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Mike assolto da accusa diffamazione
"Finalmente si chiude questa vicenda"
Assolto per insussistenza del fatto. E' questa la sentenza emessa dai giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Cagliari nel processo che vedeva coinvolto come imputato Mike Bongiorno, accusato di diffamazione, ingiurie e minacce dal giornalista del Corriere della Sera Alberto Pinna. "Si chiude definitivamente, dopo sette anni e mezzo, una vicenda che avrei preferito concludere prima", dichiara Bongiorno.
"La vicenda invece è andata avanti tanti anni per una sciocchezza", prosegue Mike. "Già quattro anni fa il mio legale mi propose un accordo per risolvere la questione in beneficenza, ma la parte avversa non ha voluto e si è andati avanti dopo il ricorso".
Tutto iniziò il 19 agosto del 1997 quando la guardia costiera della Maddalena intercettò lo yacht di Bongiorno che, davanti a Porto Cervo, procedeva ad una velocità superiore a quella consentita. Il 23 di agosto il giornalista Alberto Pinna pubblicò nel quotidiano milanese un articolo dal titolo Mike Bongiorno, formula 1 in mare dove riportava alcuni stralci del verbale redatto in quell'occasione dalla Guardia costiera.
Il giorno dopo, il noto presentatore, convocò a bordo della sua imbarcazione una conferenza stampa per spiegare la vicenda. Un incontro con i giornalisti al quale non fu però invitato l'inviato del Corriere della Sera Pinna che, invece, si presentò ugualmente all'appuntamento nello yacht di Bongiorno che lo accolse, secondo quanto sostenuto dal giornalista, con parole ingiuriose. Da qui si è arrivati al primo grado di giudizio nel tribunale di Tempio quando il presentatore tv venne condannato per diffamazione, ingiurie e minacce.
In appello Bongiorno fu assolto completamente per insussistenza del fatto. Una sentenza contro la quale fu presentato il ricorso del legale di Pinna, Pietro Diaz, e la Cassazione confermò la decisione d'appello per il reato di minacce ma richiese una riformulazione della sentenza di assoluzione circa le ingiurie e la diffamazione. Ora a Cagliari, con l'assoluzione di Bongiorno, i giudici hanno condannato il giornalista al pagamento delle doppie spese processuali.