ANDREA CAMILLERI

LA PAURA DI MONTALBANO

Questo libro è composto da 6 racconti, 3 brevi e 3 lunghi.
Per ora ho letto le prime 50 pagine, lo trovo abbastanza divertente, sia per il modo in cui è scritto sia la simpatia dei vari personaggi. La particolarità del dialogo in questo libro, come penso in tutti gli altri della serie “Montalbano”, è lo strumento con cui l’autore riesce a far sorridere i lettori, almeno nel mio caso è così.
Lo leggo lentamente e con una certa attenzione, dato che è scritto quasi in ogni riga in siciliano, dialetto purtroppo a me sconosciuto. Mi suscita un certo interesse scoprire il significato (traduzione) di alcune parole ed è sorprendente come mi accorga di riuscire a capire il senso di un termine solo dopo un bel po’ di volte che viene ripetuto in contesti diversi.
Arrivo al nocciolo della questione: qualora avessi bisogno di qualche conferma o traduzione, spero di poter contare sull’aiuto di qualche picciriddu di voi…
Grazie

[Modificato da Yashal 08/06/2004 10.50]

Non adoro Montalbano. Non adoro Camilleri. Ho letto numerosi romanzi e visto la fiction sulla rai (davvero ben fatta) ma trovo il tutto "un prodotto da esportazione". Perchè quando si parla di Sicilia ci deve essere sempre quella cadenza dialettale "minchia compare" e una serie di figure retoriche che a lungo andare scocciano?

Di sicuro il buon Camilleri lo fa in buona fede, vuole trasmettere colori,sapori e rumori di Vigata, ma è una fictio letteraria che va bene per il continentale e non per il povero siculo che magari, vorrebbe che la sua terra ispirasse una salsa pulp o l'underground convenzionale o qualsiasi altra cosa di diverso.

Finora l'unico tentativo è quello della dolce Melissa P. Incredibile.

il continentale ti giuro che si diverte abbastanza... nel mio caso ad esempio è quasi una novità, mai letto nulla di Camilleri, in TV ho visto solo un paio di puntate della serie...

per ora mi piace ma magari a lungo andare stancherà anche me... stiamo a vedere

Quello di Melissa P. è il classico libro che mai leggerei.
Sono tutti conditi con la stessa salsa anche quelli di quel genere... bah... che noia!!
Poi magari un domani (???) lo leggo e scopro che mi piace ( )

...che poi l'accento che viene affibbiato ai siciliani è sempre quello palermitano, di qualsiasi parte della sicilia si parli l'accento è sempre quello di Palermo...

Manueli, io francamente non è che li distingua molto questi vostri accenti siciliani...

un grande esperto di marketing.i giovani autori,però,sono lì che aspettano.

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Scritto da: Yashal 08/06/2004 10.28
LA PAURA DI MONTALBANO

Questo libro è composto da 6 racconti, 3 brevi e 3 lunghi.
Per ora ho letto le prime 50 pagine, lo trovo abbastanza divertente, sia per il modo in cui è scritto sia la simpatia dei vari personaggi. La particolarità del dialogo in questo libro, come penso in tutti gli altri della serie “Montalbano”, è lo strumento con cui l’autore riesce a far sorridere i lettori, almeno nel mio caso è così.
Lo leggo lentamente e con una certa attenzione, dato che è scritto quasi in ogni riga in siciliano, dialetto purtroppo a me sconosciuto. Mi suscita un certo interesse scoprire il significato (traduzione) di alcune parole ed è sorprendente come mi accorga di riuscire a capire il senso di un termine solo dopo un bel po’ di volte che viene ripetuto in contesti diversi.
Arrivo al nocciolo della questione: qualora avessi bisogno di qualche conferma o traduzione, spero di poter contare sull’aiuto di qualche picciriddu di voi…
Grazie

[Modificato da Yashal 08/06/2004 10.50]

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Se vuoi io sono a disposizione, ho gia letto il libro e mi è pure piaciuto. posta pure le incomprensioni.

vedi che picciriddu è il bambino,il ragazzo si dice carusu.

[Modificato da AristocraticoMaNonTroppo 08/06/2004 20.16]

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Scritto da: Prof V 08/06/2004 12.21
Non adoro Montalbano. Non adoro Camilleri. Ho letto numerosi romanzi e visto la fiction sulla rai (davvero ben fatta) ma trovo il tutto "un prodotto da esportazione". Perchè quando si parla di Sicilia ci deve essere sempre quella cadenza dialettale "minchia compare" e una serie di figure retoriche che a lungo andare scocciano?

Di sicuro il buon Camilleri lo fa in buona fede, vuole trasmettere colori,sapori e rumori di Vigata, ma è una fictio letteraria che va bene per il continentale e non per il povero siculo che magari, vorrebbe che la sua terra ispirasse una salsa pulp o l'underground convenzionale o qualsiasi altra cosa di diverso.

Finora l'unico tentativo è quello della dolce Melissa P. Incredibile.

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Non sono pienamente d'accordo, secondo me il libro e il siciliano utilizzati nel testo sono meglio (anzi 100 volte) di quello utilizzato e visto nella fiction.

Cmq se volete leggere un buon libro sui siciliani leggete di Enzo Russo Nato in Sicilia e Saluti da Palermo, ne vale la pena.

[Modificato da AristocraticoMaNonTroppo 10/06/2004 20.03]

come prosegue la lettura...

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Scritto da: AristocraticoMaNonTroppo 15/06/2004 20.20
come prosegue la lettura...

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molto bene, fino ad ora ho letto 221 su 321...
sto andando un po' a rilento perchè, come dicevo, alcune frasi le devo leggere almeno un paio di volte

a tal proposito ne approfitto per chiedere qualche traduzione:
- acchianare
- passaluna
- ammucciare

help!!!!!!!!!

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Scritto da: AristocraticoMaNonTroppo 08/06/2004 20.12


Se vuoi io sono a disposizione, ho gia letto il libro e mi è pure piaciuto. posta pure le incomprensioni.

vedi che picciriddu è il bambino,il ragazzo si dice carusu.

[Modificato da AristocraticoMaNonTroppo 08/06/2004 20.16]

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e voi picciriddi siete

(Camilleri dice "picciliddro" )

acchianare = salire
ammucciare = nascondere

passaluna = credo che come altri termini di cui abbiamo parlato, non sia catanese ma palermitano, cosi non mi dice niente, ma credo cmq si ricolleghi al "nostro" passuluni, ovvero qualcosa come imbranato o bonaccione.

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Scritto da: Emanuele Brunetto 16/06/2004 14.54
acchianare = salire
ammucciare = nascondere

passaluna = credo che come altri termini di cui abbiamo parlato, non sia catanese ma palermitano, cosi non mi dice niente, ma credo cmq si ricolleghi al "nostro" passuluni, ovvero qualcosa come imbranato o bonaccione.

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Grazie Manueli
mi sa invece che quel passaluna si riferisca a qualcosa da mangiare...

Non so aiutarti allora... non mi dice nulla...

Oddio Manueli… che ridere…
Ho cannato io a scrivere…
eheheheh… mi pareva…
Si trattava di Passuluna…
e dice: lo portò in tavola con il caciocavallo...

[Modificato da Yashal 16/06/2004 15.48]

scusa tanto...

però nemmeno così la sai...

...non conosco nessuna cosa da mangiare con questo nome...

no problem...

vedremo se si fa avanti macari qualche altro siculo...

tipo di oliva della zona messinese.

Ecco... era messinese visto? Io li non ci metto piede...

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Scritto da: Lykurgos 16/06/2004 18.00
tipo di oliva della zona messinese.

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finalmente
grazie caro...

"CATAMINARSI" significa allontanarsi?... andar via?

E poi... cos'è una persona "STINNICCHIATA"??

Yashal ho fatto una ricerca in internet (la Sicilia da me dista parecchi km, e non so proprio nulla di siciliano) e ho trovato in un sito di ricette sicule che "passuluna" sarebbero le olive nere.
Adesso, vista la mia passione per la cucina, vi inserisco anche la ricetta:

Insalata di pasta

Ingredienti: 500 gr. di pennette, pomodoro, olive nere (passuluna), basilico, capperi, olio e sale.
Lessate la pasta e scolatela al dente. Conditela con pezzeti di olive nere, qualche cappero, basilico in abbondanza, olio di oliva. Mescolate bene e mettete in frigo. Dopo qualche ora servite fredda.

è adorabile!!!

stinnicchiata = sdraiata

l'altra parola non ho idea di cosa voglia dire...

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Scritto da: Emanuele Brunetto 17/06/2004 13.06
stinnicchiata = sdraiata

l'altra parola non ho idea di cosa voglia dire...

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ora capisco
grazie

... è proprio un libro carino

Ne approfitto per ringraziare coloro che mi hanno aiutata con le piccole traduzioni
GRAZIE!!!!!!!!!!!

spero di poter contare su di voi anche per i prossimi libri della serie Montalbano

Ciao
Yashal