A sorpresa Loach strappa la palma d'oro a Almodóvar

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00martedì 30 maggio 2006 00:49
29 maggio 2006
A sorpresa Loach strappa la palma d'oro a Almodóvar


di Marco Barbonaglia

Alla fine la giuria di Cannes stravolge pronostici e scommesse della vigilia.



E così la palma d’oro non viene assegnata al super favorito Almodóvar. Ad aggiudicarsi a sorpresa il premio, pur non essendo certo un outsider, è invece Ken Loach. Il suo film è «The Wind that shakes the barle» (la traduzione letterale è: Il vento che scuote l'orzo). Pellicola nella quale il vento che scuote l’orzo del titolo potrebbe benissimo essere l’alito del desiderio di indipendenza di un popolo. Infatti, in due ore circa, Loach ci racconta la storia di due fratelli nell’Irlanda degli anni Venti, durante la guerra contro l’occupazione inglese.
«È un piccolo passo affinché la Gran Bretagna affronti la sua storia imperialista». Ha dichiarato il regista. «Se diciamo la verità sul passato possiamo dire la verità sul presente». L’autore britannico non aveva fatto mistero, nei giorni del Festival, che la lotta degli irlandesi contro un impero che li privava della libertà, aveva chiare similitudini con l'occupazione dell'Iraq da parte di americani e inglesi.
Per vincere la palma Loach ha sbaragliato tutti i favoriti. Non solo Almodóvar, ma anche, per esempio, Alejandro Gonzales Iñarritu, che non è, comunque, rimasto a bocca asciutta. Il regista messicano, infatti, è stato premiato da Tim Burton per Babel, interpretato da Cate Blanchet, Gael Garcia Bernal e Brad Pitt. Quattro episodi, che hanno per tema comune l’incomunicabilità dei sentimenti, si intrecciano nel film, che è valso a Inarritu il riconoscimento per la migliore regia.
Volver di Pedro Almodóvar, che doveva trionfare al Festival, ha vinto due premi: quello per la miglior sceneggiatura e quello collettivo per le migliori attrici. Quest’ultimo è stato assegnato a Carmen Maura, Penelope Cruz, Yohana Cobo, Blanca Portillo, Lola Duenas, Chus Lampreave. I due trofei non sono, però, bastati probabilmente a ripagare della delusione l’autore iberico E Almodóvar, dopo la premiazione, parlando in spagnolo, non ha ringraziato la giuria del Festival, ricordando invece le sue sorelle che durante le riprese sono state tutto il tempo con lui, riportandolo ai giorni dell’infanzia. Il premio collettivo per la migliore interpretazione maschile è andato agli interpreti di Indigènes del franco-algerino Rachid Bouchareb: Yassir Samy Naceri, Saïd Jamel Debbouze, Messaoud Roschdy Zem e Abdelkader Sami Bouajila. Storia dell’”Armata d’Africa”, in particolare il film segue la vicenda dei quattro protagonisti nordafricani, che si arruolano nell’esercito e combattono per liberare la Francia dal nazismo. Subito dopo la premiazione, gli attori hanno voluto dedicare il riconoscimento a quanti tra questi uomini, (sono stati in più di 110mila), sono davvero morti combattendo una guerra non loro. E anche il cinema dei padroni di casa è stato premiato, con il Gran Prix che è andato a Flandres di Bruno Dumont. Per il premio della giuria è stato scelto Red Road della regista inglese Andrea Arnold. Non portano a casa proprio niente, invece, gli italiani in concorso. Una delusione ancora più cocente se si pensa agli apprezzamenti della critica e agli applausi del pubblico, nei giorni passati. Eppure Il Caimano di Nanni Moretti e L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino sono stati esclusi da tutti i premi. Il film su Berlusconi del regista romano, soprattutto, era stato accolto con grande calore dal pubblico della Croisette. Tanto che all’indomani della proiezione i giornali d’oltralpe lo indicavano come uno dei possibili candidati alla vittoria della palma d’oro, mentre si moltiplicavano i commenti entusiastici sulla pellicola. Per quanto riguarda Sorrentino, lo consolerà forse sapere della Bellucci, che sedeva nella giuria del Festival. Monica si è detta molto dispiaciuta che il suo film, L’amico di famiglia, non sia stato premiato, lasciando così intendere di averlo votato. «È stato in corsa per vincere un premio fino a alla mattina dell’ultimo giorno- ha dichiarato- molti in giuria lo amavano». Si conclude così la 59esima edizione del Festival di Cannes. Alla fine rimane l’amaro in bocca per gli autori e gli attori italiani, ma anche la gioia di Inarritu, la delusione di Almodóvar e la soddisfazione di Loach. Il bello della kermesse, in fondo, è proprio questo, la suspance che dura fino alla fine e le scelte che fanno saltare i pronostici. Chi poi non fosse convinto delle decisioni prese dai giurati, e fosse ancora in cerca di spiegazioni, troverà forse delle risposte nelle parole con le quali il presidente della giuria ha chiarito i criteri utilizzati per decretare i vincitori. «Abbiamo cercato film- ha detto il regista Wong Kar-Wai, dal palco- che riflettessero passione, solidarietà e meraviglia».



da: www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1917484242&chId=30&artType=Articolo&DocRulesVie...

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:29.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com