00mercoledì 27 gennaio 2010 08:31
Addio Luca
Non l'ho conosciuto ma avevo sentito parlare di lui, mi ha fatto una profonda impressione la sua scomparsa, dal suo sito:
www.lucavuerich.it/
si intuisce il grande amore per la montagna, tanto grande da riuscire a farne anche la sua professione.
Addio Luca
SHERPA61
00mercoledì 27 gennaio 2010 08:38
questo è il classico caso su cui non c'è niente da dire.
è solamente il rischio che frequentare la montagna (con neve e ghiaccio decuplicato) comporta.
Luca Vuerich era un grandissimo; da quello che so e che mi ha raccontato Stefano che ci ha cammianto diverse volte era anche uan persona estremamente umile, prudente, ma preparatissimo; un ghiacciatore fortissimo; Nives Meroi dice che saliva anche sul vetro di una finestra; e in più anche fisicamente un fuoriclasse.
per cui, se se ne va una campione simile, bisogna solo fare un minuto di silenzio e pensarlo.
ciao
pasca77
00mercoledì 27 gennaio 2010 11:38
ci ho camminato e ci ho sciato...era diventato per me un amico, un punto di riferimento...
ogni volta che ho fatto una scialpinistica gli ho chiesto informazioni sullo stato delle neve, ogni volta che ho fatto una ferrata gli ho chiesto informazioni sullo stato dei cavi...
in solo 1 anno di amicizia ho condiviso piu' momenti con lui che con amici che conosco da anni...
davvero una bella persona, ancora non mi sembra vero, e posso dire in tutta sincerità che è la prima volta che provo uno stato d'animo del genere.
Luca era davvero forte fisicamente (anche 7-8 volte il sentiero del pellegrino quando si allenava per l' Himalaya) che partiva praticamente dalla porta di casa sua...e tecnicamente ineccepibile in tutte le discipline...
ricordo la prima scialpinistica fatta con lui metre io a gli altri componenti del gruppo salivamo con difficoltà gli ultimi 50 metri di un canalino lui avrà fatto 5 volte avanti e indietro con gli sci dei piu' lenti sulle spalle e con la neve sopra il ginocchio, una vera macchina...
questa è veramente una di quelle disgrazie imprevededibili, il tempo era perfetto, la neve stabile, il ghiaccio consolidato...
si vede che era scritto così...
ciao Luca le montagne non saranno piu' le stesse senza di Te ma noi continueremo a salirle in Tuo ricordo.
Un abbraccio ed un pensiero alla sua fidanzata e alla sua famiglia che posso solo provare ad immaginare in che situazione si trovino...
marcodegl
00giovedì 28 gennaio 2010 13:17
accidenti... avevo letto di lui la prima volta nel libro "Sulle tracce di Nives" di Erri De Luca, è un grande dolore