Thorondir6, 06/11/2016 19.15:
Isner ha giocato alla pari (con le sue armi) e per un set e mezzo non ha fatto vedere palla break a Murray, poi sfruttata chirurgicamente sul finire del 3°. Scozzese in fiducia mentale, tennisticamente non ha fatto una grande partita, forse fiaccato dalle tante giocate in questo periodo.
Domanda per tutti voi: sono stato un "tifoso" di Djokovic, mi sono innamorato del tennis dopo l'annata spaventosa del 2011, ho visto quasi tutte le sue partite da quell'anno in poi, mentre quest'anno ne ho perse parecchie causa vari motivi (anche tanti tornei ho perso a dire il vero). Ora sulla perdita del trono di numero 1 ci sono due teorie: coloro che ritengono che dopo la vittoria a Parigi per lui la stagione fosse finita e quindi ha staccato mentalmente e coloro che ritengono che in realtà è sceso tutto il suo livello di tennis (che poi era comunque lontano da quello 2011-inizio 2012). Ora la penso come questi ultimi: è molto più difensivo, non utilizza più il rovescio lungolinea, vera e propria sentenza degli anni passati, si muove più lentamente soprattutto lateralmente e mi sembra tirare molto più piano. Tutte le sbroccate che si vedono in campo sono forse frutto di uno che ha capito di star perdendo quelle cose che lo hanno fatto vincere per anni. Ora in vista del 2017, tenendo presente che gli sarà impossibile tornare numero 1 fino ad parile (ha praticamente da difendere tutte vittorie, quindi al massimo perderà altro terreno), ritenete che il suo sia un calo mentale o che globalmente è il suo tennis che è calato di brutto?
Guarda in realtà una teoria non esclude l'altra. Anzi.
Io sono convinto che il problema sia soprattutto a livello psicologico. Nel 2016 non ha mai giocato ad altissimi livelli, eccezion fatta per gli Australian Open, ma fino a giugno le partite le vinceva, hai voglia.
C'è stata qualche sconfitta in più rispetto al 2015, ma quello era inevitabile, visto che l'anno scorso ha giocato solo finali.
Ora va bene perdere qualche colpo, ma qui parliamo di un mezzo crollo verticale. E dico "mezzo" perchè ha cmq vinto Montreal e fatto finale a NY, ma era completamente alla mercè di Wawrinka, che ha fatto bello e cattivo tempo (come a Parigi d'altronde).
Non puoi spiegare un 2016 che è praticamente fratturato in due parti come il Titanic, soltanto con un livello di gioco più basso.
Quello non ti fa perdere con i Querrey, i Vesely ed i Bautista Agut (con tutto il rispetto), no, c'è un evidente calo motivazionale.
Questa per me non è un'ipotesi, è un fatto vero che è già stato più volte comprovato dallo stesso Djokovic sul campo.
Il problema al braccio che si porta dietro può essere limitante, certo...ma causare un tracollo di simili proporzioni?
Suvvia, non prendiamoci in giro.
"Semplicemente", vinto il Roland Garros si è sentito appagato. A me sembra anche troppo facile da comprendere questa situazione.
Le tempistiche non possono essere una coincidenza. Come fai a vincere Parigi e poi perdere al terzo turno di Wimbledon un mese dopo, da campione in carica, senza grossi problemi fisici apparenti (quindi non parlo delle ginocchia di Nadal o della schiena di Federer)?
Ora la vera domanda è: quanto durerà questo letargo?
Io penso che nel 2017 vedremo un Djokovic nuovamente più affamato (non ai livelli del 2015 cmq), ma la verità è che nessuno, compreso me, può rispondere a tale quesito ora come ora.
Neanche Djokovic.