Visto che si parla di socializzare spendo due parole
Vero bisogna essere se stessi, non serve nascondersi, web è una bella invenzione, ma serve confrontarsi di persona anche. In parecchi forum ci sono i raduni, trovo molto positive queste iniziative.
A volte la distanza non facilita le cose, ma se ci troviamo vicini perchè non stringesi la mano.
Io svolgo una professione che mi porta a stringere la mano a tante persone in una giornata credetemi, una stretta di mano e qualche parola mi fa capire come è fatta la persona che ho difronte, anche un semplice sguardo negli occhi fa tanto.
Io ho un esperienza passata di comunicazione con la radio, vi assicuro che parlare dietro un microfono non è facile, ascoltare la voce di una persona è già un passo avanti, il paradosso è che web è stata la tomba della radio, ora non si pratica più il radiantismo, perchè c'è facebook i forum e altre cose per socializzare.
Prima ci si collegava in radio e si chiedeva il verticale, cioè incontro di persona e quasi tutti ci incontravamo, anche i disabili,uscivano dall'anonimato, nessuno temeva, questi erano gli anni 70, scusate se sono franco ma è proprio vero che progresso uguale regresso. Con questo non voglio far risentire nessuno.
Avete già notato qualche scambio in codice nella tag con un amico,
Noi eravamo i radioamatori, gente che sperimentava in elettronica e aveva la passione di Marconi.
Per noi collegare la Germania l'Olanda era un gioco da ragazzi
Mentre con gli amici locali si formavano le ruote una specie di chat poi ci si incontrava, proprio come è accaduto ieri con Sissi, in seguito sono nate le associazioni, organizzavamo feste,ma sopratutto una cosa iportante che per noi era il motivo di essere, in caso di calamità naturali, univamo le nostre forze per aiutare i poveri sventurati.
Ricordo il terremoto del Friuli.
La protezione civile non c'era , chi ha raccolto i viveri di conforto per quelle popolazioni ?
Chi ha stabilito le comunicazioni radio quando le linee telefoniche erano interrotte, noi e la Croce Rossa Italiana.
Insomma si operava in silenzio, ora mi permetto di parlarne solo per far conoscere a chi non sa, che allora si socializzava come ora, in più si operava per il sociale, dimenticavo, le ambulanze del soccorso emergenza radio.
Ci siamo trasformati in portantini, infermieri pure.
Scusate se mi sono dilungato, ma come socio ARI è doveroso da parte mia ricordare tutto questo.Lo devo All'Associazione Radioamatori Italiana.