Versolibero
00lunedì 13 agosto 2007 11:18
Ad occhi socchiusi, un canto
Lo trovi lì, nell’incastro tra due pietre,
il bene che ti voglio.
Spesso ti dimentichi di guardare
negl’interstizi tra le tue e le mie parole.
L’ho nascosto al buio della sera, e ho chiesto alla luna
di farmi un po’ sognare.
Il mattino è giunto, brulicante di girasoli.
Felice è il mattino, e l’acqua scorre
vicino a un filo d’erba e un fiore azzurro:
non so che nome abbia, e io gli do il mio nome.
Sentirò le stesse vibrazioni:
sarà come sentirmi avvolta dalla luce,
distesa sulla mano che mi ha carezzato:
so che si muore solo per un poco,
e sempre
tra il cielo e gli occhi la pioggia cade;
sempre, con lei, evapora il dolore.
Come a lutto si avvolge di nuvole la luna
poi si spoglia:
candida, tutt’argento, e freme al canto
d’angeli che danzano
due a due sopra il mio cuore