giovalanga
00sabato 9 giugno 2012 22:30

E tu, in questo immenso
oceano di emozioni
preoccupazioni, tremori
combattute paure
e vincenti timori

E tu, in questa terra distrutta
con lacrime agli occhi, osservi
tremore, ribellione della natura
ad abusi umani commessi
o forse peccati mai ammessi.

A te, reduce da tanti disastri
cui mai avresti pensato
di passar osservato...
un cielo stellato ti fa da tetto
complici sventure quali pareti
come coperte, sinceri affetti.

A te, con lacrime agli occhi
vorrei offrir serenità e carezze.
A te, cui nulla più appartiene
se non ciò che importa, ciò che rimane
è quel che conta... il tanto amore.



09/o6/2012 g.c.


(Dedicata al mio dinosauro -sfollato fra i terremotati- cui restano solo gli affetti. Dedicata a tutti coloro i quali, nelle sventure, sanno apprezzare la ricchezza più importante: l'amore, in tutte le sue forme)

debona
00domenica 10 giugno 2012 09:03
Mi unisco alla tua dedica, augurandomi che presto tutto possa ritornare alla normalita'. L'importante alla fine e' sopravivvere e poter contare sempre sugli affetti piu' cari. [SM=x142922]
Cobite
00domenica 10 giugno 2012 09:27


Immagino che sia dedicata a tutti quegli sfortunati che il terremoto ha gettato in strada.
Per loro e altri come loro raggiunti dalla distruzione dalla terra o dal cielo, mi unisco alla tua dedica.

Un applauso. [SM=x142874]
[SM=x142887]
Giancarlo
il_rimario
00domenica 10 giugno 2012 16:59
Re:
giovalanga, 09/06/2012 22.30:


E tu, in questo immenso
oceano di emozioni
preoccupazioni, tremori
combattute paure
e vincenti timori

E tu, in questa terra distrutta
con lacrime agli occhi, osservi
tremore, ribellione della natura
ad abusi umani commessi
o forse peccati mai ammessi.

A te, reduce da tanti disastri
cui mai avresti pensato
di passar osservato...
un cielo stellato ti fa da tetto
complici sventure quali pareti
come coperte, sinceri affetti.

A te, con lacrime agli occhi
vorrei offrir serenità e carezze.
A te, cui nulla più appartiene
se non ciò che importa, ciò che rimane
è quel che conta... il tanto amore.



09/o6/2012 g.c.


(Dedicata al mio dinosauro -sfollato fra i terremotati- cui restano solo gli affetti. Dedicata a tutti coloro i quali, nelle sventure, sanno apprezzare la ricchezza più importante: l'amore, in tutte le sue forme)




Coinvolto nell' immediatezza emotiva, e addolorato per questa tua esperienza non diretta ma di una persona cara.

Mario


giovalanga
00domenica 10 giugno 2012 23:00

Grazie a voi tutti.
Sinceramente, se potessi spogliarmi di tutto per poter donare qualcosa a chi in questo momento ha necessità vitale, lo farei senza pensarci due volte.
E' vero, vivo da settimane questa angoscia in modo indiretto, ma non per questo meno coinvolgente.
La cosa che mi fa più rabbia?
Che ci speculano sopra... Che i soldi accumulati vengano lasciati lì (a chi finiranno gli interessi? Chi usufruirà di tali aiuti economici?), mentre le persone interessate a tale disastro sono costrette a comprare tutto da sole... Mi fa rabbia che chiedano soldi, solo soldi, maledettissimi soldi.... Mentre ci sono persone che non hanno ancora mutande di cambio... E se le avranno, è grazie alla sola solidarietà dei compaesani... perchè i soldi stanno in banca e lì restano, fino a data da stabilire.
Ma per incrementare le entrate, fanno pubblicità solo all'importo raggiunto e passano in secondo piano gli aiuti che servono.
E' inutile aiutare dopo sei mesi dalla tragedia...
I soldi (se è vero che sono stati donati) vanno dati subito. I soldi donati sono per quelle persone, non certo per le banche o per chi si nutre grazie ad essi, in attesa di distribuire equamente il.... "rimanente".
Cosa mi fa felice?
Che sia una regione ricca di testa, di buona volontà, di braccia, di animo.
Perchè se aspettano gli aiuti (dati ma non ricevuti), fanno in tempo a vedere l'inverno del 2013/2014..
Ed è una vergogna.
Mi sono rifiutata, per la prima volta nella mia vita, di dare aiuto economico a chi ne ha bisogno.
Quando sarà il momento, saprò come e a chi dare aiuto.
Nel frattempo, mi vergogno della campagna pubblicitaria che fanno, a discapito dei malcapitati.

Odio i soprusi e le ingiustizie, odio le speculazioni.
Odio chi mangia grazie alle disgrazie altrui.

Si, so anche odiare.


Gio

debona
00martedì 12 giugno 2012 08:21
Mi domando come sia possibile che in Italia dopo ogni disgrazia e raccolta fondi non si parli altro che di imbrogli e speculazione.
Sono convinta che un po di tempo ci voglia per organizzare gli aiuti finanziari e distribuirli in modo equo. Gli interessi di cui tu parli andranno sicuramente ad aumentare il capitale. Non voglio neanche pensare che anche in questa occasione ci possa essere speculazione.

giovalanga
00giovedì 14 giugno 2012 22:40

... No comment, Giò. Era meglio quando vivevo nell'ignoranza...

Un abbraccio.


Gio

giovalanga
00giovedì 14 giugno 2012 22:50

Giò, idea super-mega-galattica! :-))

Quando verrò a trovarti, porterò uno dei miei liquori casalinghi e parleremo e canteremo tutta la notte!

E ad entrambe sarà proibito parlare di cose che fanno star male. Ricordi? Tu e Laura mi ripetavate: la vita ci aspetta! E che cavolo, avetate ragione: la vita ci aspetta!

:-))



Un abbraccio fortissimo,


Gio

(spero con tutto il cuore che i tuoi vicini di casa siano sordi. Il mio tono di canto è molto alto... :-) )



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