Gb, filmato predatore tra branco di delfini
Un videoamatore ha ripreso uno squalo bianco nuotare tra i delfini in Cornovaglia. Panico tra i bagnanti. Il Sun: "Non urinate in acqua".
Gb, squalo avvistato tra delfini
Allarme bagnanti in Cornovaglia
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Un videoperatore dilettante ha ripreso uno squalo bianco che nuotava in mezzo a un branco di delfini in una baia della Cornovaglia. L'uomo si è accorto del pericoloso predatore una volta a casa nel visionare il girato. La notizia, pubblicata dal "Sun" ha "eccitato" gli esperti che hanno confermato il tipo di specie. Ma ha inquietato i bagnanti di queste coste sud-occidentali, meta estiva privilegiata per i britannici.
Nick Fletcher, il videoperatore dilettante che tra i delfini ripresi circa un mese fa mentre nuotano a poche centinaia di metri da una spiaggia di St.Ives aveva notato il predatore, ha messo a disposizione delle autorità le immagini.
Il maggior esperto britannico di squali, Richard Peirce, ha confermato che la creatura lunga circa tre metri è in effetti uno squalo, e con ogni probabilità si tratta di un esemplare di grande squalo bianco, protagonista del successo cinematografito di "Lo Squalo" (Jaws, 1975) di Steven Spielberg. Anche Oliver Crimmen, curatore del settore ittico del Museo di storia naturale britannico, ha ritenuto che si tratti sicuramente di un predatore di grandi dimensioni.
Ma all'entusiasmo degli studiosi fa da contraltare la paura dei turisti, numerosi in questa stagione estiva su quelle coste: "Trovarsi faccia a faccia con un grande squalo bianco è il peggior incubo di ogni bagnante - dice Nick Mertell, 57 anni, di Newcastle upon Tyne - non è il tipo di cose che ti aspetti in Cornovaglia, ma ora so che è possibile...''. John Steward, 33, di Bristol: "E' l'ultima cosa che voglio trovare in Cornovaglia!".
Per tranquillizzare i lettori il Sun aggiunge all'articolo una serie di consigli da "stampare, tagliare e portare nel costume da bagno", come quello "non nuotare o fare surf all'alba, quando gli squali amano nutrirsi", o evitare le zone dove i pescherecci puliscono le reti. Poi "non entrare in acqua con ferite sanguinanti", non sbattere le mani o "abbaiare come foche", perché i grandi squali bianchi spesso attaccano l'uomo perché lo confondono con queste. Fondamentale, infine, "non urinare in acqua", gli squali "sentono" l'urina anche a chilometri percependola come la presenza di un pesce in difficoltà.
tgcom