AVIONICA ALIENA TR-3B

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char_aznable
00martedì 14 settembre 2010 13:09
Bufala cospirazionista?
Navigando mi sono imbattuto in un interessante articolo che parla di tecnologia segreta militare, ottenuta mediante reverse-engineering, utilizzata per costruire dei prototipi di aerei con e senza pilota.

Non avendo trovato nessun riscontro nel forum CUN di questo argomento (l'articolo è un po' datato, 2009), volevo sapere se qualcuno di voi ne aveva sentito parlare, e se per caso ci sono stati dei "seguiti"... Vorrei sapere, inoltre, da qualcuno/a di voi che abbia padronanza della fisica, se quello che è riportato può avere un qualche fondamento di verità, almeno in via teorica.

Personalmente la cosa mi sà tanto di bufala ma "mai dire mai"...

Di seguito l'articolo:

Il TR-3B sarebbe stato concepito nel tentativo di replicare avionica extraterrestre. Si tratterebbe di un triangolo volante di grandi dimensioni (quasi 100 metri di lunghezza) mosso da un sistema high tech. Sotto l’egida del fantomatico “Progetto Aurora” infatti non si nasconderebbe un ennesimo caccia Stealth come il l’F-117, ma una “Astronave Madre” sostenuta (ma non propulsa) da un sistema capace di alterare la gravità. Al centro del TR-3 infatti troverebbe alloggio un acceleratore circolare al plasma, capace di raggiungere 50.000 giri al minuto. Al suo interno verrebbe iniettato del plasma a base di mercurio, riscaldato a 150 gradi Kelvin e pressurizzato a 250.000 atmosfere, che così stimolato provocherebbe anomalie gravitazionali nelle sue immediate vicinanze. Tale meccanismo, denominato MFD (ossia “Magnetic Field Disruptor”, interruttore di campo magnetico), non creerebbe una vera e propria antigravità, quanto una diminuzione dell’efficacia dell’attrazione gravitazionale della Terra sulla massa degli oggetti circostanti, che verrebbe ridotta dell’89% circa. Con un peso così ridotto, manovrabilità e velocità del velivolo sono altissime. Il TR-3B verrebbe però solo sollevato dal sistema MFD, mentre a dare propulsione penserebbero tre ugelli di scarico, posti uno su ogni angolo, alimentati da un composto di idrogeno (o metano) ed ossigeno.

Il reattore riscalderebbe l’idrogeno liquido, iniettando poi l’ossigeno liquido nell’ugello supersonico, in modo che entrambi vengano combusti contemporaneamente nei postbruciatori. Queste informazioni sono state diffuse da Edgard Fouche, che oltre aver lavorato per anni quale esperto di avionica per l’Aeronautica USA, ha parlato con molti addetti allo sviluppo di tali mezzi, le cui competenza e credenziali sono state accertate, accertando come non solo tali aviomezzi esistano, ma sarebbero operativi da tempo su impieghi per lo più militari.

Per anni sono trapelate indiscrezioni secondo le quali le Forze Armate americane, attraverso operazioni oscure, avevano perfezionato velivoli supersegreti ad anti-gravità. Lo proverebbe un recente libro, edito negli Stati Uniti, Alien Rapture - The Chosen, di Edgar Rothschild Fouchè e Brad Steiger.

I suoi contenuti si riferiscono allo sbalorditivo cover-up attuato, sin dalla fine degli anni '40, dal gruppo occulto MJ-12 e rivela, per la prima volta, informazioni riservate su tecnologie derivate da progetti di retroingegneria su scafi alieni recuperati.


"Questa notte - afferma Fouchè - il veicolo aerospaziale più insolito e segreto del mondo potrebbe sorvolare Phoenix, in Arizona, Gulf Breeze in Florida, il Belgio, o la vostra città".

Al TR-3B, di forma triangolare, sono stati attribuiti diversi recenti avvistamenti UFO, eppure fu costruito con materiali disponibili già nei primi anni '80. Il Programma Aurora, il progetto più segreto per lo sviluppo di velivoli aerospaziali avanzati, risulterebbe responsabile del ricognitore ipersonico strategico SR-75 Penetrator, capace di raggiungere otto volte la velocità del suono, e dello SR-74 Scramp. Il nome in codice del velivolo TR-3B è "Astra". I voli di collaudo del ricognitore tattico sarebbero avvenuti nei primi anni '90 all'interno di Dreamland - l'Area 51.

Il TR-3B si è librato nel più completo silenzio, stazionando per 10 minuti sopra Groom Lake, per poi atterrare verticalmente. Durante la dimostrazione sprigionava dallo scafo una luce blu argentea. Una tecnologia che alcuni ricercatori ritengono sia stata sviluppata dalla retroingegneria di velivoli alieni e di programmi come l'SR-74 e l'SR-75. Almeno tre miliardi di dollari stanno volando insieme al TR-3B dal 1994. Un'istantanea del velivolo venne scattata da un apparecchio fotografico digitale montato su un aereo da trasporto C-130, ai cui comandi si trovava un sergente incaricato delle Operazioni Speciali dell'Air Force, in missione di supporto al TR-3B.

La struttura esterna polimerica del TR-3B, insieme alla sofisticata avionica, reagirebbe alle stimolazioni elettriche e, cambiando colore, riflettere e assorbire le onde radar, facendolo apparire come un piccolo aereo o un cilindro volante. Sarebbe inoltre in grado di falsare e confondere le ricezioni radar, mimetizzando la propria presenza con echi radar associabili a uno o più aerei ed in diverse posizioni. Sarebbe infine capace di seguire un bersaglio ad altissime quote per giorni o settimane, qualora necessario.Un acceleratore di plasma ad anello, lo MFD (Magnetic Field Disruptor - interruttore del campo magnetico), a base di mercurio e lubrificato con bario, calcio e oro, circonderebbe il compartimento girevole di coda. Ai laboratori di Sandia e Livermore sarebbe stato affidato lo sviluppo della retroingegneria tecnologica dell'MFD. Sembra che il governo sia disposto a prendere ogni misura per salvaguardare questo progetto. Il dispositivo in questione sarebbe capace di generare un campo magnetico rotante (grazie al superplasma conduttivo), interrompendo o neutralizzando gli effetti della gravità su di un oggetto con valori fino all'89%. La spinta del TR-3B verrebbe fornita da tre propulsori multicomando montati ad ogni angolo inferiore della piattaforma triangolare, alimentati da un propellente a base di idrogeno o metano e ossigeno.Il velivolo usufruirebbe di tre sistemi propulsivi: all'interno dell'atmosfera grazie ad un reattore nucleare, volando orizzontalmente o verticalmente ad una velocità pari a Mach 9; nell'alta atmosfera con la propulsione a idrogeno; in orbita, bruciando insieme idrogeno e ossigeno.Non si tratta di antigravità. Quest'ultima, infatti, fornisce una forza repulsiva che può essere usata per la propulsione.Diversamente, l'MFD crea un'interruzione del campo gravitazionale terrestre al di sopra di una massa grazie all'acceleratore circolare. La massa di quest'ultimo e quella intera del velivolo verrebbero ridotte quasi del 90%, rendendo il veicolo tanto leggero da consentirgli manovre superiori rispetto ad ogni altro aereo convenzionale, ad eccezione degli UFO. Il TR-3B è una piattaforma di ricognizione ad autonomia "indefinita", in quanto spinta inizialmente da un reattore nucleare.

LA TECNOLOGIA ALIENA DEL PIANETA TERRA

Molti avvistamenti di UFO triangolari non sarebbero, dunque, attribuibili a velivoli alieni bensì all'ultra top secret TR-3B. La NSA, l'NRO, la CIA e l'USAF avrebbero ideato un gioco di copertura sfruttando la nomenclatura aerea, creando il TR-3, modificato dal TR-3A, dal TR-3B, e dal Teir 2,3,4, con suffissi come più o meno aggiunti per confondere le idee. Ciascuna di di tali sigle, infatti, rappresenta un aereo differente e non lo stesso velivolo aerospaziale. Un TR-3B corrisponde ad un Teir 3B quanto una banana ad una mela. Alcuni di questi apparecchi sarebbero manovrati dall'uomo, altri no. La tecnologia umana si è sviluppata così rapidamente in questo secolo da lasciare, alle volte, veramente perplessi, ma i suoi riflessi oggi si vedono sempre più chiari e netti, perché i confini del cosmo si avvicinano sempre più. Nonostante la cappa di segreto.


FONTI:
http://ufoonline.altervista.org/tecno.htm
http://anno2012.secretsstories.com/ufo-avvistamenti-e-testimonianze-f2/ufo-100-anni-di-esistenza-confermataspeciale-studio-aperto-25-ottobre-2009-t96-15.htm
http://www.invasionealiena.it/it/nwo-e-societa-segrete/progetto-aurora/75-avionica-aliena-tr-3b.html
MarcoFranceschini
00martedì 14 settembre 2010 14:12
Interessantissimo...
MarcoFranceschini
00martedì 14 settembre 2010 14:37
Re: Bufala cospirazionista?
char_aznable, 14/09/2010 13.09:

Navigando mi sono imbattuto in un interessante articolo che parla di tecnologia segreta militare, ottenuta mediante reverse-engineering, utilizzata per costruire dei prototipi di aerei con e senza pilota.

Non avendo trovato nessun riscontro nel forum CUN di questo argomento (l'articolo è un po' datato, 2009), volevo sapere se qualcuno di voi ne aveva sentito parlare, e se per caso ci sono stati dei "seguiti"... Vorrei sapere, inoltre, da qualcuno/a di voi che abbia padronanza della fisica, se quello che è riportato può avere un qualche fondamento di verità, almeno in via teorica.

Personalmente la cosa mi sà tanto di bufala ma "mai dire mai"...

Di seguito l'articolo:

Il TR-3B sarebbe stato concepito nel tentativo di replicare avionica extraterrestre. Si tratterebbe di un triangolo volante di grandi dimensioni (quasi 100 metri di lunghezza) mosso da un sistema high tech. Sotto l’egida del fantomatico “Progetto Aurora” infatti non si nasconderebbe un ennesimo caccia Stealth come il l’F-117, ma una “Astronave Madre” sostenuta (ma non propulsa) da un sistema capace di alterare la gravità. Al centro del TR-3 infatti troverebbe alloggio un acceleratore circolare al plasma, capace di raggiungere 50.000 giri al minuto. Al suo interno verrebbe iniettato del plasma a base di mercurio, riscaldato a 150 gradi Kelvin e pressurizzato a 250.000 atmosfere, che così stimolato provocherebbe anomalie gravitazionali nelle sue immediate vicinanze. Tale meccanismo, denominato MFD (ossia “Magnetic Field Disruptor”, interruttore di campo magnetico), non creerebbe una vera e propria antigravità, quanto una diminuzione dell’efficacia dell’attrazione gravitazionale della Terra sulla massa degli oggetti circostanti, che verrebbe ridotta dell’89% circa. Con un peso così ridotto, manovrabilità e velocità del velivolo sono altissime. Il TR-3B verrebbe però solo sollevato dal sistema MFD, mentre a dare propulsione penserebbero tre ugelli di scarico, posti uno su ogni angolo, alimentati da un composto di idrogeno (o metano) ed ossigeno.

Il reattore riscalderebbe l’idrogeno liquido, iniettando poi l’ossigeno liquido nell’ugello supersonico, in modo che entrambi vengano combusti contemporaneamente nei postbruciatori. Queste informazioni sono state diffuse da Edgard Fouche, che oltre aver lavorato per anni quale esperto di avionica per l’Aeronautica USA, ha parlato con molti addetti allo sviluppo di tali mezzi, le cui competenza e credenziali sono state accertate, accertando come non solo tali aviomezzi esistano, ma sarebbero operativi da tempo su impieghi per lo più militari.

Per anni sono trapelate indiscrezioni secondo le quali le Forze Armate americane, attraverso operazioni oscure, avevano perfezionato velivoli supersegreti ad anti-gravità. Lo proverebbe un recente libro, edito negli Stati Uniti, Alien Rapture - The Chosen, di Edgar Rothschild Fouchè e Brad Steiger.

I suoi contenuti si riferiscono allo sbalorditivo cover-up attuato, sin dalla fine degli anni '40, dal gruppo occulto MJ-12 e rivela, per la prima volta, informazioni riservate su tecnologie derivate da progetti di retroingegneria su scafi alieni recuperati.


"Questa notte - afferma Fouchè - il veicolo aerospaziale più insolito e segreto del mondo potrebbe sorvolare Phoenix, in Arizona, Gulf Breeze in Florida, il Belgio, o la vostra città".

Al TR-3B, di forma triangolare, sono stati attribuiti diversi recenti avvistamenti UFO, eppure fu costruito con materiali disponibili già nei primi anni '80. Il Programma Aurora, il progetto più segreto per lo sviluppo di velivoli aerospaziali avanzati, risulterebbe responsabile del ricognitore ipersonico strategico SR-75 Penetrator, capace di raggiungere otto volte la velocità del suono, e dello SR-74 Scramp. Il nome in codice del velivolo TR-3B è "Astra". I voli di collaudo del ricognitore tattico sarebbero avvenuti nei primi anni '90 all'interno di Dreamland - l'Area 51.

Il TR-3B si è librato nel più completo silenzio, stazionando per 10 minuti sopra Groom Lake, per poi atterrare verticalmente. Durante la dimostrazione sprigionava dallo scafo una luce blu argentea. Una tecnologia che alcuni ricercatori ritengono sia stata sviluppata dalla retroingegneria di velivoli alieni e di programmi come l'SR-74 e l'SR-75. Almeno tre miliardi di dollari stanno volando insieme al TR-3B dal 1994. Un'istantanea del velivolo venne scattata da un apparecchio fotografico digitale montato su un aereo da trasporto C-130, ai cui comandi si trovava un sergente incaricato delle Operazioni Speciali dell'Air Force, in missione di supporto al TR-3B.

La struttura esterna polimerica del TR-3B, insieme alla sofisticata avionica, reagirebbe alle stimolazioni elettriche e, cambiando colore, riflettere e assorbire le onde radar, facendolo apparire come un piccolo aereo o un cilindro volante. Sarebbe inoltre in grado di falsare e confondere le ricezioni radar, mimetizzando la propria presenza con echi radar associabili a uno o più aerei ed in diverse posizioni. Sarebbe infine capace di seguire un bersaglio ad altissime quote per giorni o settimane, qualora necessario.Un acceleratore di plasma ad anello, lo MFD (Magnetic Field Disruptor - interruttore del campo magnetico), a base di mercurio e lubrificato con bario, calcio e oro, circonderebbe il compartimento girevole di coda. Ai laboratori di Sandia e Livermore sarebbe stato affidato lo sviluppo della retroingegneria tecnologica dell'MFD. Sembra che il governo sia disposto a prendere ogni misura per salvaguardare questo progetto. Il dispositivo in questione sarebbe capace di generare un campo magnetico rotante (grazie al superplasma conduttivo), interrompendo o neutralizzando gli effetti della gravità su di un oggetto con valori fino all'89%. La spinta del TR-3B verrebbe fornita da tre propulsori multicomando montati ad ogni angolo inferiore della piattaforma triangolare, alimentati da un propellente a base di idrogeno o metano e ossigeno.Il velivolo usufruirebbe di tre sistemi propulsivi: all'interno dell'atmosfera grazie ad un reattore nucleare, volando orizzontalmente o verticalmente ad una velocità pari a Mach 9; nell'alta atmosfera con la propulsione a idrogeno; in orbita, bruciando insieme idrogeno e ossigeno.Non si tratta di antigravità. Quest'ultima, infatti, fornisce una forza repulsiva che può essere usata per la propulsione.Diversamente, l'MFD crea un'interruzione del campo gravitazionale terrestre al di sopra di una massa grazie all'acceleratore circolare. La massa di quest'ultimo e quella intera del velivolo verrebbero ridotte quasi del 90%, rendendo il veicolo tanto leggero da consentirgli manovre superiori rispetto ad ogni altro aereo convenzionale, ad eccezione degli UFO. Il TR-3B è una piattaforma di ricognizione ad autonomia "indefinita", in quanto spinta inizialmente da un reattore nucleare.

LA TECNOLOGIA ALIENA DEL PIANETA TERRA

Molti avvistamenti di UFO triangolari non sarebbero, dunque, attribuibili a velivoli alieni bensì all'ultra top secret TR-3B. La NSA, l'NRO, la CIA e l'USAF avrebbero ideato un gioco di copertura sfruttando la nomenclatura aerea, creando il TR-3, modificato dal TR-3A, dal TR-3B, e dal Teir 2,3,4, con suffissi come più o meno aggiunti per confondere le idee. Ciascuna di di tali sigle, infatti, rappresenta un aereo differente e non lo stesso velivolo aerospaziale. Un TR-3B corrisponde ad un Teir 3B quanto una banana ad una mela. Alcuni di questi apparecchi sarebbero manovrati dall'uomo, altri no. La tecnologia umana si è sviluppata così rapidamente in questo secolo da lasciare, alle volte, veramente perplessi, ma i suoi riflessi oggi si vedono sempre più chiari e netti, perché i confini del cosmo si avvicinano sempre più. Nonostante la cappa di segreto.


FONTI:
http://ufoonline.altervista.org/tecno.htm
http://anno2012.secretsstories.com/ufo-avvistamenti-e-testimonianze-f2/ufo-100-anni-di-esistenza-confermataspeciale-studio-aperto-25-ottobre-2009-t96-15.htm
http://www.invasionealiena.it/it/nwo-e-societa-segrete/progetto-aurora/75-avionica-aliena-tr-3b.html




...interessantissimo Maggiore Char...
Io sono estremamente aperto come mente ed orizzonti da essa contemplati e non amo assolutamente l'atteggiamento aprioristico di definire sempre "bufala" (orribile neologismo che andrebbe eliminato anche dal gergo comune), fake od affini ciò che solo di primo acchito alla luce del comune pensare e delle comuni nozioni di Scienza (della Scienza attualmente disponibile ai più che non è la summa del tutto ciò che esiste) si ritiene fanta-scienza o non plausibile.
Da quello che hai riportato mi sembra estremamente chiaro il riferimento ai black projects ed a tutti i fondi (perché sempre di questo limite artificiale costituito dal denaro si parla...e per questo tipo di progetti penso che non esista il vincolo comunemente imposto nella vita di tutti i giorni) che in onore di essi vengono distratti dal bilancio.
Mi sembra anche chiaro il riferimento a ciò che affermava un certo Bob Lazar troppo presto considerato come un ciarlatano ed un mistificatore ad arte (come se i mistificatori invece non fossero altri, stagliati nell'ombra) riguardo a "veicoli" di origine e concezione non appartenenti alla attuale umanità (lascio intendere che potrebbero anche provenire da un nostro lontano spazio-tempo collocato nel futuro di questa timeline) utilizzanti un isotopo dell'elemento 115 (ancora si dice non sintetizzato su questo pianeta).
Più che di antigravità (o campo gravitazionale negativo repulsivo invece che attrattivo realizzato localmente all'ambiente costituito dal "veicolo" disgiunto dal resto dell'"Universo" compresa la Terra) mi sembra di capire che si parla di riduzione estrema della inerzia al moto ottenuta riducendo la massa gravitazionale dell'assieme...che permette manovre ad accelerazione estreme, sicuramente non alla portata dei normali "veicoli" a reazione (azione e reazione).
Sono sicuro anche che sempre nell'ambito di tali progetti (molto al di la della classificazione tanto inflazionata Top Secret...qui si parla di sistemi che non verranno mai dichiarati né impiegati ufficialmente stanti tutti i vincoli sull'impiego di armi (perché lì si para) dettati dalle cosiddette convenzioni internazionali) si tenta di arrivare alla fusione della entità biologica essere Homo Sapiens Sapiens con il "veicolo" vero e proprio...
Vi ricorda forse la simbiosi E.B.E di un certo colonnello (anzi no tenente colonnello) ?
A me sì.
E ritengo anche che l'uomo moderno si sia evoluto così rapidamente (ma se andate a vedere bene, la concezione e la apertura mentale di molti scienziati cosiddetti tali sono rimasti fermi alla abiura di Galilei) depredando tecnologia non sua.
L'unico sistema per superare il limite/vincolo dettato dalla biologia umana che mal sopporta accelerazioni superiori a 5/8 g è quello di utilizzare alcuni risultati esotici proposti anche da Einstein sul cosiddetto campo unificato...e qui c'entra un altro grande scienziato di cognome Tesla.
Perché proprio lui utilizzava dei campi magnetici rotanti trifase.
Grazie.

Marco1971.
MarcoFranceschini
00martedì 14 settembre 2010 14:40
Questo è un link ad una pagina web che parla della isola di stabilità e dell'elemento 115 in genere.
www.alfredolissoni.net/lazar6.htm

Grazie.

Marco1971.
char_aznable
00martedì 14 settembre 2010 15:26
Grazie a te per l'ottima integrazione a questo articolo.

Per un ignorante come me, leggere di neutroni, isotopi ed elementi transuranici, e (meraviglia!) riuscire a capire quello di cui si parla è già di per sè un miracolo.

Se ho usato il termine "bufala" (col punto interrogativo) è solo perchè, essendo assai poco esperto in materia non desidero io per primo prendere tutto quello che leggo per oro colato. Inoltre, come molte persone del CUN mi hanno insegnato, cerco di avere un approccio il più possibile scientifico verso l'ufologia in generale, e di "smontare" eventi che in apparenza sembrano inspiegabili, formulando tutte le spiegazioni "razionali" possibili che sono in grado di dare.

Grazie ancora, semmai avessi voglia di approfondire le argomentazioni a riguardo, soprattutto sulle tesi di Lazar, ne sarò veramente contento.
MarcoFranceschini
00martedì 14 settembre 2010 16:11
Figurati...
...per me è un piacere parlare di tali argomenti.
Robert Lazar all'interno dei video che ho esaminato su di lui, dimostra di avere una cultura tecnica (propria di quello che qui in Italia chiameremmo un ingegnere) ed anche scientifica oltre quelle ottenibili nei comuni college U.S.A (che qui oggi sono quasi equipollenti alle lauree triennali anche se come livello di istruzione è di poco superiore a quello dei nostri istituti tecnici di scuola media superiore; infatti laggiù a venti anni ti chiamano dottore, qui a 19 sei un maturando).
E quando parli di certi temi la prima cosa che l'ortodossia accademica e gli scettici in genere vanno a vedere è di quali competenze e titoli sei in possesso.
Io propendo più per la cosiddetta "scheggia impazzita" piuttosto che attribuire a Lazar l'appellativo di mitomane o peggio di rumore inserito ad arte per aumentare ancora di più il discredito.
Alcuni temi sono comuni a Lazar ed anche alla letteratura degli avvistamenti U.F.O quando si parla di antigravità "locale"...
Il procedere per "dondolamento" all'interno del campo gravitazionale terrestre è uno di questi.
Secondo Adamsky i veicoli che lo "contattarono" (i cui disegni sembrano pari pari il T.F.O di Koji Kabuto in Grendizer) possedevano proprio tre (notare il ricorrere del numero tre anche nei campi alternati trifasici di Tesla) sfere al di sotto; di solito descritte come in rapida rotazione...a mo' di giroscopi.
Un aneddoto che circola proprio al riguardo di Tesla è che tramite l'impiego di campi elettromagnetici trifase (sincronizzati attorno alla frequenza Schumann (http://it.wikipedia.org/wiki/Risonanza_Schumann)
sia riuscito a "spostare" nel tempo (futuro di alcuni minuti rispetto all'origine dell'esperimento) e nello spazio di alcuni centimetri degli oggetti.
Ovviamente in questi casi la condicio sine qua non è il potere disporre di un serbatoio abbastanza grosso di energia...
Ho il sospetto che il veicolo riportato come frutto di retroingegneria aliena alla terra (quanto meno a quella di oggi) per raggiungere tali traguardi di riduzione della propria inerzia al moto tramite riduzione della massa gravitazionale (in questo caso massa inerziale e gravitazionale ho il timore che non coincidano più come di solito accade...tale distinzione è alla base della forza peso esercitata su una delle proprietà della materia ordinaria e cioè sulla sua massa) sia stata impiegata una enorme quantità di energia...
Avete presente le interruzioni di erogazione di energia elettrica che si vedono in molti film di cosiddetta fantascienza anche in "Incontri ravvicinati del terzo tipo" ?
Ecco una cosa del genere...
Sicuramente negli U.S.A hanno scoperto (in segreto e non informando la normale comunità scientifica) o sono molto vicini a scoprire il modo per unificare tutte le forze conosciute in una visione "del tutto"...opera che non riuscì allo stesso Einstein.
Le cosiddette teorie di campo unificato che sono sicuro stanno alla base della possibilità di impiegare scorciatoie spazio-tempo per "muoversi" in questo Universo quanto meno in questo, superando il vincolo sempre addotto anche dai membri del CICAP...
c=299792458 metri al secondo nel vuoto (che a rigore non è "vuoto" ma è ancora pieno di energia fluttuante quantisticamente...proprio il Santo Graal della free energy...
Il potere estrarre energia dal "vuoto" apparente.
Grazie.

Marco1971.
S.Breccia
00martedì 14 settembre 2010 17:59
Esimi,
un commento da parte di un vecchio amante della fisica. Va premesso che a parer mio nessuna retroingegneria può avere luogo (immaginate un ingegnere neolaureato nel 68, quale il sottoscritto, alle prese in quei tempi con un circuito integrato?). E di conseguenza, qualunque successo possa avere conseguito la tecnologia USA va unicamente ascritto a loro.
Ciò premesso, l’articolo citato dice diverse inesattezze, prima fra tutte il confondere fra massa (quella che a causa della presenza della terra ci fa subire una spinta verso il basso) ed inerzia, che è una cosa totalmente diversa. Sarebbe come se, a fianco della stazione spaziale che si trova apparentemente in assenza di massa gravitazionale, provassi a spingerla con un dito per accelerarla in una qualche direzione. Gli effetti sarebbero facilmente intuibili.
Quindi, secondo me, l’articolo è l’ennesimo esempio di cose prive di logica e di riscontri verificabili. Vi ho mai raccontato del mio volo ai comandi del TR-4?

MarcoFranceschini
00martedì 14 settembre 2010 20:36
Re:
S.Breccia, 14/09/2010 17.59:

Esimi,
un commento da parte di un vecchio amante della fisica. Va premesso che a parer mio nessuna retroingegneria può avere luogo (immaginate un ingegnere neolaureato nel 68, quale il sottoscritto, alle prese in quei tempi con un circuito integrato?). E di conseguenza, qualunque successo possa avere conseguito la tecnologia USA va unicamente ascritto a loro.
Ciò premesso, l’articolo citato dice diverse inesattezze, prima fra tutte il confondere fra massa (quella che a causa della presenza della terra ci fa subire una spinta verso il basso) ed inerzia, che è una cosa totalmente diversa. Sarebbe come se, a fianco della stazione spaziale che si trova apparentemente in assenza di massa gravitazionale, provassi a spingerla con un dito per accelerarla in una qualche direzione. Gli effetti sarebbero facilmente intuibili.
Quindi, secondo me, l’articolo è l’ennesimo esempio di cose prive di logica e di riscontri verificabili. Vi ho mai raccontato del mio volo ai comandi del TR-4?




Buona sera collega (sono anche io una ingegnere elettronico cosiddetto vecchio ordinamento) la retroingegneria ha avuto luogo e moltissime volte.
Negli anni '80 per farle un esempio (io ero piccolo allora ma già leggevo testi di elettronica e di cosiddetti calcolatori elettronici) venivano "esaminati" stato logico per stato logico interi microprocessori allo scopo di "copiarli" si e nono erano dieci porte logiche in fila ma interi processori a.l.u, registri, microelettronica di controllo ecc. ecc.
Nel 1968 mi immagino che si costruissero cosiddetti sistemi logici complessi tramite logica cablata...
E comunque sia un ingegnere o meglio un team di ingegneri avrebbe potuto benissimo arrivare a comprendere gia per sommi capi il funzionamento del circuito "integrato" (il 4004 non era molto distante
; Motorola aveva già proprio in ambito militare esperienza di sistemi elettronici digitali ma non in forma di circuito integrato singolo).
Poi non è detto che la retroingegneria porti sempre a sistemi funzionanti né ad una replica esatta.
Può benissimo darsi che il sistema risultante sia una approssimazione molto "lasca" ed imperfetta dell'"originale".
Dipende anche al tempo t di quali mezzi e strumenti (oltre che teorie di base) si dispone.
Io prima di escludere apriori che oggi il cablaggio tramite guide d'onda o fibre ottiche piuttosto che i sistemi elettronici integrati su silicio sono del tutto "farina umana" avrei qualche dubbio.
Ovviamente secondo Occam è più semplice ascrivere al nostro esclusivo ingegno tutto il visibile ed il non visibile ma questo è un ragionamento logico incompleto che non contempla tutte le possibilità anche quelle scomode.
Ovviamente confondere massa con inerzia è cosa grave anche per un allievo di scuola media superiore ma queste sviste potrebbero anche essere inserite ad arte per ingenerare confusione in chi legge.
Grazie.

Marco1971.
Hybrid1973
00martedì 14 settembre 2010 22:35
Re: Re:
MarcoFranceschini, 14/09/2010 20.36:



...ma queste sviste potrebbero anche essere inserite ad arte per ingenerare confusione in chi legge.
Grazie.

Marco1971.



Allora credo che l'opzione "bufala" sia dietro l'angolo.
Personalmente preferirei che quei pochi velivoli non convenzionali che arricchiscono quel 5% di casi "autentici" di avvistamenti, siano aeromobili extraterrestri.
Lo spero perchè se così fosse e arrivasse il contatto, diventerebbe tecnologia per tutti mentre se un governo terrestre possedesse una di queste chicche, se la terrebbe per sè molto a lungo.

Please stop the world, I wanna get off!
AlexDust.
00martedì 14 settembre 2010 23:47
Mi inserisco anch'io in questa discussione, anche se non sono ancora un collega ingegnere (ma studio per diventare ingegnere aerospaziale).

L'idea di "diminuire" la massa non è nuova, come è già stato detto. Tuttavia alcuni aspetti mi risultano un po' strani. Non conosco bene il diagramma di fase del mercurio, ma, anche se a 150 K, non ho veramente idea di come si possa pressurizzare a 250000 ATMOSFERE ... ! 250000 volte la pressione atmosferica non è un valore da poco, anche ammesso che la quantità di mercurio sia esigua, non riesco proprio a immaginare un sistema di contenimento adatto (magnetico). Resta da verificare effettivamente che il mercurio in quelle condizioni sia allo stato di plasma ... possibile?

Nella descrizione c'è un'altra cosa che non mi convince: si afferma che in atmosfera si utilizzi un reattore nucleare per la propulsione. In sè la frase non vuol dire niente, il reattore può essere usato per generare calore, ma il fluido di lavoro, quello che poi cioè viene espulso e permette la spinta, di solito è l'aria.
Ma a Mach 9 la cosa non è banale, servono prese d'aria e ugelli adatti, non basta metterne 3 lungo il bordo. E gli ugelli che si usano in atmosfera non necessariamente possono essere efficienti nello spazio.

In più a Mach 9 il velivolo si surriscalda tantissimo; vi dico solo che i piloti dell'Sr-71 (mach 3) riscaldavano il pasto avvicinandolo al vetro, a 300°... a Mach 9 è anche peggio.

In conclusione, la cosa forse è anche possibile, ma descritta così mi lascia un po' perplesso...

Aggiunta: come in parte è stato detto, ricordiamo che la retroingegneria, in certi casi, potrebbe risultare anche impossibile, spesso si aggiungono componenti inutili in un progetto per non renderlo "retroingegnerizzabile"
Hybrid1973
00martedì 14 settembre 2010 23:56
Retroingegneria:

a me viene in mente un Maya che trova un DVD smarrito da un viggiatore del tempo e scopre il modo per vedere il contenuto del disco.
Se il salto tecnologico è così alto, non so quanto si possa studiare da un UFO.
Riporto una notizia di qualche tempo fa ma non sono certo di ricordare bene. La contraerea dell'Iraq ai tempi della prima guerra del golfo, si vantava di aver abbattuto un F-117 stealth o un drone senza pilota o qualcosa di simile.
Oggi come oggi, l'Iraq dispone di tecnologia stealth o di droni?
char_aznable
00mercoledì 15 settembre 2010 12:10
Re:
Hybrid1973, 14/09/2010 23.56:

Retroingegneria:
Oggi come oggi, l'Iraq dispone di tecnologia stealth o di droni?



Beh, l'Iraq non ti so dire ma so che il vicino di casa (Iran) ha presentato recentemente il suo primo drone....

Sono molto contento della partecipazione alla discussione di persone valide e competenti, che ringrazio sentitamente.
MarcoFranceschini
00mercoledì 15 settembre 2010 13:06
Re:
Hybrid1973, 14/09/2010 23.56:

Retroingegneria:

a me viene in mente un Maya che trova un DVD smarrito da un viggiatore del tempo e scopre il modo per vedere il contenuto del disco.
Se il salto tecnologico è così alto, non so quanto si possa studiare da un UFO.
Riporto una notizia di qualche tempo fa ma non sono certo di ricordare bene. La contraerea dell'Iraq ai tempi della prima guerra del golfo, si vantava di aver abbattuto un F-117 stealth o un drone senza pilota o qualcosa di simile.
Oggi come oggi, l'Iraq dispone di tecnologia stealth o di droni?



Il problema è proprio questo...
Buongiorno a tutti...
La condicio sine qua non affinché una qualche opera di retroingegneria sia possibile (che può anche voler dire una reinvenzione con risultato finale molto distante dall'archetipo assunto come modello studiato) è che le condizioni di tecnologia, scienza ecc. non siano molto distanti tra le due "culture"...
Ovviamente bisogna anche assumere come veri alcuni assiomi tra i quali che davvero tutto questo "Universo" sia regolato dalle medesime leggi fisiche che conosciamo...
Che la Scienza per tutte le possibili civiltà converga al passare del tempo verso medesime conquiste ecc. ecc.
Nel caso dei droni (catturati ed analizzati per "copiarli" e se possibile anche migliorarli) l'Iran ha un substrato culturale e scientifico molto prossimo ed allineato a quelli occidentali.
Poi con apporti di accademici anche stranieri (che ci sono e questo vale anche per la Cina ad esempio nel campo della Fisica) è estremamente probabile che gli abbiano già costruiti ed operativi.
Grazie.

Marco1971.

MarcoFranceschini
00mercoledì 15 settembre 2010 13:15
Re:
AlexDust., 14/09/2010 23.47:

Mi inserisco anch'io in questa discussione, anche se non sono ancora un collega ingegnere (ma studio per diventare ingegnere aerospaziale).

L'idea di "diminuire" la massa non è nuova, come è già stato detto. Tuttavia alcuni aspetti mi risultano un po' strani. Non conosco bene il diagramma di fase del mercurio, ma, anche se a 150 K, non ho veramente idea di come si possa pressurizzare a 250000 ATMOSFERE ... ! 250000 volte la pressione atmosferica non è un valore da poco, anche ammesso che la quantità di mercurio sia esigua, non riesco proprio a immaginare un sistema di contenimento adatto (magnetico). Resta da verificare effettivamente che il mercurio in quelle condizioni sia allo stato di plasma ... possibile?

Nella descrizione c'è un'altra cosa che non mi convince: si afferma che in atmosfera si utilizzi un reattore nucleare per la propulsione. In sè la frase non vuol dire niente, il reattore può essere usato per generare calore, ma il fluido di lavoro, quello che poi cioè viene espulso e permette la spinta, di solito è l'aria.
Ma a Mach 9 la cosa non è banale, servono prese d'aria e ugelli adatti, non basta metterne 3 lungo il bordo. E gli ugelli che si usano in atmosfera non necessariamente possono essere efficienti nello spazio.

In più a Mach 9 il velivolo si surriscalda tantissimo; vi dico solo che i piloti dell'Sr-71 (mach 3) riscaldavano il pasto avvicinandolo al vetro, a 300°... a Mach 9 è anche peggio.

In conclusione, la cosa forse è anche possibile, ma descritta così mi lascia un po' perplesso...

Aggiunta: come in parte è stato detto, ricordiamo che la retroingegneria, in certi casi, potrebbe risultare anche impossibile, spesso si aggiungono componenti inutili in un progetto per non renderlo "retroingegnerizzabile"



Il salto di qualità è proprio nel cambio di paradigma in toto...
Niente più vincoli introdotti dalle condizioni ambientali come accelerazione di gravità terrestre, inerzia al cambio delle condizioni di moto, riscaldamento...
Ed aggiungerei anche abbandono dei convenzionali sistemi di propulsione ad azione e reazione.
Proprio la propulsione potrebbe essere la approssimazione introdotta dall'essere Homo Sapiens Sapiens per cercare di imitare (la cibernetica in questo caso potrebbe essere estesa come applicazione e studio oltre che ai sistemi naturali anche a quelli artificiali) il modello di riferimento.
Che potrebbe anche essere non riproducibile invero.
D'altronde secondo il colonnello Corso ogni n anni i reperti recuperati a Roswell verrebbero riaffidati allo studio ed alle cure della Scienza in auge nel periodo...
E tutto questo mi sembra molto plausibile.
Non lo sembra, plausibile, ovviamente a tutti coloro che escludono aprioristicamente la possibilità che "qualcuno" nei secoli ci abbia fatto più di una volta visita.
Grazie.

Marco1971.
giambo64
00mercoledì 15 settembre 2010 14:06
Sarà, ma tutti questi progressi straordinari della tecnologia io sinceramente non li vedo...
Stiamo semplicemente migliorando quello che abbiamo già a disposizione, le grandi scoperte che hanno rivoluzionato la nostra società risalgono tutte all'inizio del secolo scorso, se non prima.
Se negli anni sessanta ci avessero detto che il 2000 sarebbe stato questo saremmo tutti rimasti delusi, sembravamo lanciati verso lo spazio e invece tutto il nostro progresso è limitato a telefonini e televisioni.
Ci stupiamo di computer superveloci, ma nel sessanta pensavamo a cervelli artificiali che ragionavano veramente, non facevano solo somme veloci.
Eravamo convinti che il cancro sarebbe stato sconfitto, oggi continuiamo a morire di cancro.
Le automobili, le navi e gli aerei sono sempre gli stessi, magari un po' più curati e accessoriati, ma nel 70 si andava supersonici dall'europa all'america, adesso non più.
Altro che progressi straordinari frutto di tecnologie aliene, stiamo vivendo un medioevo tecnologico.
Ma d'altra parte queste bufale hanno almeno un pregio, ci fanno un po' sognare e ci distolgono dalla cruda realtà che stiamo vivendo, una società priva di progresso, non solo scientifico ma, soprattutto, morale.
sgittario
00mercoledì 15 settembre 2010 14:27
Se avete un po di pazienza ho delle informazioni che possono essere di aiuto alla discussione. Entro stasera o domani vi faccio sapere i dettagli.

Comunque intanto vi anticipo questo: abbiamo gia delle aereonavi su tecnologia aliena (e da diversi anni), ma non astronavi. La differenza è che le seconde viaggiano fuori dal tempo e noi non siamo in grado di controllarlo. Petanto, seppur molto più veloci dello shuttle o alre sonde convenzionali, sono comunque per viaggi brevi. Del resto il nostro corpo non sopporta forti accelerazioni. Naturalmente non si basano sul principio di azione-reazione ma su di un fascio di luce.
I colori della luce determinano lo stato della navetta. Poi vi dirò meglio, ora a memoria ricordo solo questo.

Sandro
char_aznable
00mercoledì 15 settembre 2010 14:39
Re:
giambo64, 15/09/2010 14.06:

Sarà, ma tutti questi progressi straordinari della tecnologia io sinceramente non li vedo...
Stiamo semplicemente migliorando quello che abbiamo già a disposizione, le grandi scoperte che hanno rivoluzionato la nostra società risalgono tutte all'inizio del secolo scorso, se non prima.
Se negli anni sessanta ci avessero detto che il 2000 sarebbe stato questo saremmo tutti rimasti delusi, sembravamo lanciati verso lo spazio e invece tutto il nostro progresso è limitato a telefonini e televisioni.
Ci stupiamo di computer superveloci, ma nel sessanta pensavamo a cervelli artificiali che ragionavano veramente, non facevano solo somme veloci.
Eravamo convinti che il cancro sarebbe stato sconfitto, oggi continuiamo a morire di cancro.
Le automobili, le navi e gli aerei sono sempre gli stessi, magari un po' più curati e accessoriati, ma nel 70 si andava supersonici dall'europa all'america, adesso non più.
Altro che progressi straordinari frutto di tecnologie aliene, stiamo vivendo un medioevo tecnologico.
Ma d'altra parte queste bufale hanno almeno un pregio, ci fanno un po' sognare e ci distolgono dalla cruda realtà che stiamo vivendo, una società priva di progresso, non solo scientifico ma, soprattutto, morale.



Ciao, benvenuto. Le tue considerazioni toccano ahimè un tasto dolente, a cui posso ricollegare una discussione che aprii tempo fa qui.
In quel caso, la mia intenzione era quella di prendere come spunto appunto la questione del reverse engineering alieno per sottolineare il fatto che, secondo me, il progresso smisurato in alcuni campi (e quasi nullo in altri) sia quanto meno degno di analisi.
char_aznable
00mercoledì 15 settembre 2010 14:54
Re:
sgittario, 15/09/2010 14.27:

Se avete un po di pazienza ho delle informazioni che possono essere di aiuto alla discussione. Entro stasera o domani vi faccio sapere i dettagli.

Comunque intanto vi anticipo questo: abbiamo gia delle aereonavi su tecnologia aliena (e da diversi anni), ma non astronavi. La differenza è che le seconde viaggiano fuori dal tempo e noi non siamo in grado di controllarlo. Petanto, seppur molto più veloci dello shuttle o alre sonde convenzionali, sono comunque per viaggi brevi. Del resto il nostro corpo non sopporta forti accelerazioni. Naturalmente non si basano sul principio di azione-reazione ma su di un fascio di luce.
I colori della luce determinano lo stato della navetta. Poi vi dirò meglio, ora a memoria ricordo solo questo.

Sandro



Si, benvenuto in questa discussione, grazie, attendo pazientemente e con molta curiosità il tuo intervento.
MarcoFranceschini
00mercoledì 15 settembre 2010 15:46
Re:
giambo64, 15/09/2010 14.06:

Sarà, ma tutti questi progressi straordinari della tecnologia io sinceramente non li vedo...
Stiamo semplicemente migliorando quello che abbiamo già a disposizione, le grandi scoperte che hanno rivoluzionato la nostra società risalgono tutte all'inizio del secolo scorso, se non prima.
Se negli anni sessanta ci avessero detto che il 2000 sarebbe stato questo saremmo tutti rimasti delusi, sembravamo lanciati verso lo spazio e invece tutto il nostro progresso è limitato a telefonini e televisioni.
Ci stupiamo di computer superveloci, ma nel sessanta pensavamo a cervelli artificiali che ragionavano veramente, non facevano solo somme veloci.
Eravamo convinti che il cancro sarebbe stato sconfitto, oggi continuiamo a morire di cancro.
Le automobili, le navi e gli aerei sono sempre gli stessi, magari un po' più curati e accessoriati, ma nel 70 si andava supersonici dall'europa all'america, adesso non più.
Altro che progressi straordinari frutto di tecnologie aliene, stiamo vivendo un medioevo tecnologico.
Ma d'altra parte queste bufale hanno almeno un pregio, ci fanno un po' sognare e ci distolgono dalla cruda realtà che stiamo vivendo, una società priva di progresso, non solo scientifico ma, soprattutto, morale.




E forse mai li vedrà/vedrai/vedremo...
Mi sembra estremamente ingenuo pensare che tecnologia di frontiera (ma parecchio di frontiera) venga resa di pubblico dominio o nemmeno anche dichiarata.
Detenere un certo tipo di know-how anche di origine estranea alla attuale civiltà umana non significa assolutamente né automaticamente renderlo disponibile a tutti...anzi.
Per far questo servirebbe essere (noi Homo Sapiens Sapiens) una specie/razza votata al solo bene altrui ed alla filantropia ed ahimè non è nella natura dell'attuale "uomo" inteso come genere.
Mi fanno sorridere anche tutti gli annunci sulle possibilità future di costruire "sistemi" in grado di "farci viaggiare" nel tempo e nello spazio...
Ma vi rendete conto che esiste tutta una classe ed insieme di "prodotti" dello scibile umano e non che semplicemente di cui mai la maggior parte della umanità potrà usufruire ?
E ciò che non si vede ricordatevi non vuol dire assolutamente che non esista..
Se esistesse già oggi una intelligenza ed una coscienza di origine non biologica (oppure sì perché l'indirizzo è anche quello) in grado di uniformarsi alla definizione ed al paradigma di strong A.I ma davvero pensate che né verrebbe dichiarata la presenza sul pianeta ?
Ho i miei seri e fondati dubbi.
Grazie.

Marco1971.
giambo64
00mercoledì 15 settembre 2010 15:56
Vorrei proprio vedere chi, in possesso di queste tecnologie, non le utilizzerebbe!
Soprattutto a scopo militare!
Ma anche in tutti gli altri campi. Se esistesse una cura contro il cancro nascosta, stai sicuro che nessuno dei potenti morirebbe più di questa malattia. Invece non è così.
Ho sentito assurdità del tipo che l'elettronica attuale sarebbe frutto di tecnologia aliena, è semplicemente ridicolo, il progresso è stato lineare e ben definito, non ci sono buchi o salti improvvisi.
Allora è stato più notevole la nascita dell'elettronica con i tubi a vuoto, mentre prima non c'era nulla.
Devo forse dedurre che alla fine dell'800 avevano catturato un disco volante che andava a valvole?
S.Breccia
00mercoledì 15 settembre 2010 16:32
Caro collega,
vedo purtroppo di avere qualche mese di età più di lei, il che, se da un lato si porta dietro inevitabili acciacchi, dall’altro mi permette di ricordare cose che ai giovani attuali possono sembrare incredibili.
Durante i miei anni da studentello di ingegneria, avevo comprato la prima calcolatrice tascabile, capace delle quattro operazioni e della estrazione di radice quadrata, pagandola 85 mila lire dell’epoca! In quegli anni sul mercato nazionale stavano apparendo i primi transistor al germanio, i famosi OC70 ed OC71, naturalmente PNP, quindi un microprocessore sarebbe stato un oggetto assolutamente incomprensibile. Molti anni più tardi, il prof. Luigi Bonavoglia, che è stato figura di spicco nello sviluppo delle TLC in Italia, mi chiedeva se fosse possibile aprire un circuito integrato con un seghetto per decodificarne la struttura interna! E sto parlando di un signore che ha insegnato al Politecnico di Torino, ex amministratore delegato dello CSELT, consulente di spicco per le TLC italiane, nonché (all’epoca) mio amministratore delegato, non certo dell’ultimo sbarbatello di questa terra. Tanto per dirne una, colui che ha realizzato la prima dorsale in ponte radio in Italia. E pensava al seghetto!
Se ci pensa un attimo, sto confrontando tecnologie, e colture, distanti qualche decennio l’una dall’altra. Immagini se il generico marziano ci facesse il grazioso omaggio di un disco volante: di certo non riusciremmo nemmeno a capire come si fa ad entrarci dentro!
Cordialmente
MarcoFranceschini
00mercoledì 15 settembre 2010 20:49
Buona sera...
...con il seghetto ovviamente no, ma con esami tramite raggi x forse.
Negli anni '80 i processori di classe 80386 venivano copiati interamente e tramite analisi esterna con tanto di analizzatori di stati logici e tramite vera e propria vivisezione ai raggi x.
Non che nelle ipersegrete istallazioni militari e paramilitari U.S.A lavori gente appena uscita da uno dei tanti college comunque.
E secondo il colonnello Corso e le sue affermazioni sulla analisi periodica dei "reperti" ogni tot anni (due lustri mi sembra) il processo di "replica" potrebbe benissimo essere in corso da decenni.
Ed avvenire per gradi...oltre che per gradi potrebbero essere resi disponibili alle industrie tecnologiche (in primis U.S.A) i risultati praticamente applicabili.
Anche io ero e sono innamorato dei calcolatori tascabili...
La mia prima calcolatrice è stata proprio una in grado di eseguire le quattro operazioni +-/* con visualizzatore a L.E.D (inclusa con un atlante di Selezione dal Reader's Digest).
Poi vennero gli anni '80 ed i primi calcolatori tascabili Sharp con interprete B.A.S.I.C.
Ho una discreta collezione sia di Sharp ce soprattutto di calcolatori H.P (41 cv, cx, 71B ecc. ecc.).
Ah tra parentesi per mia curiosità da bambino ho usato proprio dei seghetti per vedere ad occhio nudo i circuiti integrati della famosa serie 74.
Molte grazie.

Marco1971.
sgittario
00giovedì 16 settembre 2010 10:19
Come promesso ieri fornisco altre informazioni in merito alla tecnologia aliena.
Le astronavi sono fatte di diversi metalli leggeri, quasi tutti sconosciuti sul nostro pianeta. Saremmo in grado di portare tranquillamente in spalla un pezzo grande (per confronto le testimonianze di Roswell).
La propulsione avviene attraverso lo sviluppo di un campo di forze nell'intorno dell'astronave creando una situazione di vuoto assoluto a 0 gradi. Il campo di forza agisce tutt'intorno alla nave (potete visionarlo nelle foto ingrandite di questi oggetti) creando un'aura la cui intensità determina poi la velocità dell'oggetto. Viaggiano su di una scia di luce. Il campo di forza generato attraverso un moto perpetuo lavora a diverse frequenze che alzano le vibrazioni del metallo tale da renderlo visibile o invisibile ai nostri occhi/strumenti. Ecco perchè ci sembra che spariscono quando si allontananano. Alzano le vibrazioni della materia creando una sorta di antigravità.
Tesla aveva scoperto questo principio sfruttando energia libera ma non sapeva il perchè. Lo stesso meccanismo è stato sfruttato nel ben noto "Philadelphia experiment" e di seguito i nostri hanno iniziato a fare le aereonavi.

char_aznable
00giovedì 16 settembre 2010 10:22
Re:
S.Breccia, 15/09/2010 16.32:

...Molti anni più tardi, il prof. Luigi Bonavoglia, che è stato figura di spicco nello sviluppo delle TLC in Italia, mi chiedeva se fosse possibile aprire un circuito integrato con un seghetto per decodificarne la struttura interna! ....
.....Se ci pensa un attimo, sto confrontando tecnologie, e colture, distanti qualche decennio l’una dall’altra. Immagini se il generico marziano ci facesse il grazioso omaggio di un disco volante: di certo non riusciremmo nemmeno a capire come si fa ad entrarci dentro!
Cordialmente



Bellissimo l'aneddoto del seghetto!! Anche io, da ragazzino, mi misi in testa una cosa simile (non cosi' estremista, ma quasi...).
Smontata la console del "Ping Pong" elettronico, volevo provare (agendo sui pin del circuito integrato presente all'interno) a riprogrammare la ROM (!?!!) mediante impulsi elettrici....

L'unico risultato fu, ovviamente, quello di bruciare tutto.

Quoto la seconda parte del tuo pensiero, però anche l'ipotesi avanzata da Marco (ossia, rispolverare ogni 10 anni una tecnologia finora incomprensibile e tentarne di capirci qualcosa) è un approccio che, prima o poi, porterà a qualche successo, o almeno lo spero.

char_aznable
00giovedì 16 settembre 2010 10:35
Re:
Ciao Sgittario,

quoto di seguito alcune tue frasi che, francamente, non ho capito o che andrebbero (secondo me) approfondite:

sgittario, 16/09/2010 10.19:


La propulsione avviene attraverso lo sviluppo di un campo di forze nell'intorno dell'astronave creando una situazione di vuoto assoluto a 0 gradi.


Mi sfugge il concetto di vuoto assoluto associato a zero gradi (temperatura, immagino)?

sgittario, 16/09/2010 10.19:


Viaggiano su di una scia di luce.


?!???

sgittario, 16/09/2010 10.19:


Il campo di forza generato attraverso un moto perpetuo lavora a diverse frequenze che alzano le vibrazioni del metallo tale da renderlo visibile o invisibile ai nostri occhi/strumenti.


Vorrei sapere come si genererebbe questo moto perpetuo, ossia attraverso quale fonte di energia, e se il metallo in questione è un elemento che esiste sulla terra (o che teoricamente potrebbe esserne in qualche modo "costruito" un suo surrogato in laboratorio), perchè mi sembra di capire che le vibrazioni funzionano solo con quel determinato metallo, o sbaglio?

sgittario, 16/09/2010 10.19:


Tesla aveva scoperto questo principio sfruttando energia libera ma non sapeva il perchè. Lo stesso meccanismo è stato sfruttato nel ben noto "Philadelphia experiment" e di seguito i nostri hanno iniziato a fare le aereonavi.



Scusa l'ignoranza, potrei avere dei link riguardo al "Philadelphia Experiment"?

Grazie
AlexDust.
00giovedì 16 settembre 2010 11:35
char aznable ha ragione, sgittario, la tua descrizione può voler dire tutto e niente, potresti essere più chiaro, o citare le fonti?

0 gradi come? celsius o kelvin? "un campo di forze generato da un moto perpetuo" è molto vago, anche alla luce del fatto che il moto perpetuo non esiste, almeno per quello che sappiamo oggi. E poi come sono queste forze, elettromagnetiche, gravitazionali o di altra natura?

sgittario
00giovedì 16 settembre 2010 12:05
Avete perfettamente ragione. Ma la mia fonte non riporta questi dettagli. Sono testi "spirituali". Inoltre tenete presente che gli alieni stanno avanti a noi millenni. Chi è in grado di comprendere a pieno la loro tecnologia? Comunque vi fornisco alcune frasi Philips Corso che danno sicuramente l'idea di ciò che ho riportato.

Sull'esperimento Philadelphia ho il libro di Berlitz. Molto interessante. E questo è quello che riporta il colonnello Corso:

Per esempio, è stato menzionato il fatto che degli uomini possono attraversare i muri. Questo, dice, è esattamente quello che è successo in quello che è stato definito l'esperimento Philadelphia. Sul "Philadelphia Experiment" soltanto da poco tempo, dopo la pubblicazione del suo libro, il Colonnello Corso ha ricevuto un'ampia documentazione da parte di uno degli scienziati militari che all'epoca parteciparono a questo esperimento e che è un uomo della sua stessa età. Questa è la prima volta che viene fatta menzione di questo aspetto. Quello che accadde allora, dice, fu per tentare di trovare una tecnologia che impedisse ai Nazisti di continuare a minare la superficie del mare, e quindi per tentare di modificare lo stato, ovvero la composizione molecolare di una nave in maniera tale che non venisse colpita dalle mine. Corso, al Pentagono, ha discusso questo aspetto con l'Ammiraglio che era incaricato di questo progetto. La Marina costruì tre grandi generatori elettromagnetici. Quello che successe fu che la nave fu istantaneamente spostata (ovvero teletrasportata) rispetto alla posizione in cui si trovava, cioè da un porto a un altro. Non era assolutamente, secondo quello che è stato sempre ricordato dalla letteratura ufologica, il cacciatorpediniere Eldridge, si trattava di un'altra unità. La nave fu spostata di parecchie miglia rispetto a dove si trovava. E quando gli elettromagneti furono spenti tornò esattamente al posto di partenza. E ancora c'è chi si chiede per quale ragione non lo stiano facendo adesso. La ragione è perché tutto l'equipaggio fu annientato. Infatti alla fine si trovarono uomini che erano praticamente rimasti come fusi, all'interno della struttura, con le lamiere della nave; perfino, appunto, nelle paratie. Quindi la sperimentazione cessò.

Questo è quello che sappiamo sulle aeronavi a partire da Roswell sempre dal colonnello Corso:

L'UFO recuperato a Roswell non sembrava possedere motori, propulsori o sistemi atomici o comunque un qualsiasi sistema di propulsione conosciuto.
Hermann Oberth, lo scienziato tedesco a capo di Peenemunde durante la Seconda Guerra Mondiale, nonché maestro e superiore di Von Braun, disse che gli UFO "spingevano" l'aria o gli atomi di fronte a loro e propagavano la loro energia nello spazio (dal canto suo Einstein affermò che lo spazio è una struttura di natura atomica). Noi sentimmo, quando poi venne creato, il campo magnetico intorno al disco volante.
Cambiamenti di intensità e di colore furono causati dal cambiamento nella lunghezza d'onda nel campo elettromagnetico, che si autopotenziava attraverso gli atomi presenti nell'atmosfera e la stessa struttura atomica dello spazio. (Con i tecnici tedeschi portati in USA) perfezionammo il nostro lavoro sul motore atomico per creare un campo intorno all'UFO. Osservammo anche che la superficie dell'oggetto, quando sottoposta a campo magnetico, era allineata atomicamente. Questo conferiva allo scafo una forte luminosità.
Muovendosi nella direzione dell'allineamento (orizzontale e verticale) esso diventava poi trasparente. La forza generatrice doveva ruotare in direzioni opposte e i tedeschi usarono a questo proposito dei motori Wankel. Nei "Foo-Fighters" la gravità "0" che si veniva a creare intorno ai serbatoi di combustibile e ai motori era dovuta ai propulsori e al campo magnetico che ruotavano in direzioni opposte.
Schunberger utilizzò la controrotazione. Questa controrotazione, in altri esperimenti, avveniva sia sul soffitto che nel pavimento del mezzo e permetteva di raggiungere i 12.000 piedi (circa 4.000 metri) di quota. La perdita di controllo nella guida portava però l'oggetto a schiantarsi.
I tedeschi escogitarono anche un sistema in grado di raggiungere un bersaglio utilizzando il sistema costituito dalla "griglia magneticà" che avvolge la Terra.
A quel tempo ottenni nel mio team due scienziati che avevano lavorato con Von Braun e che studiarono l'allineamento degli atomi nei metalli. Discutemmo ampiamente anche su quella che venne, definita la "strozzatura magnetica", ovvero il cambiamento di dimensioni in un corpo metallico quando posto in un campo magnetico (con le possibili applicazioni ai viaggi nel tempo o dimensionali).


Avete capito perchè hanno eliminato Tesla? A questo portavano i suoi esperimenti....

Spero di avervi dato qualcosa in più su cui riflettere e grazie per il vostro interessamento.









Hybrid1973
00giovedì 16 settembre 2010 12:40
Secondo me siamo partiti da una quasi bufala e siamo arrivati a fanta-fantascienza.

Possiamo credere in cuor nostro che le astronavi aliene siano spinte da super motori in quanto altrimenti non potrebbero eseguire le manovre che sembra siano in grado di eseguire.
Il colonnello Corso (pace all'anima sua) è a mio parere un personaggio ambiguo nei confronti del quale nutro seri dubbi per cui ciò che ha detto potrebbe anche non avere valore.

Ricordiamoci che Galilei - tra le innumerevoli innovazioni che il suo pensiero ha introdotto - è riuscito a cambiare il modo attraverso il quale la gente può fare affremazioni.
Io posso dire che tenendo in mano un uovo, lo lesso in 15 secondi.
Se fossi un prestigiatore potrei riuscirci e gli altri no.
Quì ci sono 2 opzioni:
1 - se il fenomeno è reale, tutti devono riuscirci nelle stesse condizioni
2 - se è un imbroglio, devo essere disposto a riprodurre il fenomeno sotto gli occhi di un comitato (il CICAP per esempio) che probabilmente (anzi sicuramente) mi smaschererà.

Noi quì in questa discussione stiamo facendo un salto a prima di Galilei.
Possiamo avere le nostre teorie e di certo abbiamo dalla nostra parte degli scienziati che studiano il mondo da prospettive meno canoniche che come noi ipotizzano propulsioni diverse, ma rimaniamo con un piede per terra almeno.
char_aznable
00giovedì 16 settembre 2010 13:07
Re:
Hybrid1973, 16/09/2010 12.40:

Secondo me siamo partiti da una quasi bufala e siamo arrivati a fanta-fantascienza.

Possiamo avere le nostre teorie e di certo abbiamo dalla nostra parte degli scienziati che studiano il mondo da prospettive meno canoniche che come noi ipotizzano propulsioni diverse, ma rimaniamo con un piede per terra almeno.



Personalmente penso che arrivare a parlare di fanta-propulsioni e di teorie "molto estreme" ci può anche stare, tanto più che ci troviamo in un forum.

Più che altro, mi interesserebbe sapere (come infatti è in parte avvenuto grazie al contributo di ingegneri/fisici/astronomi/ecc competenti) se le teorie qui esposte possono avere anche un briciolo di "concretezza". Qualcuno che mi dica, insomma:"Ok, la teoria di Tizio, sulla carta, è possibile per questo, questo e quest'altro motivo".

E' chiaro che se cominciamo a parlare, ad esempio, di campi di forza, di gravità zero e di altre teorie "di confine", credo sia doveroso da parte di chi scrive fornire tutti i dettagli possibili affinchè l'esperto di turno possa almeno tentare di dare un abbozzo di risposta.

Volendo, si può fare un passo indietro, e partire da un semplice presupposto, senza il quale qualsiasi velivolo alieno non giungerebbe mai sulla terra ne da nessun'altra parte.

Il presupposto è: quanto tempo (almeno per come noi lo misuriamo) ha impiegato un ipotetico velivolo alieno ad arrivare sulla terra, partendo da un sistema planetario "X" analogo al nostro che si trova ad esempio a 100 anni luce di distanza?

In altre parole, c'e' una qualche teoria che ci indichi come possibile l'aggiramento del limite di velocità-luce? E come si concilierebbe questa teoria sull'utilizzo di sistemi avionici anti-gravità che, per quanto efficienti e performanti, non permettono da soli il superamento di tale barriera?

Una volta superato questo (quanto mai arduo) scoglio, poi si può andare avanti nella discussione, secondo me.
sgittario
00giovedì 16 settembre 2010 13:50
Va bene ragazzi, me lo aspettavo. E del resto non è mia intenzione forzare la mano per dimostrare le mie conoscenze. Il tempo lo dirà....
Vi lascio con una frase di un grande maestro Lumuriano:

La verità non viene svelata a tutti, perchè non tutti sono pronti a sentirla.

Alla prossima
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