gollum2003
00venerdì 10 ottobre 2003 09:14
considerato che in una discussione si è parlato del sentimento dell'amore vorrei riprendere il discorso accennando alla "amigdala", sembrerebbe, anche se gli studi fatti non danno la piena sicurezza, che questa piccola parte del cervello, grossa come una mandorla, sarebbe la causa di tutti i nostri sentimenti emotivi, compreso l'amore.
qualcuno di voi ne sa qualcosa?
MAGUS ALTAIR
00venerdì 10 ottobre 2003 09:41
L'amigdala è una ghiandola del proencefalo, posta nel lobo temporale.
Ha una forma a mandorla ed è considerata una delle strutture più
complesse del cervello.
Secondo gli studi che considerano le emozioni solo un insieme di
processi biochimici, così come tutta la coscienza, questa regione
del cervello sarebbe responsabile delle reazioni emotive.

Il punto è: davvero la coscienza, le emozioni, l'amore sono riducibili
ad un processo biochimico del cervello?
Forse nessuno potrà mai rispondere definitivamente a questa domanda,
anche se la mia opinione è la seguente:
se consideriamo l'amore, vediamo che è una cosa così alta e grande,
così immensa, che supera gli istinti animali, perchè quando una
persona ama davvero non tende al proprio esclusivo soddisfacimento,
ma vuole il Bene della persona amata, anche se questo dovesse
andare contro se stesso.
Potrà mai una reazione chimica realizzare una cosa così sublime?
LucaS.
00venerdì 10 ottobre 2003 10:37
Questo campo di studi è in sostanza parte integrante delle mie esperienze di studi, pur frequentando la facoltà di filosofia, mi sono specializzato in filosofia della scienza e più precisamente in filosofia della mente, questo campo di studi molto settoriale unito ad una buona dose di faccia tosta mi ha permesso di collaborare anche a ricerche oggi piuttosto apprezzate come l'individuazione dei neuroni specchio. Credo quindi di parlare con cognizione di causa dicendo che l'ostinazione della stampa scientifica divulgativa di associare una scoperta neurofisologica ad una spiegazione di processi mentali è, dal punto di vista strettamente scientifico una vera e propria cantonata. I più grandi autori e ricercatori (Dennet, Hoastfader, Putnam, Chamler ecc.) propongono in modo evidente la differenza fra mente e cervello, due "parti" correlate ma differenti. Cadere nell'errore di associare un processo biochimico all'emozione è semplicemente quel che si dice "empirismo ingenuo" o "materialismo fideista". Questa posizione non solo non giustifica il nesso fra processo biochimico e percezione dello stesso ma ignora i fondamenti stessi della ricerca del settore che si basano sull'assunto base dell'isomorfismo funzionale. Quindi, senza entrar ulteriormente nel dettaglio, è ben possibile che i processi emotivi della corteccia vengasno influenzati e in un qualche modo diretti da stimoli biochimici provenienti dall'amigdala (che a sua volta reagisce agl'ormoni ipofisei, alle stimolazioni sinaptiche dell'area ipotalamica ecc. -quindi a ben vedere non esiste mai una "origine unica" ma una correlazione di intercause-)ma dire che tali stimoli "siano" l'amore sarebbe come dire che il martello che colpisce il nostro dito sia "il dolore". Spero di essermi spiegato con sufficiente chiarezza. ....purtroppo la divulgazione scientifica a livello popolare risente di articolisti più neo-positivisti che altro.

Benedizioni
gollum2003
00venerdì 10 ottobre 2003 14:19
........
concordo con te magus, anche per me amare vuol dire "il bene della persona amata" e sono anche convinto che oltre alla "amigdala" che comunque penso che influisca in parte sulla nostra emotività, ci sia qualcosa di indefinibile che regola il sentimento dell'amore o degli amori. reputo che ci possano essere diversi tipi di amore, l'amore per il proprio figlio; l'amore per la propria moglie che condivide con te qualsiasi cosa sia nel bene che nel male;l'amore per una persona che non c'è più; l'amore per i propri genitori; l'amore del tuo primo " vero amore" che ti ha lasciato tantissime cose belle, irripetibili, ma anche tanto vuoto dal momento che lo hai perso; l'amore (hem scusatemi ma esiste anche questo) per la propria squadra di calcio; ecc..
Ebbene io posso dire che dentro di me ho tutti questi amori che, ovviamente, ritengo diversi tra di loro, però la sensazione che provo nel caso si verifichino fatti che comportino dei problemi (malessere generale, senso di vuoto, nausea, ecc.) è simile per tutti.
sarebbe giusto pensare che la "amigdala" influisce fisicamente nello stesso modo per qualsiasi tipo di sentimento/emozione, però nello stesso momento c'è qualcosa che ti provoca una reazione comportamentale diversa "amore per amore".
MAGUS ALTAIR
00venerdì 10 ottobre 2003 14:40
Scusate la domanda... ma io il calcio non lo seguo affatto:

davvero una squadra può far battere il cuore come una donna? [SM=g27831]
gollum2003
00venerdì 10 ottobre 2003 17:00
ha ha ha magus si e molto, anche se in modo diverso, sembrerà strana la cosa!!!! magus ti è mai capitato di incontrare un vero tifoso al lunedì dopo che la sua squadra ha perso????
bhe se incontravi me lunedì scorso ti saresti accorto benissimo del mio stato d'animo, preciso che domenica sera prima della partita per la tensione dell'attesa ho mangiato molto, ma molto poco.
da tenere presente che anche la pubblicita' sportiva parla della "squadra del cuore", ovviamente nulla ha da che vedere con altri tipi di amori come precisavo nell'ultimo post, ma ti assicuro che la tensione fisica, l'emozione fisica (forse causate dalla amigdala)che si prova è molto simile a quelle provate per altri amori. è da qui che penso che determinate emozioni siano tutte uguali fisicamente, mentalmente invece, come forse mi è parso di capire dal post di lucas, le reazioni possono essere diverse.
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