ASit 2.0 - è online il nuovo sito

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ASit - S.S. su Internet
00venerdì 8 luglio 2011 00:09

I più smaliziati navigatori (quelli che usano google anche per sapere dove hanno poggiato gli occhiali) saranno già arrivati a vedere la versione in progress del nuovo sito www.serviziosociale.com “nascosta” tra le pagine di internet. La notizia è che da oggi siamo ufficialmente on line direttamente con il nuovo sito che è stato completamente ristrutturato e soprattutto ripensato.

Il processo di allestimento del nuovo sito è partito diversi mesi fa ed è l’esito (ancora parziale) di una serie di discussioni all’interno dell’associazione culturale “ASit – Servizio Sociale su Internet” che come sapete gestisce il sito, il forum, la mailing list e un gruppo sull’immancabile Facebook. L’idea – una vera ossessione per i soci ASit – è stata quella di creare un luogo dove condividere ancora di più i saperi e promuovere (facilitandola anche tecnicamente) una maggiore partecipazione a questa condivisione.

Non si è trattato di rispondere all’imperante moda di una maggiore interattività con la rete tipo web 2.0, per noi infatti questo è sempre stato il modo di operare sin dal 1995, quando Mario Abrate (ora socio onorario ASit) creando il sito intercettava i frequentatori nell’invitarli a “fare qualcosa”.

Non stiamo a tediarvi con tutta la serie di documenti, mail (circa 800 tra associazione e gruppo redazionale), proposte ecc. che ci siamo scambiati in questi mesi, ma un po’ di backstage va raccontato.

Il primo passo è stato quello di scegliere una piattaforma software che permettesse questa interattività semplice che cerchiamo, quel software che va sotto il nome generico di contenent management system. Cioè un sistema che permette la gestione dei contenuti, delle pagine, l’inserimento di “cose” direttamente on line da parte di chi ha poca (anche nulla) dimestichezza con i linguaggi del web senza che un webmaster debba poi provvedere fisicamente a inserire il tutto da solo. La scelta è caduta su Joomla (www.joomla.it) un progetto open-source gestito volontariamente da una comunità di appassionati (affinità elettive?). Joomla permette la creazione di siti dinamici e partecipati impostati inizialmente da un webmaster (o un gruppo di webmasters), ma poi riempiti di contenuti da tutte le persone abilitate con un minimo di informazione sul funzionamento. Joomla ci ha entusiasmato (e forse ci siamo fatti anche prendere un po’ la mano con tutte le possibili funzionalità che permette di aggiungere) e man mano che si scoprivano le potenzialità modificavamo il progetto in corso d’opera. In questa fase del lavoro siamo dovuti ricorrere ad un consulente esterno che ci aiutasse per la prima implementazione.

Il secondo passo è stato quello di scegliere un provider più performante che accogliesse un numero non limitato di connessioni contemporanee (la cosiddetta larghezza di banda), una quantità di contenuti che andrà crescendo nel tempo, una riconosciuta affidabilità tecnica ecc… Consulente e provider hanno avuto dei costi che sono stati sostenuti dalle contribuzioni dei soci ASit.

Il terzo passo è stato “pensare” la comunicazione on line. Fare un sito non significa solo comprare uno spazio web e mettere dentro cose, significa anche entrare nei meccanismi della comunicazione, della organizzazione di un flusso di informazioni ordinato, vorrei dire anche logico e “naturale”. E come Associazione nell’assumerci tutta la responsabilità di questa logica e “naturalezza”, abbiamo comunque sperimentato un bel laboratorio di costruzione di competenze.

 

Tutto questo lavoro ci ha portato al risultato attuale. Diciamo subito che i navigatori abituali saranno alquanto sconcertati dal cambio, lo siamo anche noi, anche perché il lavoro di inserimento dei contenuti iniziali è lungo e prende tempo, ma anche perché la natura “dinamica” del sito (che si auto aggiorna via via) non lo rende mai definitivo. Ed è infatti da diverse settimane che l’assetto generale del sito è pronto, ma si è sempre in lavorazione…

Così è maturata la scelta di uscire comunque, così come è, cioè un cantiere aperto. E alla fine questa cosa risponde comunque al nostro approccio: www.serviziosociale.com per noi è “condannato” ad essere un cantiere sempre aperto, perché non ha senso fermare la comunicazione.

Alcune novità rispetto al vecchio sito:

  1. su serviziosociale.com si può accedere come semplici visitatori o come “registrati” (registrazione che è facoltativa e gratuita);
  2. i contenuti potranno essere commentati e discussi da chiunque si registri al sito. E con la registrazione si possono vedere link e contenuti riservati appunto ai “registrati”. La registrazione ci permetterà di avere un feedback sull’uso del sito (per saperne di più leggete il disclaimer nella pagina di registrazione) e quindi di orientare meglio i desiderata dei navigatori.
  3. Tra i nuovi contenuti si sta strutturando una organica sezione video, anche grazie alla presenza in redazione delle socie della WebTV degli Assistenti Sociali, con contenuti video in esclusiva, riprese di convegni ecc… con la possibilità di scaricare i file audio in mp3 di interventi in modo da poterli ascoltare con calma quando si vuole.
  4. Un altro progetto, semplice nella sua idea ma ambizioso, è la costruzione di una “biblioteca di memoria”: una vera e propria biblioteca on-line dove accedere a vecchi testi di Servizio Sociale che rischiano di andare persi e che vogliamo salvare nella memoria della rete. Come si può immaginare l’opera di digitalizzazione è alquanto lunga e impegnativa come tempi di esecuzione, e in questa fase di rodaggio abbiamo iniziato inserendo 2 titoli (del 1960). Nulla vieta che chi vuole possa scannerizzare cose che si trova in casa (ovviamente a condizione che il copyright sia scaduto o inesistente) per essere inserito nella biblioteca
  5. Dalle vecchie versioni del sito abbiamo ripreso lo spazio del “Buonumore”: area del sito per non prendersi sempre troppo sul serio, qui si trovano, tra le varie cose, gli “ipse dixit” e gli “scripta manent” del nostro quotidiano...

 

Molti altri sono i contenuti che potrete scoprire o riscoprire, ed altri sono appunto in cantiere e potranno essere sviluppati progressivamente...

Come scelta associativa, non sono presenti nel sito pubblicità. Rimangono solo nel forum, che rimane ancora appoggiato ad un fornitore esterno. Questa scelta ha dei costi, ma ci permette di essere svincolati da “dipendenze” di qualsiasi natura e alla fine di garantire ai navigatori e a noi stessi una libertà di critica (intesa anche positivamente). Nel sito incontrerete spesso a fondo pagina il link per fare una donazione all’associazione tramite il sistema paypal, ovviamente non c’è nessun obbligo, gli eventuali fondi raccolti servono solo a pagare le spese, ad aggiungere altre risorse (contratti con il provider, produzione di contenuti, acquisto di materiali hardware, allestimento di iniziative ecc…).

 

Altre idee sono in lavorazione e non mancheremo di aggiornarvi man mano che saranno on-line, quindi superato lo sconcerto del primo approccio, mettetevi il caschetto giallo da cantiere e girate tranquillamente nel sito, sapendo appunto che è un cantiere e che chiunque può lavorare.

 

Maurizio Cartolano e Vittorio Zanon
per l’associazione ASit – Servizio Sociale su Internet

schiuma.roma
00lunedì 11 luglio 2011 11:19
questo nuovo sito CI PIACE!

vittorio zanon
00martedì 12 luglio 2011 19:50
scommetto che sarai la prima a registrarti, allora...
[SM=g27824]

vittorio zanon
leorudens
00lunedì 8 agosto 2011 22:46
tesi di laurea
Salve a tutti colleghi, sto conseguendo la laurea triennale in servizio sociale presso l'università di Pisa e mi manca la parte conclusiva della tesi. Chiederei molto volentieri in questa sede di avere da voi una relazione di massimo due pagine sulla strada giusta che le politiche per la povertà in Italia dovrebbero intraprendere. Grazie mille, Generoso Petrillo
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