AMARCORD...

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Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 11:55
chi se lo ricorda??
Mario Bortolazzi

Nome Mario Bortolazzi
Nato 10 gennaio 1965
Verona
Paese Italia
Nazionalità {{{codicenazione}}}
Passaporto {{{passaporto}}}
Morto
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Altezza 177 cm
Peso 65 kg
Dati agonistici
Disciplina Calcio
Specialità {{{specialità}}}
Categoria {{{categoria}}}
Record
Ranking {{{ranking}}}º
Best ranking {{{best ranking}}}º
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra
Ritirato 2003 - giocatore
Carriera
Giovanili
Tebaldi Verona
Squadre di club1
1980-1982 Mantova 27 (0)
1982-1985 Fiorentina 11 (0)
1985-1986 Milan 7 (0)
1986-1987 → Parma 34 (7)
1987-1988 Milan 13 (1)
1988-1989 Verona 33 (4)
1989-1990 Atalanta 20 (2)
1990-1998 Genoa 251 (16)
1998-1999 West Bromwich 35 (2)
1999-2000 Livorno 29 (0)
2000-2002 Lecco 74 (13)
2002-2003 Livorno 17 (1)
Nazionale
{{{Anni nazionale}}} {{{nazionale}}} {{{presenzenazionale(goal)}}}
Carriera da allenatore
2005-2006 Livorno vice
2006-2008 Italia vice
2009 Napoli vice
Incontri disputati
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Palmarès
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1 Dati relativi al solo campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 23 luglio 2008

Mario Bortolazzi (Verona, 10 gennaio 1965) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano.

Indice [nascondi]
1 Carriera
1.1 Calciatore
1.2 Dopo il ritiro
2 Palmarès

Carriera [modifica]
Calciatore [modifica]
Cresciuto nel Tebaldi Verona, viene acquistato dal Mantova dove esordisce in Serie C1 a soli 16 anni: saranno 27 in tutto la partite disputate con il club lombardo. Passa nell'ottobre 1982 alla Fiorentina dove però in tre stagioni, trovando pochissimo spazio, scende in campo in sole 11 occasioni.

Nel 1985 viene acquistato dall'Milan dove disputa due stagioni intervallate dal prestito al Parma: con i rossoneri vince anche uno scudetto nel 1988. In successione gioca poi con Verona e Atalanta, prima di approdare nel 1990 al Genoa dove rimane per otto stagioni raccogliendo ben 251 presenze e 16 reti.
Nel 1998 batte la pista estera passando al West Bromwich per poi tornare in Italia la stagione successiva nel Livorno. Nel 2000 passando al Calcio Lecco 1912 inizia il legame con Roberto Donadoni, allora tecnico della formazione lombarda, che segue poi nella sua avventura labronica, segnando così il ritorno di Bortolazzi alla società toscana dove chiude la carriera.

Dopo il ritiro [modifica]
Dal gennaio 2005 assume il ruolo di secondo di Donadoni al Livorno, carica che riveste anche dopo il suo esonero nel febbraio 2006 e la conseguente nomina di Carlo Mazzone come suo successore.
Nel 2006 viene scelto da Donadoni come suo vice sulla panchina della Italia per il biennio di qualificazione agli Europei del 2008 e per la fase finale conquistata. A seguito della mancata conferma dell'allenatore bergamasco, anche Bortolazzi lascia lo staff azzurro.

Il 10 marzo 2009 assume nuovamente il ruolo di secondo dell'ex milanista, ingaggiato come allenatore del Napoli.

Palmarès [modifica]
Campionato italiano: 1
Milan: 1987-1988
Coppa Anglo-Italiana
Genoa: 1995-1996
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 11:59
PORTIEEEE QUESTO è X TE!! garellaaaaaa
Debuttò in Serie A nel corso del campionato 1972-73 con la maglia del Torino (gara contro il Vicenza). Seguirono due stagioni con il Casale in Serie D e C con un gol all'attivo segnato su rigore.

Dopo un anno al Novara fu tesserato dalla Lazio con la quale rimase per due anni (sempre in panchina il primo, con trenta presenze il secondo).
Fu ceduto, quindi, alla Sampdoria in B dove militò per tre stagioni. Dopo l'esperienza con i blucerchiati passò al Verona allenato da Osvaldo Bagnoli con il quale fu protagonista della storica conquista dello scudetto nella stagione 1984/85.

Nell'estate del 1985 passò al Napoli col quale vinse un altrettanto storico scudetto e una Coppa Italia nella stagione 1986-87. Dopo una "rivolta" mai ben chiarita, che lo vide protagonista con Ferrario, Salvatore Bagni e Bruno Giordano contro l'allenatore Ottavio Bianchi, venne ceduto all'Udinese allora militante in Serie B.

Si ritirò dopo il campionato 1990-91 giocato in B con la maglia dell'Avellino collezionando 2 presenze e subendo 2 reti.

Recentemente è stato direttore sportivo di una squadra dilettantistica di Pecetto, in provincia di Torino, militante in Promozione. Oggi è osservatore della Canavese, che gioca in Serie D. È sposato con Laura e ha due figlie, Claudia (30 anni) e Chantal (20 anni).

Nell'aprile del 2009 partecipa alla realizzazione del videoclip della canzone "Garella" dei Jocelyn Pulsar. Il video, diretto da Luca Coralli, viene inserito il 14 aprile sui maggiori canali online, come YouTube, dove in breve tempo ottiene più di 3500 visite. Appaiono numerosi articoli su varie testate regionali, come “Il Resto del Carlino” e “DNews Verona”, ma la data più importante è il 7 giugno, quando al videoclip viene dedicato un intero articolo sull’edizione online della “Gazzetta dello Sport”.

Caratteristiche tecniche [modifica]
Dotato di buone doti fisiche, è stato costantemente discusso nella sua carriera per lo stile decisamente poco ortodosso del suo gioco. Uscite spericolate, uso costante dei piedi per parare, scatti di riflessi prodigiosi, parate eccezionali (in un Verona-Udinese parò con il sedere e in un Udinese-Cremonese in rovesciata) alternate a errori clamorosi (le cosiddette garellate) lo resero un personaggio popolare, sul quale i giudizi degli appassionati erano estremamente discordanti, così come i soprannomi con cui era noto: "Paperella" per i suoi critici, ma anche il ben più gratificante "Garellik" da parte dei suoi estimatori.Garella era un portiere da non imitare sul piano tecnico ! nonostante fosse molto scordinato trasse da questo "svantaggio" un grande aiuto perchè grazie a questo suo difetto compiva degli interventi di puro istinto e anche di grande fortuna che salvarono più volte la sua porta.

La "parata alla Garella" [modifica]
La fama di Garella è legata in gran parte alla caratteristica capacità di effettuare parate di piede. La "parata alla Garella" per antonomasia è quella per cui il portiere, su un tiro relativamente centrale e basso, ma veloce, cade spostando il bacino in obliquo e respingendo il pallone con il caratteristico movimento dei talloni uniti e delle piante aperte in avanti. È noto come questa parata sia spesso l'unica possibilità di spettacolarizzare il ruolo per tanti portieri improvvisati di calcio a 5 dilettantistico, soprattutto nel caso dei giocatori sovrappeso dotati di scarsa agilità e impossibilitati a compiere spettacolari tuffi plastici.

Palmarès [modifica]
Club [modifica]
Competizioni nazionali [modifica]
Campionato italiano: 2
Verona: 1984/85
Napoli: 1986/87
Coppa Italia: 1
Napoli: 1986/87
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 12:02
questo non lo conosce nessuno..
GUIDO BISTAZZONI.... UN MITO
Esordisce nella stagione 1978-1979 con il Grosseto in serie C2 dove disputa 24 partite. Nella stagione 1979-1980, sempre col Grosseto, gioca 31 partite subendo 26 gol.

Per la stagione 1980-1981 viene acquistato dalla Sampdoria che in quell'anno militava in serie B facendo il secondo portiere di Claudio Garella. Disputa una sola partita, contro la SPAL subendo 2 gol da Gibellini. Nella stagione successiva (1981-1982), dove si alterna nella difesa della porta dei blucerchiati con Paolo Conti, gioca 16 partite subendo 8 gol. Nel 1982-1983 esordisce il 12 settembre 1982 in Serie A in Sampdoria-Juventus 1-0. Nella stagione gioca 12 partite e subisce 14 gol,aletrnandosi nella difesa della porta doriana sempre con Paolo Conti.

Nella stagione successiva viene ceduto alla Pistoiese che militava in serie B, e qui gioca 36 partite subendo 27 gol.

Nella stagione 1984-1985 viene ceduto alla Triestina, disputa tutte e 38 partite del campionato cadetto,e subisce soltanto 27 gol. Nella stagione successiva,sempre con la Triestina, colleziona 34 partie con 25 gol subiti.

Nel 1986-1987 ritorna alla Sampdoria in serie A dove gioca 30 partite subendo 21 gol. Nella stagione successiva gioca 28 partite e subisce 29 gol, ed ha come secondo portiere il futuro portiere della nazionale italiana, Gianluca Pagliuca. In quest'anno arriva il primo trofeo: la Coppa Italia. Nel campionato successivo gioca solo una partita subendo 2 gol nell'ultima partita di campionato contro il Cesena, indossando una maglia rossa.

La stagione successiva viene ceduto al Padova in serie B dove colleziona 38 partite e subisce 31 gol. L'anno seguente, con la stessa maglia, colleziona 36 partite con 33 gol subiti.

L'ultima stagione da protagonista la gioca con la maglia del Taranto nel 1991-1992, disputando circa metà campionato (16 partite con 15 gol subiti), e alternandosi nella difesa della porta con Massimo Ferraresso. La formazione pugliese riuscirà a salvarsi dalla retrocessione in serie C1 dopo lo spareggio con la Casertana.

Finisce la carriera nel 1992-1993 nel Milan, dove viene chiamato per sopperire agli infortuni sia di Francesco Antonioli, sia di Sebastiano Rossi.

Allenatore [modifica]
Comincia la carriera da allenatore dei portieri in serie C con lo Spezia, poi passa al Genoa, dove per una partita sostituisce anche Onofri nella 1º squadra.

Nei successivi anni lavora nel settore giovanile della Sampdoria, allenando e preparando i giovani portieri della Primavera, degli Allievi e Giovanissimi Nazionali e Regionali. Con la primavera diviene Campione d'Italia, battendo l'Inter nella finale giocata a Chieti. Sempre con la Primavera della Sampdoria vince anche Coppa Italia e Supercoppa.

Tra i portieri da lui allenati spicca il nome di Vincenzo Fiorillo, classe 1990, uno dei migliori giovani portieri a livello nazionale.

Dalla stagione 2009/2010 diventa nella Sampdoria il preparatore dei portieri della prima squadra, allenata da Luigi Delneri.

Palmarès [modifica]
Club [modifica]
Competizioni nazionali [modifica]
Campionato italiano: 1
Milan: 1992-1993
Coppa Italia: 1
Sampdoria: 1987-1988
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 12:07
x i tifosi del PARMA
Beh, a questo punto non può mancare un riferimento ad uno dei più forti trequartisti della storia del Parma, un uomo che aveva nel dribbling UBRIACANTE la sua arma migliore. Un uomo che ha portato finalmente fantasie e geometrie a parma. Un grande!
Ladies and gentleman ed ecco a voi: FAUSTO PIZZIIIIIIIIIII!!!

Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, viene aggregato alla prima squadra nella stagione 1985-86 senza però mai scendere in campo. Viene quindi dirottato alla Centese, in Serie C1, per la necessaria maturazione e alla prima esperienza in una formazione professionista ben impressiona, scendendo in campo in 27 occasioni e segnando 8 gol.

Viene quindi ingaggiato, nell'estate del 1987 dal Lanerossi Vicenza sempre in Serie C1, in cui milita per due stagioni vincendo la classifica dei marcatori della stagione 1988-1989, con 16 gol, in un drammatico finale di stagione per la formazione biancorossa in cui è protagonista segnando un rigore all'ultimo minuto dell'ultima di campionato, che vale la salvezza per i berici.

Passa quindi al Parma che grazie alle sue 12 segnature viene promosso in Serie A al termine della stagione 1989-1990. Fa quindi ritorno all'Inter, dove rimane due stagioni, senza riuscire ad esprimere interamente la propria classe, ma festeggiando comunque la vittoria della Coppa UEFA 1990-1991.

Fa quindi ritorno al Parma, vivendo un'ottima stagione arricchita dalla vittoria della Coppa delle Coppe 1992-1993, il primo trofeo europeo della formazione ducale. All'inizio della stagione 1993-1994, dopo solo 3 partite, passa all'Udinese, ma nonostante i suoi 6 gol la formazione friuliana retrocede in Serie B; Pizzi rimani comunque in Friuli, contribuendo con 11 gol, alla rimediata promozione della formazione bianconera.

Ingaggiato dal Napoli nell'estate del 1995, vive, come tutta la squadra, una stagione tormentata. Passa la stagione successiva al Perugia, contribuendo come sempre con prestazioni e gol di qualità, ma al termine della stagione retrocede con i grifoni nella serie cadetta.

Ingaggiato dal Genoa, all'ennesimo tentativo di promozione in Serie A, Pizzi vive una stagione deludente. Trasferitosi alla Cremonese, seppur faro della squadra, retrocede in Serie C1 al termine della stagione 1998-1999.

Pizzi rimane però nella serie cadetta, ingaggiato dal Treviso, con cui per la prima volta dai tempi dell'Inter rimane per due stagioni consecutive: la seconda, sfortunata, si conclude con la retrocessione della formazione trevigiana. Rimane però in Veneto, trasferendosi al Cittadella, che non riesce a salvare dalla retrocessione.

Si trasferisce quindi alla Reggiana, in Serie C1, al San Marino, in Serie C2, e al Forlì, sempre in C2, dove dopo gli ultimi playoff promozione si ritira alla soglia dei 38 anni.

Allenatore [modifica]
Dal 2007 allena le giovanili del Parma.

Palmarès [modifica]
Club [modifica]
Competizioni internazionali [modifica]
Coppa UEFA: 1
Inter: 1990-1991
Coppa delle Coppe: 1
Parma: 1992-1993
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 12:16
DULCIS IN FUNDO...
Termino questa carrellata di fenomeni del calcio incompresi con un Grande giocatore. Uno che non tirava mai indietro la gamba (e anche i capelli, infatti non vedeva un cazzo), uno che definire centrocampista era riduttivo(ma anche definirlo una punta era riduttivo) un uomo che amava la vetrina televisiva, essendo spesso in auge a mai dire gol per le sue perfomances nella rubrica "vai col liscio"). Certo non era proprio una bella presenza, sembrava un cantante rock cocainomane (non vi sorprendete x il cocainomane [SM=g8058] ). HA GIOCATO PURE IN BRASILE. UN GRANDE!
Avete capito di chi parlo...è LUI, sono sicuro che avte indovinato di chi parlo. MARCO OSIO:
Esordì in Serie A il 19 febbraio 1984 con la maglia del Torino. Nel 1986, ventenne, segnò il primo, storico goal dell'Empoli in massima categoria.

Dopo una stagione di successi vissuta con l'ambizioso Parma (la tifoseria giallo-blu lo aveva soprannominato il sindaco di Parma), diventò il primo calciatore italiano a giocare in un campionato brasiliano con il Palmeiras, squadra della città di San Paolo con cui conquista anche il Campionato Paulista. La Parmalat controllava all'epoca sia il Parma, sia il Palmeiras.

Il calciatore dichiarò: ""Giocare in Brasile è come essere ingaggiato dalla Ferrari per un pilota di Formula 1".

Al ritorno in Italia, ha esperienze con il Saronno, la Pistoiese e il Faenza, prima di concludere tra le file del Crociati Parma.

Dopo il ritiro [modifica]
Rimane da subito nel mondo del calcio, prima in qualità di team manager del Brescello, poi come vice ed infine come allenatore venendo esonerato nel 2002. Seguono esperienze con il Valle d'Aosta, la Pergolese, il Crociati Noceto ed infine per la stagione 2007-08 viene ingaggiato dalla Nuorese, in Serie C2, prima di essere esonerato poche giornate dopo l'inizio del torneo.

Palmarès [modifica]
Giocatore [modifica]
Competizioni nazionali [modifica]
Coppa Italia: 1
Parma: 1991-1992
Campionato Paulista: 1
Palmeiras: 1996
Competizioni internazionali [modifica]
Coppa delle Coppe: 1
Parma: 1992-1993
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 12:18
SAPETE COME INSERIRE LE FOTO DI QUESTI CAMPIONI?
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 12:18
CHI RICORDA GIOVANNI FRANCINI?
Portie' 36
00sabato 13 febbraio 2010 12:23
Tutte legende del calcio!!!! Grandio Viscò!!!! Su MARCO OSIO mi sono commosso!!!!

[SM=g8058] [SM=g8058] [SM=g8058]
(Leo 18)
00sabato 13 febbraio 2010 12:52
io ricordo il mitico Luca Fusi!
oba oba 10
00sabato 13 febbraio 2010 17:03
GUIDO BISTAZZONI?????......Con "Bista" eravamo compagni alla Cepa!!!!Ma adesso ve lo do io un Signor Giocatore: [SM=g8060]


Jon Andoni Goikoetxea Lasa, scritto anche Juan Antonio Goicoechea Lasa (Pamplona, 21 ottobre 1965), è un ex calciatore e allenatore di calcio spagnolo e basco che giocava nel ruolo di terzino destro.

Negli anni ottanta e novanta giocò con le maglie di Osasuna, Real Sociedad, Barcellona, Athletic Bilbao, Yokohama F. Marinos e Nazionale spagnola. Nel 1991 fu votato calciatore spagnolo dell'anno aggiudicandosi il Premio Don Balón.
Bebeto 7
00sabato 13 febbraio 2010 19:47
Mi verrebbe da dire il bel Luca Fusi...altro che raul bova [SM=g8058] [SM=g8058] [SM=g8058]
grande goigoichea [SM=g8058] [SM=g8058] [SM=g8058] [SM=g8058]
Portie' 36
00domenica 14 febbraio 2010 01:00
Mai dire Türkyilmaz
www.youtube.com/watch?v=G4X7vV0Comg

Il mitico Türkyilmaz nel suo gesto tecnico preferito....il DO di petto!!! [SM=g8058] [SM=g8058] [SM=g8058]

Bebeto 7
00lunedì 15 febbraio 2010 14:41
aahahahahhahahaha grande Puccimaz [SM=g8058] [SM=g8058]
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