A Papà..

Immagini velocissime passano davanti ai miei occhi,
foto, canzoni, luoghi, risate, pianti,
Bambini..
Bambini che giocano e si divertono
sono parenti, sono cugini.
E poi un luogo,
un luogo legato a loro, alla loro infanzia,
un luogo non tanto amato ai genitori,
un luogo abbastanza vecchiotto, antico,
un luogo in cui quei bambini hanno passato gli anni migliori.
Figura sempre presente di queste vacanze
il loro papà.
Tanti papà
uno diverso dall'altro,
con sue caratteristiche e regole.
C'era un papà particolare tra quelli..
Alto, con due grandi spalle tipo giocatore di baseball,
raccia lunghe e occhi verdi.
Lì in quella corporatura, tra le sue braccia ti sentivi protetta,
poteva succedere quanlunque cosa che tu eri lì dentro, completamente sicura.
Quando cadevi in bicicletta, ti sbucciavi le ginocchia e piangevi bastava u solo abbraccio per ridarti tutta la carica sufficiente per riandare a giocare e magari ricadere per riaverlo.
Quell'abbraccio. Ricco di significati.
Aveva un aspetto buffo..
Lo vedevi fuori da casa o ai giardinetti con calzoncini di strane fantasie, magliette un pò scolorite per i troppi lavaggi e le ciabatte che quando per sfiga ti prendevano anche solo di striscio ti facevano un male cane!
Gli piaceva giocare con le sue figlie,
si divertiva farle arrabbiare,
cercava invano di insegnare alla piccolina di tenere la testa alta mentre andava in bicicletta,
amava stuzzicare la grande per farsi senir dire "busardo" con un italiano ancora non ben imparato.
Era un papà che si differenziava dagli altri,
per ciò che faceva e per come lo faceva.
Non gli importava se le sue bambine non finivano di cenare e andavano subito fuori a cenare,
non gli importava che avessero il giocattolo migliore,
e non gli importava che rimettessero a posto dopo giocato,
a lui bastava che fossero felici.
Quello era un uomo speciale,
un papà speciale,
era il mio!

A giulio, per ricordare le amate vacanze a Calasetta di una bambina che già si rendeva conto che avrebbe avuto per tutta la vita un padre speciale!

Splendida dedica ad un papà vero.

Brava

Giancarlo