ADHARA

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=Elwing=
00venerdì 28 maggio 2010 23:18
<i>°*°Alcuni dicono che le vicende più belle e gloriose,degne di memoria,siano solo le leggende.Ma ahimè,quanto essi sbagliano...Sedete ed ascoltate,poveri stolti.Fate silenzio.Quella che sto per narrarvi è una storia speciale.La mia storia.°*°

§Quanto tempo fa sono nata?Nemmeno ne ho memoria.Non rammento nulla di quella lunga Notte senza Luna.Solo il profumo di acqua salmastra e stagnante.E un paio di occhi gialli che brillavano nel buio.Gli occhi di mia madre.§

§Sono nata e cresciuta sulle sponde di un'ampia palude,al centro esatto di una rigogliosa foresta dell'estremo Nord.Ho sempre vissuto con mia madre,Kebran,sotto la sua costante protezione.Mio padre?Non l'ho mai conosciuto.Mai visto.So soltanto il suo nome: Merkvar.Così lo chiamava mia madre ogni rara volta che mi parlava di lui.E' solo grazie a lei che la mia mente ha potuto disegnarsi un'immagine del mio genitore paterno.Un cavaliere oscuro perennemente portatore di Morte nella sua forma antropomorfa: questo era mio padre.Ci abbandonò dopo pochi giorni dalla mia nascita,non appena mia madre si fu ristabilita del tutto.Ci lasciò per rincorrere il suo desiderio di Distruzione,sul suo destriero,nella forma di Figlio dei Draghi che usava sempre,per lasciare dietro di sè solamente cenere come unico ricordo del proprio passaggio.Il richiamo del Sangue era troppo forte per essere ignorato.Meglio così.In fondo non avevo bisogno di lui.§

§Passavo tutto il tempo nella mia forma naturale,in quegli spazi sconfinati,libera di andare e fare ciò che volevo.Seguivo solo il mio istinto,infantile come un neonato umano,provando ogni ebrezza possibile,sempre affiancata dalla presenza costante di mia madre.Mi teneva d'occhio,in ogni occasione,anche se io non potevo scorgerla.Mi osservava continuamente,nei miei primi voli ad alta quota,nelle mie nuotate prolungate sott'acqua.Era in quei momenti che prendevo coscienza del mio corpo,di alcune mie capacità,qualità che potevano essere affinate col tempo e con l'esercizio.Potevo fare ciò che gli Uomini da sempre più anelano.Vincere la pressione dell'acqua e nuotare sotto la superficie per ore,in apnea,senza risalire.Ma soprattutto..volare.Sfruttare le correnti,librarsi alti nel cielo e lasciarsi guidare del vento sotto le ali.Io avevo tutto questo.E mi piaceva.Amavo la mia Libertà assoluta,esattamente come mia madre.Non avevo catene.§

§Nessuno veniva mai a disturbarci in quella landa isolata e fuori dal mondo,in quella terra che per me altro non era se non uno scorcio di Paradiso in cui poter vivere liberamente,senza costrizioni di nessun genere,libera di fare ciò che più volevo.Solamente qualche misero manipolo di uomini talvolta osava avventurarsi nei meandri di quella foresta,la NOSTRA foresta.Credevano che l'acqua putrida della nostra palude avesse effetti miracolosi.Pazzi.Quello a cui andavano incontro era solamente l'Ira di mia madre.Io ero ancora troppo piccola perchè avessero contro anche la mia furia.Ed era così che colei che mi aveva dato la Vita mostrava ai miei occhi come portare sull'orlo della sua perdita più totale.Non li uccideva,no.Ma si divertiva con loro,mostrava la sua Forza,li lasciava in fin di Vita,sadica nel vederli arrancare per allontanarsi e cercare di trovare una via d'uscita per tornare al sentiero.A volte morivano prima di arrivarci.Ma molto più spesso la loro mente cancellava completamente quell'episodio traumatico,distorcendo i ricordi,facendoli piombare nella follia.Ed io imparavo.Con la mia mente giovane assorbivo tutto ciò che i miei occhi potevano vedere,accucciata e nascosta dietro gli arbusti.Mia madre diceva che ero ancora troppo vulnerabile,non sapevo ancora gestire quelle capacità di cui io stessa ignoravo l'esistenza.E per lei sarei stata solamente un intralcio.Inconsciamente,in quei momenti,già iniziavo a covare il desiderio di dilaniare le carni altrui per mostrare la mia supremazia.§

§Il tempo passava,le stagioni correvano ed io crescevo,nel corpo e nella mente,abbandonando gli ultimi stralci infantili ed abbracciando il mio stadio giovanile.Anche se avevo lasciato la classica curiosità puerile e la voglia di scoperta,non potevo certo dire di annoiarmi.Tutt'altro.In quel periodo ho imparato ad assecondare i miei istinti di predatore,ho imparato a cacciare per nutrirmi ed a compiere evoluzioni in aria.Ma il vero divertimento era un altro.Ammaliare ed attrarre quei folli che s'avventuravano nel nostro territorio con la mia forma antropomorfa,farmi seguire nei meandri più oscuri di quella foresta che conoscevo come i brandelli del mio corpo,per poi lasciarli a se stessi,persi in quel labirinto intricato di rami,foglie ed arbusti.Poco mi importava se riuscissero ad uscirne.Era il mio passatempo preferito.Ma un giorno le cose cambiarono,radicalmente.Mia madre era altrove,a caccia,ed il nostro territorio,la nostra casa,erano stati affidati temporaneamente a me.Non ci avrebbe messo molto a tornare.Ma anche quelle poche ore furono sufficienti a cambiare il corso degli eventi in modo inaspettato.§

§Accadde tutto troppo in fretta.Arrivarono in tre,vicino alla mia palude,tutti uomini,chi più giovane,chi meno.Mi videro lì,accovacciata sulla riva.Li vidi dipingersi dapprima di un'espressione stupita,poi di una maschera di avidità.Volevano catturarmi.O forse anche peggio.Glielo leggevo in faccia.Quanto avrebbero guadagnato con la mia carcassa nera e lucente?Chissà.Non diedi loro il tempo di far nulla.Agii d'istinto,lasciando che le capacità finora sopite si risvegliassero davanti a quella minaccia.La mia mente sotto pressione esplose,lanciando un grido acuto,lasciando interdetti quegli stolti che avevano osato sfidarmi,come una potente onda d'urto.Guardai le loro facce sorprese,poi livide di paura.Inconsciamente li avevo resi sordi,li avevo privati dell'udito.Ma non era ancora finita,no.Per me non era abbastanza.Dovevano pagare per quell'affronto.Senza pensarci,partii all'attacco sul più vicino dei tre.Gli piombai addosso,le mie fauci si aprirono,per poi richiudersi sul suo misero corpo,lacerandone le membra.Sentii il suono secco delle ossa che si sbriciolavano ed il sapore metallico del sangue sulla lingua.Lo lasciai andare solamente quando fu privo di sensi,anche se ancora vivo.Fu in quel momento che compresi la mia vera Forza.La mia vera Natura.Mi voltai.Terrore.Ecco quello che vidi negli occhi degli altri due ancora incolumi.E quel Terrore provocò la mia insana gioia.Mi librai in volo,maestosa,possente,determinata a ferire anche loro.Puntai l'attenzione su uno dei due,quello più muscoloso all'apparenza.Piombai su di lui dall'alto con tutta l'impeto che possedevo,lo scaraventai all'indietro con un colpo secco delle corna al petto mentr'ero in picchiata.Al mio confronto,lui era solamente un fuscello mosso dal turbine di un uragano.Ripresi quota,recuperai fiato.Guardai in basso.Ne mancava solamente uno.Ed anche stavolta l'istinto mi disse cosa fare.Inspirai aria,riempii la mia Sacca,lasciai che il mio Elemento mi avvolgesse completamente.Sentii salire un liquido lungo la gola.Quello stesso liquido che lasciai sgorgare all'esterno,contro quell'ultimo,povero,sventurato.Un getto d'acido liquido,che lo lasciò esangue a terra,la pelle ricolma di ustioni che si staccava a brandelli.Ce l'avevo fatta.Ma proprio nel preciso momento in cui posai le zampe a terra e ripiegai le ali soddisfatta,ecco che sentii la presenza di mia madre alle spalle.§

§Non so dire quale espressione si era dipinta sul muso di mia madre nel vedere i corpi martoriati di quegli uomini a terra,ancora legati alla vita da un filo sottile.Soddisfazione?Sadico piacere?Forse entrambe le cose.Se avesse potuto sorridere,sono certa che in quel momento l'avrebbe fatto.Eppure l'unica cosa che mia madre fece,fu quella di terminare definitivamente quel cambiamento evidente in me,quella svolta colossale,facendo rimbombare la sua voce nella mia testa [Finalmente sei pronta.Questa palude è diventata troppo piccola per tutt'e due.Vattene,Akharta.Trova la tua strada da sola.] Parole dure in fondo,che decretavano la certezza di quell'addio.Ma una Nera poteva essere dolce?Difficile,se non impossibile,anche per una madre.Furono pochi gli attimi in cui rimasi immobile dopo quella rivelazione.Ferma,statica,ad osservare per l'ultima volta quel luogo che era stato la mia casa a lungo,a guardare colei che mi aveva dato la Vita,che mi aveva dato tutto e che in pochi istanti mi aveva obbligato ad abbandonare ogni cosa. {Addio.} Quella l'unica,secca,parola che proiettai verso le sinapsi di mia madre.Poi mi alzai in volo,la quota che aumentava,la distanza che cresceva,la palude e la foresta che scorrevano sotto di me veloci,fino a diventare un unico ed indistinto mare verde.Non cosa successe a quei tre stolti che mi avevano cambiato la Vita.Non so nemmeno cosa fece mia madre dopo la mia partenza.Tanto ero certa che non l'avrei più rivista.Non mi voltai mai indietro.§

§Quanto tempo ho viaggiato?Giorni?Settimane?Forse addirittura mesi?Difficile stabilirlo per una della mia razza.Le leghe si distendevano sotto di me,in un continuo rincorrersi e susseguirsi.I paesaggi mutavano sotto i miei occhi,mentre io in tutta libertà mi libravo al di sopra delle nuvole,senza avere una direzione precisa se non quella dettata dal mio Istinto.Viaggiai dapprima verso Sud,poi verso Ovest,per poi ritornare a Sud.Non avevo una rotta precisa.E mi piaceva così.Solo talvolta abbandonavo le mie forme naturali in favore di quelle Mortali,al solo scopo di chiedere qualche informazione sui luoghi vicini.E generalmente ottenevo sempre ciò che volevo.D'altronde,quale uomo sa resistere a delle richieste quando esse provengono da un seducente corpo femminile?Poveri stolti.Di certo non potevano minimamente immaginare chi avessero realmente di fronte.Ma proprio loro in fondo sono stati la mia fonte di divertimento.Mi dilettavo ad ammaliarli,ad illuderli,ad avvolgerli in illusioni create dalla mia stessa mente,ormai divenuta un'arma micidiale.Intimamente godevo delle espressioni di smarrimento e di paura che leggevo sui volti degli uomini.Ma poi tutto finiva ed io ripartivo alla ricerca della mia strada,della mia nuova terra.L'unico mio rimpianto era che non avevo più visto un mio simile dalla mia partenza.§

§Fu così che infine giunsi qui,in queste terre.Druk Yul.Drago Tonante.Questo il nome che mi disse un cittadino.Qualcosa si mosse dentro il mio animo,dentro la mia coscienza.Un fremito.Una consapevolezza innata,istintiva,così come la mia decisione.Sarebbe stato qui che mi sarei stabilita.Avevo concluso il mio viaggio.Avevo trovato la mia strada.Le pagine bianche della mia esistenza erano finalmente pronte per essere scritte.§</i><br>

{Descrizione Drago}

Nome Forma Antropomorfa: Adhara O'Neil
Nome Drago: Akharta
Forma antropomorfa: Draconica
Forma mutaforma: lupa nera dagli occhi ambrati.
Allineamento: Caotico/Malvagio

Descrizione Fisica Forma Drago:
Corpo imponente,con scaglie dure,lucenti e nere come l'ossidiana.Corpo possente e muscoloso eppure fortemente idrodinamico,abile in manovre sia in acqua che in aria.Esemplare femmina giovane,dalla coda e dal collo affusolati,zampe massicce assottigliate sulle caviglie e munite di artigli.Due corna si allungano all'indietro,sul capo,appuntite e dure,arma micidiale.Ali ampie,membranose,munite di artigli all'apice delle dita che le intelaiano,adatte sia al volo che al nuoto.Muso allungato,fauci che accolgono una doppia fila di denti acuminati ed affilati.Occhi gialli,dalla pupilla rotonda.

Descrizione forma antropomorfa:
Forme femminili e sinuose,seducenti in ogni singola linea.Draconica di 1,70 m per un peso di 60 kg.Gambe slanciate,fianchi morbidi,vita snella,seno sodo.Linea del collo che si inserisce morbida tra le spalle arrotondate e che sorregge i lineamenti affilati del viso incorniciato da una chioma biondo-scura mossa,lunga fin quasi a metà schiena.Spiccano sul volto labbra carnose ed allettanti,al di sotto di un setto nasale ben proporzionato.Occhi scuri,screziati appena d'ambra attorno alla pupilla.Tatuaggi neri,tribali,che si inerpicano lungo tutta la schiena,arrivando sulle spalle,avvolgendo i fianchi ed abbracciando il ventre nelle loro estremità finali.

SPECIE: DRAGO NERO
I draghi neri sono tra i più malvagi della loro specie. Prediligono paludi o acquitrini lugubri, ma li si può incontrare in tutti i luoghi in cui l’acqua si accompagna a una vegetazione più densa,incluse giungle, foreste pluviali e brughiere.
Non hanno nemici naturali, ma attaccano ed uccidono quasi tutte le creature così sfortunate da incontrarli per strada. Questi draghi,che vivono nelle arie forestali, vengono spesso a contatto con i draghi verdi, ma di norma le due specie riescono a mantenere una pur difficile tregua, fintantoché i draghi neri rimangano all’interno delle arie umide. Questi draghi costruiscono le loro tane in grandi grotte umide,o in caverne sommerse, benché le loro tane presentino sempre un ingresso in superficie e uno invece sotto il livello dell’acqua.

Tratti caratteristici:

Elemento: Tenebre
Classe: Cromatici
Diffusione: Rari
Immunità: Acidi
Dimensione Massima: 30 m
Punti Deboli: Magia
Limiti del Mutaforma: Umano con tatuaggi Tribali su tutto il corpo
Clima: Paludi o zone umide
Organizzazione: Solitari o clan
Dieta: Draghi carnivori
Tipo di Soffio: Soffio d’acido

ABILITà DEI DRAGHI NERI:

– I draghi neri nascono con la capacità di respirare sott'acqua liberamente, cosa che gli permette di restare anche per ore nascosti sul fondo di paludi ed acquitrini in attesa di una preda o per sfuggire ad un nemico.
– Sono inoltre immuni agli acidi.
– Da Adulti diventano in grado di far marcire una pozza d'acqua o in generale una discreta quantità di liquido corrompendola con i propri umori e rendendola maleodorante e lievemente velenosa.

Soffio: Il soffio dei draghi neri è un getto d'acido nerastro largo 0,5 metri che proiettano fino a 15 metri di distanza.

Malus:

-Riduzione Agilità via terra.
-Passare inosservati.
-Pelle delicata.
-Impossibilità d'accesso ad alcuni luoghi.
-Non godimento di piena libertà.

{INCANTI DI RAZZA RICHIESTI}:
-Perdita sensoriale.
-Incanto.

{ATTACCHI FISICI RICHIESTI}:
-Morso.
-Colpo Animale.

{SKILL DA BG RICHIESTA}:
-Telepatia lv 1.




DEOARIS
00venerdì 18 giugno 2010 20:43
BG APPROVATO

INCANTI DI RAZZA INNATI-> APPROVATI
-Perdita sensoriale.
-Incanto.

ATTACCHI FISICI INNATI -> APPROVATI
-Morso.
-Colpo Animale.

SKILL RICHIESTA: Telepatia (liv.1) -> APPROVATA

Buon role!
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