A furore Normannorum libera nos Domine

imbera
00giovedì 29 settembre 2011 15:23
Lungi dagli anni della prima crociata contro i popoli islamici nelle terre del cristo, un popolo pagano tormentava le genti d'Irlanda, Scozia e di tutto il nord dell'occidente. Un popolo famoso per le navi, e per le asce. Avevano molti nomi: in generale erano I Normanni, per il sud erano gli Uomini del Nord, ma il loro vero nome, quello d'inchiostro nelle scritture dei monaci, quello in rune nelle saghe norenne, quello urlato dalle torri d'avvistamento nel nord dell'Inghilterra, quello sussurrato nei racconti dei vecchi, quello che udivi nel pianto di un bambino ormai orfano, era uno solo. Arrivano i Vichinghi!
imbera
00giovedì 29 settembre 2011 15:39
Tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI, le scorrerie Vichinghe andarono diminuendo, diventando loro pian piano cristiani in quanto la Chiesa di Roma convertì le menti dei signori ormai deboli, corrotte dalle smancerie di palazzo e dimentiche della passata gloria. Con il passare degli anni il loro dominio si ridusse sempre di più, tornando così agli antichi luoghi natali, da cui tutto era cominciato.
Keirosophos
00giovedì 29 settembre 2011 15:53
[SM=x1140522]
imbera
00giovedì 29 settembre 2011 16:00
Il Re di allora, Inge Gille, stanco della debolezza dei signori e degli abati che possedevano metà delle terre, li radunò a se e loro, ingannati dalla buona birra, furono uccisi, dal primo all'ultimo. Con le mani ancora sporche di sangue ordinò che gli uomini preparassero le armi, che venissero resuscitate le vecchie usanze, e che il suo Drakkar fosse pronto per la mattina dopo.
Quel giorno segnò una svolta per il Nord, e non solo. I Vichinghi erano tornati!

Ora inizierà la vera e propria cronaca di campagna. Mi sono preso la libertà di fare una prefazione personale, non storica. Non voglio rendere la cronaca realistica ma semplicemente renderla la Mia cronaca! Sarà in chiave un po', come dire... come sopra! Le impostazioni di campagna sono Feudal Full vh vh. Avrà una direzione precisa... tornare ai tempi passati, al paganesimo e alle scorrerie, e pian piano conquistare e... Distruggere! La faccio anche per me, questa cronaca, per esercitarmi a scrivere. Come vedete or ora non sono bravo. Sarà fornita di screen. Ciao!
imbera
00giovedì 29 settembre 2011 16:40
Anno 1055 D.C.
Dopo gli avvenimenti accaduti, il popolo vichingo non poteva più chiudersi nelle case e aspettare.
E il primo che non poteva più aspettare era il Re, Inge Gille


con lui erano rimasti i fratelli: Eystein


e Sidgurd


con i figli non ancora maggiorenni indicò suo fratello Eystain erede dell'Ascia reale, simbolo del potere e dell'autorità del Re Norvegese
Figli del Re Harald Bellachioma, la leggenda voleva che essi fossero discendenti lontani del Dio Thor
Si raccontava che loro padre fu ucciso mentre proteggeva dai giganti il sacro Martello della Guerra.

Dopo pochi giorni iniziò un reclutamento di massa. I messaggeri promettevano oro, gloria o in caso di morte, un posto nel , il paradiso dei guerrieri. Il consiglio di Guerra si radunò a Tonsberg, per decidere il primo obbiettivo. Dopo lunghe e accese discussioni si decise per l'assedio della roccaforte di Skara. Si decise che l'assedio sarebbe cominciato nella primavera dell'anno dopo
Non si poteva lasciare le cose al caso. Ogni particolare doveva essere perfetto.
imbera
00giovedì 29 settembre 2011 18:24


Per finanziare una guerra ci vuole un piano di finanza. Dopo un lungo consiglio si decise di:
1)congedare gli abitanti riuniti in armi dopo la Notte di Sangue
2)istaurare rapporti commerciali con il regno Danese
3)iniziare un commercio di ferro, sovrinteso da un mercante esperto.

4)costruire edifici che favoriscano il commercio



In una terra con molti regni e popoli, si era costretti a creare collegamenti con quelli confinanti.
Soprattutto quando si puntava ad espandersi, in modo di non intralciarsi a vicenda.
Il regno più vicino era quello Danese, popolo normanno-tedesco, anch'esso con mire espansionistiche verso Nord, e quindi Skara.
Fu inviato un diplomatico ad incontrare un Nobile Danese, per riferire le proposte del Re Norvegese.



In privato, il Nobile Danese confessò al diplomatico di essere innamorato della bellissima Brigida, figlia del Re


Appena il messaggio arrivò al Re, egli non esitò a far sposare la principessa con il nobile a condizione che egli passasse sotto il comando della Norvegia.
Egli, innamorato, accettò.
Keirosophos
00giovedì 29 settembre 2011 18:48
Interessante!
imbera
00giovedì 29 settembre 2011 19:31
grazie!
sono gradite critiche e suggerimenti
imbera
00giovedì 29 settembre 2011 21:45


Autunno 1156 D.C.
La roccaforte di Skara è ben fortificata. Torri con arcieri molto abili, olio bollente, porte rinforzate di ferro battuto e mura molto solide. Ma sopratutto, la gente di Skara è abile nel combattimento, discendendo da stirpi di combattenti che costruirono quel forte in un punto strategico per la difesa del territorio.
(ok, ora faccio un tentativo... metto sotto forma di “racconto”)
Nella Grande Sala del castello di Tonsberg si era radunato il consiglio di Guerra per progettare l'assedio datato per la primavera dell'anno dopo.
All'improvviso, un messaggero ansimante entrò nella sala prorompendo con una parola strozzata:
”I Danesi!”
Il Re, allarmato, chiese:
“Come i Danesi?”
“I Danesi, i Danesi si avvicinano a Skara! Portano con se catapulte e rifornimenti per un assedio!”
Il Re, distrutto, si accasciò sul trono.
Dopo un paio di minuti, suo fratello Eystein gli chiese:
“Cosa intendi fare?”
Re Inge si alzò e con voce roca sancì:
“Che l'esercito sia pronto per domani mattina. Si parte all'alba.”
“Ma fratello, non abbiamo abbastanza uomini!”
Lo bloccò Sigrud
“E' la nostra unica possibilità. La nostra unica possibilità.”

L'indomani all'alba Tonsberg era un brulicare di uomini, armi e cavalli.
“Sei sicuro che sia la scelta giusta?”
Il Re non rispose.
Intervenne Grethe
“Se non partiamo adesso, arriveremo lì guardando la bandiera Danese sventolare sulle torri.”
Arrivò Sigrud
“Fratello, l'armata è pronta”
“Ora, o mai più”
Furono le uniche parole che uscirono dalla bocca del Re da allora fino alla vista delle svettanti torri di Skara
(continua)
Jean de Avallon
00venerdì 30 settembre 2011 08:47
Interesante ...
ironman1989.
00venerdì 30 settembre 2011 10:07
Bravo, continua!
imbera
00venerdì 30 settembre 2011 12:57
grazie! conto di completare l'assedio sotto forma di racconto(se vi piace)
come ho detto in precedenza questa pseudo cronaca la faccio anche per me, per esercitarmi con la scrittura (con qui sono a livelli infimi)
grazie ancora e ciao!
imbera
00venerdì 30 settembre 2011 15:36
Le nuvole bianche confluivano lentamente verso Nord. Il cielo azzurro di quel pomeriggio d'autunno nascondeva il Valhalla.
Gli occhi del colore di quel cielo, gli occhi del Re, scesero, cadendo sulle rosse mura di Skara. Nascosto tra gli ultimi arbusti della foresta diradata nei pressi della roccaforte, Inge, figlio di Harold Bellachioma, Re dei Norvegesi, discendente di Thor, rifletteva silenziosamente.
Dietro lui i fratelli si avvicinarono.
Il Re si destò, e giratosi, con un segno della mano ordinò che l'esercito si preparasse nella piana tra la foresta e il castello. Pochi minuti dopo, gli uomini del Nord erano schierati al sole che aveva trovato uno sprazzo di cielo da cui illuminare la vita dei mortali.
Il Re, scuotendo la bionda chioma, galoppò di fronte ai suoi uomini.
“Uomini, non temiate la morte! Siete qui per permettere a questo sole di splendere per sempre!
Nei vostri volti vedo paura, ma non solo! Vedo forza!”
I soldati iniziarono a battere le armi contro gli scudi.
“Vedo i vostri volti infiammarsi di sangue Vichingo! Vedo le vostre asce luccicare!”
“Questo è il giorno, il giorno concesso dagli Dei!”
“Per gli Dei!”
“Sìììì” fu la risposta
“Per il vostro Re”
“Sììì”
“Per il Nord!”
Dicendo questo alzò la spada al cielo, per poi puntarla verso le mura.
Con un grido di battaglia, l'esercito norvegese si scagliò contro le mura, indifferente alle frecce.
Nel giro di mezz'ora le scale erano state appoggiate e l'ariete metteva a dura prova le porte principali del castello.
Sulle mura infuriavano gli scontri tra i fieri Uscarli norvegesi e le forze di Skara. Lentamente e inesorabilmente, i difensori furono costretti ad indietreggiare verso il Maschio.
Radunati al centro, gli ultimi superstiti si fermarono, preferendo la morte da veri guerrieri.
La cavalleria Norvegese non lasciò altro che corpi e sangue a colorare la bianca piazza.
Tra le urla di gioia dei suoi uomini, sotto l'ombra delle rosse mura, Il Re, Inge Gille, pensava.
Inge Gille, figlio di Harold Bellachioma, Re dei norvegesi, discendente di Thor, Signore di Skara.
imbera
00venerdì 30 settembre 2011 15:44
spero che vi piaccia!
frederick the great
00venerdì 30 settembre 2011 15:53
[SM=x1140522]
imbera
00venerdì 30 settembre 2011 18:01
allora io pensavo di continuare facendo ogni tanto il piano generale quello che accade ecc ecc con immagini e mappe
mentre quando avvengono fatti importanti fare piccoli racconti come il precedente...
ditemi la vostra!
Edit: e poi giocando con l'iron non posso parlare di ogni turno!!! [SM=g27966]
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