Notizie fresche fresce della mia adorata macchinina!!!!
MX-5 3rd-Generation
di Simone Fontana
Il piccolo mito si rinnova
Dopo aver appassionato moltissimi giovani, averli ammaliati con le sue doti e, dopo essere entrata nel guinness dei primati, la MX-5 si rinnova.
I tecnici d’oriente hanno saggiamente intrapreso il rinnovamento con estrema attenzione cercando di conservare quelle caratteristiche che hanno siglato il successo della piccola spider.
Nessuno stravolgimento, come è accaduto in passato per altri modelli di successo, ma un’evoluzione pesata e curata con estrema perizia con il preciso scopo di perfezionare uno dei modelli di punta della casa dagli occhi a mandorla.
Con le precedenti generazioni, la Mx-5 si è ritagliata una nicchia (neanche troppo piccola) di appassionati, entusiasti e fedeli, puntando su alcune caratteristiche riproposte anche nel nuovo modello con un pizzico di innovazione che non guasta.
Il Telaio leggero, basso, contenuto, ne traccia subito la personalità. Una piccola spider, 2 posti secchi senza riserve, sportiva e giovane. Uno spirito pepato e dinamico che strizza l’ occhio a concorrenti più lussuose alle quali viene spesso preferita per il prezzo d’acquisto non esagerato che tuttavia non ne pregiudica la qualità.
Il nuovo modello riprende la medesima struttura con maggiore attenzione allo spazio che è forse il vero neo di questo modello (ma nessuno l’acquista per portarci la famiglia in vacanza). Qualche centimetro in più, qualche litro in più per il bagagliaio e un’intelligente sfruttamento degli angoli in cui sono stati ricavati comodi portaoggetti sparsi qua e là nell’abitacolo.
Il telaio è anche stato irrigidito con un nuovo elemento strutturale in alluminio. Questo materiale è stato ampiamente utilizzato per il nuovo modello a sottolineare un’attenzione particolare al contenimento dei pesi per conservare il lato scattante del carattere della piccola Mazda.
Responsabile della vena pepata è il cuore dell’auto. Due i motori disponibili: un 1.8 ed un 2.0 entrambi a benzina (ed in regola con le normative euro4) dotati di distribuzione a 4 valvole per cilindro in grado di erogare, rispettivamente, 126 e 160cv. I propulsori assicurano, secondo quanto dichiarato dalla casa, scatti sullo 0-100 di 9,4 e 7,6s rispettivamente.
Il più potente dei due motori gode anche di una nuova trasmissione a 6 rapporti dalla spaziatura più sportiva. I consumi si attestano intorno ai 7,7l per 100km per la 1.8 e 8.2 per la 2.0 a sei marce.
La trazione è come sempre posteriore con il preciso scopo di assicurare divertimento nella guida tentando il pilota a prendere qualche curva con il “sedere” di traverso.
Anche la distribuzione dei pesi è stata attentamente considerata con il preciso obiettivo di raggiungere una distribuzione equa tra i due assali in modo da rendere il comportamento su strada equilibrato e sicuro.
Sportiva la tonalità dello scarico che si fa, naturalmente, apprezzare quando si spinge la lancetta del contagiri sempre più in alto.
La capote di tela è stata rivista e ulteriormente perfezionata ed ora si avvale di un meccanismo che garantisce le operazioni di apertura e chiusura in meno di 7 secondi con la semplice pressione di un tasto.
Da chiusa la capote si nasconde nello spazio tra i sedili ed il bagagliaio. Non è prevista una copertura ma la sede in cui si ripiega è stata ben progettata e la capote “impacchettata” non pregiudica assolutamente l’estetica del veicolo.
Infine gli interni che, come accennato, godono di qualche centimetro in più e di una maggiore cura per le finiture. Ampio e ben realizzato, anche nel design, il tunnel centrale domina l’interno come nelle sportive di razza. La seduta è sempre molto bassa, oserei dire “raso terra”, ma contribuisce a trasmettere feeling tra asfalto, vettura, e guidatore, e sarà di certo apprezzata dai più avvezzi alla guida sportiva, da kart (qualche problemino in più magari lo creerà alla schiena dei non più giovanissimi che la scelgono per assecondare lo spirito da “vento nei capelli”).
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