Re: Re: Re:
zobmie, 28/2/2008 13:38:
Altro aggettivo dubbio, posto che da Gaza partono gli attacchi ad Israele e che a Gaza comanda "democraticamente" Hamas (organzzazione dichiarata terroristica anche dall'Unione Europea) che deliberatamente (addirittura nello statuto) vuole la distruzione di quello Stato.
L'embargo di Israele mi risulta sia una rappresaglia ai ripetuti attacchi terroristici.
Vedo che abbiamo i tifosi del sionismo.
Ma mettiamo da parte questa brutta parola, cosí brutta come antisemitismo e shoah, parole terribili che si rivestono di un tremendo potere. Quasi parole magiche, capaci di polverizzare istantaneamente reputazioni e vite.
Diciamo che si tratti di sostenitori di Israele, o meglio, di gente che ritiene di dare supporto, sostegno ad Israele, per lo meno a questa linea di governo israeliano.
Mi rivolgo a quelli che fanno il tifo per Israele e ritengono un bene la politica degli omicidi mirati. Siete proprio sicuri che sia questa la via giusta per assicurare un futuro ad Israele, in Medio Oriente? Questi nemici di Israele è bene che siano tutti uccisi, o non dovrà Israele proprio con loro intavolare il negoziato, per poter arrivare alla pace vera?
Qual'è il valore dei recenti accordi di Annapolis, un altro foglio scarabocchiato e firmato in America, ai fini delle reali garanzie nella formazione non solo di uno Stato Palestinese, ma dello stesso Stato Israeliano?
Siete proprio sicuri che la supremazia militare israeliana ne garantisce indefinitamente la sicurezza nei propri confini?