ATTACCO ALL'OPUS DEI

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SetteOttobre
00lunedì 29 ottobre 2007 11:02

Cari amici,
si avvicinano i tempi della riapertura delle CATACOMBE,leggete cosa è successo ieri a Roma! [SM=g8137] [SM=g8143] [SM=g8355]

Vergognoso agguato ai fedeli dell'Opus Dei di Roma

CITTA’ DEL VATICANO - Una rissa tra aderenti ai centri sociali, che protestavano per la beatificazione di 498 martiri 'franchisti' uccisi in Spagna durante la guerra civile, e fedeli appena usciti da una Chiesa frequentata da esponenti dell'Opus Dei e' scoppiata nelle scorse ore a Roma. Ad innescare i tafferugli, davanti alla Chiesa di Sant'Eugenio in piazzale Belle Arti, e' stata l'iniziativa di gruppo di aderenti al collettivo 'Militant' e del collettivo 'Facciamo Breccia' della rete antagonista della capitale: i giovani hanno esposto uno striscione davanti alla Chiesa con scritto: ''Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non puo' essere beato''. Insieme allo striscione e' stata esposta una riproduzione su un pannello di due metri per cinque della Guernica di Picasso. Quando i fedeli cattolici sono usciti dalla Chiesa, al termine della funzione religiosa, la protesta ha provocato la loro ira. Una trentina di fedeli ha urlato e strappato lo striscione e fatto a pezzi la riproduzione del celebre dipinto. La situazione e' degenerata ed e' stato necessario l'intervento dei carabinieri e della polizia. La rissa alla fine e' stata sedata dall'intervento dei carabinieri, che hanno fermato e identificato sei persone mentre la polizia ha bloccato il furgone dei collettivi in via Bruno Buozzi: all'interno del mezzo vi era una scala, una telecamera e una macchina fotografica con cui gli aderenti ai collettivi avevano ripreso l'intera rissa. Quando i manifestanti hanno fatto la loro protesta hanno utilizzato anche della vernice rossa a terra a simboleggiare ''il sangue versato in nome dell'antifascismo'', mentre i fedeli usciti dalla Messa sono stati sostenuti nella loro protesta anche da un prete della parrocchia. ''La propaganda che da anni la sinistra radicale semina contro il mondo cattolico ed in particolare contro l'Opus Dei - ha detto il parlamentare di An Gianni Alemanno, commentando la vicenda - ha trovato alla fine chi ha provveduto a tradurla in provocazione fisica''. ''Lo striscione affisso davanti alla basilica di Sant'Eugenio e gli insulti contro i martiri spagnoli - prosegue Alemanno - dimostrano che ormai anche in Italia si sta vivendo in un clima di grande intolleranza religiosa''. I rappresentanti dei centri sociali dal canto loro hanno distribuito anche un volantino, firmato 'Militant', in cui era scritto: ''Domenica 28 ottobre 2007, lugubre ricorrenza della marcia su Roma, 498 franchisti saranno beatificati a San Pietro. E' significativo che le alte gerarchie vaticane, sempre piu' ostaggio dell'Opus Dei, abbiano scelto proprio l'anniversario del colpo di Stato che porto' il fascismo al potere in Italia per commemorare quelli che il clero spagnolo ha impudicamente definito 'martiri della Repubblica''. ''Presentare questi 498 fascisti come martiri - si afferma ancora nel volantino - e' falso oltre che vergognoso. Si allestisce un carrozzone mediatico per mostrare il clero come vittima dei comunisti, omettendo di ricordare il sanguinoso ruolo svolto dalla Chiesa spagnola nella guerra civile e durante la dittatura franchista, oltre che nel secolare sfruttamento delle masse contadine''. Dopo la protesta dei centri sociali, davanti alla chiesa di Sant'Eugenio, affidata all'Opus Dei, il vice parroco don Nicola Zenoni, in una nota diffusa dall'Opera, precisa che i suoi parrocchiani non hanno partecipato ad alcuna azione violenta, e per questo non ci sono foto che li ritraggano impegnati in una rissa, che la parrocchia appoggia la liberta' di espressione ma esprime disappunto per la ''messinscena proprio durante la Messa'' e che la Chiesa di Sant'Eugenio e' frequentata non solo da aderenti all'Opus Dei. ''Non sapevamo nulla della manifestazione di 6 persone che e' stata organizzata davanti alla basilica mentre veniva celebrata la Messa delle famiglie, alle ore 11 - afferma dunque il parroco, e aggiunge -: siamo completamente favorevoli alla liberta' di espressione''. ''A quanto dicono alcuni dei parrocchiani, che uscendo dalla Chiesa si sono trovati i manifestanti, - sottolinea il sacerdote - sembra che l'unico scopo di questi fosse quello di provocare una rissa, riprenderla con le telecamere professionali e inviare subito le immagini ai mezzi di comunicazione. Mi consta - aggiunge - che da parte dei fedeli non vi sia stata nessuna azione violenta, se non qualche disappunto per la provocazione messa in scena davanti alla Chiesa proprio durante la Celebrazione Eucaristica delle famiglie e dei giovani''. ''Le uniche fotografie che possono dare l'idea di una rissa, da quanto ho potuto vedere sui siti internet, - rimarca don Zenoni - non riprendono fedeli della parrocchia ma agenti delle forze dell'ordine in borghese alle prese con i manifestanti''. Infine ''con l'occasione vogliamo chiarire che la parrocchia di Sant'Eugenio e' frequentata dai parrocchiani e da fedeli di ogni provenienza''.
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