I rapporti sociali si basano al 99% su parole o frasi di circostanza. E' sempre stato così e non mi pare una cosa abominevole. Parole come "sentite condoglianze", "auguri vivissimi" o "sei una bella persona dentro" (quest'ultima molto gettonata nei forum di internet) non rappresentano necessariamente un sentimento che si prova nel momento in cui si pronunciano, ma non per questo vanno lette in chiave negativa, anzi!
E che importa se chi grida a un matrimonio "viva gli sposi" sta in quel momento pensando ad altro? Ciò che conta nelle parole di circostanza è il gradimento di chi le riceve, non la spontaneità di chi le pronuncia
E' vero che certe parole di circostanza possono infastidire (in modo diverso a seconda delle diverse sensibilità), ma credo che imparare a stare al mondo comporti anche saper fare buon viso a cattivo gioco davanti a ciò che infastidisce e nulla più.